ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00223

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 58 del 23/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: FORMISANO ANIELLO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 23/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/07/2013
Stato iter:
24/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/07/2013
Resoconto FORMISANO ANIELLO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 24/07/2013
Resoconto ORLANDO ANDREA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 24/07/2013
Resoconto FORMISANO ANIELLO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/07/2013

SVOLTO IL 24/07/2013

CONCLUSO IL 24/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00223
presentato da
FORMISANO Aniello
testo presentato
Martedì 23 luglio 2013
modificato
Mercoledì 24 luglio 2013, seduta n. 59

   FORMISANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il gravissimo fenomeno dei roghi dolosi di discariche in Campania, nella cosiddetta «Terra dei fuochi», non accenna a diminuire. Nel 2013 già oltre 800 sono i roghi che si sono sviluppati in quelle zone martoriate;
   nella ormai ex Campania felix, infatti, si continua a bruciare rifiuti tossici di ogni genere e pericolosità e si prosegue negli sversamenti illegali di rifiuti tossici ed industriali;
   è noto che tra poco tempo verranno fatti partire molti bandi per le bonifiche ed è facile immaginare che il nuovo flusso di denaro attirerà ancora una volta le ecomafie, che probabilmente non sono estranee ai nuovi roghi;
   le indagini sui recenti incendi mostrano un salto di qualità per quel che riguarda i materiali usati per dare alle fiamme i rifiuti. Infatti, oltre ai purtroppo tradizionali copertoni, sono stati utilizzati per la prima volta frigoriferi, con un ulteriore aumento della pericolosità delle conseguenze dei roghi;
   gli incendi non sono l'unico dramma che colpisce la «Terra dei fuochi». In sei mesi circa sono stati effettuati ben 150 sequestri di aree contaminate. Il generale Sergio Costa, comandante del Corpo forestale provinciale di Napoli, ha affermato che i suoi uomini, di fatto, sono costretti ad un sequestro al giorno di terreni inquinati;
   in particolare, appare ancor più angoscioso, se possibile, quanto scoperto a Caivano, dove è stata riscontrata la presenza del micidiale veleno toluene in un terreno coltivato;
   nella discarica abusiva sono stati, inoltre, trovati decine di metri cubi di terreno indenne, ammonticchiati ai lati della parte «infetta». Questo terreno pulito serviva per «ravvivare» lo strato superficiale, contaminato, e permettere, quindi, la coltivazione degli ortaggi. Si tratta di una constatazione di enorme gravità, perché fa comprendere che chi coltivava quegli alimenti ben sapeva dove lo stesse facendo, e soprattutto sopra cosa;
   altro gravissimo sito inquinante è quello della ex Resit a Giugliano, laddove numerose inchieste hanno stabilito che per 20 anni sono stati sversati rifiuti tossici, tra i quali i fanghi della Acna di Cengio, con la contaminazione delle stesse falde acquifere presenti nella zona;
   nelle due cave, dette «Z» ed «X», della ex Resit sono presenti fenomeni sconcertanti, come le cosiddette «fumarole», ossia fumi pestilenziali che si levano dalla sommità della discarica, rendendo irrespirabile l'aria della zona, e questo mentre nei campi vicini si prosegue a coltivare come se nulla fosse;
   non si tratta di una questione locale, ma nazionale a tutti gli effetti, sia perché i rifiuti bruciati e sepolti nella «Terra dei fuochi» provengono da industrie dislocate in tutta Italia, industrie che preferiscono collaborare con la camorra piuttosto che con chi lavora onestamente, sia perché la salvaguardia dell'ambiente è un tema di vitale importanza per la stessa coesione nazionale;
   roghi e sversamenti abusivi avvengono anche perché, nonostante l'impegno costante delle forze dell'ordine, manca una sorveglianza continua nella aree più a rischio e non si può chiedere ai comuni, che spesso sono in difficili condizioni economiche, di provvedere da soli;
   occorre non solo stroncare i fenomeni sopra riportati, ma anche colpire con durezza i responsabili di questo stato di cose, non limitandosi a punire i camionisti che portano i rifiuti, ma arrivando anche ai responsabili di più alto livello;
   la questione delle discariche e dei ritardi nelle bonifiche è motivo di sanzioni da parte dell'Unione europea nei confronti del nostro Paese;
   il Ministro interrogato ha annunciato una serie di importanti misure per intervenire sulla vicenda, mentre la regione Campania ha assicurato che interverrà con coi fondi per le aree sottoutilizzate –:
   se il Ministro interrogato non ritenga, per quanto di sua competenza, fissare gli obiettivi, anche temporalmente, e i modi per giungere ad una soluzione definitiva della situazione sopra illustrata e che perdura da troppo tempo, con danni gravissimi ed innegabili alla salute dei cittadini non solo campani. (3-00223)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Campania

deposito dei rifiuti

sostanza tossica

incendio

inquinamento chimico

inquinamento del suolo

protezione dell'ambiente

discarica abusiva

sanita' pubblica