XVII Legislatura

IX Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 27 di Giovedì 3 aprile 2014

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Seguito dell'esame del documento conclusivo.
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 3 
Quaranta Stefano (SEL)  ... 3 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 3 
Quaranta Stefano (SEL)  ... 3 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 3 
Iannuzzi Cristian (M5S)  ... 3 
Catalano Ivan (Misto)  ... 4 
Mognato Michele (PD)  ... 4 
Brandolin Giorgio (PD)  ... 5 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 5 
Brandolin Giorgio (PD)  ... 5 
Gandolfi Paolo (PD)  ... 5 
Mauri Matteo (PD)  ... 5 
Quaranta Stefano (SEL)  ... 6 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 6 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 6 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 7 
Squeri Luca (FI-PdL)  ... 7 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 7 
Bianchi Nicola (M5S)  ... 9 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 9 
Bianchi Nicola (M5S)  ... 9 
Tullo Mario (PD)  ... 9 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 9 
Tullo Mario (PD)  ... 9 
Nardi Martina (SEL)  ... 10 
Meta Michele Pompeo , Presidente ... 10

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: FI-PdL;
Scelta Civica per l'Italia: SCpI;
Sinistra Ecologia Libertà: SEL;
Nuovo Centro-destra: NCD;
Lega Nord e Autonomie: LNA;
Per l'Italia (PI);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia: Misto-MAIE-ApI;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE POMPEO META

  La seduta comincia alle 15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale, il seguito dell'esame del documento conclusivo.
  Ricordo che nella precedente seduta ho presentato una proposta di documento conclusivo. Invito quindi i deputati che intendono integrare il documento o proporne delle modifiche ad intervenire.

  STEFANO QUARANTA. Pongo una domanda più che altro di metodo. Poiché è emersa una questione che riguarda la presentazione al Senato di alcune proposte di legge che hanno per oggetto il tema del trasporto pubblico locale, vorrei capire come intendiamo procedere.

  PRESIDENTE. Propongo di discutere prima la proposta di documento e, solo successivamente all'approvazione della proposta, di avviare la discussione sul metodo.

  STEFANO QUARANTA. Le due questioni sono collegate, perché, a seconda dell'utilizzo che se ne fa, la situazione cambia.

  PRESIDENTE. Sul metodo ho una proposta da avanzare alla Commissione. Invito quindi i colleghi che intendano farlo ad intervenire sulla proposta di documento prima di porlo in votazione.

  CRISTIAN IANNUZZI. La complessiva valutazione delle conclusioni emerse dall'indagine conoscitiva apre scenari molteplici, in cui si fondono prospettive, opportunità e rischi. La relazione apre prospettive interessanti, fra cui, in primo luogo, la chiara indicazione sulle priorità infrastrutturali: meno corridoi europei e, quindi, TAV e più interventi sulle città, visione che forse dovrebbe far riflettere la coalizione di Governo; in secondo luogo la promozione dei sistemi di trasporto intelligenti, gli ITS; poi ancora le misure sulla salvaguardia delle politiche occupazionali nei processi di riforma, la promozione di una visione integrata dei trasporti e l'analisi delle difficoltà dei nuovi contesti urbani, caratterizzati da fenomeni di urban sprawl, il prioritario rinnovo delle flotte in chiave ambientale per la riduzione delle emissioni di CO2 e di particolato.
  Non ci sono solo luci, però. Il documento presenta, a nostro parere, anche ombre e lacune. Si parla di concorrenza, ma non si specifica che tipo di concorrenza e di regolazione si vuole adottare riguardo al trasporto pubblico locale. La concorrenza è uno strumento e un percorso Pag. 4che può essere realizzato in modi e forme diverse. Tutte hanno dei costi, che nell'indagine non sono analizzati, anche in relazione alle diverse ricadute.
  Non si affronta il grande capitolo legato alle differenze fra privatizzazione e liberalizzazione, tema strategico anche in relazione agli esiti referendari relativi all'articolo 23-bis e alla successiva pronuncia della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale l'articolo 4 del decreto-legge n. 128 del 2011.
  Non si sottolineano, a eccezione che per la parte occupazionale, i rischi legati ai processi di apertura del mercato. Si pensi alla necessità di non perdere il controllo degli asset: officine di riparazione, pompe di rifornimento, depositi. Oggi anche i più accesi sostenitori della privatizzazione sono concordi nel ritenere che la cessione di quote societarie delle aziende municipalizzate potrà avvenire solo nel momento in cui le aziende saranno risanate, salvo il rischio di una svendita.
  Pertanto, noi del Movimento 5 Stelle ci asterremo dalla votazione del documento conclusivo dell'indagine.

