XVII Legislatura

XIII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 8 di Giovedì 13 luglio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Sani Luca , Presidente ... 3 

Missioni e sostituzioni:
Sani Luca , Presidente ... 3 

Proposta di legge (Seguito discussione e conclusione – Approvazione):
Sani Luca , Presidente ... 3 ,
Castiglione Giuseppe (AP-CpE-NCD) , Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali ... 4 ,
Sani Luca , Presidente ... 4 ,
Zaccagnini Adriano (MDP)  ... 4 ,
Oliverio Nicodemo Nazzareno (PD)  ... 4 ,
Sani Luca , Presidente ... 5 ,
Catanoso Basilio (FI-PdL)  ... 5 ,
Parentela Paolo (M5S)  ... 6 ,
Russo Paolo (FI-PdL) , relatore ... 6 ,
Castiglione Giuseppe (AP-CpE-NCD) , Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali ... 6 ,
Sani Luca , Presidente ... 7 

Votazione nominale:
Sani Luca , Presidente ... 7 7 

Allegato 1: Ordini del giorno ... 8 

Allegato 2: Testo integrale dell'intervento del deputato Oliverio ... 10

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà- Berlusconi Presidente: (FI-PdL);
Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista: MDP;
Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD: AP-CpE-NCD;
Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA);
Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile: SI-SEL-POS;
Scelta Civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE;
Democrazia Solidale-Centro Democratico: (DeS-CD);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-Civici e Innovatori: Misto-CI;
Misto-Direzione Italia: Misto-DI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-UDC-IDEA: Misto-UDC-IDEA;
Misto-Alternativa Libera-Tutti Insieme per l'Italia: Misto-AL-TIpI;
Misto-FARE!-PRI: Misto-FARE!-PRI;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LUCA SANI

  La seduta comincia alle 8.40.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, del quale dispongo l'attivazione.

Missioni e sostituzioni.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento i deputati Catania, Fedriga e Lupi sono in missione.
  Comunico altresì che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, i deputati Cuomo, Di Gioia, Zanin, Venittelli, Gallo Riccardo sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Berlinghieri, Iannuzzi Tino, Iacono, Rossi, Vella.

Seguito della discussione della proposta di legge: S. 1641 – Cirielli e Totaro; Catanoso Genoese; Mongiello ed altri; Oliverio ed altri; Russo e Faenzi; Caon ed altri; Catanoso Genoese: Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici (approvata, in un testo unificato, dalla XIII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 55-341-440-741-761-1125-1399-B).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge: S. 1641 – Cirielli e Totaro; Catanoso Genoese; Mongiello ed altri; Oliverio ed altri; Russo e Faenzi; Caon ed altri; Catanoso Genoese: Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici (approvata, in un testo unificato, dalla XIII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 55-341-440-741-761-1125-1399-B).
  Ricordo che nella seduta del 27 giugno scorso si è svolta la discussione sulle linee generali delle modifiche apportate dal Senato. Nella seduta odierna avrà quindi luogo la discussione degli articoli e l'esame degli ordini del giorno.
  A tal riguardo, ricordo che è facoltà di ciascun deputato presentare non più di un ordine del giorno di istruzione al Governo e che gli ordini del giorno, in base al Regolamento, devono essere presentati entro e non oltre l'ultimo voto sugli articoli. Se presentati, saranno posti in votazione prima della votazione finale previa valutazione di ammissibilità.
  Passiamo quindi alla discussione degli articoli. Avverto che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto lunedì 10 luglio alle ore 14 e che non sono pervenute proposte emendative.
  Avviso altresì che, deliberando la Commissione su un testo già approvato in prima lettura dalla Camera e successivamente modificato dal Senato, a norma del comma 2 dell'articolo 70 del Regolamento, la Commissione delibererà soltanto sulle parti modificate dal Senato. Saranno pertanto posti in votazione i soli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6.
  Passiamo all'esame dell'articolo 1 modificato dal Senato.
  Non essendovi richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato).

Pag. 4

  Passiamo all'esame dell'articolo 2 modificato dal Senato.
  Non essendovi richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato).

  Passiamo all'esame dell'articolo 3 modificato dal Senato.
  Non essendovi richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato).

  Passiamo all'esame dell'articolo 4 modificato dal Senato.
  Non essendovi richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato).

  Passiamo all'esame dell'articolo 5 modificato dal Senato.
  Non essendovi richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato).

