XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 78 di Giovedì 19 ottobre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione della Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (ENPAB), Tiziana Stallone, e del Direttore generale dell'Ente, Massimo Opromolla.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 3 
Stallone Tiziana , presidente dell'ENPAB ... 3 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 5 
Stallone Tiziana , presidente dell'ENPAB ... 5 
Opromolla Massimo , direttore generale dell'ENPAB ... 5 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 6 
Di Gioia Lello , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documentazione presentata dall'ENPAB ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 14.45.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione della Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (ENPAB), Tiziana Stallone, e del Direttore generale dell'Ente, Massimo Opromolla.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione della Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (ENPAB), Tiziana Stallone, e del Direttore generale dell'Ente, Massimo Opromolla.
  Do la parola al relatore sui bilanci dell'Ente, onorevole Giuseppe Galati.

  GIUSEPPE GALATI. Grazie, presidente. Noi dobbiamo esprimere un parere sull'esame dei bilanci consuntivi dal 2011 al 2015, di quelli preventivi dal 2011 al 2015 e del bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2014.
  Così come abbiamo operato per le altre Casse di previdenza, noi abbiamo lavorato insieme con gli uffici e con i consulenti e siamo arrivati quasi alla stesura del parere finale che, come ha ricordato, sarà portato da lei al voto in Commissione. In questa seduta abbiamo da porre solo tre questioni, in maniera tale da poter avere ampia conoscenza di elementi per esprimere il nostro parere. Vado subito alle questioni poste.
  La prima questione è questa. Appare rilevante, anche rispetto al volume del patrimonio complessivamente investito, la consistenza delle disponibilità liquide detenute dall'ente, che nel 2015 presentano un valore pari a 133,5 milioni di euro, in forte incremento rispetto ai valori del 2014 e del 2013, che si attestavano a 99 milioni e 67,8 milioni. Quali sono le motivazioni di questo aumento?
  L'altra questione posta è: il Fondo indennità di maternità, alimentato dal versamento annuale di uno specifico contributo raccolto dagli iscritti, la cui consistenza è data dagli accantonamenti risultanti dal saldo fra contributi e prestazioni erogate in ciascun esercizio contabile, presenta nel 2015 un valore pari a 22.301 euro.
  Stante l'elevata percentuale della quota femminile fra la platea degli iscritti, pari nell'esercizio 2015 al 72 per cento, a giudizio dell'ente l'andamento gestionale di questo citato Fondo potrebbe presentare problemi di criticità per il futuro?
  Terza questione: quali misure sono state intraprese per ridurre l'elevato ammontare dei crediti contributivi, tenuto conto anche dei rilievi formulati dal Collegio dei Sindaci nella relazione al bilancio consuntivo del 2015?

