XVII Legislatura

Commissione parlamentare per la semplificazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 5 di Giovedì 14 luglio 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Tabacci Bruno , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SEMPLIFICAZIONE E SULLA TRASPARENZA NEI RAPPORTI CON GLI UTENTI NEI COMPARTI FINANZIARIO, BANCARIO E ASSICURATIVO

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Tabacci Bruno , Presidente ... 3 ,
Sabatini Giovanni , Direttore Generale dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI) ... 3 ,
Tabacci Bruno , Presidente ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BRUNO TABACCI

  La seduta comincia alle 8.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione e sulla trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo, di rappresentanti dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
  Sono presenti il direttore generale dottor Giovanni Sabatini, il vicedirettore generale dottor Gianfranco Torriero, la responsabile della Direzione Norme e tributi, dottoressa Laura Zaccaria, la responsabile dell'Ufficio stampa dottoressa Ildegarda Ferraro, e la dottoressa Maria Carla Gallotti dell'Ufficio relazioni istituzionali.
  Li ringrazio per la loro qualificata presenza e mi limito a ricordare loro che l'indagine conoscitiva promossa dalla Commissione ha l'obiettivo di verificare la stratificazione normativa e i fattori di complicazione dei comparti finanziario, bancario e assicurativo, anche al fine di prospettare soluzioni legislative volte alla semplificazione e alla trasparenza.
  L'ordine che ci siamo dati per le audizioni dà priorità cronologica all'ascolto dei soggetti più da vicino coinvolti, le cui indicazioni ci saranno utili nel confrontarci poi con i vertici delle istituzioni direttamente interessate.
  Vi ringrazio ancora e do la parola al direttore generale dottor Giovanni Sabatini.

  GIOVANNI SABATINI, Direttore Generale dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI). Grazie, presidente. Anche a nome del presidente Patuelli vogliamo ringraziare la Commissione parlamentare per la semplificazione per l'invito a partecipare e a dare un nostro contributo all'indagine conoscitiva.
  Credo si possa cominciare citando quanto ha affermato anche il presidente Patuelli in occasione della nostra assemblea venerdì scorso, sottolineando come occorra una trasparenza semplice perché ciascuno sia pienamente consapevole e responsabile delle proprie scelte di investimento. Quindi, attribuiamo grande importanza ai lavori di questa Commissione e in tale contesto diamo il nostro contributo molto volentieri.
  Una ovvia considerazione è relativa al fatto che oggi la produzione normativa si sviluppa soprattutto in ambito europeo, e questo è ancor più vero per gli intermediari che lavorano nell'area dell'euro e all'interno dell'Unione bancaria, dove diventa assolutamente necessario garantire identicità delle regole. Ciò affinché non accada che soluzioni nazionali non in linea con le best practices europee possano determinare un terreno di competizione squilibrato e, quindi, creare vantaggi o svantaggi competitivi a favore degli intermediari che operano in una giurisdizione piuttosto che in un'altra. Pag. 4
  Proprio citando il tema europeo, ricordo che effettivamente la stessa Commissione europea ha cominciato a porsi il tema della necessità di una semplificazione del processo normativo, quindi anche dell'applicazione delle regole, e questo è stato confermato con un accordo interistituzionale tra Parlamento europeo, Consiglio dell'Unione europea e Commissione europea, definito «Legiferare meglio».
  In questa logica, una prima osservazione di metodo riguarda l'abbondante produzione normativa che si è sviluppata nel corso del tempo soprattutto sul settore finanziario. In questo contesto un contributo importante anche alla semplificazione è potuto venire dalla pratica delle consultazioni pubbliche prima che le norme siano adottate. Tuttavia, possiamo osservare che certe volte queste consultazioni si affastellano e hanno tempi talmente ravvicinati, soprattutto nella fase di implementazione a livello nazionale. In tale quadro, dare un contributo o poter dare un'organicità agli interventi normativi non è sempre agevole.
