ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 885 del 14/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI BATTISTA ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/11/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02016
presentato da
DI BATTISTA Alessandro
testo di
Martedì 14 novembre 2017, seduta n. 885

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione (con pena accessoria di due anni di interdizione dai pubblici uffici) nell'ambito del processo Mediaset, per il reato di frode fiscale;

   in merito ai processi All Iberian 2 e SME non si è proceduto a sentenza in quanto i fatti contestati (falso in bilancio) non costituivano più reato a seguito delle riforme del Governo Berlusconi II (attraverso la cosiddetta «depenalizzazione» del reato di falso in bilancio); lo stesso ha poi ottenuto sentenze di proscioglimento, ma per prescrizione, in merito ai seguenti, numerosi, procedimenti penali: corruzione nel processo sul Lodo Mondadori; falso in bilancio per il consolidato del gruppo Fininvest nel periodo che va dal 1989 al 1996; falso in bilancio nel processo sui bilanci Fininvest 1988-1992; falso in bilancio nel processo riguardante l'acquisto del calciatore Gianluigi Lentini; corruzione in atti giudiziari nel processo Mills; rivelazione di segreto d'ufficio nel processo Unipol; finanziamento illecito ai partiti nel processo All Iberian 1; corruzione del senatore Sergio De Gregorio);

   l'attuale leader di Forza Italia ha poi beneficiato dell'amnistia per il reato di falso in bilancio riguardo all'acquisto dei terreni di Macherio, nonché in merito al reato di falsa testimonianza resa al tribunale di Verona sulla iscrizione alla P2;

   egli, peraltro, ha frequentato per anni Marcello Dell'Utri – cofondatore di Forza Italia – il quale, è stato condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, poiché, come riconosciuto con sentenza della Corte di Cassazione passata in giudicato, fece da tramite tra la mafia stessa e Silvio Berlusconi;

   risulta altresì che Berlusconi abbia incontrato ripetutamente soggetti predominanti dell'associazione mafiosa definita «Cosa Nostra» come ad esempio Stefano Bontade, il quale, assieme a Gaetano Badalamenti e Luciano Liggio, governò la «Commissione» (l'organo di comando di «Cosa Nostra») e fu l'organizzatore della «strage di viale Lazio» durante la quale Bernardo Provenzano detto «Binnu ’u Tratturi» assassinò il boss Michele Cavataio;

   in base alla giurisprudenza della Corte di Cassazione emerge sostanzialmente che Silvio Berlusconi è sceso a patti con l'organiziazione criminale denominata «Cosa Nostra», per il tramite di Dell'Utri, sia per ottenere protezione, nonché per svolgere senza danni la propria attività imprenditoriale in Sicilia;

   è notizia di stampa di alcuni giorni fa che Silvio Berlusconi risulterebbe indagato dalla procura di Firenze, insieme a Dell'Utri, nell'inchiesta sui mandanti occulti delle stragi mafiose del 1993, che colpirono Firenze, Roma e Milano;

   come da altri atti di sindacato ispettivo depositati sull'argomento risulterebbero essere 40 gli uomini di scorta e due le auto blindate utilizzate per la protezione dell'ex Presidente del Consiglio ed ex senatore;

   ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 83 del 2002, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2002, il Ministro dell'interno adotta i provvedimenti e impartisce le direttive per la tutela e la protezione delle alte personalità istituzionali nazionali ed estere, nonché delle persone che per le funzioni esercitate o che esercitano o per altri comprovati motivi, sono soggette a pericoli o minacce, potenziali o attuali, nella persona propria o dei propri familiari, di natura terroristica o correlati al crimine organizzato e non solo;

   il comma 3 del citato articolo 1 dispone che per specifiche circostanze e casi determinati il Presidente del Consiglio dei ministri, d'intesa con il Ministro dell'interno, può definire modalità differenziate in ordine alla tutela e alla protezione delle alte personalità istituzionali nazionali ed estere;

   oltre alla predetta storia personale e imprenditoriale, si evidenzia che Silvio Berlusconi ha recentemente fatto le seguenti affermazioni: «Vogliamo realizzare il ponte sullo Stretto»; «Si deve cambiare il sistema della custodia: solo se si è commesso un reato di sangue si va in galera altrimenti si versa una cauzione»;

   dette affermazioni, a parere dell'interrogante, trattando temi notoriamente di interesse anche della criminalità organizzata, potrebbero essere da questa intese come «messaggi» ad essa rivolti –:

   quale sia il numero di persone addette e di mezzi adibiti alla scorta di Silvio Berlusconi e quali siano i costi, a carico del bilancio dello Stato, necessari per la protezione di quest'ultimo;

   quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di rivedere la normativa che consente agli ex Premier di usufruire del servizio di scorta successivamente alla fine del proprio mandato.
(2-02016) «Di Battista».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reato

mafia

bilancio di societa'