XVII Legislatura

Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria

Resoconto stenografico



Seduta n. 76 di Mercoledì 8 novembre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ANAGRAFE TRIBUTARIA NELLA PROSPETTIVA DI UNA RAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE DATI PUBBLICHE IN MATERIA ECONOMICA E FINANZIARIA. POTENZIALITÀ E CRITICITÀ DEL SISTEMA NEL CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE

Audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini.

Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 3 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle Entrate ... 3 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Pelillo Michele (PD)  ... 10 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 10 
Pelillo Michele (PD)  ... 10 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Petrini Paolo (PD)  ... 10 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIACOMO ANTONIO PORTAS

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Comunico che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati e, successivamente, sul canale satellitare della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, che, anche a nome dei colleghi, ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione.
  Sono presenti, inoltre, il direttore centrale gestione tributi, Paolo Savini, il direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare, Franco Maggio, il portavoce, Giovanni Bartoloni e il capo ufficio comunicazione, Sergio Mazzei, che ringrazio per la loro presenza.
  L'audizione si inquadra nell'ambito dell'indagine conoscitiva su «L'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all'evasione fiscale».
  Do la parola all'avvocato Ruffini, con riserva per me e per i colleghi di rivolgergli, al termine del suo intervento, domande e richieste di chiarimenti.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle Entrate. Grazie, presidente. Onorevole presidente, onorevoli commissari, vi ringrazio formalmente per l'opportunità che mi viene offerta di intervenire su una tematica rilevante per gli obiettivi di contrasto all'evasione fiscale, quale ritengo sia la razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria.
  Nel dettaglio, la mia relazione affronterà i seguenti temi: strumenti normativi gestiti dall'Agenzia delle entrate nell'ambito del Sistema informativo della fiscalità relativamente al patrimonio immobiliare nazionale, quindi all'alimentazione delle banche dati catastali e al miglioramento della qualità dei dati; attività svolte dall'Agenzia per la determinazione dei metri quadri degli immobili privi di planimetria catastale ovvero con planimetrie non riportate in scala, con particolare riferimento ai trasferimenti immobiliari avvenuti tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta; lo stato di attuazione dell'Anagrafe immobiliare integrata; stato di avanzamento dei lavori per l'Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici e i risultati ottenuti fino ad oggi nel miglioramento della qualità dei dati delle banche dati pubbliche; stato della procedura per la trasmissione telematica della dichiarazione di successione; servizi attualmente erogati ai cittadini, ai professionisti e alle altre amministrazioni pubbliche; tipologie di informazioni in possesso dell'Agenzia delle entrate sul patrimonio immobiliare di persone fisiche e giuridiche, ai fini del contrasto all'evasione fiscale; interconnessione tra i sistemi dell'Agenzia delle entrate e quelli dell'ex Agenzia del territorio ed eventuali Pag. 4risparmi realizzati per hardware e software.
  Nell'affrontare questi temi, mi atterrò a un ordine espositivo che spero consenta alla Commissione di ricavare un valore aggiunto, costituito dalla presentazione di un quadro il più possibile ordinato di come le banche dati fiscali in campo immobiliare stiano, in primo luogo, completandosi e aggiornandosi singolarmente, quindi integrandosi fra loro, interagendo con altre banche dati non fiscali e, infine, creando una base organicamente strutturata per incrementare, al tempo stesso, i servizi offerti ai cittadini e agli enti della pubblica amministrazione e la compliance fiscale.
  Il sistema informativo del patrimonio immobiliare italiano gestito dall'Agenzia delle entrate si fonda su componenti istituzionali del Catasto, della Pubblicità immobiliare, dei Servizi tecnico-estimativi e dell'Osservatorio del mercato immobiliare, il cosiddetto «OMI».
  Tramite essi, l'Agenzia gestisce il sistema di inventariazione degli immobili: individuazione fisica, descrizione delle caratteristiche tecniche ed economiche e registrazione dei diritti. Tale patrimonio di conoscenze risulta sempre più strategico per una moderna governance del territorio, in termini di supporto alla fiscalità, alla pianificazione urbanistica, alla protezione civile, alla sicurezza del patrimonio abitativo dai rischi naturali e alla tutela ambientale.