  Venendo al tema specifico dell'audizione, quindi alla normativa che disciplina i rapporti tra intermediari e clientela, l'Associazione bancaria fin dal 2010 si è resa conto della necessità di garantire una semplificazione in tutta la documentazione che nei vari ambiti di attività degli intermediari viene fornita al cliente. Questo è ancor più importante tenuto conto – come espresso anche in occasione di audizioni su un tema collegato a quello della trasparenza, cioè della educazione finanziaria – che la necessità di una informazione semplice e immediata è ancor più importante nel momento in cui c'è una bassa educazione finanziaria da parte del cliente, come ahimè nel caso italiano.
  Proprio sulla base di queste considerazioni, dal 2010, in collaborazione con le associazioni dei consumatori, abbiamo avviato un progetto definito appunto «Trasparenza semplice», che, per tutta una serie di prodotti (quelli di comune utilizzo) ha cercato, nei limiti delle norme, di rendere di più semplice e immediata comprensione la documentazione contrattuale.
  In estrema sintesi – ma nella documentazione che abbiamo lasciato c'è più ampio dettaglio – sono state avviate delle riflessioni sul tema dei conti correnti, su quello dei mutui e del credito al consumo, su quello della accessibilità alle informazioni di trasparenza sui canali web utilizzati nell'ambito dell’internet banking, sui servizi di pagamento mediante carte e sui prodotti di investimento.
  Il primo cantiere – che ha anche completato i suoi lavori e, devo dire, ha trovato anche accoglimento da parte della Banca d'Italia nelle proposte che ha formulato – riguardava i conti correnti. L'obiettivo era quello di arrivare a una razionalizzazione e a una semplificazione del foglio informativo che viene consegnato all'atto dell'avvio del rapporto tra banca e cliente, con l'obiettivo di dimezzare di fatto il numero di pagine del foglio informativo in uso, di procedere a una razionalizzazione delle informazioni e di offrire una maggiore chiarezza dei contenuti del foglio informativo e una semplificazione del linguaggio con una spiegazione dei termini tecnici utilizzati e anche una riduzione della voluminosità dell'informativa da inviare periodicamente (il cosiddetto documento di sintesi periodico), affinché soltanto in caso di variazione delle condizioni economiche fosse richiesto questo invio, altrimenti superfluo e anzi addirittura controproducente, perché non consente al cliente di focalizzarsi su ciò che viene variato nelle condizioni che regolano il rapporto.
  Infine, l'eliminazione del cosiddetto «indicatore sintetico di costo» dal documento di sintesi periodico e l'inserimento di questo indicatore nell'estratto conto che viene, invece, con maggiore attenzione osservato dal cliente. Di fatto, anche in questo caso, l'obiettivo è dare maggiore evidenza e immediatezza dell'informazione su un indicatore importante, cioè quello dell'indicatore sintetico di costo, in un documento che viene effettivamente guardato dal cliente.
  Le indicazioni condivise con le associazioni dei consumatori sono effettivamente state in gran parte recepite nelle ultime disposizioni adottate nel luglio 2015 dalla Pag. 5nuova regolamentazione della Banca d'Italia.
  Un'altra area su cui abbiamo lavorato in maniera proficua con le associazioni dei consumatori è stata quella dei mutui, in particolare per garantire la massima trasparenza e accrescere la consapevolezza del consumatore nel momento in cui, a fianco alla stipula del contratto di mutuo, decide di fare ricorso anche a una polizza assicurativa di quelle facoltative. Quello che l'accordo ha previsto è, nell'ottica di trasparenza, di dare la massima evidenza nella documentazione precontrattuale e contrattuale della facoltatività della polizza, l'indicazione del costo complessivo del finanziamento con e senza polizza, ma forse ancor più rilevante è l'accordo raggiunto anche insieme all'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) con l'estensione fino a sessanta giorni del periodo dell'esercizio del diritto di recesso, quindi garantendo un ampio margine temporale al cliente per rivalutare la decisione presa in sede di stipula del contratto.
