XVII Legislatura

Commissioni Riunite (VIII e X)

Resoconto stenografico



Seduta n. 8 di Mercoledì 11 giugno 2014

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Realacci Ermete , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GREEN ECONOMY

Audizione del Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.
Realacci Ermete , Presidente ... 3 
Castiglione Giuseppe (NCD) , Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali ... 3 
Realacci Ermete , Presidente ... 5 

ALLEGATO: Documento consegnato dal Sottosegretario Giuseppe Castiglione ... 6

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: FI-PdL;
Scelta Civica per l'Italia: SCpI;
Sinistra Ecologia Libertà: SEL;
Nuovo Centro-destra: NCD;
Lega Nord e Autonomie: LNA;
Per l'Italia (PI);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia: Misto-MAIE-ApI;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico
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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ERMETE REALACCI

  La seduta comincia alle 15.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Audizione del Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla green economy, l'audizione del Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione Le Commissioni riunite VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) e X (Attività produttive, commercio e turismo) stanno svolgendo da tempo, e chiuderanno entro il mese di giugno, un'indagine conoscitiva congiunta sulla green economy come chiave per affrontare i temi dell'economia e dell'occupazione nell'attuale periodo di crisi economica.
  Il Ministero di cui lei è Sottosegretario è uno dei Ministeri coinvolti nell'indagine conoscitiva; le Commissioni riunite hanno ascoltato anche il Ministero dell'ambiente e ascolteranno i Ministeri dell'economia, delle attività produttive, della ricerca scientifica e delle finanze. Le chiediamo quindi un suo contributo in materia ed eventualmente di farci avere in seguito un contributo scritto da distribuire ai colleghi delle due Commissioni.
  Do quindi la parola al Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  GIUSEPPE CASTIGLIONE, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali. Grazie, presidente. Chiedo scusa per questa convulsa giornata e quindi anche per non aver potuto calendarizzare gli appuntamenti e quindi la presenza presso queste Commissioni.
  Ringrazio per le attività e le audizioni che sono state svolte dalle Commissioni VIII e X nel corso di questa indagine conoscitiva sulla green economy, al fine di valutare, in questo momento di grave crisi della nostra economia, come affrontare in chiave «verde» lo sviluppo del nostro Paese e quindi come puntare su una visione del nostro sistema economico che tra le occasioni di sviluppo metta al centro il tema della sostenibilità economica.
  Non è solo un modello di sviluppo ormai largamente condiviso in Europa, ma è anche il modello più confacente alla nostra realtà e al territorio del nostro Paese, caratterizzato dalla valorizzazione delle risorse culturali, dei beni ambientali e dei beni culturali, dalla coesione e dallo stretto rapporto tra l'economia, il territorio e l'operosità degli imprenditori.
  Questo è il modello che noi vogliamo seguire e tutta la nuova PAC, la nuova Politica agricola comunitaria, è informata in maniera orizzontale al tema della sostenibilità, che è un tema centrale nella nuova economia.
  Per quanto ci riguarda, in una visione di green economy, l'agricoltura sostenibile integra le risorse naturali locali e i processi biologici per ripristinare e migliorare Pag. 4la fertilità del suolo, per un uso più efficiente dell'acqua, per aumentare la biodiversità delle colture.
  Sulla biodiversità la nuova Politica agricola comunitaria prevede diversi interventi. Tra le misure nazionali che si faranno nel Programma di sviluppo rurale (PSR) abbiamo previsto una misura nazionale sulla biodiversità animale, quindi sul patrimonio zootecnico.
  L'agricoltura offre importanti opportunità pratiche, attuabili proprio in termini di green economy, orientate alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, anche attraverso il sequestro del carbonio, l'aumento e la resilienza del suolo. Il tema di una maggiore biodiversità è quindi molto presente all'interno delle politiche che il Ministero sta attuando.
  A ciò si affianca il tema della riduzione delle emissioni di anidride carbonica, della diminuzione e razionalizzazione dei fattori necessari alla produzione agricola (acqua e prodotti chimici), della razionalizzazione del processo produttivo zootecnico e dell'uso delle macchine agricole, oltre alle misure per lo sviluppo di processi produttivi a basso bilancio energetico e a tutela della biodiversità vegetale e animale.
  Si intende favorire inoltre alcune lavorazioni quali la semina su cotico erboso o più semplicemente coltivazioni conservative, le quali prevedono la riduzione dell'intensità e della profondità della lavorazione, le colture di copertura, le colture intercalari, le rotazioni. È prevista tutta una serie di pratiche e di attività che possono favorire i temi posti al centro della nostra iniziativa.
  All'interno della nuova strutturazione dei pagamenti PAC trova ampio spazio il pagamento per pratiche agricole benefiche per l'ambiente. Un massimale del 30 per cento dei pagamenti diretti è destinato a pratiche agricole che apportino particolari benefici all'ambiente ed è condizionato al rispetto di talune misure da attuarsi in tema di cambiamenti climatici, di mantenimento della biodiversità, di stoccaggio della CO2, di conservazione del suolo.
  Nello specifico, sono state previste misure per il mantenimento dei prati e dei pascoli permanenti, oltre che delle colture arboree, allo scopo prioritario di favorire la cattura di anidride carbonica e quindi il contrasto ai cambiamenti climatici.