  Tenendo conto anche di tali ulteriori finalità e potenzialità, il miglioramento costante della qualità dei dati immobiliari e l'aggiornamento automatico della cartografia sono parte essenziale delle politiche che il Governo inaugurerà nel prossimo futuro per l'innovazione metodologica, tecnologica e organizzativa dei dati immobiliari gestiti dall'Agenzia.
  La prima azione in corso riguarda le incoerenze ancora presenti nelle banche dati, incoerenze dovute a ragioni storiche connesse con le pregresse gestioni separate del Catasto terreni e del Catasto fabbricati, e mira a ottenere l'allineamento tra le banche dati.
  Per superare tali incoerenze, le attività di miglioramento riguardano: l'allineamento delle mappe del Catasto terreni con quelle del Catasto fabbricati, allineando tutte le particelle del secondo con quelle del primo e accertando che per esse sia riportata, nella mappa catastale, la corretta rappresentazione grafica; l'implementazione e la gestione dell'Archivio dei fabbricati; la bonifica delle superfici incoerenti, finalizzata a completare l'inventario del patrimonio immobiliare con dati certi e completi relativi alle superfici catastali delle unità immobiliari urbane censite al Catasto fabbricati; infine, la bonifica degli indirizzi catastali, ai fini di uniformarli a quelli certificati dai Comuni.
  Con il secondo intervento di natura integrativa delle informazioni disponibili, l'Agenzia delle entrate ha determinato, anche per utilizzi connessi all'eventuale riforma del sistema estimativo del Catasto fabbricati, le superfici per tutte le unità immobiliari ordinarie censite nei gruppi «A», «B» e «C» provviste di planimetria, rendendo così disponibili ai cittadini, attraverso la visura, i dati di superficie di oltre 57 milioni di unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria iscritte in Catasto e corredate di planimetria.
  Com'è noto, al momento della costituzione dell'allora Nuovo catasto edilizio urbano, per alcune tipologie di immobili erano previste fattispecie di esclusione dalla rappresentazione delle planimetrie in Catasto. Inoltre, in certi casi, le condizioni relative alla modalità di redazione delle planimetrie presentate non hanno consentito il calcolo della superficie, in base ai criteri del D.P.R. n. 138 del 1998. Peraltro, per i trasferimenti immobiliari avvenuti tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, l'individuazione dell'immobile compravenduto poteva essere effettuata anche mediante allegazione all'atto di trasferimento di una rappresentazione grafica, che non sempre era rispondente ai requisiti propri delle planimetrie catastali.
  Una soluzione, di tipo normativo, per la mancanza residuale del dato di superficie potrebbe essere quella di assegnare alle unità immobiliari interessate una superficie «convenzionale», calcolata moltiplicando la consistenza catastale per un parametro Pag. 5 di conversione, determinato per ciascuna categoria ordinaria a destinazione abitativa in relazione alle dimensioni del vano medio. Premesso che la superficie «convenzionale» non rappresenterebbe, per definizione, l'esatta misura della superficie dell'unità immobiliare, sarebbe fatta salva la possibilità per il contribuente di presentare le planimetrie in Catasto, secondo le consuete modalità, solo laddove dovesse ritenere significativamente diverso il valore della superficie convenzionale attribuita rispetto a quella effettiva.
  Allo stato attuale, assume carattere residuale la sussistenza delle planimetrie non riportate in scala, dovendo le planimetrie essere presentate, in caso di nuove costruzioni o variazioni, da un tecnico abilitato, che è tenuto a indicare la scala utilizzata (di norma 1 a 200). Il dato delle unità immobiliari senza superficie o con planimetria non aggiornata è destinato comunque a diminuire nel tempo, in quanto, nel caso di atti di compravendita, è obbligatoria la presentazione della planimetria conforme allo stato di fatto dell'immobile, superando pertanto eventuali situazioni di difformità pregresse.
  A fianco dell'allineamento dei due Catasti e dell'integrazione dei dati su fabbricati con le superfici, vi è una terza e più impegnativa azione, finalizzata alla costituzione di un inventario completo e uniforme del patrimonio immobiliare italiano, che integri l'oggetto (l'immobile) con il soggetto (il titolare): l'Anagrafe immobiliare integrata. Per questo, l'Agenzia delle entrate prosegue nel graduale processo di implementazione e miglioramento dei livelli di correlazione e integrazione delle informazioni degli archivi amministrativo-censuari, cartografici, planimetrici, da un lato, e di Pubblicità immobiliare, dall'altro.