  Inoltre, per rafforzare questa informazione è previsto anche l'invio di una lettera a carico dell'intermediario, successivamente alla stipula del contratto, in cui si ricorda – evidenziandola in maniera particolare – la facoltà del cliente di poter esercitare il diritto di recesso fino a sessanta giorni dalla data della stipula.
  Queste indicazioni, peraltro, di nuovo hanno trovato applicazione e consenso anche da parte dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) che nelle raccomandazioni che ha fornito a intermediari bancari e imprese di assicurazione si è allineata con queste indicazioni.
  Per quello che riguarda anche la facilitazione dell'accesso attraverso i canali web, abbiamo fatto un lavoro con le associazioni di consumatori che ha portato a fornire delle linee guida, cui gli intermediari aderenti all'Associazione si stanno attenendo, per favorire la fruizione delle informazioni di trasparenza sul canale web. Le linee guida sono volte a favorire la visibilità sul link, proprio sulla prima pagina del sito, attraverso l'identificazione con icona specifica – un diamante – l'accesso alle informazioni di trasparenza, la riduzione del numero di passaggi (in gergo, di click) con cui si arriva ai documenti, la facile fruibilità delle pagine interne contenenti le informazioni di trasparenza e poi, ovviamente, la possibilità di scaricare questi documenti dai siti web nel modo più rapido e immediato possibile.
  Sempre nell'ambito di questo lavoro, proprio nella logica di favorire la comprensione in un mondo che sempre più spesso usa terminologia anglosassone, stiamo lavorando a definire un glossario di base che possa fornire definizioni semplici e comprensibili negli ambiti in cui sono state già realizzate le specifiche iniziative.
  Un'ulteriore iniziativa riguarda i servizi di pagamento, e in particolare i servizi di pagamento mediante le carte. Anche qui, siamo arrivati a redigere un protocollo d'intesa tra ABI e quattordici associazioni di consumatori, che nuovamente ha l'obiettivo di aumentare la fruibilità del foglio informativo delle carte di credito, quindi riducendo anche in questo caso il numero delle pagine, nonché di favorire la comparabilità tra i fogli informativi, adottando una struttura standardizzata delle varie sezioni del documento. Nuovamente uno sforzo, anche in questo settore, anche nella logica, attraverso una semplificazione della comprensione, di promuovere l'utilizzo di sistemi di pagamento alternativi al contante.
  Nella documentazione ci soffermiamo anche sulla necessità di garantire un miglior coordinamento sulla disciplina che riguarda in particolare il tema delle commissioni sulle carte di pagamento, perché oggi ci troviamo in una fase in cui sono entrati in vigore una direttiva e un regolamento europeo che determinano dei limiti applicabili in tutta Europa alle cosiddette «commissioni interbancarie».
  Questa disciplina è stata recepita in Italia in maniera non coordinata; c'è stato un anticipo, in particolare per quanto riguarda parti della direttiva relative anche ad altri ambiti, come la trasferibilità del conto corrente, con un atto normativo in anticipo rispetto ai tempi di recepimento. Rimane ancora un altro pezzo da completare Pag. 6 e poi occorre un coordinamento, con una serie di decreti ministeriali che insistono sullo stesso tema.
  Procedo velocemente sugli ulteriori temi, in particolare sull'ultimo dei cantieri su cui, insieme con le associazioni dei consumatori, abbiamo lavorato per migliorare la trasparenza, ossia quello relativo ai prodotti di investimento. È un tema particolarmente sensibile e anche in questo campo avevamo avviato un lavoro con l'obiettivo di giungere a definire delle linee guida per la redazione di schede prodotto per gli strumenti finanziari. In quest'ambito abbiamo anche interagito – soprattutto a partire dall'inizio di quest'anno – con la Commissione nazionale per le Società e la Borsa (Consob) con l'obiettivo di arrivare a una semplificazione dei prospetti e della documentazione che viene consegnata al cliente in occasione della distribuzione o del collocamento di prodotti finanziari.
