ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01197

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 343 del 02/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 02/12/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 02/12/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/12/2014
Stato iter:
03/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/12/2014
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2014
Resoconto RENZI MATTEO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 03/12/2014
Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/12/2014

SVOLTO IL 03/12/2014

CONCLUSO IL 03/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01197
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo presentato
Martedì 2 dicembre 2014
modificato
Mercoledì 3 dicembre 2014, seduta n. 344

   FEDRIGA, ALLASIA, ATTAGUILE, BORGHESI, BOSSI, MATTEO BRAGANTINI, BUSIN, CAON, CAPARINI, GIANCARLO GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MARCOLIN, MOLTENI, GIANLUCA PINI, PRATAVIERA, RONDINI e SIMONETTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 24 del decreto-legge n. 201/2011, cosiddetto «salva Italia», di riforma delle regole di accesso al pensionamento, ha disposto, in sintesi, l'abolizione delle pensioni di anzianità, l'innalzamento repentino dei requisiti anagrafici per accedere alla pensione di vecchiaia, le penalizzazioni per le pensioni anticipate (età inferiore a 62 anni a prescindere dall'anzianità contributiva) ed il calcolo col sistema contributivo di tutte le pensioni a decorrere dal 1o gennaio 2012;
   trattasi della tristemente nota «riforma Fornero», che ha creato non poche piaghe sociali; basti pensare agli esodati, intendendo con tale terminologia anche tutti quei lavoratori sottoposti ad ammortizzatori sociali o addirittura licenziati e che erano prossimi alla pensione secondo le regole previgenti o al personale della scuola cosiddetto «quota ’96», vale a dire gli oltre tremila docenti in procinto di maturare, appunto, la quota 96 quale somma di età anagrafica e contributiva, ma che si son visti sfumare il diritto a pensione per un errore tecnico dell'allora Governo Monti di prendere in considerazione l'anno solare invece che quello scolastico;
   proprio riguardo agli esodati, l'ultimo report diffuso dall'Inps il 27 ottobre 2014, relativo alle procedure di monitoraggio dei lavoratori beneficiari di salvaguardia, denuncia che la questione è tutt'altro che chiusa, sia per il numero degli aventi diritto certificati dall'istituto rispetto ai posti disponibili e sia per l'esclusione, in tutte e sei le salvaguardie, di talune categorie di lavoratori;
   in occasione dell'esame parlamentare del provvedimento relativo alla sesta salvaguardia, il sottosegretario Bobba, nella seduta della Commissione lavoro della Camera dei deputati il 24 giugno 2014, aveva preannunciato soluzioni strutturali;
   parimenti, anche con il personale della scuola «quota ’96» il Governo si è impegnato ripetutamente nelle aule parlamentari ad addivenire ad una soluzione, rinviandone ogni volta l'intervento normativo al provvedimento successivo a quello in discussione;
   la «riforma Fornero» ha colpito duramente anche i lavoratori addetti a mansioni usuranti, stravolgendo i requisiti per la pensione anticipata con un sistema di quote meno favorevole, trasformando quello che per loro era un diritto in un miraggio;
   l'ultima problematica, in ordine di notizia a mezzo stampa, causata dalla «riforma Fornero» è il rischio per l'Inps di un buco di 2 milioni di euro nel 2014 e di quasi 500 milioni di euro fra dieci anni, derivante dalla previsione di legge di calcolare tutte le pensioni col sistema contributivo, senza porre un tetto a quelle più alte; caso quest'ultimo sottovalutato dal Governo in carica e dai suoi predecessori nonostante i ripetuti solleciti della Lega Nord con proposte di legge e mozioni, salvo correre ai ripari con interventi last minute, salvaguardando comunque i trattamenti dei pensionati d'oro dell'ultimo triennio;
   è indubbio, peraltro, che la crescita esponenziale del tasso di disoccupazione – pari al 13,2 per cento fra i più altri dell'eurozona ed il più alto in assoluto degli ultimi 37 anni – sia dovuta non soltanto alla fase recessiva che il nostro Paese sta vivendo, bensì anche e soprattutto alla «riforma Fornero» che, prolungando la permanenza al lavoro con l'innalzamento dell'età pensionabile, ha di fatto bloccato il ricambio generazionale, portando la disoccupazione giovanile al 43,3 per cento –:
   se, considerato quanto esposto in premessa con riguardo alle innumerevoli «falle» contenute nella riforma previdenziale «targata Fornero» ed ai disastrosi risultati prodotti, il Governo non ritenga di dover assumere iniziative per pervenire nel più breve tempo possibile all'abrogazione dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011 ed al ripristino della normativa pensionistica previgente.
(3-01197)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

abrogazione

disoccupazione giovanile