ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01119

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 502 del 14/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 14/10/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 14/10/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01119
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Mercoledì 14 ottobre 2015, seduta n. 502

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:
   la scuola nazionale della pubblica amministrazione (Sna), che ha sede nella prestigiosa Reggia di Caserta, ha l'ambizione di essere l'equivalente italiano dell’Ecole nationale d'Aministration francese; infatti, ha tra le sue finalità istituzionali quella di selezionare, reclutare e formare i dirigenti pubblici;
   la Sna è, come si legge sul suo sito, il punto centrale del sistema unico del reclutamento, creato per migliorare l'efficienza e la qualità della pubblica amministrazione;
   la scuola spende per la retribuzione dei professori 2,7 milioni di euro l'anno, esattamente quanto l’Ecole nationale, con la differenza che in Italia devono formare ventisei studenti, mentre in Francia ne formano novanta; il confronto dei bilanci è, a parere dell'interpellante, imbarazzante per la Sna, perché è vero che costa la metà rispetto all'Ena di Parigi (21 milioni di euro contro 42), ma è anche vero che ha un terzo dei posti;
   il corpo docenti è di alto livello e, come tale, viene retribuito: oltre al presidente, il professore Giovanni Tria, che tra lo stipendio dell'università di appartenenza e l'indennità Sna arriva a un compenso totale di oltre 217 mila euro, figurano il professore Michel Martone (ex vice ministro del lavoro) il cui compenso è di 59 mila euro, il consigliere parlamentare in pensione Marcello Degni con un compenso di 59 mila euro, il dirigente dell'Istat Efisio Gonario Espa con un compenso di 106 mila euro, il funzionario del Parlamento europeo Sandro Mameli con un compenso di 135 mila euro, Alberto Heimler (già direttore centrale dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato) con un compenso di 173 mila euro;
   a giugno 2012 è stato indetto un concorso il quale prevedeva che i vincitori, dopo un'adeguata formazione della durata di nove mesi, venissero assunti in ruoli dirigenziali; i posti previsti erano ventisei, numero a cui si era arrivati a seguito della ricognizione fatta dal dipartimento della funzione pubblica in base alle esigenze di personale;
   le domande di iscrizione sono state tantissime, alla prova preselettiva, a febbraio 2013, si sono presentati più di quattromila candidati e, dopo una durissima scrematura durata altre quattro giornate d'esame, è stata stilata la lista degli ammessi a seguire le lezioni; i vincitori ammessi alla scuola di formazione, per la durata del corso, vengono alloggiati all'interno della Reggia di Caserta, anche se vitto e alloggio sono totalmente a carico degli studenti;
   ad agosto 2014 il dipartimento della funzione pubblica ha comunicato con una nota la lista delle posizioni di qualifica dirigenziale nelle varie amministrazioni, spettanti a chi aveva frequentato la Sna, ma, inspiegabilmente, sono spariti i posti più ambiti, cioè i quattro previsti nella struttura di vertice della Presidenza del Consiglio;
   non solo, i due dirigenti da assumere al Ministero della difesa avrebbero dovuto firmare il contratto al massimo entro marzo 2015, ma ancora aspettano di essere assunti;
   per tutti gli altri l'impegno che si era assunto per iscritto il Dipartimento della funzione pubblica era quello dell'assunzione «entro il 2015», in nove casi su ventisei è stato mantenuto, anche se non si capisce in base a quale logica, per gli altri, invece, la prospettiva è quella di una lunga «anticamera»;
   il Dipartimento non fornisce spiegazioni sulla mancata assunzione anche se pare che questa sia dovuta a un «intoppo» burocratico contenuto nell'ultima legge di stabilità, infatti, il comma 425 dell'articolo 1 prevede, tra le misure di contenimento della spesa per il riordino delle province, un divieto di assunzioni a tempo indeterminato, specificato meglio da una successiva circolare del Dipartimento della funzione pubblica, datata gennaio 2015, ma in questo caso non si spiegherebbero, allora le nove assunzioni già effettuate –:
   se non ritenga di dover intervenire per tutelare il diritto dei vincitori del concorso che risultano, a parità di merito, nell'attuale situazione, oggetto, ad avviso dell'interpellante, di vera e propria discriminazione rispetto ai loro colleghi che sono stati, invece, regolarmente assunti anche per evitare, tra l'altro, di esporre il Governo a futuri e certi contenziosi;
   se non ritenga doverosa l'assunzione di dirigenti pubblici già formati, anche in considerazione dei costi elevati sostenuti per la loro formazione da parte della Scuola nazionale della pubblica amministrazione.
(2-01119) «Melilla».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scuola nazionale

assunzione

contratto