XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta n. 50 di Mercoledì 14 settembre 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del presidente della Fondazione Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio (ENASARCO), Gianroberto Costa.
Di Gioia Lello , Presidente ... 2 ,
Costa Gianroberto , presidente della Fondazione Enasarco ... 2 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 4 ,
Puglia Sergio  ... 4 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 4 ,
Puglia Sergio  ... 4 ,
Galati Giuseppe (Misto-ALA-MAIE)  ... 5 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 5 ,
Costa Gianroberto , presidente della Fondazione Enasarco ... 5 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 7 ,
Costa Gianroberto , presidente della Fondazione Enasarco ... 7 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 7 ,
Costa Gianroberto , presidente della Fondazione Enasarco ... 7 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 14.55.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del presidente della Fondazione Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio (ENASARCO), Gianroberto Costa.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei Fondi pensione e Casse professionali, con riferimento agli investimenti mobiliari e immobiliari, e tipologia delle prestazioni fornite, anche nel settore assistenziale, l'audizione del Presidente della Fondazione Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio (ENASARCO), dottor Gianroberto Costa.
  Il dottor Costa è da poco presidente di Enasarco, quindi gli auguriamo buon lavoro per l'attività intensa che dovrà sviluppare nei prossimi mesi. Avverto che il dottor Costa è accompagnato dal direttore generale, Carlo Bravi, e dalla dirigente del servizio bilancio, Carolina Farina.
  Cederei subito la parola al dottor Gianroberto Costa, Presidente della Fondazione Enasarco, per un'illustrazione a cui seguiranno le domande dei colleghi.

  GIANROBERTO COSTA, presidente della Fondazione Enasarco. Ringrazio il presidente e tutti voi per gli auguri che sono d'obbligo e necessari, stiamo percorrendo una strada nuova perché con la riforma dello Statuto e con le elezioni ci troviamo a gestire un ente che ha una storia, un passato, ma è essenzialmente un ente totalmente nuovo, con regole recenti all'interno, con motivi di partecipazione ben diversi, con dei rappresentanti realmente eletti.
  Anche i risultati elettorali indicano con più del 24 per cento di partecipanti al voto che si è riusciti a rompere uno schema e a indurre gli iscritti a votare. Credo che la partecipazione sia la più alta che si è avuta nelle Casse previdenziali e legittimi questa squadra in modo forte.
  Siamo una squadra e ho avuto l'onore, il piacere e anche la responsabilità di essere eletto all'unanimità, anche se è stata una campagna elettorale brillante e si sono usati toni abbastanza alti, che potevano essere prodromici a una situazione all'interno molto più difficile di quella che ci troviamo ad affrontare adesso.
  C'è voglia di costruire, c'è voglia di gestire un ente nel modo nuovo a cui ci obbligano le nuove norme interne regolamentari, abbiamo incominciato a costituire le Commissioni e a delineare le strategie, sappiamo che alcune regole all'interno andranno modificate, perché lo Statuto ha rivelato qualche difficoltà nella gestione della campagna elettorale e quindi unanimemente abbiamo considerato nella competizione che forse le regole dovevano essere corrette, stiamo lavorando intensamente Pag. 3 per quel processo strategico che l'ente deve intraprendere.
  Come sapete, siamo un ente previdenziale molto diverso dagli altri, un ente previdenziale che forse, non avendo dei professionisti, non avendo all'interno dei rappresentanti iscritti agli Albi, vive una vita molto diversa, con una base di assistiti fortemente correlata all'economia del Paese, perché l'80 per cento dell'attività economica del Paese passa attraverso l'intermediazione, quindi attraverso l'intermediazione di agenti e rappresentanti, e una base complessiva che vive rispetto agli altri enti previdenziali cambiamenti di tipo diverso.
  Nei giorni scorsi Itinerari Previdenziali ha presentato il report, nel quale si notava come quasi tutti i beneficiari degli enti si incrementassero, mentre noi abbiamo avuto una diminuzione del 2,6 per cento della base assistita. Questo perché siamo correlati fortemente all'andamento del sistema economico.