  Passiamo all'esame dell'articolo 6 modificato dal Senato.
  Non essendovi richieste di intervento, lo pongo in votazione.

  (È approvato).

  Passiamo all'esame degli ordini del giorno.
  Comunico che sono stati presentati due ordini del giorno, che sono in distribuzione (vedi allegato 1).
  Poiché i presentatori hanno rinunciato ad illustrarli, invito il Governo ad esprimere il parere.

  GIUSEPPE CASTIGLIONE, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali. Il Governo esprime parere favorevole sull'ordine del giorno Mongiello, Grassi n. 0/55-341-440-741-761-1125-1399-B/XIII/1 ed esprime altresì parere favorevole sull'ordine del giorno Parentela n. 0/55-341-440-741-761-1125-1399-B/XIII/2 a condizione che il dispositivo sia riformulato premettendo le parole: «a valutare l'opportunità, ove compatibile».

  PRESIDENTE. Passiamo alle votazioni.
  Prendo atto che l'onorevole Mongiello, sul cui ordine del giorno il Governo ha espresso parere favorevole, non insiste per la votazione.
  Prendo altresì atto che l'onorevole Parentela accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno.
  È così concluso l'esame degli ordini del giorno.
  Passiamo alle dichiarazioni di voto finale sulla proposta di legge.

  ADRIANO ZACCAGNINI. Buongiorno, presidente. A nome del mio Gruppo preannuncio il voto favorevole al provvedimento, in quanto un approfondito confronto politico ci ha portato a rivedere alcune nostre valutazioni in merito a questa proposta di legge.
  Crediamo che comunque il nostro tentativo, nonostante sia stato marcato da affermazioni forti, caratterizzate anche dall'ostruzionismo parlamentare, che si confà in alcune situazioni alla dialettica politica, abbia portato a dei risultati importanti. Ci dispiace se qualcuno se l'è presa personalmente, ma è chiaro che la lotta politica a volte è molto aspra e ci auguriamo che i commissari, in virtù della lunga esperienza che in molti hanno maturato, abbiano capito che non era una questione personale, ma una questione politica.
  Sottolineiamo un'altra volta la nostra volontà di procedere in maniera propositiva. In particolare ribadiamo che alcune proposte di legge magari potrebbero essere meno settoriali e più organiche, ma di certo non possiamo che riscontrare, comunque, un tentativo da parte della Commissione di fare un lavoro più che sufficiente su questa materia e, quindi, ci esprimeremo a favore dell'approvazione di questa proposta di legge.

  NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO. Signor presidente, innanzitutto ringrazio tutti i commissari e i Gruppi per questa Pag. 5presenza e per aver seguito con grande efficacia questo provvedimento.
  Questo progetto di legge viene da lontano, quasi dalla notte dei tempi, dalla XV legislatura. È stato un percorso lungo, che ha portato la Commissione, allora presieduta dal presidente Russo, in diversi territori dove c'erano gli agrumeti caratteristici. Siamo partiti proprio da Acireale per andare lungo lo stivale.
  Ricordo a tutti i parlamentari che non è un provvedimento per il Mezzogiorno, ma è un provvedimento che riguarda anche territori che sono lontani dal Sud, in modo particolare la zona del lago di Garda.
  Abbiamo fatto un lavoro di condivisione totale, che ci ha consentito oggi di portare all'esame della Commissione un testo sul quale si registra il consenso unanime dei Gruppi. La proposta di legge prevede degli interventi a favore della tutela della biodiversità agrumicola e, nello stesso tempo, a favore di quei territori che sono coltivati ad agrumi che vivono una particolarità, quella dello scarso utilizzo della meccanizzazione, e che vivono la difficoltà nel trovare un mercato.
  Tuttavia, non vogliamo accontentare nessuno e non vogliamo fare assistenza ad un settore che credo oggi abbia bisogno di provvedimenti ancora più complessivi, che dovranno riguardare una filiera che è in crisi ovunque. All'interno di questa filiera, coloro che conducono gli agrumeti caratteristici sono i soggetti maggiormente in crisi.
  Quando abbiamo svolto le audizioni, mi ha colpito moltissimo l'espressione di un agrumicoltore, che a un certo punto ha detto: «Senza i giardini di agrumi questi Paesi sarebbero senza volto». Ed è vero, perché il vestito della nostra terra è fatto da quello che produce l'agricoltura.
  In alcuni territori, se vengono meno questi agrumeti (mi riferisco ai luoghi in cui ci sono i terrazzamenti), non si crea altro che una desertificazione totale. Rispetto a questo credo che noi dobbiamo avere un'attenzione particolare, perché vogliamo anche difendere queste aree dal rischio di un dissesto idrogeologico che è sempre davanti alle porte.
  Con questo provvedimento, abbiamo tentato anche di valorizzare l'azione delle regioni, anche in vista dei PSR (piani di sviluppo rurale). Insomma, abbiamo fatto un lavoro complessivo, che ho ripercorso in maniera più analitica nel testo integrale della mia dichiarazione che vorrei fosse allegato al resoconto stenografico perché deve restare parte integrante di questa storia.
  Vorrei, infine, ricordare i tantissimi parlamentari che si sono impegnati in questo percorso. Ricordo, in particolare, una parlamentare che è stata a lungo in questa Commissione e che ha lavorato tanto per gli agrumeti caratteristici. Oggi non è più parlamentare, però è una persona molto attenta, che ancora continua a lavorare sui territori, a fare politica: mi riferisco a Giusy Servodio. Credo che se noi siamo arrivati oggi ad approvare in via definitiva questa legge ciò sia stato possibile anche perché questa parlamentare ha saputo inculcare in ognuno di noi la necessità di valorizzare dei territori che hanno bisogno della mano degli agrumicoltori e hanno bisogno anche di questi agrumi caratteristici, perché senza questi agrumi questi territori non avrebbero alcun volto.
  La ringrazio, signor presidente.

  PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Oliverio. Autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna del testo integrale del suo intervento (vedi allegato 2).

  BASILIO CATANOSO. Grazie, presidente. Parto dal ricordo di Nicodemo Oliverio, perché abbiamo percorso insieme dall'inizio questa via, proprio da «casa mia», nel senso che vivendo ad Acireale abbiamo vissuto insieme dalla prima visita all'attuale CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura), da quello che era l'Istituto sperimentale per l'agrumicoltura in poi, una serie di proposte di legge su questa materia.
  La prima di queste è stata, proprio tre legislature fa, la proposta di legge sugli agrumeti della riserva naturale «La Timpa» di Acireale, che poi siamo andati a visitare. Pag. 6Giustamente poi sono stati presentati altri disegni di legge che ci hanno portato ad attenzionare una serie di agrumeti in varie parti d'Italia.
  Questo di oggi è un testo che permetterà di dare realmente una mano a chi si trova in condizioni particolarmente avverse e ciononostante riesce comunque a fare un prodotto di qualità.
  Allo stesso modo, vorrei dire che con questo provvedimento dovrebbe alimentarsi la speranza di avere una collaborazione dalle regioni, che su questo tema potrebbero svolgere un'importante attività integrativa per render gli strumenti in essa predisposti davvero fruibile da parte di tutti gli agricoltori.
  È noto a tutti che sono pochi i soldi che vengono stanziati e che, quindi, è solo l'inizio di un percorso, ma speriamo che questo disegno di legge, che non ha la pretesa di essere risolutivo, possa segnare l'avvio di un'attività che sia di conforto a chi si trova in queste condizioni sfavorevoli.

  PAOLO PARENTELA. Grazie, presidente. Siamo contenti che finalmente si è arrivati alla fine di questo lavoro su questo disegno di legge. Sicuramente è un passo in avanti per la difesa del nostro territorio, per dare un contributo alla salvaguardia del nostro paesaggio, anche dal punto di vista idrogeologico.
  Ci auguriamo che le regioni sappiano gestire bene questi soldi e che questi facciano una buona fine. Dichiariamo, pertanto, il voto favorevole del Movimento 5 Stelle.