  È stato da più parti evidenziato come oggi soprattutto i prospetti siano dei veri manuali di finanza e come, in documenti che superano le centinaia di pagine, sia poi difficile per l'investitore individuare quelle informazioni realmente necessarie per orientare in maniera consapevole le sue scelte di investimento. Quindi, si è avviata questa interlocuzione per la definizione di una scheda prodotto che realmente sintetizzi in maniera chiara e semplice, con un linguaggio facile da capire, le principali informazioni su cui deve focalizzarsi l'attenzione dell'investitore nel momento in cui decide o sta decidendo di effettuare un investimento.
  Anche in questo caso l'interlocuzione con la Consob è stata particolarmente positiva. Infatti, la Consob ha poi avviato una consultazione, anzi tre consultazioni relative ad altrettante comunicazioni o raccomandazioni in via di emanazione, volte proprio a dare indirizzi agli intermediari per la semplificazione delle informazioni – la più rilevante è forse quella relativa alla scheda prodotto – affinché con linguaggio chiaro e comprensibile siano fornite le informazioni essenziali al cliente.
  L'Associazione bancaria ha risposto molto positivamente alle consultazioni avviate dalla Commissione, condividendo sia i princìpi generali e gli obiettivi ma anche di fatto i contenuti della comunicazione. Anche in questo caso, non abbiamo però potuto non evidenziare l'importanza di un coordinamento tra la disciplina e le raccomandazioni della Consob, e analoghe direttive europee che, per specifiche tipologie di prodotto, hanno già introdotto dei documenti di sintesi, dei documenti volti a sintetizzare le informazioni chiave per il cliente.
  Infatti, per quello che riguarda gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, i cosiddetti «fondi comuni di investimento», la direttiva UCITS prevede il Key information document, cioè un documento estremamente sintetico, che dovrebbe in poche pagine fornire gli elementi essenziali per il cliente.
  Analogo documento, contenente sempre le informazioni chiave, è previsto dalla disciplina europea per quello che riguarda i cosiddetti «prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati», cioè prodotti che combinano caratteristiche sia di prodotti assicurativi che di prodotti di investimento. Anche in questo caso si parla di Key information document. Mentre il primo è già in vigore, questo entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2017. Quindi, la nostra raccomandazione, condividendo obiettivi e contenuti delle linee guida poste in consultazione dalla Commissione nazionale per le Società e la Borsa, era anche quella di garantire che un eventuale non coordinamento tra le normative nazionali e le normative europee possa determinare incertezza e quindi difficoltà di applicazione per gli intermediari.
  In estrema sintesi, credo che sia a livello nazionale sia a livello europeo – anzi partendo dal livello europeo, visto che ormai quella è la fonte normativa primaria, e poi anche a livello nazionale – comunque rimangano ampi spazi di semplificazione nella documentazione che viene consegnata alla clientela per semplificare e per rendere più lineare il rapporto tra intermediario e cliente.
  Semplicità e trasparenza sono poi alla base di quell'elemento fondamentale dell'attività Pag. 7 bancaria che è la fiducia, da parte del risparmiatore e dell'investitore, nei confronti dell'intermediario da cui intende acquistare prodotti o servizi. Grazie.

  PRESIDENTE. La ringrazio anche per il documento che ci ha fornito e per lo schema di ragionamento. Ovviamente la questione della fiducia è una questione che resta sullo sfondo, come è stato notato anche nella vostra recente assemblea. Questo è un tema che va ben oltre i prospetti informativi forniti alla clientela.
  Ringrazio il dottor Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Associazione bancaria italiana, e i colleghi che l'hanno accompagnato e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 8.55.

Pag. 8