  IVAN CATALANO. Io ho predisposto una piccola integrazione al testo, che in sostanza consiste nell'aggiungere, nella parte in cui si parla della politica per la mobilità sostenibile, al terzultimo capoverso, in fine, le seguenti parole: «, in linea con la strategia dell’e-governement e dell’open data, così come indicato dall'articolo 68 del codice dell'amministrazione digitale». Questa modifica consente appunto di vedere le banche dati di cui si parla nel testo in linea con la strategia dell’open data e dell’e-government.
  Si tratta della solita integrazione che chiedo in tutti i documenti che si presentano, in modo tale da rendere più interoperabile la possibilità dello scambio modale nel trasporto di persone.

  MICHELE MOGNATO. Credo che il lavoro che è stato fatto sia estremamente importante. Del resto, le stesse audizioni hanno dimostrato quanto interesse, sensibilità e attenzione ci siano attorno al tema del trasporto pubblico locale e come nei nostri territori viviamo le difficoltà esistenti.
  Io credo che non ci sia giornale delle nostre città che non abbia ogni giorno un articolo rispetto al trasporto pubblico, ai tagli, alle disfunzioni, a quello che non va, a quello che va e all'incertezza normativa che spesso e volentieri ha fatto lavorare gli amministratori per nulla. Quante delibere sono state fatte nei Consigli comunali perché le gare si dovevano fare domani o dopodomani ? È tutto un lavoro che in questi anni probabilmente ha anche rallentato una sensibilità e un risultato positivo attorno al tema del trasporto pubblico locale.
  Lo stesso Ministro ieri non so se abbia risposto alle questioni poste, presidente, – io mi sono dovuto allontanare al momento della replica – ma credo che fossero questioni centrali.
  A me dispiace che dopo questo lavoro il Movimento 5 Stelle non intenda votare a favore della proposta di documento conclusivo, anche perché c'era la disponibilità ad accogliere ulteriori indicazioni rispetto alla bozza presentata. Mi auguro che si possa comunque continuare a costruire un lavoro insieme. Sarebbe stato positivo se la Commissione avesse votato all'unanimità a favore di questo documento.
  Sottolineo solo un ultimo aspetto, legato alla mia prima esperienza parlamentare: come diamo gambe adesso a questo documento ? Abbiamo fatto un lavoro accurato, sicuramente lo faremo conoscere, dobbiamo trovare il modo per mettere a conoscenza delle nostre conclusioni tutti coloro che sono venuti in audizione, ma adesso dobbiamo passare all'ulteriore fase. Si è discusso della possibilità di predisporre una proposta di legge o di altre iniziative che abbiamo discusso in queste settimane e in questi mesi. Io credo che questa sia la parte più importante, proprio perché questo non può restare solo un atto fine a se stesso, ma dobbiamo dargli gambe, come dicevo prima.Pag. 5
  Il discorso è legato anche alle notizie – speriamo siano state solo notizie o articoli non precisi usciti sui giornali – sul taglio dei trasferimenti al sistema del trasporto pubblico locale. Le tabelle che abbiamo visto sui giornali, poi smentite, dicevano che si sarebbe andati ulteriormente al taglio dei trasferimenti sul trasporto pubblico locale. Pertanto, è quanto mai necessario e urgente intervenire prima che si arrivi a ulteriori tagli che si inseriscano nella linea di riduzione degli stanziamenti al trasporto locale che abbiamo visto.
  La questione che pongo alla fine è, dunque, come diamo gambe a questo documento conclusivo e, quindi, come riusciamo a far diventare – era questa la sostanza da cui siamo partiti – il trasporto pubblico l'elemento portante non solo per dare una risposta ai tanti utenti, ma anche per creare un motore di sviluppo per l'economia del nostro Paese.