  L'ente a nostro parere nelle prime valutazioni che abbiamo fatto (siamo stati eletti a giugno, quindi stiamo affrontando tutta l'analisi della situazione patrimoniale dell'ente) è in sicurezza, abbiamo qualche decimo di punto rispetto alla copertura prevista dalle norme, abbiamo in attivo questa operazione di dismissione patrimoniale, il Progetto Mercurio, che sta andando avanti e sembra che ci possa permettere di rispettare i tempi (2017 erano i tempi previsti). Inoltre la situazione degli investimenti con la sentenza inglese su Lehman Brothers si avvia a una soluzione, e qui la sfida incomincia a diventare di tipo diverso.
  Il Consiglio considera il ruolo che può avere l'ente nel superare il gap tecnico che abbiamo laddove gli agenti e i rappresentanti soffrono l'economia del Paese che non va, quindi è opportuno che l'ente ponga tra le proprie strategie un intervento in tal senso.
  Noi siamo tra gli enti previdenziali quello che investe di più nell'economia reale, se la media degli altri enti previdenziali è il 4 per cento, noi siamo arrivati al 6 per cento, però non crediamo che sia sufficiente, crediamo che si possa attivare un percorso proficuo maggiore e si possa individuare l'incremento complessivo di queste risorse gestite sulla situazione Italia.
  Anche qui abbiamo incominciato a dire (e credo che le organizzazioni di rappresentanza degli enti previdenziali ci abbiano dato ascolto) che, se si riuscisse a far massa comune da un punto di vista investimenti sull'economia reale e sulle infrastrutture, probabilmente si riuscirebbe a immettere delle risorse rilevanti nel sistema e a cambiare.
  Tenete presente che con tutto il sistema degli enti previdenziali, il sistema delle fondazioni bancarie e tutto il patrimonio che è messo nel privato siamo a una cifra di 270 miliardi, quindi, se solo si pensasse a un investimento del 20-25 per cento in economia reale del Paese, calcolate quante finanziarie si potrebbero fare in investimenti reali nel mondo delle imprese e delle infrastrutture, lasciando allo Stato gli altri adempimenti necessari, che sono l'abbattimento delle imposte e gli interventi per il rilancio dell'economia.
  Stiamo lanciando queste cose, abbiamo vissuto questa prima esperienza di Atlante, abbiamo cercato di giocarla da protagonisti anche confrontandoci, ma non abbiamo avuto la possibilità di declinarla; non dico di decidere se sì o no, ma di declinarla in modo articolato, probabilmente bisognava aprire un tavolo di lavoro con il Governo in modo da poter declinare le opportunità, che sono determinate dalla rimozione di alcuni vincoli.
  Investire in questo momento nell'economia reale del Paese significa rischi; probabilmente non si distolgono risorse importanti se si chiede a Cassa depositi e prestiti di partecipare a coprire il rischio per gli investimenti. Poi qualche politica e logica di abbattimento anche dell'imposizione sugli investimenti in economia reale potrebbe essere utile, perché incentiverebbe sicuramente da un punto di vista psicologico ed emotivo dei passaggi in questo senso.
  Siamo un ente che sta riassettando la propria asset allocation. È vero che l'ultima asset allocation è stata improntata nel 2015, ma gli andamenti economici del Paese impongono una rimeditazione forte, non lasciandola Pag. 4 ad adempimenti economici pratici, matematici, ma bensì incominciando a valutare con attenzione il ruolo strategico che l'ente deve avere nel contesto Paese.
  Si tratta di un confronto a volte difficile, perché c'è tutta una scuola relativa alla declinazione degli investimenti, dove innovare e portare idee diverse diventa non facilissimo.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Lascio la parola ai colleghi che desiderino intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  SERGIO PUGLIA. Grazie, presidente, sarò abbastanza sintetico e cercherò di andare spedito. Innanzitutto ovviamente faccio i miei migliori auguri al Presidente Costa per il nuovo incarico che è chiamato a ricoprire in questi anni.