  PAOLO RUSSO, relatore. Intervengo solo per ringraziare lei, presidente, e la Commissione perché rispetto a questa proposta di legge vi è stato un lungo lavoro, anche in questa legislatura, che ha visto il Governo partecipe, attivo e utilmente funzionale rispetto alle esigenze che avevamo disegnato fin dalla XV legislatura.
  Mi piace ricordare, come ha fatto il collega Oliverio, i tanti colleghi che anche nelle precedenti legislature si sono impegnati su questo fronte. Anche in questa legislatura tutti i Gruppi parlamentari hanno presentato una proposta di legge in questo senso, a testimonianza di quanto questa proposta di legge fosse sentita.
  Presidente, una legge, come lei sa, ha sempre una duplice lettura: una di natura più squisitamente tecnica – e mi pare che il lavoro che si è fatto sia positivo – e un'altra più squisitamente etica, che indica da che parte sta il Paese, non il Governo, lo ripeto: il Paese.
  Con questo provvedimento il Paese si colloca dalla parte degli agricoltori, dalla parte di chi fa questa agricoltura, che è un'agricoltura eroica e difficile, che probabilmente non sarà l'agricoltura risolutiva, ma ci aiuterà sicuramente anche rispetto a vicende che stiamo vivendo in questi giorni di roghi e di incendi per attività di sottobosco non celebrata. Se continuano a esistere questi paesaggi, vuol dire che continuerà, non soltanto una pratica agricola, ma anche la tutela dal punto di vista della cura del paesaggio.
  In questo senso, esprimo la mia soddisfazione come relatore di aver condotto in porto una norma largamente condivisa da tutti e che è anche utilmente attesa.

  GIUSEPPE CASTIGLIONE, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali. Anch'io, a nome del Governo, voglio esprimere veramente un sentito ringraziamento al relatore, ai deputati proponenti e a tutti coloro che si sono aggregati in questa iniziativa, che ha una lunga storia, ma che oggi ha un epilogo molto felice.
  Questo provvedimento ha una lunga storia perché è stato molto arricchito, e via via ha coinvolto i diversi territori del nostro Paese. Si è partiti dalla Sicilia, in particolare da La Timpa di Acireale, per arrivare oggi al Gargano e al lago di Garda. Siamo riusciti a predisporre un provvedimento molto efficace, che interpreta bene la linea di azione del Governo e che completa anche provvedimenti legislativi che sono stati varati nel corso di questa legislatura. Penso alla legge sull'agricoltura biologica e a quella sulla biodiversità.
  Le risorse non sono significative, ma è un segnale molto importante. Questo provvedimento Pag. 7 costituisce una cornice all'interno della quale una regione come la Sicilia che, ad esempio, ha 2 miliardi di euro di PSR, potrà individuare dei provvedimenti e stanziare delle risorse che possono diventare veramente importanti per lo sviluppo di quel territorio. Il coinvolgimento dei consorzi di tutela sarà un'attività in divenire.
  L'approvazione in via definitiva di questa proposta di legge è, quindi, un fatto importante e rivolgo per questo un ringraziamento alla Commissione e ritengo che anche gli ordini del giorno presentati arricchiscano ulteriormente questo provvedimento.
  Oggi esprimo la soddisfazione del Governo, non solo per la condivisione all'unanimità del testo, ma anche per il contributo e per il messaggio forte che arriva sui territori, perché si tutelano le produzioni storiche dell'agrumicoltura italiana, ma soprattutto si dà un messaggio sul versante ambientale, della tutela del territorio e dell'assetto idrogeologico. È veramente un messaggio tutto positivo.
  Facendo mie le parole dell'onorevole Russo: il Paese si colloca veramente dalla parte degli agricoltori, di coloro che fanno agricoltura eroica, della nostra piccola proprietà agricola, che, non solo ha un carattere storico, ma ha anche un grande valore ambientale.
  Rivolgo un ringraziamento al relatore, ma anche a tutta la Commissione.

  PRESIDENTE. Ringrazio il sottosegretario e tutti gli intervenuti.
  Avverto che, a norma dell'articolo 49 del Regolamento, la votazione finale del disegno di legge avverrà a scrutinio palese, mediante appello nominale.
  Chiedo, in caso di approvazione, di essere autorizzato a procedere al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
  Se non vi sono obiezioni, così rimane così stabilito.

  (Così rimane stabilito).

Votazione nominale.

  PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale finale per appello nominale della proposta di legge di cui si è testé concluso l'esame.
  Invito i segretari a procedere all'appello nominale.

  (Segue la votazione).

  Dichiaro chiusa la votazione.
  Comunico il risultato della votazione:

  Proposta di legge: Cirielli e Totaro; Catanoso Genoese; Mongiello ed altri; Oliverio ed altri; Russo e Faenzi; Caon ed altri; Catanoso Genoese «Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici» (Approvata, in un testo unificato, dalla XIII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 55-341-440-741-761-1125-1399-B).

  Presenti e votanti...32
  Maggioranza...17
  Hanno votato...32

  (La Commissione approva).