  GIORGIO BRANDOLIN. Intervengo anch'io per sottolineare la condivisione mia personale del documento.
  La collega Bonomo, che oggi è impossibilitata a prendere parte alla seduta, mi ha chiesto di illustrare brevemente alcune integrazioni che vorrebbe apporre alla proposta di documento conclusivo e che ha anticipato informalmente a lei, presidente. Illustro, quindi, brevissimamente la sua posizione. Sono tre o quattro punti che la collega mi ha pregato di poter illustrare, vista la sua assenza oggi.
  Se lei presidente ha potuto già prendere visione di queste integrazioni e intende farle sue, io concludo. Altrimenti, come richiestomi dalla collega Bonomo, potrei illustrarlo in sua vece...

  PRESIDENTE. Propongo di distribuire nuovamente le integrazioni della collega Bonomo, sulle quali ho molte perplessità, così che tutti i colleghi possano prenderne visione. Lei ha esaurito il proprio intervento ?

  GIORGIO BRANDOLIN. No, in realtà, presidente, vorrei illustrare le integrazioni della collega Bonomo. Comunque se lei ritiene che sia sufficiente che i colleghi le leggano, la collega Bonomo probabilmente sarà contenta perché tutti hanno avuto modo di leggere le integrazioni che lei proponeva. Non le illustro ma vi invito ad analizzarle con attenzione.

  PAOLO GANDOLFI. Spendo solo un minuto per sottolineare l'ottimo lavoro svolto. Il documento conclusivo sarà sicuramente la base per il lavoro che faremo in futuro. Personalmente ho fiducia che lei, presidente, saprà fare in maniera che si svolga in questa sede la discussione su una proposta di legge sulla materia.
  Vorrei solo sottolineare una questione che lascio al dibattito. Come viene detto all'inizio del documento, in riferimento soprattutto al quadro legislativo europeo, la materia che si tratta, quella del trasporto pubblico locale, ha un senso e può avere gambe, al di là della qualità del lavoro che abbiamo svolto finora e che svolgeremo in futuro, se esiste una politica nazionale della mobilità urbana, cosa che nel nostro Paese purtroppo è assente.
  Lo dico perché molte delle azioni utili e positive che vengono qui individuate potrebbero dimostrarsi non realizzabili se, al contempo, non venissero messe in atto altre azioni su altri settori della mobilità urbana, in particolare sulla parte relativa al traffico veicolare.
  Nessuna delle materie che riguardano la mobilità sta in piedi da sola, se non è costruita all'interno di una politica organica. Lo sottolineo perché altrimenti il documento potrebbe rischiare anche di apparire risolutivo di tutto, cosa che, secondo me, non sarà. Grazie.

  MATTEO MAURI. Ho ascoltato con interesse alcuni interventi che sono stati svolti, in particolare quello del mio vicino di banco, ma soprattutto ho sentito all'inizio una dichiarazione, che vorrei comprendere bene, da parte dei colleghi del Movimento 5 Stelle.
  La natura di questo documento è, come recita il titolo, un'indagine conoscitiva che si basa quindi sulla raccolta, io credo, di una serie di informazioni uscite da interlocuzioni Pag. 6che noi abbiamo costruito in questi mesi. Di conseguenza, io ho sentito con un po’ di sorpresa l'intenzione di astenersi rispetto alla votazione del documento.
  Vorrei comprendere meglio tale intenzione. Se voi ritenete di dover aggiungere o togliere qualcosa, come altri hanno fatto, o di dover specificare meglio alcune cose, credo che tutta la Commissione possa essere interessata a recepire eventuali aggiustamenti, sapendo che questo è sostanzialmente materiale preparatorio per avere strumenti più idonei e appropriati per intervenire poi sulla realtà.
  Visto che il taglio che è stato dato è, ovviamente, molto esposto verso la logica del trasporto pubblico locale e che questo mi sembra essere, come voi ripetete spesso, giustamente, uno dei vostri cavalli di battaglia, vorrei capire se da una posizione di astensione non si possa passare a una posizione di piena condivisione degli strumenti da usare. Poi, certo, rispetto alle politiche che si scelgono, di volta in volta è evidente che le posizioni possano essere differenti.
  Secondo me, sarebbe utile e positivo per tutti avere un sostegno condiviso degli strumenti di base, mentre, invece, differenziazioni di questo genere non sembrano il passo migliore con cui partire.