  In riferimento a Enasarco sto terminando la mia relazione per quanto riguarda i bilanci, sui quali volevo fare un'osservazione perché circa un anno e mezzo fa, il 17 dicembre 2014, facemmo un'audizione in cui avevo pronta una relazione da consegnare a Enasarco e che purtroppo per una mia dimenticanza non chiesi alla Commissione di poter allegare a quella seduta, che era la seduta n. 59 del 17 dicembre 2014. A fronte di ciò successivamente inviai una mail tramite la mia posta elettronica, Sergio.Puglia@Senato.it, a tutti i componenti perché questa relazione conteneva osservazioni e dati che non sono altro che un'estrapolazione di alcune osservazioni della Corte dei Conti.
  In riferimento a questo chiedo al presidente la possibilità di allegare questa relazione e poi consegnarla ad Enasarco; in questa sede non la consegno materialmente perché è veramente molto corposa, quindi eventualmente se il presidente ritiene di darmi questa possibilità la utilizzerò, altrimenti adopereremo il canale giornalistico o nostre risorse telematiche per diffondere questa relazione.

  PRESIDENTE. Semplicemente per una questione di correttezza con tutti – e come avevo già avuto modo di dirle con una mia lettera di luglio scorso – preciso che non possiamo in sede di audizione allegare sue relazioni, ma dobbiamo svolgere il dibattito che si sta sviluppando tra l'esposizione che ha fatto il presidente di Enasarco e le domande che lei riterrà opportuno porre.
  Lei è già titolare della relazione sui bilanci, che vedrà impegnati i commissari quando la discuteremo, quindi cerchiamo di scindere le cose per una questione metodologica: lei può fare tutte le domande che ritiene più opportune al Presidente di Enasarco che si avvale anche del contributo del direttore generale e del direttore del Servizio bilancio, ma non possiamo allegare una sua relazione, anche perché sarebbe una cosa anomala dal momento che lei come relatore è già titolare di una specifica relazione su cui discuteremo successivamente.
  Il fatto che lei invece oggi ponga delle domande è opportuno e ci risolve anche alcuni problemi.

  SERGIO PUGLIA. Grazie, presidente, forse mi sono spiegato male, perché effettivamente ho chiamato relazione due cose diverse: c'è la relazione sui bilanci di cui sono titolare e delle osservazioni di cui ho dato notizia a tutti i membri tramite mail, osservazioni che vorrei consegnare alla Commissione, fermo restando che lei, presidente, può giustamente non consentirmi per diverse motivazioni di allegare queste osservazioni molto corpose la cui lettura richiederebbe un paio d'ore.
  Abbiamo ricevuto segnalazioni che alcuni membri del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione potrebbero non possedere i requisiti per ricoprire il ruolo in base al Titolo 2, Organizzazione e funzionamento, del nuovo Statuto della Fondazione Enasarco. In particolare mi riferisco all'articolo 5, comma 3 che recita: «i componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci possono svolgere le relative funzioni non oltre due mandati consecutivi» e all'articolo 8, relativo ai requisiti di onorabilità e in particolare ad «eventuali azioni penali in corso o condanne a pena detentiva con sentenza definitiva». Pag. 5
  A tal proposito, Presidente Di Gioia, chiedo che la Commissione acquisisca in tempi rapidi dalla Fondazione Enasarco tutta la documentazione relativa ai membri del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci, al fine di verificare la coerenza dei nuovi membri con lo Statuto della Fondazione e inviare una missiva al Ministero del lavoro per acquisire la documentazione che certifichi il rispetto dello Statuto della Fondazione da parte dei membri della Fondazione.
  Questo è quanto volevo considerare in riferimento al nuovo CdA, fermo restando quanto detto prima relativamente alle osservazioni contenute nel documento da me prima menzionato. Grazie.

