ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01630

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 796 del 15/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 15/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 15/05/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 15/05/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 15/05/2017
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 15/05/2017


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01630
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Lunedì 15 maggio 2017, seduta n. 796

   La Camera,
   premesso che:
    il 5 maggio 2017 il Consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo che completa l'attuazione della legge delega di riforma organica della magistratura onoraria, n. 57 del 2016;
    il contenuto del decreto era stato in parte anticipato nella relazione sullo stato della giustizia del 2016, provocando come reazione la richiesta di un incontro rivolta al Ministro Orlando da parte di 110 procuratori, intervenuti a tutela della dignità dei magistrati onorari e al fine di individuare misure utili a rendere efficiente l'amministrazione della giustizia;
   il Ministro della giustizia, dopo avere ricevuto la delegazione dei 110 procuratori, ha formulato una richiesta di parere al Consiglio di Stato, chiedendo se fosse stata possibile la soluzione individuata nell'incontro con i procuratori, ovvero procedere a misure di stabilizzazione dei magistrati onorari «con attribuzione dello statuto di pubblico impiegato»;
    alla richiesta di parere, il Ministro allegava una relazione dell'ufficio legislativo, dando atto che «nel giugno u.s. scorso la Commissione Europea ha chiuso negativamente il caso EU-PILOT 7779/15/EMPL nei confronti dell'Italia in merito alla compatibilità con il diritto UE della disciplina nazionale relativa al servizio prestato dai magistrati onorari» (come denunciato da anni dalla categoria), elencando di seguito gli specifici rilievi;
    il Consiglio di Stato rispondeva che l'assunzione a tempo indeterminato nei ruoli dei funzionari della pubblica amministrazione doveva essere attentamente verificata, essendo ammessa dall'articolo 97, comma quarto, della Costituzione in presenza di peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico;
    nel caso dei magistrati onorari, le condizioni indicate dal Consiglio di Stato ricorrono, in considerazione dei rilievi formulati dalla Commissione europea e delle peculiari necessità funzionali al buon andamento dell'amministrazione, tenuto anche conto che i magistrati onorari sono stati reclutati con un concorso per titoli, di natura tecnico-amministrativa, ovvero di natura aperta e con carattere imparziale e che, nel caso dei precari della scuola, per evitare la sanzione della Commissione europea, l'Italia ha previsto un'assunzione straordinaria anche degli insegnanti entrati nelle graduatorie a esaurimento con un concorso per titoli, proprio come i magistrati onorari;
    il decreto approvato, invece, trasforma tutti i magistrati onorari in lavoratori part-time, impegnati, sulla carta, due volte a settimana, ma, prevedibilmente, di fatto, impegnati anche nel resto della settimana nello studio dei fascicoli e nella redazione delle sentenze per mantenere la produttività attuale, in considerazione dell'organico previsto (8.000 unità), con la conseguenza che si ritiene non sia centrato l'obiettivo della natura occasionale dell'esercizio delle funzioni, a fronte di una retribuzione non solo insufficiente «ad arrivare a fine mese», ma nemmeno proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro svolto (come prescritto dall'articolo 36 della Costituzione), e a fronte del mancato riconoscimento della previdenza tipica dei lavori dipendenti e delle altre tutele sociali (assistenza per malattia e maternità);
    il decreto a giudizio dei presentatori del presente atto di indirizzo si pone in contrasto con il diritto europeo, perché continua a classificare come onorari magistrati che non lo sono, imponendo loro esclusivamente di trovare altre fonti di reddito, attraverso l'ulteriore riduzione della retribuzione e la liquidazione della stessa con frequenza trimestrale, mentre le funzioni onorarie sarebbero tali in quanto diverse da quelle dei magistrati di carriera, come tali idonee a limitare effettivamente l'impegno a non più di una giornata lavorativa alla settimana per un tempo determinato;
    il decreto, pertanto, si ritiene non valga a superare i rilievi della Commissione europea, in particolare non superando secondo i presentatori del presente atto il problema della violazione della clausola 5, punto 1, lettera a) dell'Accordo quadro della direttiva 1999/70/CE (in quanto, a fronte della previsione di procedure concorsuali per il reclutamento di magistrati «di ruolo», per un numero di gran lunga inferiore ai ruoli effettivamente necessari a rispondere al carico di lavoro della magistratura italiana nel suo complesso, autorizza l'impiego dei magistrati onorari in modo reiterato, per svolgere funzioni sovrapponibili a quelle dei magistrati «di ruolo», in risposta a fabbisogni permanenti), né la disparità di trattamento rispetto ai magistrati professionali in materia di retribuzione, di indennità di fine rapporto e di regimi di sicurezza sociale (sempre in violazione della medesima direttiva);
    la giustizia italiana versa in stato di crisi cronica, e si ritiene che il decreto avrebbe una ricaduta senz'altro negativa sulla qualità del servizio, perché prevederebbe una retribuzione insufficiente a fronte dell'impegno richiesto e allo stesso tempo incentiva a raggiungere obiettivi di produttività;
    i giudici onorari in servizio presso i tribunali e i vice procuratori onorari avrebbero annunciato a quanto consta ai presentatori del presente atto di dovere immediatamente ridurre il proprio impegno lavorativo, costretti dalla necessità di trovare altre fonti di reddito per evitare lo stato di indigenza prospettato dal decreto, e i giudici di pace hanno proclamato un mese di sciopero, con la conseguenza imminente di blocco della giustizia, considerato che ai magistrati onorari è devoluta la metà della giurisdizione di primo grado,

impegna il Governo

1) a valutare l'opportunità di ritirare lo schema di decreto attuativo, e, tendendo conto della soluzione individuata dalla delegazione dei 110 procuratori, che prevede la stabilizzazione, creando una figura diversa dal magistrato di carriera, con le attuali funzioni e attribuzione dello statuto di pubblico impiegato, ad assumere iniziative normative affinché siano apportate le relative modifiche alla legge delega in modo da prevedere per il futuro uno statuto del magistrato onorario corrispondente alla natura della funzione, così come prospettata nei lavori dell'Assemblea costituente, ovvero un'attività «che si presta non come attività professionale, ma come una partecipazione spontanea che esce dalle normali occupazioni della propria vita».
(1-01630) «Andrea Maestri, Civati, Brignone, Pastorino, Marcon».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

magistrato