  TIZIANA STALLONE, presidente dell'ENPAB. Grazie, presidente, grazie all'onorevole Commissione. In risposta ai vostri quesiti abbiamo redatto un documento che vi consegneremo, quindi pensavo di riassumere orientativamente le risposte, poi qualora Pag. 4 ci fossero delle domande di approfondimento siamo qui per specificarle.
  Veniamo alla prima domanda, quindi alla questione della liquidità e della differenza presente nelle diverse gestioni 2013, 2014 e 2015, quindi l'incremento della liquidità. Prima di tutto ricordiamo, per fare una fotografia dell'ente, che abbiamo un piano di investimenti strategico che nel 2015 è stato cristallizzato in un documento sulla politica degli investimenti, che è ritagliato su un’asset allocation strategica. Tutto questo ovviamente in linea con proiezioni attuariali e legato a quelli che sono gli oneri di garanzia per le future prestazioni.
  Fatta questa premessa, la liquidità rientra nelle possibili strategie della Cassa di previdenza, quindi noi abbiamo fissato un limite minimo e un limite massimo della liquidità. In quest'ultimo periodo storico sono noti la volatilità dei mercati e il contesto geopolitico particolare, quindi ci siamo chiesti più volte all'interno dell'ente come gestire in maniera strategica la liquidità a protezione del patrimonio. In particolare, nella gestione alla quale fate riferimento abbiamo utilizzato in maniera tattica, quindi a breve termine, l'incremento della liquidità in maniera compensativa, quindi per proteggere da un impatto negativo il patrimonio.
  Per venire al cuore delle vostre richieste, è stata una specifica esigenza di protezione del patrimonio dalla volatilità dei mercati, dopodiché c'è stata, per una serie di situazioni, una positiva remunerazione di questa liquidità, a fronte di tassi di interesse negativi ai quali assistevamo. Questa liquidità ha anche consentito, come dirò a breve, di poter intervenire poi con degli investimenti strategici, quindi tenerci pronti per cogliere le occasioni di mercato, oltre che contenere la dispersione degli investimenti.
  Concludendo su questo primo punto, abbiamo un gettito di liquidità ogni anno di 32 milioni di euro, che sono di fatto i contributi dei nostri iscritti, e in quell'anno decidiamo in che modo comportarci con questa liquidità. Vi anticipo che nel consuntivo 2017 si troverà una variazione importante della liquidità che ci avete segnalato, con una riduzione del 30 per cento, perché quest'anno la situazione dei mercati è stata diversa, quindi ci siamo nuovamente ricollocati su un altro livello di investimenti.
  Abbiamo inviato tutta questa documentazione in formato elettronico, comunque abbiamo anche il cartaceo.
  Per quanto riguarda la seconda domanda, ovviamente è una considerazione che accogliamo in maniera positiva, perché la presenza di questo alto tasso di femminilità caratterizza il nostro ente, quindi abbiamo costruito tutta una politica assistenziale sulle tante donne che caratterizzano il nostro ente.
  La domanda specifica è se la fotografia del Fondo di indennità di maternità di 22.000 euro possa coprire poi le maternità future. Dico subito che in realtà questo fondo è la coda, quindi è l'avanzo positivo di una gestione delle indennità di maternità di quell'anno.
  Mi spiego meglio. Secondo l'articolo 30, comma 2, del nostro Regolamento, l'ente ogni anno delibera l'ammontare della contribuzione da parte di tutti gli iscritti in relazione alla normativa sulla maternità, quindi ogni anno il fondo si costituisce dal gettito della contribuzione relativa alla maternità oltre al contributo che richiediamo annualmente allo Stato, quindi in quell'anno il fondo era costituito da 1,574 milioni di euro e 689.000 euro che venivano dallo Stato, quindi l'ammontare del fondo complessivo nel 2015 era di 2,264 milioni di euro.
  Abbiamo erogato 2,241 di maternità, quindi quello a cui assistiamo non è l'ammontare del fondo, ma la coda, l'avanzo, il residuo. Dovendo tendere a zero, nell'anno successivo viene riformulato in funzione dell'avanzo il successivo contributo di maternità.
  Se non ci sono domande, vado all'ultimo quesito oggetto di questa audizione, sempre rispetto al bilancio consuntivo 2015 e riferito all'ammontare dei crediti contributivi, quindi dei crediti scritti in bilancio.
  Bisogna premettere che la contribuzione da parte degli iscritti da Regolamento avviene in quattro rate, quindi aprile e Pag. 5giugno le prime due rate, i minimi, dopodiché abbiamo un soggettivo che è differito all'anno successivo, perché il conguaglio è calcolato sui redditi 2015, quindi la data di riscossione e di questi crediti è successiva al bilancio, quindi dobbiamo fare una previsione in bilancio di questi crediti, e il gettito ogni anno è di circa 25 milioni di euro, che dobbiamo a forza, andando il bilancio non per cassa ma per competenza, ascrivere.
  Su quanto chiesto possiamo commentare che di fatto questi crediti che devono ancora essere pagati dagli iscritti non possono inficiare la sostenibilità dell'ente, perché l'ente al massimo può avere una problematica di sostenibilità con il gettito del contributo integrativo che noi riscuotiamo nello stesso anno. Questo a livello delle prestazioni non crea un reale problema.
  Per quanto riguarda invece l'integrativo, noi ci proteggiamo ogni anno con un Fondo di svalutazione crediti (in bilancio avete visto sicuramente la stratificazione del credito), quindi l'integrativo 2015 veniva coperto tramite questo Fondo per il 2015 e 50 per cento del 2016.
  Abbiamo poi un sistema di riscossione, che tranquillizza prima di tutto il nostro ente, di quella che è una morosità, ma in questo caso non lo è, perché sono contributi che devono rientrare. Questo sistema è estremamente efficiente, dalla lettera di diffida...

  GIUSEPPE GALATI. Come provvedete al recupero crediti?

  TIZIANA STALLONE, presidente dell'ENPAB. In realtà per questi crediti dobbiamo attendere la scadenza, quindi attendiamo l'anno successivo la scadenza, ma qui magari il direttore può intervenire perché è una cosa tecnica.

