XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta n. 34 di Mercoledì 2 marzo 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del dirigente generale vicario e del direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), Vincenzo D'Amato e Antonello Crudo.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 
Di Salvo Titti (PD)  ... 3 
Di Gioia Lello , Presidente ... 4 
D'Amato Vincenzo , Dirigente generale vicario dell'Istituto nazionale di previdenza sociale ... 4 
Crudo Antonello , Direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale ... 4 
Di Salvo Titti (PD)  ... 6 
Crudo Antonello , Direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale ... 7 
Di Salvo Titti (PD)  ... 7 
La Monica Vito , Dirigente della direzione centrale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale ... 7 
Di Gioia Lello , Presidente ... 7

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LELLO DI GIOIA

    La seduta comincia alle 8.40.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Audizione del dirigente generale vicario e del direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), Vincenzo D'Amato e Antonello Crudo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei fondi pensione e casse professionali, con riferimento agli investimenti mobiliari e immobiliari, e tipologia delle prestazioni fornite, anche nel settore assistenziale, l'audizione del dottor Vincenzo D'Amato, dirigente generale vicario dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, e del dottor Antonello Crudo, direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale.
  Avverto che il dottor D'Amato e il dottor Crudo sono accompagnati dal dottor Vito La Monica, dirigente della direzione centrale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale.
  Do la parola alla vicepresidente Titti Di Salvo per lo svolgimento di un intervento introduttivo ai temi della odierna audizione.

  TITTI DI SALVO. Grazie, presidente. Cercherò di illustrare nel minor tempo possibile, per lasciare spazio agli auditi, le ragioni di questo incontro.
  Questo incontro è motivato da problemi che sappiamo esistere, anche molto seri, che nascono da difficoltà nell'incorporazione, di ormai tre anni fa, da parte dell'INPS di ENPALS e INPDAP, e che ha prodotto ovvie criticità nella definizione di procedure coerenti, nella redazione del piano industriale e della sua realizzazione.
  È assolutamente prevedibile che una scelta maturata molto rapidamente, come ci siamo detti spesso, avrebbe prodotto questi strascichi.
  Devo dire la verità. Io sono stata coinvolta, insieme ad altri colleghi, su questo particolare aspetto, in relazione a un passato professionale nell'ENPALS. Non mi aspettavo che fosse così acuta la sofferenza da parte di utenti ENPALS relativamente ad alcuni aspetti.
  In particolare, sulla richiesta di agibilità esiste una denuncia molto forte di difficoltà, che probabilmente sono legate – ce lo direte voi – a procedure standardizzate che non riescono a rispondere in tempi brevi a quelle richieste.
  A mio avviso, è ancora più seria la difficoltà nella ricostruzione contributiva ai fini del riconoscimento della prestazione previdenziale. Fin qui siamo a problemi che riguardano le procedure. Questo è ciò che immagino, ma poi ce lo chiarirete voi.
  C’è poi un terzo tema che riguarda la struttura stessa del lavoro dello spettacolo, che è un lavoro intermittente per definizione. Pag. 4A ogni sospensione c’è la necessità della riapertura della matricola da parte del lavoratore o della lavoratrice, con risposte differenti da parte delle sedi INPS. Alcune sedi dicono che non è necessario aprire una nuova matricola e altre affermano che invece è necessario.
  Mi riferisco in particolare a una lettera ufficiale, firmata dalle organizzazioni sindacali e dalle imprese del settore, che denuncia questa situazione, inviata al presidente Boeri. In questa lettera del novembre 2015 l'aspetto della matricola viene evidenziato, denunciando come l'istituto risponda a questo quesito in modo differente. Alcune sedi dicono che non è necessario modificare la matricola quando si riaccende una prestazione di lavoro e altre dicono il contrario.
  Riferisco questo aspetto perché fa parte di una lettera ufficiale, firmata dalle organizzazioni sindacali e dalle imprese del settore, che denunciano questo problema.
  Questi due aspetti, quello delle procedure, che immagino siano la causa delle disfunzioni che citavo poc'anzi, e quest'ultimo ci hanno spinto a chiedere un confronto con l'istituto, innanzitutto per capire esattamente come stanno le cose e in secondo luogo per domandarvi come pensate di risolvere i problemi. Questo è quanto.

