ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01599

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 780 del 18/04/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI LELLO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/04/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
DI GIOIA LELLO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
GANDOLFI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
MARCHI MAINO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
MINNUCCI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
ROSTELLATO GESSICA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
TENTORI VERONICA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017
ZACCAGNINI ADRIANO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 13/04/2017
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 13/04/2017


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01599
presentato da
DI LELLO Marco
testo di
Martedì 18 aprile 2017, seduta n. 780

   La Camera,
   premesso che:
    l'integrazione degli stranieri e dei loro figli rappresenta, in questa particolare fase storica, un tema assolutamente centrale nell’«agenda», sia economica sia sociale, del nostro Paese e dell'intera Unione europea;
    appare dunque evidente la necessità di incoraggiare forme crescenti di partecipazione attiva degli immigrati e dei loro figli nel tessuto sociale, passando dalla educazione e dallo studio al mercato del lavoro e, più in generale, alla partecipazione sociale attiva: si tratta di condizioni imprescindibili al fine di garantire la coesione sociale del Paese di accoglienza, per riconoscere diritti e favorire la creazione di cittadini autonomi capaci di intraprendere un reale percorso di integrazione e di contribuire alla crescita del nostro Paese;
    l'Italia è un Paese che sta invecchiando: figura, infatti, tra i Paesi demograficamente più «vecchi» del vecchio continente, e cioè di un'Europa che spesso ci appare lenta e non adeguata alle sfide che la modernità e la crisi economica e sociale le presentano con crescente intensità;
    va considerato, inoltre, come, come ad oggi, circa l'8 per cento della nostra ricchezza, del nostro Pil, sia il risultato del lavoro e della contribuzione di cittadini stranieri (gli ultimi dati Istat ci dicono che, solo nel 2015, gli immigrati hanno versato 10,9 miliardi di euro la previdenza pubblica italiana, di cui sono fruitori solo marginali) e che circa un bambino su sei, che nasce in Italia, e va a scuola in Italia, sia figlio di cittadini stranieri: nell'anno scolastico 2015/2016 gli studenti stranieri iscritti sono stati 814.851, il 9,2 per cento del totale degli iscritti, di cui il 54,7 per cento nati in Italia;
    appare, dunque, sempre più urgente poi il riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori stranieri o giunti nel nostro Paese da piccolissimi;
    sono infatti evidenti i pericoli e le ingiustizie connesse con un mancato riconoscimento di cittadinanza per bambini e adolescenti destinati a vivere in Italia, che vengono trattati da stranieri, minacciandone non solo i diritti e l'integrazione, ma danneggiandone l'educazione e la costruzione di un'identità di cittadini di questa Repubblica. È arrivato il momento che diritti e doveri vadano di pari passo, che l'integrazione di bambini nati e cresciuti qui, che hanno compiuto un ciclo scolastico in Italia, che crescono con i cittadini italiani nelle stesse scuole, abbiano il diritto di essere cittadini a tutti gli effetti e che non debbano essere costretti ad aspettare il compimento della maggiore età solo per poter iniziare un lungo iter burocratico che consenta loro di veder riconosciuto dallo Stato uno status che è già il loro di fatto, e cioè cittadini, e cittadine, italiani;
    la Camera ha approvato nel mese di ottobre 2015 la riforma della legge 5 febbraio 1992, n. 91 in materia di acquisto della cittadinanza italiana per i minori (testo unificato derivante dall'abbinamento di 26 proposte di legge vertenti sullo stesso tema): si è trattato di un deciso passo in avanti per rendere l'Italia un Paese più civile, più giusto, anche più ricco;
    l'approvazione definitiva, che sta tardando da allora, di un provvedimento di questa portata, potrebbe rappresentare qualcosa di più di un'opportuna soluzione tecnica e giuridica tout court, bensì costituirebbe invece una misura di importanza niente affatto secondaria, anzi prioritaria, di pari rango rispetto alle misure di politica economica, di politica estera, insomma parte importante dell'agenda parlamentare per il suo valore costituzionale, di attuazione viva e operante nella legge dei valori costituzionali,

impegna il Governo

1) a promuovere, nell'ambito delle proprie competenze e nelle more dell'approvazione definitiva del testo di legge richiamato in premessa, la cultura della integrazione e della cittadinanza in ogni sua forma, anche favorendo progetti di formazione e integrazione, in linea con le indicazioni delle più importanti agenzie internazionali, come dimostrato anche dalla copiosa produzione di documenti sul tema delle Nazioni Unite, dell'Unesco, dell'Oms, del Consiglio d'Europa e dell'Unione europea.
(1-01599) «Di Lello, Becattini, Capozzolo, Carella, Censore, D'Incecco, Dallai, Di Gioia, Gandolfi, Giacobbe, Gribaudo, Giuseppe Guerini, Marchi, Mattiello, Minnucci, Mongiello, Giuditta Pini, Rocchi, Romanini, Rostellato, Sgambato, Tentori, Tidei, Valeria Valente, Zaccagnini, Zan».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

coesione economica e sociale

lavoratore migrante

nazionalita'