XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 84 di Giovedì 16 novembre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro (ENPACL), Alessandro Visparelli e del Direttore generale dell'Ente, Fabio Faretra.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 3 
Visparelli Alessandro , presidente dell'ENPACL ... 3 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 5 
Di Gioia Lello , Presidente ... 5 

ALLEGATO: documentazione presentata dall'ENPACL ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 16.15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro (ENPACL), Alessandro Visparelli e del Direttore generale dell'Ente, Fabio Faretra.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro (ENPACL), Alessandro Visparelli, e del Direttore generale dell'Ente, Fabio Faretra, accompagnati dal responsabile dell'Area finanza, Gianni Golinelli.
  Lascio la parola all'onorevole Galati, che vi rivolgerà alcune domande relative ai bilanci dell'ente.

  GIUSEPPE GALATI. Andrò velocemente, come richiesto.
  Rilevante appare l'ammontare dei crediti verso gli iscritti, che presentano un valore di 113,7 milioni di euro nel 2014 e di 130,7 nel 2015, con un incremento abbastanza significativo tra i due esercizi considerati: quali misure sono state intraprese per ridurre l'elevato ammontare della voce contabile, tenuto anche conto dei rilievi formulati dalla Corte dei conti nella relazione al Parlamento sugli esercizi contabili 2013-2014, con la necessità di individuare strumenti di maggiore incisività rispetto a quello utilizzati finora per conseguire il necessario ridimensionamento?
  Con riferimento specifico al comparto immobiliare, qual è attualmente l'andamento gestionale al fondo Bernini, costituito nel dicembre 2015 con un investimento iniziale di 106,2 milioni di euro, e quali sono le valutazioni della cassa al proposito?
  Sul fronte degli investimenti e della cosiddetta economia reale, quali sono le iniziative che la cassa ha inteso o intende intraprendere?

