ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00318

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 125 del 26/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: TERROSI ALESSANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 26/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/11/2013
Stato iter:
06/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/12/2013
Resoconto TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/12/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 06/12/2013
Resoconto TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/12/2013

SVOLTO IL 06/12/2013

CONCLUSO IL 06/12/2013

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00318
presentato da
TERROSI Alessandra
testo presentato
Martedì 26 novembre 2013
modificato
Venerdì 6 dicembre 2013, seduta n. 133

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   l'indagine Istat «Reddito e condizioni di vita» (European statistics on income and living conditions), condotta nell'ultimo trimestre del 2012, evidenzia un grave peggioramento degli indicatori di deprivazione e disagio economico delle famiglie, dopo aver registrato, già nel 2011, un forte deterioramento in decisa discontinuità rispetto agli anni precedenti;
   il 2013 rappresenta un anno di profonda crisi economica che si rispecchia nella riduzione dei consumi del cittadino per quanto riguarda l'uso del proprio veicolo a favore del trasporto pubblico: cresce il bisogno di forme alternative e più economiche di trasporto per far fronte alle esigenze lavorative e di studio della maggior parte della popolazione italiana. L'offerta di servizi per i pendolari è basata essenzialmente sul trasporto pubblico regionale e interregionale (attraverso treni intercity) su ferro. I treni rappresentano spesso l'unico mezzo di spostamento disponibile presso molti capoluoghi provinciali;
   a fronte di quanto detto sopra, relativamente alle esigenze della famiglia media italiana di ridurre le spese, non corrisponde una riduzione dei costi dei mezzi di trasporto ferroviario. Secondo i dati del rapporto «Pendolaria» di Legambiente 2012, il costo del biglietto ferroviario è aumentato in media del 10 per cento in tutte le regioni italiane. Sono circa 3 milioni i pendolari, clienti delle linee e servizi di Trenitalia, in forti difficoltà quotidiane perché impossibilitati a raggiungere puntualmente il luogo di lavoro a causa degli innumerevoli ritardi e delle continue interruzioni che subiscono i treni in servizio; la qualità del servizio offerto da Trenitalia risulta diminuita così come la tutela degli utenti, in assoluto contrasto sia con la legislazione nazionale che con il diritto comunitario. Il 2012 ha rappresentato l'apice del disastro del trasporto locale a causa dei ripetuti tagli ai servizi che già nel 2011 avevano riguardato tutte le regioni, ad esclusione di Lombardia e Calabria, a fronte di aumenti tariffari applicati in 19 regioni su 20 (elaborazione Legambiente su dati di regioni e Trenitalia). Per la precisione, nel Lazio, il taglio al servizio pubblico per i lavoratori pendolari è stato del 3,7 per cento nel 2011, mentre il costo dei biglietti è salito del 15 per cento;
   le spese per il trasporto pubblico locale sono prestazioni sociali essenziali. Quello della mobilità, infatti, è un settore che incide sulla vita quotidiana di milioni di italiani: lavoratori, studenti e anziani, cui dovrebbe essere garantito il diritto di circolare attraverso servizi pubblici adeguati e funzionali. La mobilità rappresenta un essenziale diritto di cittadinanza tutelato e promosso dai principi della Costituzione italiana; un sistema di mobilità pubblica moderna ed efficiente rappresenta un obiettivo strategico per la costruzione di politiche tese a promuovere lo sviluppo sostenibile, strategie di crescita economica e di progresso sociale, migliori condizioni di tutela della salute dei cittadini, nell'ottica e nel rispetto degli accordi del protocollo di Kyoto e del programma di riduzione dei gas dannosi previsto dall'Unione europea. Il trasporto su rotaia produce, infatti, il 92 per cento in meno di anidride carbonica rispetto al trasporto su ruota e l'88 per cento in meno rispetto al trasporto aereo;
