ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01561

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 712 del 12/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 09/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/12/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/12/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01561
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Lunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   l'articolo 1, comma 670, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, disciplina la trasformazione dell'ente pubblico non economico Cassa conguaglio per il settore elettrico (CCSE) nell'ente pubblico economico Cassa per i servizi energetici ed ambientali (CSEA);
   la principale attività della Cassa, oltre alla funzione perequativa (è nata nel 1961, infatti, con il compito di compensare le perdite delle imprese elettriche derivanti dall'unificazione delle tariffe) e alla funzione di accertamento, è quella relativa alle riscossioni e alle erogazioni istituzionali con particolare riferimento alle componenti tariffarie istituite a copertura degli oneri generali di sistema del settore energetico nazionale;
   tali riscossioni ed erogazioni, in linea di principio, avrebbero dovuto compensarsi. In realtà, non è così: dall'analisi del bilancio si apprende che le riscossioni sono, infatti, di gran lunga superiori alle erogazioni e tutto ciò è dimostrato dal fatto che in Cassa ci sia una giacenza finanziaria media pari a quasi due miliardi di euro, a cui vanno aggiunti i rendimenti che tali risorse finanziarie maturano;
   in pratica, le componenti tariffarie a copertura degli oneri generali del sistema energetico nazionale, che sono a tutti gli effetti delle imposte indirette, sono decisamente più alte di quanto in realtà dovrebbero essere (a stabilire il loro valore è l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico), a danno di tutti i consumatori e le famiglie italiane;
   il Ministero dell'economia e delle finanze è certamente consapevole delle cospicue giacenze finanziarie sui conti istituiti e gestiti dalla Cassa per i servizi energetici ed ambientali e ciò è dimostrato dal fatto che lo stesso Ministero dell'economia e delle finanze ha più volte attinto risorse dalla Cassa ai fini della copertura di svariati provvedimenti non connessi al settore energia (non ultimo quello inerente la bonifica «ILVA» per circa 400 milioni di euro). L'articolo 1, comma 670, della citata legge n. 208 del 2015 recita inoltre che: «a decorrere dal 2016, gli eventuali utili derivanti dalla gestione economica dell'ente sono versati all'entrata del bilancio dello Stato». In altre parole, tutte le famiglie pagando le bollette versano una quota che per una parte viene utilizzata per coprire i costi generali del comparto energetico e per la parte eccedente è impropriamente utilizzata dallo Stato per finalità diverse;
   gli enti pubblici economici hanno ad oggetto esclusivo o principale l'esercizio di una impresa commerciale e devono iscriversi nel registro delle imprese, a cui però la Cassa non risulta ancora iscritta. Sembrerebbe che il Ministero dell'economia e delle finanze abbia deciso di trasformare la Cassa da ente pubblico non economico in ente pubblico economico giustificando tale trasformazione con l'unica attività «commerciale» o di «market» portata avanti dalla stessa CSEA: il market coupling infragiornaliero tra Italia e Slovenia;
   di recente, tuttavia, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico ha stabilito – con delibera del 9 giugno 2016 n. 297/2016/R/eel – che dal 1o gennaio 2017, CSEA non potrà più esercitare tale attività finanziaria per il, market coupling, poiché non si possono esercitare attività finanziarie con risorse pubbliche (tanto più se tali risorse hanno una destinazione ben precisa);
   a breve, CSEA dovrebbe pubblicare il bando per la selezione del proprio personale a copertura della dotazione organica prevista dalla legge (circa sessanta persone) e in sostituzione del personale attualmente distaccato in Cassa da altre società dello Stato –:
   quali iniziative di competenza, anche normative, il Governo intenda intraprendere per la riduzione delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali del sistema energetico, nonché per prevedere forme di rimborso degli eventuali maggiori oneri, non necessari al funzionamento del sistema energetico, sostenuti dagli utenti;
   se non ritengano necessario, a seguito della delibera 9 giugno 2016 n. 297/2016/R/eel dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, assumere iniziative per rivedere la previsione concernente la trasformazione della Cassa conguaglio per il settore elettrico in ente pubblico economico, ai sensi del comma 670 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208.
(2-01561) «Attaguile».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

industria energetica

industria elettrica