  Hanno votato sì: Luciano Agostini, Antezza, Berlinghieri, Massimiliano Bernini, Carra, Catanoso Genoese, Cova, Dal Moro, Falcone, Fiorio, Gagnarli, Gallinella, Iacono, Iannuzzi Tino, L'Abbate, Lacquaniti, Lupo, Marrocu, Mongiello, Oliverio, Palma, Parentela, Prina, Romanini, Rossi, Russo, Sani, Schullian, Taricco, Terrosi, Vella, Zaccagnini.

  PRESIDENTE. Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 9.10.

Pag. 8

ALLEGATO 1

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici (approvata, in un testo unificato, dalla XIII Commissione della Camera e modificata dal Senato) (C. 55-341-440-741-761-1125-1399-B).

ORDINI DEL GIORNO

  La XIII Commissione,

   premesso che:

    l'agrumicoltura del Gargano, in particolare quella dei comuni di Vico del Gargano, Rodi e Ischitella, ha subìto in passato una costante e inarrestabile crisi, sia di carattere produttivo che commerciale, provocando danni ingenti non solo all'economia agricola, ma anche al patrimonio culturale e paesaggistico del territorio con conseguenze assai rilevanti per gli aspetti culturali e ambientali dei luoghi;

    gli agrumi del Gargano hanno costituito per più di un secolo un caratteristico tassello dei paesaggi agrari storici dell'Italia: uomini di cultura e dell'arte di tutta l'Europa, viaggiatori e storici di tutto il mondo sono rimasti colpiti profondamente dai rilevanti ritorni economici e paesaggistici della piccola superficie produttiva del Gargano. A ragione si può affermare che il recupero produttivo e la promozione culturale della tradizione agrumaria di questo territorio, unico al mondo, rappresentano l'unica risposta positiva per mantenere in vita e per tutelare il paesaggio e gli insediamenti umani che ne derivano;

    la coltivazione degli agrumi del Gargano è una storia importante, che affonda le sue radici fin dall'antichità e che vide il suo massimo splendore economico nell'Ottocento, attraverso il commercio marittimo dei prodotti effettuato da note società agrumarie che viaggiavano per mare, esportando gli agrumi garganici sui mercati esteri, conquistando i palati più nobili e diventando i prodotti italiani d'eccellenza più apprezzati e conosciuti nel mondo, immancabili delizie sulle tavole reali europee e americane;

    tra gli anni 2006-2008, forse nel periodo più critico per la sopravvivenza della tradizionale coltivazione delle arance e dei limoni del Gargano, anni in cui grazie all'ostinata perseveranza di alcuni soggetti del territorio, tra cui piccoli produttori, cultori dei giardini agrumari del Gargano, ricercatori e operatori scientifici locali ed esponenti del mondo della tutela dell'ambiente e della cultura locale, giungevano a compimento anche le iniziative volte a ottenere la registrazione dell'Indicazione geografica degli agrumi del Gargano e le istanze verso le istituzioni politiche affinché prendessero provvedimenti per la tutela e per la rivitalizzazione del sistema agro-culturale e storico dell'agrumicoltura del Gargano;

    in particolare nel 2007, sono state conseguite le registrazioni delle Indicazioni geografiche protette per l'Arancia del Gargano e per il «Limone femminello del Gargano», oggi sempre più note e apprezzate da parte del pubblico;

    il provvedimento all'esame da parte del Parlamento è nato anche in virtù della necessità di offrire maggiori prospettive di tutela ambientale e di valorizzazione paesaggistica degli agrumi del Gargano offrendo una risposta alle problematiche ancora in essere, soprattutto attraverso degli incentivi mirati, che puntano sia al recupero, allo sviluppo e alla valorizzazione degli agrumeti in produzione, sia al ripristino degli agrumeti abbandonati;

    sarebbe a ogni modo auspicabile che il Governo, attraverso i vigenti strumenti normativi e amministrativi, provvedesse in maniera autonoma a sostenere e promuovere l'inestimabile patrimonio paesaggistico, culturale e produttivo connesso Pag. 9alla coltivazione e alla commercializzazione degli agrumi del Gargano,

impegna il Governo

a intraprendere, nell'ambito delle ordinarie attività di competenza volte alla promozione della qualità dei prodotti e alla valorizzazione del Made in Italy, le opportune iniziative volte a rafforzare, promuovere e sostenere la coltivazione tradizionale degli agrumi del Gargano, dedicando al relativo settore produttivo specifiche misure di valorizzazione, ricerca e diffusione della rinomanza verso il pubblico.

