ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01280

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/03223
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 09/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2015
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 09/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 09/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01280
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Martedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

   LUIGI GALLO, SILVIA GIORDANO, COLONNESE, FICO, TOFALO e MICILLO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   è ormai prassi in tante scuole pubbliche italiane che si tenti un prelievo, paragonabile ad una ulteriore, illegale gabella, alle famiglie, oltre alla tassa prevista dalla legge per le classi IV e V degli istituti superiori di II grado, attraverso la richiesta di un contributo, all'atto dell'iscrizione, che oscilla tra i 20 e i 150 euro;
   nel modello di iscrizione che le famiglie devono compilare, all'interno del quale si trova la voce «contributo» con la relativa somma da versare senza che venga aggiunta la parola «volontario» e senza che venga specificata la destinazione della somma richiesta e con l'aggravante che si cerca di far credere che l'iscrizione dei propri figli sia condizionata al versamento del contributo richiesto;
   con la nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 312 del 20 marzo 2012 si invitavano i dirigenti scolastici a non fare alcuna pretesa all'atto dell'iscrizione, ma solo successivamente la possibilità di chiedere a titolo volontario versamenti di contributi per progetti formativi di cui dare trasparenza nella rendicontazione;
   nonostante l'invito espresso nella nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, n. 312 del 20 marzo 2012, le scuole hanno continuato a reiterare questo abuso, tanto che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha emesso, l'anno successivo, una nuova circolare (protocollo, n. 593 del 7 marzo 2013), segnalando ancora irregolarità ed abusi nella richiesta di contributi scolastici;
   lo stesso Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ritiene che simili comportamenti, oltre a danneggiare l'immagine dell'amministrazione scolastica, si configurano come vere e proprie lesioni al diritto allo studio costituzionalmente garantito;
   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha sancito e reiterato nella circolare il principio di obbligatorietà e gratuità dell'istruzione che, previsto dall'articolo 34 della Costituzione, è stato esteso dall'attuale normativa fino a ricomprendere i primi tre anni dell'istruzione secondaria superiore. In tutte le istituzioni scolastiche statali, pertanto, la frequenza della scuola dell'obbligo non può che essere gratuita, mentre, per le sole classi 4° e 5° della scuola secondaria di secondo grado, fatto salvi i casi di esonero, essa è subordinata esclusivamente al pagamento delle tasse scolastiche erariali;
   nessun'altra imposizione economica viene riconosciuta dall'ordinamento in favore delle istituzioni scolastiche, facendo riferimento all'articolo 23 della Costituzione secondo cui: «nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alle leggi» –:
   se non ritenga necessario e improcrastinabile adottare ulteriori azioni, strumenti e iniziative efficaci affinché siano evitati, in futuro, comportamenti, atti o iniziative da parte di scuole pubbliche, che, in contrasto con il dettato costituzionale, altro non fanno che alimentare il fenomeno della dispersione scolastica e che danneggiano l'immagine dell'intera amministrazione scolastica;
   se non intenda necessario introdurre elementi di maggior trasparenza, obbligando gli istituti scolastici alla pubblicazione dei bilanci scolastici con evidenza delle spese effettuate attraverso i fondi raccolti in modalità volontaria presso le famiglie degli alunni effettuati esclusivamente per il miglioramento dell'offerta formativa e al suo ampliamento al di là dei livelli essenziali. (3-01280)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istruzione

amministrazione scolastica

istruzione pubblica