  MASSIMO OPROMOLLA, direttore generale dell'ENPAB. Per rispondere alla domanda, l'ultima fase è la cartella esattoriale tramite ex Equitalia, oggi Agenzia delle Entrate, quindi questo è il nostro sistema dal 2000 per il recupero crediti.
  Rispetto all'ultima domanda, vista la sensibilità della Commissione rispetto ai crediti verso gli iscritti, a maggiore specificazione di quanto diceva la presidente, nel nostro bilancio quando noi andiamo a indicare (ne tiene conto anche il Collegio Sindacale nella relazione) i crediti verso gli iscritti, c'è una buona quantità di crediti, che stimiamo generalmente in circa 25 milioni di euro, che sono di competenza dell'anno di approvazione del bilancio, ma non possono essere considerati inadempimenti, perché le rate scadono a settembre-ottobre, quindi successivamente all'anno di approvazione del bilancio, e solamente dopo, con la dichiarazione fiscale e quindi con la presentazione del Modello unico, riusciamo a determinare l'effettivo conguaglio, quindi la parte finale che è anche quella più sostanziosa.
  Da quell'importo che noi vediamo a bilancio dobbiamo quindi togliere una parte molto sostanziosa, questi 25 milioni di euro, che sono crediti che noi stimiamo e dobbiamo indicare contabilmente in bilancio, ma che non sono inadempimenti, perché le date di pagamento non sono ancora scadute.
  Questa è una prima precisazione. Per quanto riguarda la parte residuale del credito, perché giustamente la Commissione chiedeva come la monitoriamo e cosa facciamo, ammonta a circa 12 milioni, di questi 5,3 milioni sono monitorati con delle rateizzazioni interne, perché l'ente mette a disposizione degli iscritti la possibilità di rateizzare eventuali debiti, quindi un 50 per cento sono in rateizzazioni interne, l'altro 50 per cento, quindi ulteriori 5,3 milioni di residuo con le cartelle esattoriali ex Equitalia e di questi 5,3 milioni circa 2,5 milioni sono con rateizzazioni Equitalia che, come sappiamo, arrivano fino a 120 mesi.
  Anche per queste forme di credito verso gli iscritti, quelle in rateizzazione, dobbiamo dire che effettivamente sono crediti che contabilmente dobbiamo imputare in bilancio, ma sono rappresentati da debiti che hanno delle scadenze successive rispetto alla data in cui li andiamo a contabilizzare. Giusto per avere una fotografia, il Pag. 6credito reale verso gli iscritti è molto residuale, perché quella dei biologi è una categoria abbastanza abituata a pagare, e poi dal 2000 abbiamo una procedura interna che non lascia spazio e in più interrompiamo annualmente i termini prescrizionali in ogni caso.
  In più, in via prudenziale, come diceva la presidente, l'ente ha istituito un Fondo svalutazione crediti di circa 4 milioni di euro, che copre abbondantemente tutta la contribuzione integrativa, perché sapete che da noi versano contribuzione soggettiva e integrativa e la maternità di cui abbiamo parlato prima, quella soggettiva è quella che determina il montante e quindi poi la prestazione.
  Quella che serve effettivamente per la gestione, ai sensi del 103 del 1996, è la parte integrativa, quindi l'eventuale inadempimento da parte dell'iscritto che può essere considerato come un vero e proprio costo in termini di sostenibilità è soltanto la parte dell'integrativa, perché poi la 335 mi dice: «se tu non versi la contribuzione, ti andrò ad erogare una prestazione parametrata soltanto a quanto hai effettivamente versato e accreditato sul tuo montante», quindi, con riferimento alla parte di contribuzione integrativa, questo fondo svalutazione crediti copre abbondantemente, come se tutti ad oggi non ci dovessero più pagare le contribuzioni, quindi non ha alcun effetto sulla eventuale sostenibilità da parte dell'ente. Grazie.

  GIUSEPPE GALATI. Grazie, presidente, valuteremo la nota integrativa e insieme con gli uffici predisporremo il parere.

  PRESIDENTE. Nel ringraziare i nostri ospiti per la disponibilità, dichiaro conclusa l'audizione e dispongo che la documentazione prodotta sia allegata al resoconto stenografico della seduta odierna.

  La seduta termina alle 15.05.

Pag. 7

ALLEGATO

Pag. 8

Pag. 9

Pag. 10

Pag. 11