  GIUSEPPE GALATI. Innanzitutto anch'io faccio gli auguri di buon lavoro al Presidente Costa, la cui elezione nello scorso mese di giugno auspico rappresenti un momento di svolta all'interno di questo ente che, come ricordava il collega Puglia che è relatore per i bilanci, riteniamo che si debba aprire a un nuovo corso con il suo nuovo management e le relative performances.
  È innanzitutto da rilevare che, come evidenziato dal presidente, l'elezione di questo Consiglio di amministrazione è avvenuta con una grande partecipazione e quindi una grande trasparenza, cosa che soprattutto dopo la riforma dello Statuto fa trasparire l’animus con cui si vuole lavorare.
  D'altra parte, questo ente oggi ha dalla sua anche la quasi definizione della vicenda annosa e per certi versi dolorosa della controversia contro Lehman Brothers che sembra ormai giunta quasi a conclusione, perché mi sembra di capire che manchi soltanto l'appello finale, e lei giustamente fa gli scongiuri perché 67 milioni di euro servono soprattutto a Enasarco!
  Vorrei però concentrarmi su una frase che credo lei abbia maggiormente sviluppato nella relazione, sul ragionamento che si condensa nell'espressione «patto tra generazioni», cioè di come incentivare e sostenere i tanti giovani che vivono a lungo nel precariato e soprattutto come partecipare alla crescita del Paese, laddove anche noi siamo partiti grazie all'intuizione del Presidente Di Gioia con un lavoro sulla capacità di investimento degli enti previdenziali nell'economia reale, e lei ci ha ricordato che il suo ente ha una percentuale del 6 per cento di investimenti su 7 miliardi di patrimonio, cosa non di poco conto.
  Vorrei quindi approfondire questo aspetto, tenuto conto che le nostre ultime riunioni di fine luglio e di agosto si erano concentrate su questo anche con audizioni dell'Adepp che abbiamo ritenuto che sulla vicenda del Fondo Atlante si sia mosso con qualche incertezza.
  Vorrei sapere in che direzione debba essere indirizzato il vostro intervento per le iniziative nell'economia reale con queste risorse che mi sembrano rilevanti.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, lascio la parola al Presidente Costa per la replica.

  GIANROBERTO COSTA, presidente della Fondazione Enasarco. Due risposte, senatore Puglia, abbastanza complesse, perché dicevo prima che lo Statuto, pur essendo stato sottoposto a reiterati vagli degli organi di vigilanza e dei Ministeri vigilanti, ha qualche impurità, quindi nell'applicazione pratica alcuni problemi non sono risolti.
  Si potrebbe dire che ci sono dei problemi perché, se c'è un sistema di rinnovo dei consiglieri in caso di perdita dei requisiti, che è molto aleatorio, non si riesce bene a capire come sostituirli; c'è un terzo di signori che sono in lista d'attesa per entrare in Consiglio ma, se si superasse il terzo, bisognerebbe probabilmente indire di nuovo le elezioni.
  Le elezioni sono state montate con un Collegio unico nazionale che, come potete immaginare facendo politica, è un approccio complicatissimo, perché con 270.000 elettori sul Collegio nazionale è stata veramente una campagna che ha avuto successo, dato che il numero dei partecipanti è stato rilevante.
  Quando dicevo che presenta qualche impurità alludevo al fatto non precisato dei Pag. 6due mandati consecutivi, laddove i consulenti hanno sostenuto che la prassi consueta è che si parta con il computo dal rinnovo statutario. Se si partisse così, e abbiamo appena completato le fasi di analisi dei requisiti dei consiglieri, avremmo tre consiglieri al terzo mandato, quindi abbiamo chiesto un parere e stiamo verificando con il Ministero vigilante del lavoro qual è la situazione alternativa.
  I tecnici, i professionisti e i professori universitari mi dicono che c'è una casistica rilevante che dice che il computo parte dall'applicazione del nuovo Statuto, però certezza non c'è.
