ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00004

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 15/03/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00004
presentato da
VILLECCO CALIPARI Rosa Maria
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   VILLECCO CALIPARI e VERINI. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il quotidiano Il Messaggero del 4 marzo 2013 ha riportato la notizia che alla fine di febbraio, presso la Scuola di Fanteria dell'Esercito italiano a Cesano si è svolto un convegno sulla seconda guerra mondiale dal titolo «Carattere di una guerra»;
   all'interno della conferenza che era di carattere storico e verteva su eventi bellici della seconda guerra mondiale, è stata tenuta una lezione da Mario Merlino, un simpatizzante fascista e amico dichiarato del capitano delle SS Erich Priebke, che ha sempre rivendicato la sua appartenenza ideologica all'estrema destra, sodale dell'ex terrorista nero Stefano delle Chiaie, con il quale militò in Avanguardia Nazionale, ancora oggi punto di riferimento dell'area neofascista;
   Merlino, che in più di una occasione ha esaltato gli anni del fascismo, anche sul suo blog, www/liquida.it/mario-merlino, ha criticato quella che, a suo dire, sarebbe una differenza di trattamento ricevuta, dopo la seconda guerra mondiale, dai «camerati» e dai partigiani morti;
   al convegno, ha scritto Merlino sempre sul suo blog, ha preso anche parte la signora «Gina R., con la camicia nera e il basco del S.A.F.», in rappresentanza del servizio ausiliario femminile della Repubblica sociale italiana. «Gina ha conosciuto le radiose giornate della Liberazione sulla sua pelle. Sono le donne le vittime prime, le più deboli e facili prede desiderate, quando gli uomini, trasformati in branco, pretendono di arrogarsi ogni diritto in quanto vincitori – ha sottolineato ancora Merlino, commentando il periodo della Liberazione – quei partigiani erano l'avanguardia di coloro che avrebbero comandato in questo Paese e, sebbene la fisiognomica non sia una scienza, i loro volti erano la premessa di quelli che vediamo, ad esempio in questi giorni, sorriderci in osceni ghigni dai manifesti sui muri e sui tabelloni»;
   è evidente che nella sua relazione Merlino ha quindi utilizzato la presenza di una ex repubblichina del servizio femminile, per sostenere le sue tesi di parificazione tra partigiani e repubblichini, esaltando gli anni del fascismo;
   è inammissibile che davanti a giovani militari di una istituzione repubblicana come l'Esercito italiano, che fra i suoi compiti ha quelli di ispirarsi e salvaguardare i valori democratici nati dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo, si sia potuta tenere una simile lezione;
   è inaccettabile che in questo momento della storia della Repubblica italiana, si debba ricordare alle istituzioni, che furono i partigiani del Corpo volontari per la libertà, assieme alle forze armate del Corpo italiano di liberazione ed agli alleati, a scacciare dall'Italia un terribile nemico che la occupava, combattendo anche contro i fascisti di Salò, persecutori degli ebrei, oppressori di ogni diversa opinione politica e alleati dei nazisti. Sulla seconda guerra mondiale e sulle sue conseguenze, non sono plausibili revisionismi tra le vicende belliche, fra Esercito italiano, Repubblica sociale e Resistenza;
   la lezione tenuta da Mario Merlino appare agli interroganti una palese apologia del fascismo, in violazione della legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente «Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione»), che all'articolo 4 sancisce il reato commesso da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche» –:
   quali siano le valutazioni che hanno portato alla scelta di Mario Merlino come relatore del convegno;
   quale fosse il titolo della lezione tenuta da Mario Merlino;
   se risultino avviate indagini in relazione a quanto esposto in premessa.
(3-00004)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

fascismo

democrazia

guerra

seconda guerra mondiale

partito politico

relazione