  Ad uso interno, è già stata realizzata una piattaforma informatica, basata sulla cartografia catastale vettoriale a grande scala, a copertura nazionale, che viene tenuta costantemente aggiornata e che può essere valorizzata anche per scopi diversi dalla stessa fiscalità.
  L'Anagrafe immobiliare integrata è costituita da due componenti: un sistema integrato del territorio, evoluzione del sistema informativo catastale verso un modello georeferenziato, basato sul sistema cartografico del Catasto e specializzato per la gestione delle informative oggettive degli immobili, quali la classificazione, la descrizione, il valore fiscale e la geo-localizzazione sul territorio, nonché i valori medi di mercato necessari alla validazione ed aggiornamento del valore fiscale; e un sistema informativo, l'Anagrafe dei titolari, che include la Banca dati integrata, originariamente costituita per contenere le informazioni presenti nei registri di Catasto e di Pubblicità immobiliare, in cui vengono anche rappresentate e qualificate le relazioni fra gli immobili e i soggetti titolari di diritti reali.
  Il Sistema integrato del territorio ha l'obiettivo di costituire il nuovo catalogo nazionale degli immobili, permettendo la corretta localizzazione geografica di ciascun immobile censito in Catasto, integrandone le informazioni identificative, tecniche, censuarie e reddituali, ai fini fiscali e per la gestione dell'Osservatorio del mercato immobiliare.
  Nella nuova piattaforma tecnologica, i livelli informativi attualmente previsti sono la cartografia catastale, le particelle, i fabbricati, le unità immobiliari urbane e le relative planimetrie, i grafi stradali, le ortofoto, e le zone OMI.
  L'Anagrafe dei titolari, in parallelo, ha l'obiettivo di costituire l'Anagrafe nazionale dei titolari di diritti reali sugli immobili, mediante la ricerca e la verifica di atti cartacei, a volte molto risalenti nel tempo, da cui hanno origine le intestazioni in Catasto e tramite il confronto con i registri di riferimento, cioè con quelli della Pubblicità immobiliare; in futuro, l'integrazione sarà estesa anche ad altre banche dati. L'elemento chiave fra le due componenti informative è l'immobile, che costituisce, pertanto, l'elemento di base della intera Anagrafe immobiliare integrata.
  I dati contenuti nelle banche dati fiscali necessitano del supporto di altre banche dati, per una più esatta identificazione degli oggetti contenuti nelle prime: è il caso Pag. 6dell'Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici.
  Tale Archivio è stato costituito dall'ex Agenzia del territorio, ora incorporata nell'Agenzia delle entrate, e dall'Istat, in occasione dell'attività propedeutica al «15° censimento della popolazione e delle abitazioni» e comprende un archivio contenente gli stradari e i numeri civici di tutti i Comuni italiani.
  Completato il censimento, l'Istat ha effettuato l'analisi e l'incrocio tra i dati toponomastici di origine comunale utilizzati in occasione del censimento, al fine di rilevare eventuali disallineamenti, e ha chiesto ai Comuni di verificare i disallineamenti riscontrati, provvedendo, ove necessario, a correggere, integrare e validare i dati forniti sul portale per i Comuni dell'Agenzia, aggiornandoli alla situazione di fatto esistente alla data in cui il Comune effettua la validazione finale.
  Le attività in corso hanno consentito di elevare ulteriormente la qualità dell'archivio, che sarà utilizzato quale base di partenza per la realizzazione dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane. Quest'ultimo archivio costituirà, dalla data della sua attivazione, il riferimento nazionale per gli stradari e indirizzari comunali e comporterà un abbattimento dei costi legati alla gestione degli indirizzi. Infatti, sfruttando un'economia di scala a livello nazionale, alle amministrazioni pubbliche, ai cittadini e alle imprese, sarà possibile disporre di un archivio di riferimento informatizzato, codificato e specificato dai Comuni, che garantisce un elevato grado di integrazione con altre banche dati di interesse nazionale, quali la banca dati catastale, l'Anagrafe nazionale della popolazione residente, l'Anagrafe Tributaria, e le banche dati utilizzate dall'Istat per lo svolgimento del Censimento permanente della popolazione.
