ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01524

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 750 del 28/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 28/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
PAGANO ALESSANDRO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
PICCHI GUGLIELMO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
SALTAMARTINI BARBARA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 28/02/2017


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01524
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Martedì 28 febbraio 2017, seduta n. 750

   La Camera,
   premesso che:
    a dispetto di importanti provvedimenti volti a ravvivare la memoria dell'esodo e delle vittime delle Foibe, gli esuli giuliani e dalmati sono oggetto di situazioni di fatto e di diritto ritenute, a giusto titolo, inique, quali – a titolo di esempio – le seguenti:
     persisterebbe l'uso di dichiarare nati in Jugoslavia gli esuli venuti alla luce prima del 15 settembre 1947 in territori sui quali l'Italia esercitava la sua sovranità, e ciò malgrado la vigenza della legge 15 febbraio 1989 n. 54 che statuisce, esplicitamente, pur essendo sprovvista di sanzioni a carico delle amministrazioni inadempienti, il divieto di tale dichiarazione;
     sarebbero tuttora vigenti disposizioni che prevedono l'erogazione di residue pensioni agli sloveni o croati che collaborarono con l'Italia anche per brevi periodi di tempo, inclusi taluni soggetti che, nelle fasi finali della Seconda guerra mondiale, e subito dopo, si abbandonarono alle peggiori violenze contro giuliani e dalmati;
     mancherebbero una precisa individuazione e una demarcazione dei siti in cui si trovano le foibe, le fosse comuni ed i luoghi dei massacri, cosa che preclude a familiari e superstiti la possibilità di recitare almeno una preghiera presso le tombe senza nome dei propri caduti;
     risulterebbe fuorviante la ricostruzione dei fatti storici presente in alcuni libri di testo destinati alle scuole, per non dire del silenzio o del negazionismo circa la tragedia del popolo giuliano, istriano e dalmata;
     a 13 anni dall'entrata in vigore della legge 30 marzo 2004, n. 92, parrebbero rimaste spesso disattese le disposizioni concernenti l'obbligo di celebrare il «Giorno del Ricordo» nelle scuole di ogni ordine e grado, in quanto affidate alla discrezionalità dei singoli, mentre i conferimenti delle medaglie e degli attestati in onore dei caduti sarebbero largamente inferiori al numero delle vittime;
     non si è mai provveduto a decorare con la medaglia d'oro al valore la città di Zara, malgrado l'intendimento già manifestato a suo tempo dalla Presidenza della Repubblica;
     nonostante il comune interesse per un'effettiva riconciliazione in tale ambito, le iniziative predisposte a tal fine hanno avuto caratteri occasionali;
     ha costituito motivo di rammarico per gli esuli giuliani, istriani e dalmati il fatto che gli ultimi due Presidenti della Repubblica non abbiano onorato di una propria visita ufficiale il Sacrario Nazionale della Foiba di Basovizza;
     esiste una somma versata in Lussemburgo da parte del Governo sloveno, in parziale esecuzione di alcune statuizioni degli accordi di Osimo, e pari ad una cifra nell'ordine di circa 100 milioni di dollari, che gli esuli interessati riterrebbero di loro spettanza (e non destinati ad una possibile acquisizione da parte del Ministero dell'economia),

impegna il Governo:

1) ad assumere le opportune iniziative affinché presso gli uffici dell'anagrafe i soggetti interessati non siano identificati come nati in Jugoslavia se hanno visto la luce prima del 15 settembre 1947 in territori sloveni o croati, che erano, all'epoca, sotto la sovranità dello Stato italiano;
2) ad assumere iniziative di competenza per rivedere le posizioni di sloveni e croati che godono di pensioni concesse dall'Italia per il solo fatto di aver collaborato con il nostro Paese per brevi periodi, nonché per rimuovere il beneficio della reversibilità al coniuge superstite di tali cittadini stranieri, che è nella misura del 100 per cento, in luogo del 60 per cento applicato ai cittadini italiani;
3) a promuovere ogni utile iniziativa diplomatica al fine di far sì che le controparti slovene e croate si impegnino a collaborare nella manutenzione dei cimiteri con sepolcri italiani che insistono nei rispettivi territori, nonché all'individuazione, alla demarcazione ed alla visibilità dei siti ove ebbero luogo le stragi, in un'ottica di doverosa «pietas»;
4) ad assumere le iniziative di competenza affinché i testi scolastici in uso nelle scuole italiane riportino correttamente quanto accadde alle comunità italiane di Istria, Fiume e Dalmazia, ed in particolare, con riguardo ai massacri di vittime innocenti e all'identità etnica e culturale delle terre perdute dall'Italia a seguito del trattato di pace del 10 febbraio 1947;
5) ad assumere iniziative per onorare compiutamente il mondo dell'esodo giuliano-dalmata, sia attraverso le celebrazioni nelle scuole, sia tramite un'adeguata promozione del conferimento di medaglie ed attestati ai congiunti delle vittime, di cui alla legge 30 marzo 2004 n. 92, che s’è rivelato, ad avviso dei firmatari del presente atto, sinora marginale rispetto al numero dei potenziali aventi diritto;
6) a valutare l'opportunità di adottare le iniziative di competenza a fini del conferimento della medaglia d'oro al valor civile alla città di Zara, nonché ad altre città del territorio della Venezia Giulia, Istria e la Dalmazia che abbiano sofferto, in misura particolarmente significativa, il martirio delle stragi e della diaspora;
7) a promuovere cerimonie di effettiva e definitiva riconciliazione, con l'intervento attivo delle controparti slovene e croate e dei rispettivi Governi, e la partecipazione delle più alte cariche dello Stato alle commemorazioni che hanno luogo ogni 10 febbraio al Sacrario nazionale della Foiba di Basovizza;
8) ad assumere le iniziative di competenza per garantire la destinazione agli esuli giuliani e dalmati, nelle forme e nei modi di competenza, delle somme versate da parte degli Stati della ex Jugoslavia, in esecuzione degli accordi di Osimo, e depositate in Lussemburgo, pari a circa 100 milioni di dollari e relativi interessi maturati.
(1-01524) «Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin, Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Pagano, Picchi, Gianluca Pini, Rondini, Saltamartini, Simonetti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

mortalita'

vittima