  Sul problema dei requisiti etico-morali devo dire che abbiamo fatto anche un vaglio importante perché lo Statuto prevede requisiti esperienziali importanti che tutti i consiglieri hanno in questo momento, quindi avremo un Consiglio molto qualificato da un punto di vista tecnico.
  Per il secondo quesito sui requisiti di onorabilità l'attuale schema statutario prevede alcune casistiche e non c'è un consigliere che incorra in casistiche non previste dallo Statuto. Probabilmente nella revisione della Statuto bisognerà fare maggior chiarezza, perché due consiglieri hanno azioni in atto nei loro confronti, ma non per reati o violazioni previsti negli impedimenti statutari.
  Credo di non poterle rispondere più approfonditamente, perché sono dati legati al segreto istruttorio, quindi ho difficoltà a spiegarli, però i sindaci hanno verificato le violazioni e non sono ostative. Tutti gli altri hanno carichi pendenti perfettamente regolari. Se poi c'è necessità di approfondire questo tema, vediamo il modo tecnico per approfondirlo.
  Dal punto di vista del patto generazionale abbiamo un problema non irrilevante: il numero degli attivi passa da 259.000 nel 2011 a 240.000 nel 2015, quindi un calo rilevante di nuove iscrizioni. A nostro parere due elementi determinano questo trend negativo (è l'unica Cassa che ha questo trend negativo).
  Il primo è la situazione economica complessiva del Paese, laddove le curve dell'andamento economico e le curve dei nostri iscritti coincidono, con qualche ritardo che è la conseguenza dell'intervallo temporale di chiusura delle imprese, ma la dinamica è correlata.
  L'altro problema è culturale (e qui ci sarà uno sforzo rilevante), perché quello dell'agente di rappresentanza specialmente per i giovani è un mestiere di passaggio, non un mestiere definitivo, quindi la tendenza è quella di percorrere un periodo di precariato per poi andare a conseguire il posto fisso. Qui probabilmente c'è un ruolo culturale che l'ente può svolgere pesantemente, cercando di spiegare quale opportunità economica e di crescita c'è in questo settore, e quindi incentivare i giovani.
  Anche qui stiamo cercando di fare dei calcoli di sostenibilità in relazione alla possibilità di agevolare la contribuzione all'ingresso dei giovani, in modo da indurre anche le imprese a non seguire questa tendenza del giovane ad eludere l'iscrizione facendola diventare un passaggio di precariato, ma dargli una posizione più stabile.
  Come sapete, ci sono problemi di sostenibilità, quindi ogni conto va fatto nel dovuto modo, stiamo verificando con gli attuari il peso di questo inserimento e cercheremo sicuramente di risolverlo, perché è un momento di impatto non irrilevante.
  Economia reale. Le norme in vigore non rendono semplicissimi gli interventi sull'economia reale, i mix degli asset allocation prevedono investimenti ben diversi, secondo standard di scuola che a nostro parere (e qui il dibattito si è aperto) non corrispondono integralmente a un andamento dell'economia decisamente diverso.
  Faremo lo sforzo (forse saremo i primi) di incrementare questa quota, ma trovando dei modelli che ci permettano di rimanere all'interno delle norme. Gli oggetti dell'investimento sono equity nelle imprese e infrastrutture, due passaggi dove l'importante è garantire che le infrastrutture arrivino a termine, quindi gli investimenti abbiano un processo certo di consolidamento nel tempo, con la possibilità di garantire il ritorno necessario per garantire il pagamento delle pensioni.
  Per le imprese abbiamo avuto situazioni di successo per i percorsi che abbiamo Pag. 7fatto in questo momento, si potrebbe andare in modo più incisivo se si instaurasse un patto con lo Stato che si impegni a diminuire il rischio e dare copertura.
  Questo nella prima fase era stato immaginato per Atlante, poi è scomparso dalle procedure, quindi Cassa depositi e prestiti dava la garanzia sul rischio, in modo tale che l'investimento potesse essere produttivo nell'economia reale, ma anche garantire il pagamento delle pensioni e quindi gli interventi necessari.