  L'Agenzia delle entrate utilizza, già da diversi anni, i dati toponomastici certificati dai Comuni per «bonificare» gli indirizzi contenuti nella banca dati catastale. Tale attività è stata condotta in modalità graduale ed ha riguardato, fino al 2015, esclusivamente le denominazioni delle aree di circolazione e, dal 2016, anche la numerazione civica. Ad oggi, il 95 per cento dei 73 milioni di unità immobiliari presenti nella banca dati catastale ha un indirizzo catastale la cui denominazione dell'area di circolazione è tra quelle certificate dal comune, mentre il 38 per cento ha un indirizzo catastale in cui anche il numero civico risulta certificato dal Comune.
  Per garantire un alto grado di qualità all'interno delle banche dati pubbliche, occorre che il processo di convergenza, già avviato autonomamente dall'Agenzia delle entrate, tra i dati dell'Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici e dell'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane e gli indirizzi catastali e dell'Anagrafe Tributaria, sia accompagnato da un analogo processo di convergenza tra i dati dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente e dell'Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici, nonché tramite l'emanazione di specifici provvedimenti legislativi.
  Il «Team per la trasformazione digitale» presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha recentemente identificato l'Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane come una delle iniziative da accelerare ai fini della maggiore digitalizzazione del Paese, in particolare per gli obiettivi in ambito di open data.
  L'Agenzia delle entrate ha messo a disposizione dei contribuenti, a partire dal 23 gennaio di quest'anno, il nuovo modello telematico di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali. Le novità introdotte riguardano l'intero processo successorio, dalla predisposizione e invio telematico della dichiarazione alla trascrizione e alla voltura automatica degli immobili in essa contenuti.
  È da sottolineare l'importanza che riveste il progetto dal punto di vista dell'innovazione tecnologica, in quanto esso alimenta le banche dati coinvolte nel processo con informazioni in gran parte controllate sia in fase di compilazione che di acquisizione della dichiarazione, e con ciò garantendo una maggiore correttezza del dato e una fruibilità dello stesso in maniera univoca. Pag. 7
  Le principali funzionalità del processo telematico in termini di servizi resi al cittadino si concretizzano innanzitutto nella possibilità di completare e trasmettere le dichiarazioni attraverso un percorso guidato: la nuova procedura guida il contribuente nella compilazione assistita del nuovo modello di dichiarazione telematica e precompila molti campi della stessa grazie agli automatismi introdotti.
  Viene effettuato il calcolo automatizzato delle imposte ipotecarie, catastali e di bollo e dei tributi speciali, proponendone il pagamento con addebito diretto sul proprio conto corrente.
  Le volture catastali degli immobili dichiarati vengono effettuate in automatico, senza la necessità, pertanto, di doversi recare presso gli uffici.
  La nuova dichiarazione di successione telematica può essere presentata anche tramite un intermediario, che può essere individuato non solo tra i soggetti incaricati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni, ma anche fra quelli da ultimo indicati dal provvedimento del 1° marzo 2017, cioè i soggetti iscritti all'albo professionale dei geometri e dei geometri laureati e gli iscritti all'albo professionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati in possesso di specializzazione in edilizia, anche riuniti in forma associativa.
  Nella prima fase di avvio del nuovo processo è stato previsto un periodo transitorio, dal 23 gennaio al 31 dicembre 2017, durante il quale, per assicurare in ogni caso il corretto e tempestivo adempimento tributario, il contribuente può anche presentare la dichiarazione di successione presso l'Ufficio territoriale di competenza, utilizzando la precedente modulistica cartacea.
  Nello stesso periodo continuano le verifiche della nuova procedura di trasmissione telematica della dichiarazione, direttamente a contatto con le fattispecie in ambiente reale e in ogni sua fase, al fine di poter operare tutte le eventuali migliorie necessarie per il suo perfezionamento.
  In tale processo, si inserisce l'aggiornamento del modello operato con il provvedimento del 15 giugno, che consente, nella nuova versione, anche la gestione di particolari fattispecie introdotte dalla disposizione approvata nel corso del 2017, come quelle contenute nella legge detta «Dopo di noi».
  Per il 2018, l'Agenzia prevede di rilasciare nuove funzionalità che consentano di richiedere direttamente, in fase di compilazione, l'attestazione di avvenuta presentazione della dichiarazione di successione telematica regolarmente presentata e di ricevere tale documento in via telematica, anziché in forma cartacea, al momento stesso della presentazione del modello dichiarativo.
