ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/02005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 883 del 08/11/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 08/11/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/11/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/12/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-02005
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:

   la continuità territoriale aerea da e per la Sardegna registra una disfatta senza precedenti;

   si tratta della più grave e fallimentare gestione della continuità territoriale;

   nella missiva che la Commissione europea ha spedito a Roma e Cagliari contenuta una bocciatura sonora e senza appello;

   nella lettera dei vertici europei ci sarebbe scritto che le gare sono tutte non conformi alla normativa e vanno annullate e che le compensazioni date alle compagnie aeree costituirebbero aiuti di Stato;

   è stata la crescita esponenziale delle compensazioni, che l'interpellante ha sempre denunciato come fondi erogati a vantaggio delle compagnie, ad indurre la Commissione ad accendere i riflettori sulla continuità territoriale proposta da un assessore dei trasporti, la cui attività si è rivelata, a giudizio dell'interpellante, la più nefasta della storia autonomistica;

   la Commissione è stata risoluta e ha colpito al cuore la continuità territoriale;

   quella comunicazione europea tenuta riservata lascia emergere una situazione disastrosa ben diversa da quella, ad avviso dell'interpellante, superficialmente dichiarata ed edulcorata dalla regione;

   la lettera tenuta riservata negli uffici della regione e del Ministero a doppia firma dei direttori Henrik Morch e Filip Cornelis è chiara in ogni suo aspetto: non sarebbero stati spiegati in alcun modo i quantitativi dei posti e il numero delle frequenze e tutto è orientato a far salire a dismisura le compensazioni;

   la decisione della Commissione è netta: date le importanti modifiche alle condizioni dei contratti, non si vede come questi cambiamenti potrebbero essere introdotti nei contratti esistenti senza modificare la loro economia. La modifica dei contratti già firmati per questi percorsi senza rifare la gara non sembra una soluzione efficace e legalmente valida al fine di rendere tali contratti in linea con i requisiti del regolamento sul servizio aereo, molte condizioni e obblighi relativi alla frequenza, capacità, prezzi e requisiti supplementari;

   secondo i servizi della Commissione, una nuova gara anche per questi percorsi nei prossimi mesi potrebbe risolvere i problemi individuati e impedire che altri si verificassero (ad esempio la possibile procedura per il non rispetto delle norme sugli appalti pubblici, gli aiuti di Stato incompatibili da lui recuperati, la connettività in questione);

   la Commissione europea mette in discussione l'impianto complessivo della gara e conclude con la questione delle compensazioni che reputa in partenza non conformi alla legge e quindi aiuti di Stato: la compensazione finanziaria corrisposta ai vettori aerei interessati – secondo la Commissione – rischia di essere qualificata come aiuti di Stato illegittimi e incompatibili;

   nella missiva è prospettata anche la possibilità di chiudere per sempre la continuità territoriale: se non venisse azzerato tutto quello che è stato fatto – esplicita la Commissione – i servizi della Commissione medesima potrebbero non avere altra scelta che avviare una procedura ai sensi dell'articolo 18 del regolamento sul servizio aereo che determina una decisione sull'applicabilità degli articoli 16 e 17 sulle rotte in questione;

   si tratta di una batosta sotto ogni punto di vista;

   un risultato che è conseguenza, secondo l'interpellante, di una incapacità di spiegare le più elementari necessità di una regione insulare di essere collegata, alla pari delle altre regioni europee, senza discriminazioni né di frequenze né di residenze;

   secondo l'interpellante regione e Governo hanno solo puntato a dare più fondi ad Alitalia;

   si tratta di compensazioni, a giudizio dell'interpellante, del tutto immotivate, illogiche e destituite di ogni ragionevole spiegazione;

   sono palesemente dei fondi di cui beneficiano le compagnie visto che con tutti i calcoli del costo dell'ora volata i prezzi dei biglietti consentivano importanti guadagni a prescindere da qualsiasi compensazione;

   aver incrementato i costi a vantaggio delle compagnie ha determinato il risultato fallimentare sancito dalla Commissione europea;

   ora bisogna cancellare le compensazioni e motivare con sufficiente intelligenza le ragioni di una continuità territoriale che apra e non chiuda la Sardegna;

   la stessa ipotesi di limitare la continuità territoriale ai residenti è inaccettabile: significherebbe isolare la Sardegna, rendere l'isola un recinto dentro l'Italia e dentro l'Europa con un danno economico senza precedenti;

   occorre fermare le operazioni che avvantaggiano le compagnie aeree che non hanno aderito alla prima fase del bando a compensazioni zero nell'ottica di partecipare alla fase più remunerativa che si sarebbe aperta subito dopo;

   si tratta di una valanga di fondi pubblici di cui di fatto beneficia l'Alitalia e che fanno affondare la continuità territoriale;

   la continuità territoriale è stata avviata per la prima volta nella storia, con l'interpellante nella funzione di presidente della regione Sardegna, il 1° gennaio del 2002 con grandi sacrifici e che si riuscì a gestire sin dal terzo anno a costo zero senza alcuna compensazione alle compagnie –:

   se non intenda assumere le iniziative di competenza per ribadire, anche nell'interlocuzione con la Commissione europea, l'inderogabilità della tariffa unica per tutti e per l'intero anno senza compensazioni di dubbia legittimità, attraverso un corretto e trasparente calcolo di costi nell'ambito di un servizio universale ed essenziale per una regione insulare ultraperiferica come la Sardegna.
(2-02005) «Pili».