  Altra cosa che stiamo cercando di mantenere sempre nel discorso dei patti generazionali è la parte della quota assistenza. Stiamo immaginando di garantire all'agente o al promotore finanziario (i due mondi che rappresentiamo maggiormente) una serie di garanzie di assistenza medica per i grandi eventi. In occasione del recente terremoto siamo stati i primi – ma si è notato poco perché lo abbiamo fatto addirittura dodici ore dopo – ad intervenire immediatamente garantendo ai nostri 48 promotori finanziari le coperture economiche nei comuni soggetti al terremoto, altro percorso importante che può agevolare i giovani a vedere una sicurezza nell'intraprendere una professione di quel tipo.

  PRESIDENTE. Grazie, presidente. Noi possiamo ulteriormente procedere in questo modo, senatore Puglia: lei è relatore per quanto riguarda i bilanci Enasarco, e il metodo adottato all'interno della nostra Commissione prevede che il relatore se ha delle questioni possa invitare alla discussione l'ente a cui deve sottoporre queste domande, come avvenuto per le altre Casse.
  In virtù di ciò, ove sarà ritenuto opportuno, potremo convocare di nuovo il Presidente di Enasarco, che rispetta totalmente le istituzioni ed è disponibile a venire a darci le informazioni necessarie ad assolvere al nostro compito. Questo può essere il quadro di riferimento.
  Le chiedo una ultima cosa prima di chiudere la nostra audizione ringraziandola ancora: su alcuni giornali, IlCorrieredellaSera.it e Il tempo, è venuto fuori la notizia secondo cui voi avete dato degli immobili al clan Fasciani di Ostia.
  Sarebbe opportuno ovviamente smentire questa circostanza, perché ci sembra particolarmente preoccupante, e questa è la sede ufficiale per dare una risposta o fare una smentita per quanto riguarda questa notizia.

  GIANROBERTO COSTA, presidente della Fondazione Enasarco. Qui bisogna aprire un capitolo, che è quello delle occupazione abusive e delle invasioni effettuate ad opera di situazioni borderline. Noi stiamo collaborando con gli organi giudiziari per fare chiarezza su alcune situazioni che anche noi abbiamo segnalato, perché l'invasività negli stabili ci preoccupa, sono state adottate delle soluzioni e per esempio appena c'erano degli stabili vuoti si garantivano posti a personale di polizia e ai carabinieri dalla zona, perché lasciandoli liberi si corre il rischio di occupazioni estremamente trasgressive o borderline.
  Da quanto leggevo anch'io sugli organi di stampa un sistema criminale attraverso azioni intimidatorie si informava dei locali liberi e li invadeva, usando dei sistemi e degli artifici per occuparli, spesso subentrava alla famiglia precedente vantando alcuni diritti.
  Su questo siamo abbastanza duri e abbiamo aperto un dialogo prima con il prefetto Tronca, adesso con il sindaco di Roma per trovare insieme soluzioni positive; una prima parte è stata avviata dal prefetto Tronca, perché abbiamo qualche stabile occupato, specialmente stabili affittati al Comune di Roma dove dovremo trovare delle soluzioni.
  Ho recentemente fatto due passaggi al Campidoglio, ma i travagli romani ci hanno impedito di declinare in modo approfondito la questione, però siamo attivi, quindi la preoccupazione è anche mia e sicuramente è uno dei punti determinanti dell'attenzione dell'ente.

  PRESIDENTE. Quindi lei ci dice che queste notizie di stampa sono imprecise.

  GIANROBERTO COSTA, presidente della Fondazione Enasarco. No, hanno occupato Pag. 8 stabili nostri, presidente, senza alcun titolo.

  PRESIDENTE. Al di là del chiarimento che noi abbiamo chiesto perché ci sembrava quanto mai opportuno, vi consiglierei anche di fare dei comunicati di precisazione di quanto è uscito sulla stampa nazionale.
  Nel ringraziare ancora i nostri ospiti, dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.40.