  L'attestazione conterrà un apposito codice a barre, il cosiddetto «GLIFO», e, grazie a specifiche funzionalità di consultazione già presenti sul sito Internet dell'Agenzia, consentirà ai soggetti ai quali verrà esibito di verificarne la conformità con la dichiarazione presentata dal contribuente. Si pensi, ad esempio, al suo utilizzo presso gli operatori finanziari per consentire di sbloccare i conti intestati al defunto. In questo modo, l'Agenzia potrà compiere l'ultimo passo verso la completa telematizzazione dell'intero processo dedicato alle successioni, con evidenti vantaggi per i cittadini.
  Nell'ambito degli strumenti informativi sul patrimonio immobiliare, inoltre, il potenziamento e il consolidamento delle attività e delle risorse messe in campo per il governo della qualità determinerà, tra l'altro, una maggiore efficienza dei servizi e una crescita della qualità dei dati immobiliari prodotti e consultabili dalla collettività.
  Al riguardo, l'Agenzia, a supporto dell'erogazione dei servizi, ha sviluppato sistemi telematici di colloquio con cittadini, professionisti, amministrazioni pubbliche centrali e locali ed altri enti.
  Per tutte le pubbliche amministrazioni, l'Agenzia ha, inoltre, implementato, nell'ambito del Sistema pubblico di connettività, il «Sistema di Interscambio» che rende disponibili i servizi di download gratuiti dei dati catastali e cartografici.
  Per quanto riguarda l'attività relativa alla determinazione delle superfici catastali, Pag. 8 le attuali procedure informatiche consentono a ciascun soggetto interessato di segnalare e correggere incoerenze riscontrate, inviando le proprie osservazioni, operando correzioni sui dati di superficie e integrando le informazioni mancanti, mediante forme di comunicazione strutturata rese disponibili sul sito istituzionale dell'Agenzia. Oltre alla possibilità di operare correzioni sui dati di superficie esistenti, è possibile anche integrare le informazioni per i dati mancanti.
  L'Anagrafe immobiliare integrata, a sua volta, può essere anch'essa una fonte di servizi. Essa può essere infatti arricchita da informazioni provenienti da altre fonti di dati fuori dominio, in un'ottica di fruibilità del patrimonio di conoscenze – anche esterna all'Agenzia delle entrate – e di collaborazione con gli altri enti istituzionali preposti alla governance del territorio.
  Riguardo, ad esempio, alla gestione delle emergenze, è già in atto una proficua collaborazione istituzionale con il Dipartimento della Protezione civile, che, dopo gli eventi sismici in centro Italia, ha reso disponibili, sul sistema europeo «Copernicus», le mappe degli edifici danneggiati, classificandoli in funzione del danno sismico subito, realizzate sulla base delle immagini satellitari della cartografia catastale dell'Agenzia delle entrate, perché accurata, a grande scala, interoperabile, disponibile per l'intero territorio nazionale e costantemente aggiornata.
  Anche sul tema delle pericolosità, vulnerabilità, esposizione e messa in sicurezza del patrimonio abitativo dai fenomeni idrogeologici e sismici nell'ambito del progetto «Casa Italia» avviato dal Governo nel settembre 2016, il patrimonio di conoscenze e informazioni analitiche sui fabbricati georiferiti sulla cartografia catastale, che potrebbe essere messo a disposizione dall'Agenzia delle entrate, può svolgere un ruolo determinante per l'attivazione delle politiche di promozione della sicurezza degli edifici.
  Per quanto riguarda, infine, le ricadute dell'Anagrafe nazionale degli stradari e dei numeri civici, le applicazioni messe gratuitamente a disposizione dall'Agenzia sulla piattaforma informatica del «Portale per i Comuni» hanno agevolato i Comuni negli adempimenti previsti dal Regolamento anagrafico per la tenuta e l'aggiornamento dei propri stradari e indirizzari. Inoltre, hanno consentito ai Comuni di disporre di un archivio informatizzato modificabile o integrabile al fine dell'adeguamento alla situazione di fatto esistente sul proprio territorio.
  Nel sistema informativo del patrimonio immobiliare ha avuto un ruolo centrale l'integrazione dei sistemi informativi dell'ex Agenzia del territorio e dell'Agenzia delle entrate, che ha permesso il consolidamento e la gestione comune delle informazioni anagrafiche, fiscali e immobiliari. I principali risultati si rilevano nell'arricchimento sia delle informazioni disponibili sul singolo contribuente che delle informazioni utili all'attività di analisi e selezione ai fini del contrasto all'evasione fiscale.
