ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01643

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI STELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
BERGONZI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
GINOBLE TOMMASO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
MASSA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
VALIANTE SIMONE PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 12/06/2017


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01643
presentato da
BIANCHI Stella
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812

   La Camera,
   premesso che:
    la scienza è chiara: il 97 per cento degli scienziati concorda sul fatto che i cambiamenti climatici in atto sono determinati dall'attività umana e in particolare dall'uso dei combustibili fossili e cioè carbone, petrolio e gas in ordine di inquinamento che producono;
    è la stessa comunità scientifica a ritenere necessario contenere entro 1,5 gradi l'aumento della temperatura media globale rispetto ai livelli precedenti alla rivoluzione industriale e in ogni caso non superare la soglia dei 2 gradi di aumento della temperatura media globale oltre la quale, secondo gli scienziati dell'Ipcc, organismo che risponde all'Onu, si verificheranno effetti catastrofici nel pianeta come scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello dei mari, desertificazione, eventi meteorologici estremi;
    l'umanità sta già subendo i drammatici impatti di un aumento della temperatura media globale pari a 1 grado ed è ormai stata superata l'ennesima soglia critica di 410 parti per milione di CO2 in atmosfera che ci avvicina drammaticamente alla barriera dei 2 gradi di aumento della temperatura media globale rispetto ai livelli precedenti alla rivoluzione industriale;
    i cambiamenti climatici sono tra le più grandi minacce alla sicurezza globale perché possono portare, soprattutto per il venire meno delle risorse naturali necessarie alla sopravvivenza, ad un aumento del rischio dei conflitti e ad una maggiore instabilità in diverse regioni; inoltre, i cambiamenti climatici, di nuovo per il venire meno delle risorse naturali, possono determinare spostamenti di popolazioni e provocare quindi, secondo le stime dell'Unhcr, l'Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati, 250 milioni di rifugiati ambientali entro il 2050;
    l'accordo di Parigi sul clima, raggiunto il 12 dicembre 2015 da 195 Paesi nell'ambito della Cop 21 ed entrato in vigore il 4 novembre 2016 in anticipo rispetto a quanto previsto grazie alla rapidità delle ratifiche da parte degli Stati aderenti, definisce, all'articolo 2, l'obiettivo da raggiungere nel contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 gradi rispetto al livello precedente alla rivoluzione industriale puntando a contenere l'aumento entro un grado e mezzo e con esso a garantire il processo di monitoraggio e revisione periodica degli obiettivi necessario a indirizzare i singoli contributi nazionali determinati volontariamente verso l'obiettivo condiviso di ridurre le emissioni climalteranti in modo da rimanere ben al di sotto di 2 gradi di aumento e di puntare a 1,5 gradi;
    l'accordo di Parigi realizza per la prima volta l'impegno congiunto di Paesi industrializzati, di quelli in rapida crescita e di quelli in via di sviluppo e, unito all'agenda di sviluppo sostenibile al 2030, definisce una cornice entro la quale assicurare la trasformazione dell'economia verso uno sviluppo a bassissimo impatto di carbonio e il rispetto della giustizia ambientale e della dignità di ogni essere umano;
    all'uscita dall'accordo di Parigi annunciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump è seguito un rinnovato impegno della comunità internazionale guidato in particolare dall'Unione europea e dalla Cina per l'attuazione di quanto previsto dall'accordo per il clima; immediata è stata la dichiarazione congiunta da parte dei Capi di Stato e di Governo di Italia, Francia e Germania per ribadire l'irreversibilità e la centralità dell'accordo di Parigi;
    per l'attuazione dell'accordo di Parigi è decisiva la trasformazione dell'energia con l'abbandono dei combustibili fossili a favore della energia pulita, visto che dall'energia e dai suoi usi finali dipendono due terzi delle emissioni di gas clima alteranti; di particolare importanza è la definizione di un abbandono graduale del carbone dal quale deriva il 40 percento della energia prodotta ma oltre il 70 per cento delle emissioni di gas serra;
    è dunque di particolare rilievo la definizione da parte del Governo della nuova strategia energetica nazionale che sarà integrata al piano clima-energia e dovrà assicurare il rispetto degli obiettivi europei già definiti nel pacchetto clima energia al 2030 approvato nell'ottobre 2014 nel semestre di turno di presidenza italiana e insieme delineare uno scenario di più ampio respiro verso il 2050 per assicurare il rispetto degli obiettivi condivisi a Parigi con target di riduzione delle emissioni di gas serra più ambiziosi;
    decisivi sono anche lo sviluppo della mobilità sostenibile, l'affermazione di un modello di economia circolare, le politiche per rendere le città sempre più intelligenti e resilienti, così come le politiche per la decarbonizzazione in ogni settore economico;
    l'impegno nella lotta ai cambiamenti climatici è una sfida che deve vedere uniti i Governi, le istituzioni politiche a tutti i livelli, le forze economiche e sociali, le associazioni, i cittadini perché riguarda il futuro stesso del pianeta e le condizioni di vita nostre e delle generazioni future,

impegna il Governo:

1)  ad assumere iniziative per essere protagonista, anche rafforzando e sostenendo il ruolo dell'Unione europea, nell'attuazione dell'accordo di Parigi sul clima, promuovendo alleanze con altri Stati che condividono gli obiettivi di decarbonizzazione;
2)  a definire e attuare le politiche necessarie alla riduzione delle emissioni di gas serra per rispettare gli impegni contenuti nell'accordo di Parigi per il clima e a promuovere ogni azione utile in ambito internazionale per assicurare l'attuazione dell'accordo stesso;
3)  a definire la Strategia energetica nazionale in coerenza con il «piano clima energia» rispettare gli obiettivi assunti con il pacchetto clima energia 2030 a livello europeo e definire uno scenario al 2050 che consenta il rispetto degli obiettivi di contenimento dell'aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2o e di puntare a 1o e mezzo come previsto nell'accordo di Parigi;
4)  a promuovere politiche volte a migliorare l'efficienza energetica anche con strumenti nuovi, che si affianchino agli incentivi rilevanti già previsti con l'ultima legge di bilancio, come l'istituzione di un fondo di garanzia che possa sostenere e favorire gli investimenti delle famiglie per interventi di ampia scala negli edifici privati;
5)  a promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili favorendo una maggiore semplificazione e uniformità delle procedure amministrative e puntando sulla auto-produzione con una distribuzione equa degli oneri di sistema;
6)  a promuovere tutti gli investimenti necessari per l'adeguamento delle reti di distribuzione dell'energia in modo da consentire il pieno sviluppo delle fonti rinnovabili;
7)  a promuovere, con gli strumenti opportuni, l'innovazione tecnologica, in particolare nei settori decisivi per favorire l'energia pulita e la decarbonizzazione, come lo sviluppo degli accumuli e delle batterie;
8)  a promuovere la sostituzione graduale al 2025 del carbone nella produzione di elettricità con combustibili fossili meno inquinanti, come il gas o le fonti di energia pulita;
9)  a sostenere, in sede europea e nelle forme opportune, il processo di riforma del sistema di scambio delle quote di emissione (Ets) per assicurare la definizione di un prezzo del carbonio adeguato a favorire la transizione verso forme di energia pulita;
10) a promuovere la mobilità sostenibile aumentando del 30 per cento la quota di popolazione servita dall'alta velocità, migliorando il trasporto per i pendolari, aumentando il trasporto ferroviario delle merci del 50 per cento al 2021 e puntando sulla mobilità ciclo-pedonale e sul miglioramento del trasporto pubblico nella mobilità urbana; ad assumere iniziative per dare impulso alla diffusione dei veicoli elettrici e ibridi anche rafforzando le infrastrutture dedicate a tale scopo e a incentivare il rinnovo del parco auto con vetture più efficienti e con minori emissioni;
11) a sostenere il processo di transizione verso un modello di economia circolare, in coerenza con il pacchetto di misure in via di definizione a livello europeo, che punti su un uso più efficiente delle risorse, sulla riduzione degli sprechi e della produzione di rifiuti, sul recupero di materia ed energia e sulla creazione di nuova occupazione nei settori dell'economia verde;
12) a promuovere politiche che rendano le città sempre più intelligenti e resilienti con l'adozione delle necessarie azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici;
13) a promuovere un'agricoltura sempre più sostenibile e di qualità che contribuisca, insieme ad una gestione attenta del territorio e a politiche di forestazione, al contrasto dei cambiamenti climatici e all'adattamento;
14) a promuovere tutte le opportunità di creazione di nuova occupazione che si aprono con la trasformazione dell'economia attuale in una economia a bassissimo impatto di carbonio.
(1-01643) «Stella Bianchi, Braga, Borghi, Realacci, Bergonzi, Bratti, Carrescia, Cominelli, De Menech, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Morassut, Giovanna Sanna, Valiante, Zardini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica ambientale

politica energetica

cambiamento climatico