ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 822 del 28/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/06/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/06/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01865
presentato da
PILI Mauro
testo di
Mercoledì 28 giugno 2017, seduta n. 822

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della difesa, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   secondo gli atti processuali ci sono 167 vittime del poligono di Quirra che attendono giustizia, militari e civili morti o gravemente malati;
   dagli atti processuali emergono fatti di una gravità inaudita che vanno ben oltre la mancanza di un cartello segnaletico;
   qualcuno sta puntando a ridurre un disastro ambientale senza precedenti nei poligoni militari della Sardegna ad una multa per divieto di sosta;
   si deve avere il coraggio politico e istituzionale di reagire e assumere iniziative tese al riconoscimento della realtà dei fatti, delle responsabilità e dei risarcimenti per i territori e le famiglie colpite;
   ci sono fatti che stanno emergendo dal lavoro della commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito che non possono essere oscurati e che invece, secondo l'interpellante, si starebbe cercando in tutti i modi di nascondere, in particolare con riferimento a quanto è accaduto dentro il poligono del Salto di Quirra;
   a giudizio dell'interpellante, il comportamento di generali e del Ministro della difesa sembra rivelare il tentativo di negare o di nascondere quanto è successo in quel poligono;
   ci sono tutti gli elementi, compresi quelli di natura giuridica, secondo l'interpellante, per riaprire il processo per disastro ambientale, considerate le mancate bonifiche e gli omicidi plurimi;
   nel corso dei lavori della commissione è emerso che, anche nel 2008, si sono svolte operazioni devastanti quali la distruzione di migliaia di tonnellate di armamenti di ogni genere, generando vere e proprie nubi tossiche che si sono adagiate sui paesi limitrofi al poligono;
   si trattava di materiali nocivi e nanoparticelle che hanno devastato l'ambiente e gravemente nuociuto alla salute pubblica;
   basta questo riferimento temporale, non prescritto, per riaprire un capitolo che organi dello Stato hanno cercato di coprire e chiudere con troppa fretta, quello del disastro ambientale;
   il Governo e il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in particolar modo dovrebbero farsi promotori, per l'interpellante, di un'operazione verità su Quirra, abbandonando atteggiamenti che appaiono di fatto omertosi sulla vicenda;
   stanno emergendo fatti di una gravità inaudita e quel tentativo maldestro di nascondere i fatti secondo l'interpellante appare non più sostenibile;
   lo Stato ha per decenni utilizzato la Sardegna secondo l'interpellante come una grande discarica tossico nociva e ha permesso che le basi militari fossero il cimitero di rifiuti ambientali indicibili;
   la gravità è quella di continuare a chiamare operazioni di brillamento quelle che erano palesemente attività illecite e illegali di smaltimento abusivo di armamenti, missili, bombe, munizioni che si devono ritenere vietate da qualsiasi codice per gli effetti devastanti sull'ambiente;
   è impensabile per l'interpellante che in un Paese civile lo smaltimento di questo immenso quantitativo di esplosivi avvenisse facendo esplodere ogni genere di armamenti;
   sono state sostanzialmente eluse tutte le procedure di demilitarizzazione delle munizioni e della differenziata gestione dello smaltimento;
   far esplodere questi materiali bellici provocando nubi tossiche di centinaia di metri d'altezza è un disastro ambientale acclarato già solo nel momento in cui questi atti si sono svolti;
   ulteriori fatti che andrebbero attentamente considerati sono emersi nell'ambito di indagini della Procura di Lanusei relative al poligono di Quirra, tra cui il fatto che nell'area demaniale di Perdasdefogu sarebbero stati interrati fusti contenenti materiale nocivo (diserbante utilizzato nella guerra del Vietnam e prodotto da una ditta di Seveso, presumibilmente Napalm);
   il tentativo di nascondere questi fatti e continuare ad omettere il disastro ambientale è un fatto di una gravità inaudita, che non può essere tollerato in uno Stato democratico;
   occorre attivare ogni azione perché il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare agisca anche sul piano giudiziario a fronte del disastro ambientale conseguente al grave inquinamento che ha coinvolto sia l'area del poligono che quella dei comuni confinanti;
   è stato accertato che le esplosioni tese allo smaltimento illecito si sono verificate sino al 2008 e che esiste dunque un anno di tempo per il loro perseguimento;
   risulta che in nessuna delle zone dedicate a queste esplosioni ciclopiche è avvenuta azione di bonifica, in prossimità delle stesse falde idriche –:
   se non ritenga il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di dover segnalare all'autorità giudiziaria questi fatti riconducibili ad un vero e proprio disastro ambientale ed esaminati anche dalla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito;
   se non ritenga il Governo di dover agire a tutela dell'ambiente, dei militari e dei civili rimasti vittime di questo disastro ambientale;
   se non si ritenga di dover con urgenza assumere iniziative per predisporre finanziare ed attivare un piano complessivo per promuovere tutti gli accertamenti necessari alla bonifica dell'area in questione e per il risarcimento delle vittime e per la salvaguardia dei territori.
(2-01865) «Pili».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disastro causato dall'uomo

degradazione dell'ambiente

impatto ambientale