  0/55-341-440-741-761-1125-1399-B/XIII/1 Mongiello, Grassi

  La XIII Commissione,

   valutato il provvedimento in titolo,

    accolte con favore le misure introdotte al fine di promuovere interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia degli agrumeti caratteristici;

    atteso che agli articoli 3 e 4 si prevede la concessione di un contributo per gli investimenti volti al recupero e alla salvaguardia degli agrumeti caratteristici e per quelli volti al ripristino degli agrumeti caratteristici abbandonati;

    visto che il progetto di legge sull'agricoltura biologica in esame presso il Senato dispone, tra l'altro, che la produzione biologica è attività di interesse nazionale con funzione sociale, in qualità di settore economico basato prioritariamente sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali, sullo sviluppo rurale e sulla tutela dell'ambiente e della biodiversità, che concorre al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell'intensità delle emissioni di gas a effetto serra stabiliti dall'articolo 7-bis, paragrafo 2, della direttiva 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 1998, e fornisce in tale ambito appositi servizi eco-sistemici,

impegna il Governo

nell'assegnazione dei contributi di cui agli articoli 3 e 4 a dare priorità ai progetti di recupero, salvaguardia e ripristino effettuati con metodi e interventi legati all'agricoltura biologica.

  0/55-341-440-741-761-1125-1399-B/XIII/2 Parentela

  La XIII Commissione,

   valutato il provvedimento in titolo,

    accolte con favore le misure introdotte al fine di promuovere interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia degli agrumeti caratteristici;

    atteso che agli articoli 3 e 4 si prevede la concessione di un contributo per gli investimenti volti al recupero e alla salvaguardia degli agrumeti caratteristici e per quelli volti al ripristino degli agrumeti caratteristici abbandonati;

    visto che il progetto di legge sull'agricoltura biologica in esame presso il Senato dispone, tra l'altro, che la produzione biologica è attività di interesse nazionale con funzione sociale, in qualità di settore economico basato prioritariamente sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali, sullo sviluppo rurale e sulla tutela dell'ambiente e della biodiversità, che concorre al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell'intensità delle emissioni di gas a effetto serra stabiliti dall'articolo 7-bis, paragrafo 2, della direttiva 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 1998, e fornisce in tale ambito appositi servizi eco-sistemici,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, ove compatibile, nell'assegnazione dei contributi di cui agli articoli 3 e 4, di dare priorità ai progetti di recupero, salvaguardia e ripristino effettuati con metodi e interventi legati all'agricoltura biologica.

  0/55-341-440-741-761-1125-1399-B/XIII/2 Parentela (Testo modificato nel corso della seduta)

Pag. 10

ALLEGATO 2

Testo integrale dell'intervento del deputato Oliverio.

