ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01323

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 384 del 03/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01323
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Martedì 3 marzo 2015, seduta n. 384

   TERZONI, DAGA, ZOLEZZI, MICILLO, MANNINO, BUSTO, DE ROSA, MASSIMILIANO BERNINI, GALLINELLA e L'ABBATE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   una relazione pubblicata in data 24 febbraio 2015 dalla Corte dei conti europea rivela che i fondi dell'Unione europea per la prevenzione di incendi boschivi e la ricostituzione di foreste danneggiate da calamità naturali e incendi non sono stati gestiti in modo sufficientemente adeguato;
   la Corte afferma che la Commissione europea e gli Stati membri non sono in grado di dimostrare che i risultati previsti dei fondi sono stati raggiunti in modo efficiente;
   Nikolaos Milionis, Membro della Corte responsabile della relazione ha affermato che «La Commissione e gli Stati membri non sono stati in grado di valutare adeguatamente l'impatto degli interventi preventivi, in quanto l'efficacia di questi non era stata misurata. La Corte ha formulato delle raccomandazioni su come migliorare la situazione nel corso dell'attuale periodo di finanziamento 2014-2020»;
   nella relazione si legge che «Nell'UE, le foreste e i terreni boschivi occupano una superficie totale di circa 180 milioni di ettari, che rappresenta circa il 42,4 per cento di tutta la superficie dell'UE ed eccede la superficie utilizzata a fini agricoli. Le foreste servono fini economici, sociali e ambientali, e la loro importanza socioeconomica è elevata: la produzione e la lavorazione del legno contribuiscono allo sviluppo rurale e creano milioni di posti di lavoro, spesso in imprese rurali di piccole e medie dimensioni. Nell'UE, la superficie forestale incendiata ogni anno è stata in media di 480 000 ettari negli ultimi 30 anni. Oltre il 95 per cento di questi incendi è causato da persone, volontariamente o per negligenza. Circa 1'85 per cento della superficie totale colpita da incendi boschivi si trova nella regione mediterranea e in Portogallo. Gli incendi boschivi hanno recentemente bruciato vaste aree in Portogallo nel 2003 e 2005, in Spagna nel 2006 e in Grecia nel 2007. Le foreste gravemente colpite sono messe a dura prova per ritornare alle condizioni antecedenti gli incendi, specialmente per quanto riguarda la biodiversità. Nella relazione speciale (24/2014), intitolata "Il sostegno dell'UE alla prevenzione di danni a foreste causati da incendi e calamità naturali e alla ricostituzione del potenziale forestale è gestito bene ?", la Corte valuta se il sostegno FEASR (misura 226) per la ricostituzione del potenziale forestale e la realizzazione di interventi preventivi sia stato ben gestito e se la Commissione e gli Stati membri siano in grado di dimostrare che il sostegno ha conseguito gli obiettivi previsti in maniera efficiente. L'audit ha interessato sia la Commissione che cinque Stati membri: Austria, Francia (Aquitania), Italia (Basilicata), Slovacchia e Spagna (Andalusia), che rappresentano oltre l'85 per cento della spesa totale nel quadro della misura 226. La maggior parte del sostegno (80 per cento) ha riguardato interventi preventivi, soprattutto contro gli incendi. La gestione del sostegno allo sviluppo rurale per la ricostituzione del potenziale forestale e la realizzazione di interventi preventivi è condivisa tra la Commissione e gli Stati membri. Gli Stati membri elaborano programmi di sviluppo rurale a livello nazionale o regionale e li attuano una volta che questi sono stati approvati dalla Commissione»;
   nel rapporto la Corte sottolinea inoltre che gli interventi di prevenzione, che rappresentavano oltre l'80 per cento degli 1,5 miliardi di euro di fondi disponibili per il periodo 2007-2013, non erano sufficientemente mirati e che agli obiettivi ambientali è stata attribuita scarsa priorità durante la selezione degli interventi e talvolta essi sono stati trascurati durante la fase di attuazione);
   gli auditor della Corte hanno anche rilevato casi in cui il massimale per sostegno pubblico è stato spesso modificato senza spiegazione, in cui i costi standard per interventi simili in una regione sono stati considerevolmente maggiori rispetto a quelli in un'altra, e in cui è stata data la priorità a lavori manuali piuttosto che all'uso di macchinari, con conseguente aumento dei costi;
   la Corte al termine della relazione raccomanda tra l'altro che gli Stati membri:
    a) accrescano l'impatto di tutela ambientale del sostegno dando priorità agli foreste più preziose dal punto di vista ambientale (come le aree forestali Natura 2000);
    b) facciano sì che vengano sostenuti solo gli interventi connessi a calamità naturali o incendi;
    c) riferiscano sulle riduzioni dei danni da incendi e/o calamità naturali realizzate in seguito agli interventi finanziati;
   il MoVimento 5 Stelle nel mese di novembre del 2014 ha depositato una risoluzione in XIII Commissione Agricoltura (7/00533) a prima firma Massimiliano Bernini con la quale impegna il Governo ad attivare presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un ufficio permanente di coordinamento forestale, oggi mancante, che rappresenti l'unico punto di riferimento e di indirizzo per le politiche forestali nazionali nel rispetto delle competenze e dei ruoli che la Costituzione definisce circa i rapporti fra Stato e regioni, e svolga in modo continuativo le funzioni di coordinamento istituzionale e inter-istituzionale per le amministrazioni nazionali e regionali competenti in materia di politica e programmazione forestale, nonché di raccordo per tutte le iniziative internazionali e comunitarie in materia forestale, anche al fine di assicurare la presenza costante e qualificata dell'Italia in tali sedi, facendo sì che tale ufficio, senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, possa avvalersi delle competenze e del personale presente nelle strutture interne ed esterne al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (come l'Osservatorio foreste dell'INEA, il CRA e il CFS) anche a mezzo di apposite convenzioni e accordi di programma al fine di assicurare così piena efficacia e aggiornamento alla strategia forestale nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale, dando in tal modo reale seguito agli impegni internazionali sottoscritti dal Governo italiano e degli obblighi e indicazioni comunitarie in materia ambientale e di sviluppo sostenibile in rapporto alle indicazioni con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e le regioni –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di comportamenti quali quelli riportati in premessa anche sul nostro territorio;
   attraverso quali interventi il Governo intenda riallineare le proprie politiche forestali per accogliere le raccomandazioni dettate dalla Corte;
   se il Ministro non ritenga necessario intervenire per attivare presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un ufficio permanente di coordinamento forestale nelle modalità e con le finalità riportate in premessa. (3-01323)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

risoluzione

incendio

sviluppo rurale