  Per assicurare la qualità dei dati del sistema informativo del patrimonio immobiliare, è stata prevista la correlazione, già al momento della trasmissione dell'atto pubblico da registrare, tra i dati anagrafici, fiscali e immobiliari. Con questo obiettivo è stata realizzata la procedura «Adempimento unico immobiliare», che riunisce gli obblighi comunicativi catastali, del Registro e della Pubblicità immobiliare. Recentemente, un'analoga integrazione è stata realizzata, per come si dirà in seguito, anche nell'ambito delle successioni telematiche che comportano tipicamente anche una movimentazione della titolarità immobiliare. In quest'ambito, l'Agenzia ha richiesto al partner tecnologico Sogei, all'interno di un'iniziativa di reingegnerizzazione delle basi dati, l'evoluzione di questa integrazione verso la creazione di un'unica base dati sintetica, più efficacemente utilizzabile dai servizi applicativi quali, ad esempio, la dichiarazione precompilata o le procedure per i controlli in materia di imposte dirette, IVA e registro. La banca dati immobiliare è indispensabile per l'esecuzione dei controlli. Senza l'accatastamento delle unità immobiliari con le corrette rendite non si disporrebbe di elementi essenziali per il Pag. 9calcolo delle basi imponibili e di una molteplicità di imposte erariali e locali.
  A tal fine, l'Agenzia svolge un'attività corrente e un'attività periodica. L'attività corrente è relativa all'accertamento delle rendite proposte per nuovi accatastamenti o per dichiarazioni di variazione. Gli accertamenti effettuati nel corso del 2017 hanno interessato, alla data del 31 agosto, circa 300 mila unità immobiliari urbane, con un incremento della rendita complessiva, per le unità controllate, pari a circa 111 milioni di euro.
  L'attività periodica riguarda quattro diversi procedimenti di accertamento: il primo è relativo ai cosiddetti «immobili fantasma», il secondo riguarda la revisione dei classamenti, il terzo l'attività di verifica di nuove costruzioni o variazioni non dichiarate al Catasto, l'ultimo gli «immobili rurali».
  Una banca dati immobiliare completa diventa così indispensabile per alcuni procedimenti di contrasto all'evasione fiscale, quali: l'accertamento sintetico del reddito; l'accertamento sulla corretta tassazione della locazione dei fabbricati; il controllo della sussistenza dei requisiti per la fruizione del regime agevolato della «cedolare secca»; il controllo della sussistenza dei requisiti che danno diritto a usufruire dell'agevolazione «prima casa».
  Inoltre, l'attenzione dell'Agenzia delle entrate è rivolta a tutti gli eventi modificativi della consistenza e della titolarità degli immobili dalla quale derivino obblighi tributari.
  Quindi, formano oggetto dell'attività di controllo sia gli atti di cessione a titolo oneroso o gratuito tra vivi ovvero mortis causa per la loro corretta tassazione ai fini delle diverse imposte indirette, sia le cessioni a titolo oneroso dei beni immobili che generano plusvalenze tassabili, ovvero le rivalutazioni dei terreni assoggettate a tassazione sostitutiva.
  Le integrazioni realizzate tra il sistema dell'Agenzia delle entrate e quello dell'ex Agenzia del territorio hanno consentito un più efficace accesso alle informazioni necessarie al controllo. Ai funzionari che operano nell'ambito dell'accertamento catastale sono stati resi disponibili i dati di natura fiscale e, analogamente, ai funzionari che operano nell'ambito dell'accertamento tributario e dell'assistenza fiscale sono stati resi disponibili, tramite l'Anagrafe immobiliare integrata, le informazioni di natura catastale e ipotecaria. Ai cittadini, inoltre, è stata resa disponibile sul «cassetto fiscale» una sezione di consultazione personale, che include visure catastali e ispezioni ipotecarie relative agli immobili di cui il contribuente è titolare.
  Su ambiti applicativi comuni, non peculiari degli specifici processi amministrativi, quali quelli dei sistemi gestionali e dei sistemi trasversali, le Agenzie avevano già adottato, essendo supportate entrambe dallo stesso partner tecnologico di riferimento Sogei, le stesse infrastrutture e piattaforme tecnologiche, per cui l'integrazione ha riguardato principalmente l'unificazione delle basi dati. A inizio 2014 sono stati unificati gli applicativi di supporto alle attività di audit. Nel 2015 le funzionalità di supporto alla gestione del contenzioso catastale sono state integrate all'interno delle applicazioni di supporto al processo di contenzioso e mediazione utilizzate in ambito Entrate.
