Legislatura: 17Seduta di annuncio: 450 del 25/06/2015
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/06/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/06/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/07/2015
VACCA, DEL GROSSO, COLLETTI, DAGA, BUSTO, DE ROSA, VIGNAROLI e MICILLO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
è nota la vicenda della discarica di Bussi e del gravoso inquinamento che ha coinvolto più di 700 mila persone nella Val Pescara, in Abruzzo;
il processo sulle responsabilità dell'inquinamento del sito di Bussi si è concluso con una assoluzione di tutti gli imputati, vari tecnici e amministratori della Montedison-Ausimont, a cui si sono succedute pesanti polemiche riguardo la correttezza del processo, tanto che gli organi di informazione parlano di sentenza scritta senza nemmeno la consultazione di atti documentari;
dai media si apprende che, a seguito delle rivelazioni della stampa circa le voci sulle assoluzioni degli imputati nel processo e sulle sue presunte anomalie che ne avrebbero condizionato l'esito, sembrerebbe che il Consiglio superiore della magistratura abbia avviato una pratica sul processo stesso;
dall'articolo de Il Fatto Quotidiano del 23 giugno 2015 si apprende che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nell'aprile 2014, tramite avvocatura dello Stato, ha pronta per l'Edison la richiesta di risarcimento di 1 miliardo e 103 milioni di euro in sede civile, ma la pratica rimane ferma;
la citazione in sede civile formulata prima della sentenza della corte di Assise di Chieti sui presunti reati di avvelenamento e di disastro ambientale alla luce dell'assoluzione è suscettibile di modifiche. È facilmente intuibile che la sentenza della corte d'Assise può condizionare la richiesta risarcitoria da parte dello Stato;
dal portale internet della fondazione Edison si apprende che Marco Fortis, consigliere economico di Renzi, sia anche vicepresidente della fondazione stessa, nata per iniziativa della Edison spa (ex Montedison), inoltre lo stesso è stato consigliere di amministrazione di Edison spa, Edison Gas spa, Eridania Béghin-Say, Provimi, Ausimont e Antibioticos e responsabile della direzione studi economici di Edison spa;
l'incarico in giudizio da parte dell'avvocatura generale dello stato dipende dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;
la bonifica del sito inquinato ha un costo di circa un miliardo di euro ed è noto che il Governo non ha impegnato le risorse sufficienti per la bonifica e che la mancata richiesta del danno economico potrebbe pregiudicare la bonifica stessa;
la mancata richiesta dei danni da parte dello Stato potrebbe configurare un possibile danno alla finanza pubblica in quanto il costo della intera bonifica ricadrebbe sulla comunità e, quindi, sui cittadini –:
se corrisponda al vero che non sia mai stato conferito da parte dello Stato l'incarico di richiesta di danni in sede civile per il sito inquinato di Bussi e, in caso affermativo, per quale motivo sia tutto fermo dall'aprile 2014;
se i rapporti con il consigliere Fortis abbiano avuto influenza nella scelta della Presidenza del Consiglio dei ministri di non conferire l'incarico alla Avvocatura Generale dello Stato di richiesta di danni alla Edison e a tutti i soggetti coinvolti nella vicenda di Bussi. (3-01575)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):analisi economica
conseguenza economica
protezione dell'ambiente