  PRESIDENTE. Do la parola al dottor D'Amato per lo svolgimento della sua relazione.

  VINCENZO D'AMATO, Dirigente generale vicario dell'Istituto nazionale di previdenza sociale. Buongiorno a tutti. L'ENPALS, come ha correttamente messo in evidenza l'onorevole Di Salvo, è stata incorporata dall'istituto con un atto normativo, senza alcuna preparazione delle procedure. È stato un lavoro in corso. Con lo stesso decreto che ha determinato l'incorporazione c’è stata anche una profonda riforma del sistema pensionistico.
  La complessità delle procedure informatiche è stata duplice, perché da un lato si sono dovute adeguare le procedure differenti, con un sistema infrastrutturale, dal punto di vista informatico, completamente differente, e dall'altro ciò si è inserito in un contesto quale quello della riforma Fornero, che ha comportato di per sé la necessità di adeguare tutte le procedure ai nuovi sistemi di calcolo che la riforma ha necessitato.
  Inoltre, c’è stato un problema di natura organizzativa. Nel momento in cui con legge si dice che l'ente viene incorporato, demandando a una serie di atti di natura organizzativa, di competenza frammentata tra ministeri e istituto, la definizione del nuovo assetto, si determina una situazione che rallenta il processo decisionale ottimale.
  Occorrono una serie di interlocuzioni a più livelli per risolvere problemi relativi al personale, alla logistica e all'organizzazione all'interno della gestione ENPALS. Infatti, l'INPS ha un'articolazione strutturata a livello territoriale, mentre per l'ENPALS c'era un accentramento di tutto nella direzione generale.
  Fatta questa premessa, se il presidente è d'accordo, io darei la parola al dottor Crudo affinché illustri le diverse problematiche che messe in evidenza.