  L'unificazione delle applicazioni gestionali e trasversali ha comportato benefici in termini di adozione di processi omogenei, la razionalizzazione dei sistemi e la loro condivisione tra Agenzie, mentre il costo di conduzione dei sistemi, in quanto proporzionale al numero di utenti, non ha subito sostanziali variazioni.
  Gli impatti positivi sulla spesa per hardware e software sono stati ottenuti dagli interventi di ottimizzazione della rete dati e fonia, attraverso l'unificazione delle infrastrutture di telecomunicazioni legata al consolidamento delle sedi. Inoltre, integrando le strutture di front office ed ottimizzando la logistica delle sedi, ad oggi è stato possibile dismettere gradualmente 103 sistemi di gestione delle attese agli sportelli, i cosiddetti sistemi «eliminacode».
  In conclusione, è evidente la strategicità di una banca dati immobiliare integrata e di tutte le componenti necessarie, da un lato, alla gestione del territorio (pianificazione urbanistica, protezione civile, sicurezza Pag. 10 delle abitazioni), dall'altro, alla gestione della fiscalità, non solo per le attività di accertamento e controllo, ma anche per offrire servizi ai cittadini. Per allineare informazioni disomogenee, risalenti nel tempo, tanto è stato fatto, ma ancora c'è da fare, e l'Agenzia assicura il massimo impegno per il conseguimento di questo importante obiettivo.
  Grazie, signor presidente.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Prego, onorevole Pelillo.

  MICHELE PELILLO. Grazie, presidente. Due domande puntuali all'avvocato Ruffini.
  La prima riguarda il punto della relazione che riguarda «Altri servizi erogati a cittadini, professionisti e amministrazioni pubbliche». Mi interesserebbe sapere a chi è dedicato il sistema telematico di colloquio definito «Sister». Questo sistema a chi è dedicato, appunto? A cittadini e professionisti? Ecco, vorrei saperne un po’ di più, in modo particolare, nei confronti dei professionisti vorrei sapere qual è l'oggetto del colloquio telematico.
  La seconda domanda riguarda quella che mi sembra una notizia molto interessante, che ci viene data nel punto in cui si dice che «ai cittadini è stata resa disponibile sul “cassetto fiscale” una sezione di consultazione personale, che include visure catastali e ispezioni ipotecarie relative agli immobili di cui il contribuente è titolare». Mi sembra un grande passo in avanti, questo, e mi complimento, ma vorrei sapere se è a regime, cioè se effettivamente non ci sono omissioni ed è stato completato questo lavoro, per cui, se si accede al «cassetto fiscale», si ha la certezza di quello che si trova.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Il sistema consente l'accesso ai professionisti, per gli adempimenti propri dei professionisti, in assistenza alle operazioni fatte dai contribuenti e anche per l'aggiornamento di tutte le basi dati che vengono integrate, mano a mano, con le operazioni immobiliari.

  MICHELE PELILLO. Quindi, solo per i professionisti?

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Solo per i professionisti.
  Il secondo punto cui faceva riferimento, onorevole, è pienamente operativo ed è accessibile su Fisconline con le credenziali per tutti i cittadini che vogliano avere informazioni sui patrimoni immobiliari o semplicemente sugli immobili di cui sono titolari.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Petrini.

  PAOLO PETRINI. Ne faccio una di domanda, ma «per gemmazione», visto che parliamo di immobili. Sul «sisma bonus», siccome vengo dalle Marche, quindi sono forse un po’ più sensibile da questo punto di vista, per le demolizioni e le ricostruzioni, l'Agenzia delle entrate ha emanato una circolare per la quale non viene riconosciuto il «sisma bonus»; questo in conflitto, dal mio punto di vista, sia con il D.P.R. n. 380 del 2001 sia con le ordinanze che ha fatto il commissario straordinario nelle Marche, dove la demolizione e ricostruzione è parificata alla ristrutturazione edilizia. Tra l'altro, per quel che riguarda il sisma, è anche intuibile che demolire e ricostruire è più efficace che non semplicemente ristrutturare ai fini della tenuta sismica, quindi vi chiedo come mai c'è quest'incongruenza e come poter eventualmente superarla.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Approfondiamo e renderemo notizia alla Commissione.

  PRESIDENTE. Ringrazio l'avvocato Ruffini e l'Agenzia delle entrate e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.05.