  Il progetto di legge che oggi approviamo viene da lontano, dalla XV legislatura, quasi dalla notte dei tempi.
  Già da allora era avvertita l'esigenza di fornire un sostegno ai limoneti e agli agrumeti tradizionali, situati in territori considerati di particolare significato per la dimensione produttiva degli impianti, per la tutela del territorio e per la salvaguardia del paesaggio.
  In quella Legislatura, e nella successiva poi, sono stati svolti diversi sopralluoghi su alcuni dei territori interessati ed è stato elaborato un testo unificato sul quale tutti i gruppi
  Parlamentari hanno mostrato condivisione. Purtroppo la fine anticipata della XVI legislatura ha determinato l'interruzione dell’iter del provvedimento.
  Il testo, con alcune modifiche, è stato ripresentato da diversi parlamentari nella Legislatura in corso e finalmente trova oggi la sua conclusione.
  Con il testo in esame si prevede, quindi, che lo Stato sostenga interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia degli agrumeti caratteristici. L'obiettivo è quello di sostenere e valorizzare una delle più tipiche coltivazioni del nostro territorio costiero e insulare, in considerazione del ruolo che la conduzione degli agrumeti tradizionali svolge dal punto di vista economico ed ambientale.
  In determinati contesti territoriali del nostro Paese – quali la costiera amalfitana, il promontorio del Gargano, le numerose aree costiere della Calabria e della Sicilia, il lago di Garda – la coltivazione degli agrumeti, oltre a rappresentare una fondamentale fonte di reddito per gli agricoltori e gli operatori della filiera, è anche un fattore strutturale a forte valenza ambientale, in quanto concorre a preservare l'integrità di quei territori e l'equilibrio naturale del delicato ecosistema delle coste mediterranee.
  L'agrumicoltura italiana attraversa da anni uno stato di profonda crisi, a dispetto di una realtà produttiva di pregio e della realizzazione negli ultimi anni, attraverso la politica comunitaria nazionale e regionale, di interventi per l'ammodernamento strutturale e la riconversione varietale.
  Le cause della crisi possono essere ricondotte ai crescenti costi di produzione, alle ridotte dimensioni delle aziende, allo scarso raccordo con l'industria di trasformazione e con la distribuzione, all'assenza di strategie di promozione e di commercializzazione, fattori che non consentono di fronteggiare la sempre più forte concorrenza estera.
  A questi fattori generali di crisi si aggiungono ulteriori elementi problematici, dovuti all'obiettiva asperità dei luoghi, difficilmente accessibili con mezzi meccanici; da ciò consegue la necessità di fare ricorso al lavoro prevalentemente manuale sia per le operazioni colturali sia per il trasporto dei mezzi di produzione e degli stessi prodotti.
  Anche per questo è in atto un imponente e inesorabile processo di abbandono da parte dei coltivatori più anziani, che continuano a praticare tale attività solo per amore dei loro giardini e non certo per la reddittività che ne consegue.
  L'abbandono determina un impoverimento anche del tessuto sociale che innerva gli insediamenti umani contigui alle produzioni, chiamati da tempi immemorabili a partecipare, anche indirettamente e attraverso attività connesse, al processo produttivo legato agli agrumeti.
  Il fenomeno produce inoltre gravi danni all'assetto del territorio che, privato della costante manutenzione da parte degli agricoltori, risulta più vulnerabile agli incendi e al dissesto idrogeologico. Considerata la funzione che i terrazzamenti svolgono nell'opera di irreggimentazione delle acque e di imbrigliamento dei terreni, si comprende come il loro degrado finisca per Pag. 11causare l'inaridimento dei suoli e un crescente rischio idrogeologico.
  La Commissione Agricoltura ha potuto direttamente constatare in occasione delle audizioni svolte dagli operatori e dai rappresentanti delle istituzioni locali quanto sia essenziale fermare il lento degrado e abbandono di quei territori, sostenendo quelle forme di agricoltura definita «eroica» e riconoscendo il valore nazionale di un inestimabile paesaggio formato da un intreccio secolare di natura e di cultura.
  «Senza i giardini di agrumi, questi paesi sarebbero senza volto» è stato efficacemente detto nel corso di queste visite.
  Per questo lo Stato, a fini di tutela ambientale, di difesa del territorio e del suolo e di conservazione dei paesaggi tradizionali nonché a fini di tutela e valorizzazione della biodiversità agraria, favorisce interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia degli agrumeti caratteristici delle aree a rischio di dissesto idrogeologico.
  Ai proprietari o ai conduttori a qualsiasi titolo, con preferenza ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali iscritti, è concesso per il 2018 un contributo a copertura parziale delle spese da sostenere per il recupero, la manutenzione e la salvaguardia degli agrumeti medesimi e un contributo unico a copertura parziale delle spese da sostenere per il ripristino degli agrumeti abbandonati.
  Gli interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia sono eseguiti in conformità alle disposizioni dell'Unione Europea in materia di sviluppo rurale.
  Le regioni, nel rispetto dei princìpi fondamentali stabiliti dalla presente legge, sentiti i comuni competenti per territorio e i consorzi di tutela delle produzioni di agrumi, definiscono l'ammontare delle risorse finanziarie da destinare, stabiliscono le modalità per l'assegnazione dei contributi e provvedono alla selezione e alla formazione della graduatoria dei beneficiari e all'erogazione dei contributi.
  In conclusione, con il voto di oggi, la Camera dei deputati porta finalmente a compimento un lavoro che ha visto impegnate tutte le forze politiche nelle ultime due Legislature, con l'unanime intento di contribuire a salvare un piccolo mondo fatto di fatica e di sopravvivenza, quasi al crepuscolo dopo una lunga storia di operosità e di vita.
  La speranza è quella di invertire un destino che sembra già segnato, ridando valenza produttiva a queste realtà che sono parte integrante dell'immagine del nostro Paese nel mondo.

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