  ANTONELLO CRUDO, Direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale. Buongiorno. Entro nel merito delle singole problematiche.
  Come diceva il dottor D'Amato, sicuramente il problema dell'ENPALS e del Polo specialistico per la gestione della previdenza dei lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico (PALS) è un po’ più ampio ed è legato anche ad aspetti organizzativi.
  Consideriamo che noi agiamo nei tempi inevitabili che richiede un'integrazione che è calata dall'alto nell'arco di 24 ore. Peraltro fino alla metà del 2013 in linea di massima era rimasta in piedi la struttura organizzativa dell'ex ENPALS come era precedentemente. Solo da quel momento si è cominciato a fare un passaggio di natura organizzativa.
  Abbiamo sicuramente molto sofferto nel corso del 2014. Tuttavia, stiamo avendo già una ripresa per quanto riguarda Pag. 5il 2015, come i dati ci testimoniano. Con un contatto continuo col Polo previdenza PALS e con una serie di iniziative procedurali e anche di chiarimenti, contiamo veramente di riuscire a superare nel 2016 le maggiori difficoltà.
  Tralascio ovviamente il problema della riduzione delle risorse, che in qualche modo ha impattato. Noi avevamo bene o male una direzione generale ENPALS che faceva un'attività di produzione con circa 44-45 persone, mentre oggi nel Polo previdenza PALS, se non sbaglio, ci sono quindici o sedici unità che svolgono questo tipo di attività.
  Il dottor Lamonica, che era il direttore delle pensioni, oggi si occupa di tutta la normativa pensionistica e non solo di quella relativa ai lavoratori dello spettacolo. Contiamo di avere sicuramente un recupero.
  Uno degli aspetti che lei rappresentava e che probabilmente le è stato lamentato, ma che è in qualche modo risolto o comunque in fase di risoluzione, è proprio quello della ricostruzione della posizione assicurativa e contributiva.
  Noi abbiamo avuto un'integrazione a livello di denunce tra le aziende che dichiaravano al Fondo lavoratori spettacolo (vecchio decreto ministeriale n. 10) e il nostro UNIEMENS.
  C’è stato un momento in cui chiaramente, cambiando le procedure e cambiando i linguaggi, abbiamo fatto fatica e non riuscivamo ad alimentare le posizioni contributive dei lavoratori. Abbiamo avuto un gap nel corso del 2015.
  Questa situazione è stata risolta. Adesso siamo riusciti a migrare tutte le posizioni assicurative, anche per questa parte finale che aveva avuto un momento di blocco. Mi riferisco anche ai vecchi sistemi proprietari che erano dell'ENPALS dal punto di vista procedurale.
  Pertanto, oggi abbiamo posizioni contributive che si alimentano nella loro interezza. Probabilmente l'elemento che avevano rappresentato a lei, onorevole Di Salvo, era questo problema del buco del 2015. È un aspetto che abbiamo risolto e che chiaramente si trascina dietro una serie di attività consulenziali che possono essere permesse.
  È ovvio che a regime il tentativo è quello di superare quelli che noi chiamiamo «i sistemi proprietari», ovvero i vecchi sistemi procedurali dei vari enti che sono entrati, facendo un'osmosi che renda unico il sistema, anche per un'esigenza di economicità.
  Per quanto riguarda la struttura del lavoro, probabilmente c’è una risposta che non è univoca e non è corretta da parte di alcune sedi. Mi sembra di aver capito che lei si riferisca proprio al lavoratore, che, una volta iscritto nella gestione, rimane iscritto, un po’ come avviene nell'assicurazione generale obbligatoria.
  Sappiamo che c’è un lavoro fortemente intermittente nella maggior parte delle categorie del mondo lo spettacolo. Infatti, finiamo con l'avere una parte di disoccupazione, che peraltro era storicamente gestita dall'INPS e che rientra nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti; poi c’è questa parte dei lavoratori dello spettacolo.
  Non c’è un obbligo. Il lavoratore rimane iscritto in qualche modo; soprattutto il lavoratore dipendente è iscritto dal primo contributo che lui ha, indipendentemente dalla sua storia contributiva.
  Da quel che ho capito, sicuramente c’è un vulnus informativo tra le sedi INPS, ma cercheremo indubbiamente di chiarirlo, se lei mi conferma che è una problematica attinente al lavoratore e non alle aziende.
  Una problematica che invece concerne le aziende è quella relativa alla richiesta di agibilità. La richiesta di agibilità è una richiesta telematica. Ovviamente è necessaria una verifica di regolarità contributiva. Faremo degli approfondimenti. Può essere un problema di natura procedurale, ma forse anche di istruttoria della pratica sull'agibilità.
  L'agibilità non è altro che una regolarità contributiva circoscritta al mondo della contribuzione spettacolo. È una richiesta molto importante. Chiaramente è quella che permette di lavorare rispetto a un'attività teatrale o a qualunque attività e, quindi, è fondamentale.Pag. 6
  Rientra in un complesso di misurazione della regolarità contributiva, che, se non ricordo male, però, non è come il DURC, ma si restringe agli obblighi contributivi propri della gestione spettacolo. Forse è nel sistema più ampio di misurazione della regolarità contributiva che ci possono essere dei problemi.
  Immagino che i problemi a cui lei faceva riferimento non riguardino tanto la richiesta, che, se non sbaglio, è telematica e ha reiterato le impostazioni procedurali dell'ex ENPALS, quanto i tempi di risposta. Probabilmente c’è questo tema.
  Nel 2015 ci può essere stato anche un problema di assenza di denunce, nell'attività di osmosi molto importante che c’è stata della denuncia contributiva delle aziende tra parte spettacolo e parte Fondo pensioni lavoratori dipendenti.
  Per noi chiaramente prima dell'incorporazione la RAI presentava due realtà differenti. Si è dovuto immediatamente lavorare, per fare in modo che la RAI o qualunque altra azienda che potesse lavorare con lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti e lavoratori iscritti al Fondo spettacolo diventassero una sola azienda.
  Probabilmente qualche difficoltà in questa osmosi, anche dal lato delle aziende – che a volte fanno fatica e hanno ancora problemi di compilazione e di trasmissione delle denunce – nel 2015, che è stato un anno di passaggio, potrebbe aver determinato questo elemento.
  Comunque, da parte nostra ci sarà probabilmente un approfondimento anche con la competente direzione centrale entrate, per vedere che tipo di problematiche ci possono essere.
  È altresì possibile che questo periodo di passaggio e di assestamento nel 2015 abbia inciso anche sulla richiesta di agibilità, soprattutto se mi conferma che si riferiva ai tempi di risposta.
  Sulla questione della struttura del lavoro, faremo indubbiamente un approfondimento. Mi diceva che ha una lettera; eventualmente ne prenderemo visione. Per quello che abbiamo capito, si tratta di una posizione non corretta da parte di qualche nostra sede. Non si capisce il motivo per cui un lavoratore debba riscriversi con una matricola, a meno che non si tratti di qualche casistica particolare. L'approfondiremo. Io, per il momento, mi fermerei qui.

