ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02766

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 737 del 07/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02766
presentato da
BORDO Franco
testo di
Martedì 7 febbraio 2017, seduta n. 737

   FRANCO BORDO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   a Sannazzaro de Burgundi, in provincia di Pavia il 1o dicembre 2016 si è sviluppato un incendio alla raffineria Eni, sul quale sta ancora indagando la procura;
   il rogo, che è divampato intorno alle 15,40 nel polo industriale del paese della Bassa Lomellina, ha provocato fiamme che si sono levate con violenza in una zona denominati Cantiere est 2, una parte dell'impianto di recente realizzazione e, secondo quanto riferito da testimoni, si è generata una «palla di fuoco» alta decine di metri provocando danni ingentissimi;
   la prefettura ha concordato con i sindaci di invitare la popolazione a restare chiusa in casa con le finestre chiuse, a scopo precauzionale fino a nuove indicazioni da parte di Arpa, che effettua i controlli in loco, anche se la sala operativa della Protezione civile regionale ha affermato che non ci sono state ricadute al suolo dei fumi e non risultano segnalazioni di problemi di tipo sanitario per la popolazione;
   Eni ha spiegato in una nota che «La società prende atto che dai primi rilievi compiuti dalle autorità locali competenti non risultano nell'aria particolari concentrazioni di sostanze inquinanti»;
   il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni, con l'assessore regionale all'ambiente Claudia Terzi, il prefetto di Pavia Erminia Rosa Cesari e autorità militari, il 2 dicembre verso le 15 è arrivato alla raffineria di Sannazzaro per un sopralluogo ed ha spiegato: «L'indagine della Regione è stata avviata, faremo monitoraggi ambientali secondo i protocolli d'emergenza, ma non sembrano esserci problemi»;
   è intervenuta anche Eni con una nota in cui spiegava che avrebbero fatto un'indagine per capire cosa fosse successo e specificando che i pezzi di materiale nero caduti dal cielo non erano inquinati, ma che erano solo braci dell'incendio, aggiungendo che danni all'impianto sono stati ingenti, ma da quantificare e che nessuno avrebbe perso il lavoro;
   il 5 febbraio 2017 poco dopo le 8,30, quello che l'Eni definisce «un principio di incendio», si è sviluppato nella cosiddetta isola 7, «nell'impianto di desolforizzazione del gasolio, immediatamente estinto dal pronto intervento del sistema di sicurezza Eni all'interno della raffineria»;
   nessuno è rimasto ferito e non è scattato l'allarme esterno, anche se l'amministrazione comunale di Sannazzaro alle 9,05 aveva già riunito l'unità di crisi, allertando protezione civile e Arpa;
   il sindaco conferma che «il rogo è stato presto contenuto», aggiungendo però che chiederà un incontro con i vertici della raffineria per chiarire l'accaduto;
   sul fronte dei rilievi per il timore di conseguenze ambientali, Arpa ha informato che «il Gruppo specialistico contaminazione atmosferica di Arpa ha installato, d'intesa con il sindaco, un nuovo campionatore ad alto volume a Galliavola, che si trova a Ovest dell'impianto, lungo la direzione del vento prevalente, in aggiunta a quelli presenti a Dorno e Pieve Albignola –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per tutelare la popolazione del luogo, comprensibilmente preoccupata, e l'ambiente circostante;
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo, affinché Eni risponda prontamente delle cause che hanno scatenato ben due incendi in pochi mesi e quali misure di sicurezza intenda adottare Eni per non esporre sia la popolazione che i lavoratori dell'impianto a rischi tanto ingenti. (3-02766)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

protezione dell'ambiente

impatto ambientale