  STEFANO QUARANTA. Io vorrei ricordare che questa Commissione ha considerato il trasporto pubblico locale come una delle grandi emergenze del Paese. Sulla base di questo ragionamento comune abbiamo avviato questa indagine conoscitiva, ci siamo approcciati tutti in maniera unitaria a questo tipo di indagine e abbiamo cercato di portare il nostro contributo.
  Credo che sia stato fatto un lavoro importante e trovo convincente il fatto che si sia partiti dalla situazione oggettiva del Paese denunciando innanzitutto le inadeguatezze del quadro normativo e l'incertezza dei finanziamenti.
  Abbiamo cercato di investigare quale possa essere il ruolo dello Stato e abbiamo visto i diversi aspetti, anche relativi a interventi di natura sostitutiva rispetto alle regioni; particolare attenzione è stata altresì dedicata alle questioni di carattere economico relative al finanziamento del TPL.
  Abbiamo portato alcune nostre proposte, che, come si è visto dal documento, vertevano proprio sulle questioni fondamentali, dalla mobilità sostenibile all'incertezza del finanziamento pubblico. Inoltre, abbiamo inserito il punto, che tante volte è venuto fuori dalle nostre discussioni, di provare a inserire in Costituzione il trasporto come uno dei diritti fondamentali.
  Concludo dicendo che ho apprezzato il lavoro integrativo che hanno fatto altri Gruppi, in particolare il Partito Democratico. Tutto questo, però, si reggeva su un patto tra gentiluomini, diciamo così. Questa indagine conoscitiva, condotta in maniera unitaria, avrebbe dovuto servire poi a dare uno sbocco concreto e condiviso a tutto questo.
  Io credo di poter chiedere conto innanzitutto al Partito Democratico, cioè al partito di maggioranza relativa, che ha anche fatto questo tipo di proposta, di ciò che è successo al Senato. Mi ricollego alle cose che diceva anche il collega Mognato prima. Noi abbiamo bisogno di capire ora tutto questo che sbocco abbia, perché diventa un elemento fondamentale che si tiene insieme al lavoro di merito che abbiamo fatto. Io penso che anche per la dignità della nostra Commissione sia importante che lo sbocco sia chiaro e unitario.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Condivido naturalmente tutto il documento, anche per l'esaustività che lo caratterizza. Ho solo un'osservazione, presidente, e una richiesta di chiarimento rispetto alla questione delle gare, che è riferita anche al discorso relativo alla normativa dell'Unione europea. Peraltro, non ho ben capito le osservazioni del Movimento 5 Stelle e, quindi, vorrei leggerle concretamente.

  PRESIDENTE. Questa è un'indagine conoscitiva.

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  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Volevo dire proprio questo. Vorrei capire se non sia il caso di intervenire sul discorso degli affidamenti diretti e fare un ragionamento un po’ più collegato alle gare. Grazie.

  LUCA SQUERI. Intervengo per rappresentare la condivisione che noi esprimiamo rispetto a questo documento, che è uno strumento importante su un tema di vitale importanza per il Paese. Mi unisco a chi ha chiesto adesso come utilizzare questo strumento, che è sì necessario, ma non sufficiente per fare un iter, un percorso concreto di modifiche in questo settore.

  PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare. Come presidente, vorrei fornire risposta ad alcune domande molto chiare, anche se, in effetti, nel corso del nostro lavoro, abbiamo sempre intrecciato lo sforzo per approfondire con il ruolo attivo e autonomo della Commissione.
  Noi abbiamo sempre ribadito che, a conclusione di questo percorso, avremmo valutato la possibilità di assumere unitariamente un'iniziativa che fosse coerente con la lettura della fotografia che si delineava nel corso dell'indagine.
  Si pone ora un primo problema, e mi rivolgo ai colleghi del Movimento 5 Stelle. Noi abbiamo condiviso un'indagine conoscitiva, ascoltando per 7-8 mesi un insieme di soggetti. Questo è un lavoro conclusivo e, io penso, una traduzione fedele di quello che ci è stato rappresentato, nonché un'anticipazione di quella che potrebbe essere l'azione legislativa del Parlamento per intervenire a risolvere alcuni grandi problemi del settore.
  Io non voglio fare appelli, però davvero comprendo poco, su un documento conclusivo di un'indagine conoscitiva, il fatto di avere un voto differenziato. Questo significa che, se decidessimo di procedere sul terreno della produzione di qualche norma, saremmo già separati prima ancora di affrontare il merito. Occorre la nostra forza, invece, in una fase in cui – onorevole Iannuzzi, questo vale per tutti, ma prendo a pretesto il suo intervento – dobbiamo combattere con altre iniziative in fieri.
  Parto da quella del Senato, legittima ma anche un po’ sorprendente, perché da mesi si sa che la nostra Commissione sta lavorando su questo tema. Su questo la Camera, la nostra Commissione, da mesi è impegnata e l'ha anche annunciato pubblicamente.
  Quanto all'altra iniziativa, ieri eravate presenti all'audizione del Ministro. Si preannuncia un disegno di legge governativo su queste materie, frutto anche questo di un lavoro legittimo fatto in collegamento con i sistemi locali, i comuni, le regioni, e concordato forse nella sede delle Conferenze.
  Dobbiamo decidere ora su questo aspetto. Poi ritorno al merito, collega Bianchi. Se ci vogliamo provare, la sfida è quella di procedere in modo unitario, a partire dall'utilizzo pubblico esterno di questo materiale. Potremmo anche avviare qui, ciascuno per la sua parte, tante iniziative esterne – siamo anche in campagna elettorale – ma io vi garantisco che questo non è il metodo giusto. Sarebbe consentito, per carità, ognuno è libero, ma la priorità sarebbe quella di arrivare, nel giro di pochi giorni a un'iniziativa unitaria.
  La sfida che vi lancio è quella di promuovere un'iniziativa alla Camera, una conferenza stampa o una giornata di approfondimento, in cui unitariamente discutiamo di queste questioni, chiamiamo gli interlocutori interessati, come il Governo, gli enti locali e i sindacati, e iniziamo qui una discussione in cui preannunciamo una forte iniziativa.
  Mi rivolgo ai colleghi del Movimento 5 Stelle: voi siete quelli che parlano sempre di centralità del Parlamento e dite che il Governo non ci deve «commissariare» attraverso i decreti-legge. Ebbene, io vi sto sfidando su questo campo. Sto difendendo l'autonomia e l'orgoglio di questo ramo del Parlamento e soprattutto il lavoro che noi abbiamo fatto in questi mesi.
  Poi, se è così, bene. Altrimenti questo rimane un bellissimo lavoro – ce lo stanno richiedendo tutti, perché è un lavoro di conoscenza – che, però, rimane lì. Vedremo Pag. 8poi se altri soggetti istituzionali avanzeranno delle proposte su questa materia.
  Abbiamo parlato ieri con il Ministro. Ognuno di noi è intervenuto. Io penso di essere stato molto più severo e netto di tutti gli altri a difesa dell'autonomia e del ruolo di questa Commissione.
  È chiaro che ogni Gruppo parlamentare è libero di esprimersi come ritiene sulla proposta di documento, ma io penso che abbiamo scattato una fotografia tutti insieme e che l'immagine sia quella descritta dal documento. Adesso partendo dalla fotografia vediamo quale può essere il percorso di costruzione o di ricostruzione. Io vi invito a fare insieme questo percorso, ma l'invito non vale solo rispetto al trasporto pubblico locale. In futuro ci occuperemo di altre tematiche e vi invito a farlo insieme. Vi invito quindi ad un'ulteriore riflessione e a valutare la possibilità di votare a favore del documento, che così avrebbe la forza dell'unitarietà e della condivisione.
  Torno ora al merito della proposta di documento e alle richieste di integrazione: mi sembra condivisibile la proposta avanzata dal collega Catalano, ma non ritengo condivisibili quelle presentate dalla collega Bonomo, nelle quali, tra l'altro, si ritrovano anche alcuni elementi che sono contenuti nelle proposte di legge presentate al riguardo al Senato.