  TITTI DI SALVO. Innanzitutto vi ringrazio della risposta. La nostra audizione è pubblica, quindi i testi della risposta saranno pubblicati. Penso che sarà molto utile per le persone che hanno avuto problemi ascoltare la certezza, che ci avete dato, che i problemi sono in fase di risoluzione.
  Quelli più acuti erano quelli delle persone che non riuscivano ad andare in pensione, perché non risultava certificata la posizione contributiva esistente. Mi hanno detto che ci siano state anche delle manifestazioni davanti alla sede ex ENPALS di viale Regina Margherita, perché la problematica era particolarmente acuta.
  Ho ripreso la parola non solo per dire questo, ma anche per precisare meglio che cosa intendevo dire sul numero di matricola. È un'informazione ufficiale, che fa parte di una lettera mandata al presidente Boeri. È una lettera di richiesta d'incontro che è stata inviata il 25 novembre da imprese e sindacati del settore.
  Tra le ragioni di questa richiesta c’è la denuncia di questo problema: i lavoratori e le lavoratrici, che ovviamente cambiano continuamente contratto – il mondo dello spettacolo è fatto così – si trovano la richiesta di accensione di una nuova matricola da parte dell'istituto. Leggo il testo: «L'obbligo di sospendere e di riaprire di volta in volta la matricola, con le diverse soluzioni proposte dalle strutture territoriali INPS – delle quali qualcuna sostiene che si può ripartire dalla medesima matricola, altre che bisogna richiederne una nuova – sta creando ulteriori difficoltà al settore, considerando anche che esistono le piccole compagnie teatrali e gli artisti che lavorano con partita IVA».
  C’è un meccanismo che non si capisce, che non ha ragione d'essere, proprio per le cose che diceva lei, dottor Crudo, per il Pag. 7tipo di lavoro, ma anche perché la disoccupazione, sempre gestita dall'INPS, già identificava quelle persone.
  In ogni caso, questo è il tema. Vi chiedo di approfondirlo e di darci delle informazioni.

  ANTONELLO CRUDO, Direttore generale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale. Da quello che mi dice, penso che si riferisca al lato datoriale.

  TITTI DI SALVO. Il lato datoriale si riflette ovviamente sulle persone, e soprattutto c’è una risposta delle sedi INPS non uniforme.

  VITO LA MONICA, Dirigente della direzione centrale pensioni dell'Istituto nazionale di previdenza sociale. Io ribadisco che per quanto riguarda i nostri lavoratori iscritti all'ENPALS non c’è la necessità di una modifica delle matricole, cosa che non è possibile. L'intermittenza dei lavori è un elemento essenziale ed è ampiamente regolamentata, ed è anzi uno dei requisiti su cui si basa fondamentalmente la ripartizione dei lavoratori e, quindi, il calcolo della pensione.
  Probabilmente la questione riguarda delle aziende, ma potrebbe anche riguardare fattispecie di accompagnamento all'esodo e, quindi, nuove immatricolazioni. Lo valutiamo, ma sicuramente non riguarda il lavoratore.
  Tuttavia, probabilmente, come diceva il dottor Crudo, c’è un vulnus di informazione sul quale dobbiamo operare, perché le risposte, se non erro, non vengono dalla sede del Polo PALS, ma vengono dalla sede sul territorio. Forse c’è anche un problema di informazioni nostro, che dobbiamo chiaramente efficientare (uso un termine brutto, che comunque dà l'idea). Sicuramente il Polo PALS ha la contezza di come deve avvenire la cosa.
  Le uniche reimmatricolazioni avvenivano 40 anni fa. Succedeva a volte che, cambiando la data di nascita, che magari era scorretta, venivano reimmatricolate le persone, ma parliamo di 50 anni fa e di cose ormai ampiamente superate.

  PRESIDENTE. Ci auguriamo che diate informazione a tutte le sedi periferiche di muoversi nella stessa logica, perché altrimenti è normale che si creino problemi. Ci aspettiamo anche che in tempi rapidi forniate alla Commissione tutte le risposte che oggi oggettivamente non si è riusciti ad avere in maniera esaustiva.
  Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.10.