  La diversificazione colturale vede una rotazione colturale al fine di garantire la biodiversità e quindi il mantenimento di adeguate caratteristiche chimico-fisiche del terreno, in maniera da favorirne anche la fertilità.
  Uno dei temi principali della Politica agricola comunitaria sarà inoltre la presenza di isole ecologiche, le Ecological Focus Area (EFA), che sono porzioni di superfici a seminativo sottratte alla produzione. Vengono infatti sottratte alla produzione alcune porzioni di territorio solitamente destinate ad essa, nelle quali è vietato l'uso di pesticidi ed è fortemente limitato l'utilizzo di fertilizzanti, per favorire il tema della biodiversità e contribuire, anche attraverso l'utilizzo di fasce tampone lungo tutti i corsi d'acqua, a ridurre l'inquinamento.
  Tutti questi temi vanno inquadrati nell'ambito del primo pilastro della Politica agricola comunitaria.
  Per quanto riguarda il secondo pilastro, tutta la politica di sviluppo rurale è rivolta in maniera significativa al tema della sostenibilità ambientale delle attività agricole e, più in generale, alle variabili indipendenti. Basti pensare che il totale della spesa pubblica, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) più il cofinanziamento nel settennio 2014-2020, ammonterà complessivamente a circa 21 miliardi di euro, di cui il 38,8 per cento destinato a obiettivi di carattere ambientale.
  All'interno del secondo pilastro della Politica agricola comunitaria, anche nell'attività condivisa con le Regioni, il 38,8 per cento, un investimento pari a 8 miliardi di euro, è quindi destinato a obiettivi di politica ambientale.
  Ricordo sinteticamente che l'accordo di partenariato, che è la premessa per l'utilizzo dei fondi strutturali, evidenzia come il sostegno alle pratiche agricole e forestali venga finanziato con le diverse misure dello sviluppo rurale. Si tratta di diverse misure: dalle misure agroambientali, alle Pag. 5misure a favore dell'agricoltura biologica e dell'agricoltura integrata previste all'interno di quell'accordo di partenariato, ai premi per Natura 2000, alle misure previste per le aree ad alto valore naturale.
  Questo presuppone il rispetto dei requisiti previsti nell'ambito del primo pilastro dalla Politica agricola comunitaria e quindi nella disciplina sui pagamenti diretti. I due pilastri sui quali si fonda la nuova Politica agricola comunitaria, il primo pilastro, relativo ai pagamenti diretti, e la politica di sviluppo rurale, contenuta nel secondo pilastro, mai come in questa occasione operano in stretta sinergia e in stretto raccordo.
  Per quanto riguarda invece il recente passato, ricordo che nel 2009 l'Unione europea ha adottato, al fine di una maggiore tutela dell'ambiente anche attraverso una diminuzione degli input chimici di supporto al processo produttivo, la direttiva 2009/128, la quale istituisce un quadro comunitario per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, che abbiamo recepito nel nostro Paese con il decreto legislativo n. 150 del 2012.
  Mi soffermo su questo punto perché il coinvolgimento degli stakeholder nell'ambito della consultazione pubblica che il Ministero delle politiche agricole ha attivato sulla bozza di Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari è stato un successo veramente straordinario.
  Sono pervenute più di 2000 osservazioni sulla bozza di proposta che abbiamo aperto alla consultazione, osservazioni che testimoniano quanto sia centrale e importante il tema della green economy declinato nelle questioni più importanti su cui si giocherà la sfida futura.
  Il fatto che sia stato mantenuto lo stanziamento di risorse del bilancio agricolo nell'ambito del bilancio dell'Unione europea – un bilancio sempre più ristretto e che chiede maggiori finanziamenti – dimostra che quando abbiamo parlato di politica agricola abbiamo parlato anche di temi importanti quali la sostenibilità ambientale, la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici, l'assetto idrogeologico, la produzione di energia, sia per autoconsumo che per sostegno al reddito agricolo, in maniera adeguata e compatibile con le colture alimentari, la diffusione delle produzioni tipiche biologiche, la difesa integrata, il turismo rurale, tutti temi connessi con la tutela del territorio e soprattutto con l'educazione ambientale.
  Non è quindi solo un modo di vedere la produzione agricola, ma l'obiettivo verso cui orientare la stessa. L'attuazione della direttiva 2009 è sfociata nell'adozione del Piano nazionale d'azione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio scorso, che introduce la difesa integrata obbligatoria, assegnando un'importanza imprescindibile alla formazione di operatori dei distributori e dei consulenti dei prodotti fitosanitari.
  La nuova Politica agricola comune dovrà tenere conto anche di quanto previsto da questo Piano di azione nazionale. Uno dei capisaldi più importanti su cui vale la pena soffermarsi è il tema delle agroenergie. Il modello di sviluppo della green economy è basato anche sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e la riduzione delle emissioni.

  PRESIDENTE. Purtroppo siamo chiamati a votare in Aula e quindi dobbiamo concludere l'audizione. Vorremmo però chiederle di lasciare la sua nota, della quale autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato), perché la vocazione produttiva dell'Italia sulla qualità è un tema su cui il suo Ministero è molto impegnato.
  Ringrazio il Sottosegretario di Stato per le politiche agricole, alimentari e forestali, e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.

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ALLEGATO

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