  ALESSANDRO VISPARELLI, presidente dell'ENPACL. Vi ringrazio per l'invito. Noi abbiamo preparato una documentazione, che consegniamo, che riguarda appunto le domande che l'onorevole Galati ha fatto. Comincio velocemente con una breve presentazione, comunque cose che conoscete già dell'ente. In allegato alla documentazione trovate, tanto per rispondere, due grafici.
  Per quanto riguarda i crediti, abbiamo costruito un monitoraggio anno per anno. Nella prima si vede contributo soggettivo in alto, e appare subito un dato: la percentuale delle morosità anno per anno al momento della scadenza. Dal 1997 a oggi, è sempre intorno al 15 per cento – non c'è un fenomeno di aumento della morosità – che poi negli anni si assottiglia, perché c'è il recupero anno per anno, per poi stabilizzarsi intorno al 2,5-3 per cento le morosità consolidate che registriamo. Pag. 4
  C'è una difficoltà iniziale per i colleghi a essere regolari nel pagamento, intorno al 15 per cento.
  Per quanto riguarda il contributo soggettivo, era intorno al 9-10 per cento, poi diventato 13, perché il contributo integrativo è aumentato dal 2 al 4 per cento, quindi anche per questo fenomeno sono aumentate le morosità del primo anno del contributo integrativo.
  L'ultima colonna mette in evidenza il recupero dei contributi rispetto alle morosità dell'anno precedente.
  Nel 2016, abbiamo recuperato circa 16 milioni (in fondo, ultima colonna sulla destra), ma ne abbiamo iscritti altri 26 tra contributi e morosità. Per questo fenomeno, circa un 3 per cento, i crediti piano piano aumentano, ma le attività sono monitorate.
  Abbiamo descritto una serie di nostre attività a pagina 6. Prima della scadenza, teniamo informati i colleghi della scadenza. Se poi non l'hanno rispettata, mandiamo un contatto di sollecito tramite sms, tramite e-mail. Abbiamo messo a disposizione la rateazione.
  Siccome per il momento le rateazioni erano previste solo a fronte dell'intero debito contributivo, sempre più difficile da aggredire, porteremo in assemblea la prossima settimana una modifica al regolamento previdenziale che consente anche una rateazione per singolo anno, un po’ come fa l'Agenzia delle entrate, che notifica l'importo non pagato («O me lo paghi o lo rateizzi»), altrimenti i colleghi rischiano di accumulare un debito contributivo poi non più affrontabile.
  Naturalmente, metteremo in campo anche altri istituti, come il ravvedimento operoso, l'accertamento con adesione, cercando di offrire ulteriori strumenti ai colleghi per pagare.
  Abbiamo fatto, inoltre, nel mese di settembre una colossale operazione globale, prendendo tutti i crediti. Abbiamo scritto a tutti i nostri colleghi, dando tempo fino al 31 dicembre perché si trovino delle soluzioni. L'operazione di quei 139 riguarda 77 milioni, che abbiamo chiesto ai colleghi. Sono circa 7.500 i colleghi debitori.
  Poi c'è un'assidua attività giudiziaria di recupero, che abbiamo affidato a cinque studi legali di Roma, che però si servono di molti altri referenti in tutti i tribunali d'Italia. In questi anni, abbiamo fatto 11.000 decreti ingiuntivi.
  Abbiamo fatto anche un'ulteriore azione, una convenzione con la Banca Popolare di Sondrio per prestiti ai colleghi fino a 20.000 euro, soprattutto quelli vicini alla pensione, finalizzati a prendere questo finanziamento, pagare i contributi dovuti, andare in pensione e mettere poi la pensione a restituzione del debito, aiutando così con finanziamenti ad hoc. Abbiamo cercato di dare una mano ai colleghi. Naturalmente, questo si può fare per quelli che hanno pochi debiti. Per quelli che hanno debiti grossi è difficile.
  Stiamo anche pensando a un'ulteriore operazione: con le giuste metodologie e strutture finanziarie, mettere in piedi una piattaforma che possa consentire ai colleghi di scontare crediti che hanno soprattutto con la pubblica amministrazione, che quindi fanno fatica a incassare.
  Questo è quello che facciamo, ma il prospetto che abbiamo allegato è molto chiaro. Siamo attenti anno per anno, e vediamo che comunque grosso modo ogni anno il recupero degli anni pregressi è costante e progressivo.
  Quanto al secondo punto, che riguarda il fondo Bernini, abbiamo costituito a dicembre 2015 questo fondo, perché abbiamo ritenuto che i fondi dei nostri immobili dovessero essere gestiti da persone qualificate e competenti. Abbiamo bandito una gara a evidenza pubblica, selezionato un gestore, in questo caso Sorgente SGR, e fatto un primo apporto di 88 milioni. Adesso il fondo ne ha circa un centinaio. Il primo anno è stato il 2016, ma abbiamo anche degli immobili che hanno bisogno di essere ristrutturati, di essere messi a reddito, principalmente a Roma, e uno a Milano.
  A dicembre, completeremo l'apporto con una cinquantina di milioni per gli altri sette immobili che abbiamo, e quindi a noi resterà solo la nostra sede. Tutti gli immobili saranno destinati al fondo Bernini, che Pag. 5ha un obiettivo di redditività del 7 per cento. Il gestore del fondo è Sorgente SGR.
  L'obiettivo è il 7 per cento. Abbiamo due immobili a destinazione abitativa, che dovrebbero essere venduti. Mi sembra che le prospettive del fondo siano buone, e quindi abbiamo deciso di conferire anche il resto degli immobili entro l'anno, in maniera da dare piena attuazione al progetto che avevamo, per cui tutti gli immobili erano da affidare al fondo, esclusa la sede, che resta di nostra diretta proprietà.
  Per quanto riguarda gli investimenti in economia reale, abbiamo questo tipo di destinazione: circa 260 milioni investiti in immobili e 800 milioni di nostri investimenti mobiliari. Di questi, per dare un po’ di numeri, degli immobili abbiam detto che abbiamo circa 220 milioni investiti in Italia e 40 milioni all'estero, dei 260. Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari, dei nostri 800, ne abbiamo 370 investiti in Italia e 430 fuori Italia.
  Per quanto riguarda l'economia reale, abbiamo investito 150 milioni, circa il 15 per cento del nostro patrimonio: 100 sono private equity infrastrutture e 50 milioni con la Banca d'Italia.

  GIUSEPPE GALATI. Col supporto anche della documentazione che ci avete lasciato, se ci sarà bisogno di qualche integrazione, avremo modo di sentirci.

  PRESIDENTE. Vi ringraziamo della vostra partecipazione. Dispongo che la documentazione presentata sia allegata al resoconto stenografico della seduta odierna e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.30.

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ALLEGATO

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