  Non ci sarebbero problemi se fossimo in sede di esame di emendamenti ad una futura proposta di legge sulla materia, perché in quel caso la Commissione potrebbe liberamente deliberare di approvare queste proposte ovvero di respingerle. Ma io ritengo che il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva che abbiamo svolto debba essere la fotografia rispettosa degli elementi emersi nel corso delle audizioni, alle quali peraltro la collega Bonomo non ha potuto prendere parte essendo entrata a far parte di questa Commissione dopo la chiusura del ciclo di audizioni previste.
  Lo dico a difesa del lavoro autonomo e trasparente di questa Commissione. So che i progetti di legge in materia al Senato sono stati presentati anche da alcuni esponenti del Gruppo politico di cui io faccio parte, ma qui non si tratta di difendere le logiche di un Gruppo parlamentare, ma di difendere l'autonomia e il lavoro dell'organo parlamentare che presiedo.
  Detto questo, se siete d'accordo, propongo di procedere al voto della proposta di documento conclusivo. Il Movimento 5 Stelle rifletta. Io ribadisco caldamente il mio invito a riconsiderare la posizione espressa precedentemente e a votare a favore, perché in questo modo saremo tutti più forti, voi compresi, nel difendere la capacità propositiva della Commissione rispetto a eventuali iniziative del Senato e del Governo.
  Peraltro, chiudo dicendo che – i giornali li leggiamo tutti – in tempi di spending review non dobbiamo consentire che qualcuno, neanche per un secondo, pensi che le risorse destinate al trasporto pubblico locale, 4,9 miliardi, possano essere ridotte, perché manderemmo in fibrillazione le regioni e i comuni. Se ciò fosse vero, sarebbero state tutte chiacchiere quelle che ci hanno riferito qui i rappresentanti del Governo e si ipotecherebbe in negativo qualsiasi possibilità di riformare questa materia.
  Inoltre, francamente, senza risorse non si potrebbe neanche affrontare il tema del trasporto come diritto universale, mentre la sfida è un'altra, e qui ne abbiamo parlato più volte. Sono contento che qualche collega l'abbia ricordato. Quando la Camera esaminerà il disegno di legge sulle riforme costiuzionali, credo fra alcune settimane – si dice che le riforme costituzionali arriveranno prima del 25 maggio, anche se partono da Palazzo Madama – io vi propongo – sono proposte che ho già scritto 7-8 mesi fa, ma, per carità non c’è alcun copyright - di presentare un emendamento della Commissione che configuri il diritto ai trasporti all'interno della Costituzione come diritto universalmente riconosciuto, al pari di sanità e istruzione.
  Questo significa riequilibrare automaticamente il rapporto tra centro e periferia, tra sistema federativo italiano e Stato centrale, e ci dà la possibilità forse di Pag. 9avere le risorse necessarie, mettendoci al riparo dalle incertezze degli ultimi anni e anche da possibili sforbiciate che potrebbero arrivare in questa contingenza.
  Ricapitolando, questa è la proposta che vi volevo fare: presentare un'iniziativa unitaria della Commissione prima delle vacanze pasquali, prima della chiusura, se ci sarà, del Parlamento, magari nella sala del Mappamondo, chiamando a discutere alcuni interlocutori, e riflettere se ci siano le condizioni per fare una proposta di legge nostra, che contenga quattro o cinque disposizioni, sulle principali questioni che sono emerse nel corso del dibattito, quali i costi standard, le risorse e via elencando. Naturalmente, senza andare contro a quanto stabilito dalla normativa dell'Unione europea.
  Vengo al tema liberalizzazioni e privatizzazioni: questo tema, in Italia, non esiste. Se esiste semmai è per l'Europa, ma mi pare che l'Italia fino al 2019 non debba affrontare tale questione. Da più parti vengono sollecitazioni. Anche quella è materia che potrebbe, con alcuni paletti fissi, essere disciplinata in un nostro disegno di legge.
  Quanto alle iniziative dei colleghi senatori del Gruppo del Partito Democratico il nostro Capogruppo in Commissione, Mario Tullo, sta facendo delle verifiche. La questione in ogni caso non mi preoccupa, perché, se si è riusciti ad avviare alla Camera, anziché al Senato, l'esame della legge elettorale perché non tutti erano d'accordo che si avviasse al Senato e questo è successo, tanto più questo potrebbe essere fatto anche su una legge di settore come quella sul trasporto pubblico locale, di cui la Camera si sta occupando da mesi. Dobbiamo ripartire da qui.
  In ultima analisi, potremmo presentare una proposta di legge che contenga alcuni principi e criteri direttivi, che poi potranno essere precisati e dettagliati dal Governo. Comunque, questa è un'ulteriore ipotesi di ultima istanza.
  Io concludo il mio intervento e do la parola al collega Bianchi, che l'ha chiesta.

