ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01858

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 525 del 19/11/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/11/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 19/11/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/11/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01858
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo di
Giovedì 19 novembre 2015, seduta n. 525

   RIBAUDO e CULOTTA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   ad oggi Poste italiane possiede il 20 per cento di Italiacamp srl, società che si occupa di progetti ed innovazione. Partecipano alla società anche RCS/FS ed Invitalia. Il socio di maggioranza di Italiacamp è l'associazione Italiacamp il cui presidente è Antonio De Napoli;
   in corso d'anno Poste ha acquisto il 10,32 per cento di ANIMA Holding da Banca MPS (costo 210 milioni di euro) e a breve dovrebbe collocare, con larga probabilità, tramite la rete degli sportelli postali, un nuovo prodotto di risparmio ad un buon tasso di rendimento. Poste aveva già, tra le società del gruppo, una società di gestione di risparmio, Bancoposta Fondi SGR, che gestisce un patrimonio di circa 67 miliardi quindi addirittura superiore a quello di Anima. Non si capisce, dunque per quale motivo Poste ha investito in Anima; quali saranno le sinergie e, soprattutto, quali prodotti saranno collocati con il brand di Poste italiane, tradizionalmente legato a prodotti di investimento a basso rischio;
   recentemente Poste ha anche acquisito, tramite Postevita, il 100 per cento del capitale di SDS Sustem Data Software srl che, a sua volta, detiene il 100 per cento del capitale sociale di SDS Nuova Sanità srl. SDS e la società da essa detenuta svolgono attività di gestione dei servizi e liquidazione delle prestazioni per conto, tra gli altri, di fondi sanitari privati per l'assistenza sanitaria integrativa e si occupano di progettazione di software gestionali e dell'erogazione di servizi informatici professionali in ambito salute ed assistenza oltre che della de materializzazione di documenti, costando 20 milioni. Considerato che il gruppo ha già una società di Information Technology che è Postecom e Postel si occupa della gestione documentale, ci si chiede come mai si è proceduto all'acquisto della società;
   in termini di investimenti, Poste (Bancoposta) al 30 giugno 2015 detiene titoli di Stato italiano del valore nominale di euro 38.732 milioni di euro. Una parte di questi (euro 5.601 milioni) al 30 giugno 2015 è indisponibile in quanto consegnata o concessa in garanzia a controparti principalmente nell'ambito di operazioni di pronti contro termine o asset swap. Invece il valore (fair value) degli strumenti finanziari derivati ammonta ad uro 470 milioni di cui 353 detenuti da Bancoposta e 117 da Banca del mezzogiorno-MCC spa. considerato ciò, a parere dell'interrogante, si tratta di investimenti a rischio;
   SDA express courier è controllata al 100 per cento da Poste italiane. Sona già avvenute tre ricapitalizzazioni. Al 30 dicembre 2014 SDA aveva una perdita di 28,5 milioni di euro a fronte di un capitale sociale di 30 milioni di euro e di riserve di patrimonio di 1,4 milioni. Incorrendo nella fattispecie di cui all'articolo 2446, comma primo, del codice civile ha dovuto ricorrere alla riduzione del capitale sociale; al 30 giugno 2015 ulteriore perdita di 14,9 milioni che ha obbligato a ridurre ulteriormente il capitale sociale. Si sono palesati i presupposti dell'articolo 2447 del codice civile: si è dunque azzerato il capitale sociale e Poste ha apportato 40 milioni, di cui 10 per aumento del capitale e 30 per costituire una riserva straordinaria. Oggi il patrimonio netto di SDA è di 28 di milioni, di cui 10 di capitale sociale e 18 di riserve straordinarie. A questo si aggiunge che ne 2011 Poste aveva versato 107 milioni nelle Casse di SDA –:
   quale sia stata la logica di tale operazione, in un momento in cui si procede ad una riorganizzazione della divisione che si occupa di recapito e logistica, nel tentativo (almeno dichiarato dall'amministratore unico Caio) di recuperare segmenti di mercato proprio sulla lavorazione e consegna dei pacchi;
   perché si continui a ricapitalizzare una società del gruppo (SDA) che, evidentemente, non è in grado di sostenersi da sè (e sarebbe opportuno capire come mai è in continuo deficit) e, ad avviso dell'interrogante, non brilla neppure per qualità di servizio, nonostante lo stato dell'organico di SDA sia di 1595 dipendenti e 2463 corrieri indipendenti;
   quali iniziative intenda assumere il Ministro nei confronti della società POSTE italiane spa, al fine di impedire che operazioni di mercato nel far mutare la natura stessa della società POSTE, mettano a rischio sia la solidità patrimoniale di una delle più importanti società di servizi europee, sia il centenario rapporto fiduciario instaurato con la clientela di POSTE, costruito sin dall'unità d'Italia ad oggi, sia il mantenimento dei livelli occupazionali persino nelle stesse società satellite;
   se non ritenga opportuno intervenire a tutela della società e dei risparmiatori, e assumere iniziative, per quanto di competenza, per rendere trasparenti le operazioni finanziarie poste in essere da POSTE ITALIANE;
   quale sia la mission industriale delle società partecipate dal gruppo;
   se non sia opportuno e doveroso chiarire i futuri assetti societari del gruppo Poste e la ragione delle acquisizioni societarie recentemente effettuate, che sembrano essere all'interrogante ridondanti rispetto alle competenze consolidate delle società già appartenenti al gruppo, e chiedere conto dei progetti industriali che motivano le acquisizioni societarie in essere. (3-01858)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prestazione di servizi

servizio

holding