   sono evidenti le ragioni che inducono i pendolari a lamentarsi dei servizi: affollamento delle vetture, ritardi, parziale o nulla informazione circa le ragioni dei disagi. Eppure, se si guarda ai valori di crescita della domanda pendolare su alcune linee, si evince che ci possano essere prospettive di guadagno per l'azienda, badando ad attente politiche di fidelizzazione, attraverso abbonamenti, fidelity card e scontistiche sui servizi: un'eventuale rivisitazione della politica commerciale di Trenitalia, quanto mai opportuna, attesa e necessaria, se mossa in direzione dell'efficienza e dell'innalzamento della qualità del servizio, potrà orientarsi su esclusive logiche di mercato allorquando i servizi soppressi, in ragione delle perdite riportate, saranno sostituiti dalle regioni in cooperazione fra di loro;
   la disponibilità, nel breve periodo, di nuove infrastrutture dedicate esclusivamente all'alta velocità consentirà di liberare binari sui quali collocare servizi regionali ed interregionali, sostitutivi degli intercity che Trenitalia intende sopprimere. In assenza di tali servizi, stazioni come Arezzo, Chiusi, Siena, Grosseto, Livorno, Massa e Prato saranno fortemente penalizzate;
   secondo le notizie riportate a mezzo stampa e riferite dai comitati pendolari, sarebbe in atto da parte di Trenitalia la prossima cancellazione di ben 12 convogli che percorrono tratte di media/lunga percorrenza toccando i capoluoghi sopra citati; la soppressione di tali treni si ripercuoterebbe inevitabilmente sulla viabilità dell'intero centro Italia;
   molte tratte e stazioni interessate dai tagli rivestono, infatti, un ruolo decisivo nei collegamenti nei confronti di un ampio e diversificato bacino territoriale che interessa le regioni Umbria, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna;
   bacini di utenza di notevole consistenza costituiti da pendolari, viaggiatori occasionali e turisti, verrebbero, di fatto, a trovarsi, a fronte dei sempre più lunghi tempi di percorrenza e delle sempre più disagevoli condizioni di viaggio dei treni regionali, completamente tagliati fuori dai collegamenti ferroviari nazionali;
   in questi ultimi anni si è assistito a un progressivo e inesorabile depauperamento del trasporto ferroviario sulla tratta Roma-Firenze;
   periodicamente, a scadenze regolari coincidenti con i mesi in cui avviene il passaggio dall'orario invernale a quello estivo e viceversa, i comitati pendolari sono costretti a mobilitarsi per difendere un servizio, un diritto sempre più esiguo attaccato di volta in volta ora da aumenti dei tempi di percorrenza, ora da soppressione temporanea dei convogli o ancora da soppressione delle linee;
   il contratto di servizio pubblico 2012-2014 – come si può leggere sul sito di Trenitalia – è un atto stipulato tra l'autorità pubblica (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Ministero dell'economia e delle finanze) e Trenitalia allo scopo di garantire il diritto alla mobilità, tramite servizi di trasporto effettuati per soddisfare esigenze sociali. Nella misura in cui tali servizi siano in contrasto con l'interesse commerciale dell'impresa, l'autorità pubblica, a fronte dell'obbligo di produzione di detti servizi, è tenuta a corrispondere a Trenitalia un'adeguata compensazione economica; con il contratto di servizio pubblico l'azienda è impegnata a garantire:
    a) l'adozione di una politica di prezzi, legata al raggiungimento degli obiettivi fissati nel contratto;
    b) la manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale rotabile, che deve rispondere a caratteristiche di sicurezza, pulizia ed efficienza;
   si segnala, inoltre, che Trenitalia monitora costantemente la performance erogata per questi servizi, comunicando trimestralmente all'autorità competente i risultati di questa analisi. Sono oggetto del contratto di servizio pubblico tutti i treni notte e la maggior parte dei treni intercity. Gli articoli 3 e 5 del contratto di servizio pubblico riguardano specificatamente l'oggetto del contratto e gli obblighi dei contraenti –:
   nel caso in cui il Governo confermasse la veridicità della soppressione dei 12 intercity, quali siano le iniziative urgenti che intende intraprendere per evitarla, garantendo, altresì, il diritto alla mobilità ai cittadini e a tutti i pendolari interessati in termini di impegno a lungo termine, senza cioè che periodicamente vengano ingenerate ulteriori incertezze e che si determinino possibili discontinuità nel servizio.
(2-00318) «Terrosi, De Maria, Mazzoli, Dallai».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

contratto

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protezione del consumatore

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