  NICOLA BIANCHI. Per come si è sviluppata la discussione, visto e considerato che forse tutti sapete che alcuni esponenti del nostro Gruppo, anche appartenenti a questa Commissione, sono stati sospesi dai lavori del Parlamento, e che questo ha comportato l'impossibilità di un confronto al nostro interno, chiedo un rinvio della votazione ad una successiva seduta, in modo tale da potermi confrontare anche con i colleghi che sono stati sospesi, per fare il punto della situazione e arrivare ad una conclusione, cosa che purtroppo, non è stato possibile fare, a causa proprio di queste sospensioni. Grazie.

  PRESIDENTE. Accolgo la sua richiesta collega Bianchi, ma proporrei di non rinviare la votazione oltre la giornata di martedì.

  NICOLA BIANCHI. Sì presidente, sono d'accordo con lei sull'opportunità di votarlo il prima possibile.

  MARIO TULLO. La ringrazio, presidente, per aver accolto la richiesta di rinvio dei colleghi del Movimento 5 Stelle, che condivido, in maniera da poter completare insieme, se ci riusciamo, questo percorso, per utilizzare questo nostro lavoro collegialmente e pubblicamente.
  Poiché lei mi aveva dato il mandato di verificare la situazione al Senato, io posso a oggi garantire che non si lavorerà per un incardinamento – così mi è stato garantito – di quei progetti di legge che sono stati presentati in quel ramo del Parlamento. Mi permetto, inoltre, di dire che la collega Bonomo ha agito in buona fede.

  PRESIDENTE. Non ho alcun dubbio al riguardo, collega Tullo, e comunque non serve una difesa d'ufficio.

  MARIO TULLO. Ci mancherebbe, presidente. Lei, giustamente, fa il presidente, ma io faccio il Capogruppo e, quindi, questi sono deputati del mio gruppo. La collega Bonomo credo che abbia consapevolezza, ne abbiamo parlato, della necessità che questo ramo del Parlamento concluda il Pag. 10lavoro avviato mesi fa. La sospensione chiesta dal collega Bianchi ci consente anche di recuperare un rapporto con la collega Bonomo, alla quale segnalerò l'opportunità di ritirare le integrazioni da lei fornite.

  MARTINA NARDI. Intervengo per dichiarare la condivisione rispetto alla scelta del presidente di procedere martedì alla votazione del proposta di documento, in modo tale da tentare di recuperare il voto unitario, auspicabile, che potrebbe mettere in condizione la Commissione nella sua interezza di fare una proposta con più forza e fermezza, al tempo stesso acquisendo chiarimenti in merito a quello che sta avvenendo al Senato. Da qui a martedì forse le cose saranno un po’ più chiare e ci consentiranno di avere una prospettiva diversa. Grazie.

  PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvio il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.