XVII Legislatura

II Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 1 di Martedì 20 giugno 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Ferranti Donatella , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA IN MERITO ALL'ESAME DELLA PROPOSTA DI LEGGE C. 4073 VECCHIO, RECANTE MODIFICA ALL'ARTICOLO 20 DELLA LEGGE 23 FEBBRAIO 1999, N. 44, CONCERNENTE LA RATEIZZAZIONE DEL DEBITO PER LE VITTIME DELLE RICHIESTE ESTORSIVE E DELL'USURA

Audizione di Domenico Cuttaia, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno.
Ferranti Donatella , Presidente ... 3 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. ... 3 
Ferranti Donatella , Presidente ... 4 
Mattiello Davide (PD)  ... 4 
Ferranti Donatella , Presidente ... 5 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 5 
Ferranti Donatella , Presidente ... 5 
Vecchio Andrea (Misto)  ... 5 
Ferranti Donatella , Presidente ... 6 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 6 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 7 
Mattiello Davide (PD)  ... 7 
Ferranti Donatella , Presidente ... 8 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 8 
Ferranti Donatella , Presidente ... 8 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 8 
Ferranti Donatella , Presidente ... 8 
Mattiello Davide (PD)  ... 8 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 8 
Ferranti Donatella , Presidente ... 8 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 8 
Ferranti Donatella , Presidente ... 8 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 8 
Mattiello Davide (PD)  ... 9 
Ferranti Donatella , Presidente ... 9 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 9 
Ferranti Donatella , Presidente ... 9 
Cuttaia Domenico , commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno ... 9 
Vecchio Andrea (Misto)  ... 9 
Ferranti Donatella , Presidente ... 9 
Vecchio Andrea (Misto)  ... 9 
Ferranti Donatella , Presidente ... 9

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà- Berlusconi Presidente: (FI-PdL);
Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista: MDP;
Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD: AP-CpE-NCD;
Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA);
Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile: SI-SEL-POS;
Civici e Innovatori: (CI);
Scelta Civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE;
Democrazia Solidale-Centro Democratico: (DeS-CD);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-UDC-IDEA: Misto-UDC-IDEA;
Misto-Alternativa Libera-Tutti Insieme per l'Italia: Misto-AL-TIpI;
Misto-FARE!-PRI: Misto-FARE!-PRI;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
DONATELLA FERRANTI

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di Domenico Cuttaia, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva in merito all'esame della proposta di legge C. 4073 Vecchio, recante «Modifica all'articolo 20 della legge 23 febbraio 1999, n. 44, concernente la rateizzazione del debito per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura», di Domenico Cuttaia, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno.
  Chiediamo al commissario di svolgere una relazione in merito al testo della proposta per evidenziare eventuali criticità, se ce ne sono, o comunque condivisioni.
  È stato messo a disposizione dei colleghi anche un documento abbastanza corposo del Comitato di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura.
  Do la parola al commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno, Domenico Cuttaia.

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Signora presidente, la ringrazio e ringrazio anche i componenti della Commissione giustizia per la sensibilità istituzionale che li ha indotti a convocare la mia persona in qualità di commissario straordinario del Governo per le iniziative antiracket e antiusura.
  Sono qui non per esprimere – e me ne guarderei bene – un giudizio di merito in ordine alla proposta di legge in discussione, ma per sottolineare la piena condivisione sia delle finalità che del contenuto che ispirano tale proposta indirizzata nel senso di garantire una più adeguata tutela delle ragioni delle vittime dell'usura.
  In qualità di commissario straordinario per le iniziative antiracket e antiusura, ritengo comunque doveroso esplicitare alcune indicazioni che il gruppo di lavoro, a suo tempo istituito dal mio predecessore, che annoverava anche la presenza di insigni magistrati delle procure di Lecce e di Palermo, aveva elaborato per andare incontro alla esigenza di rendere ancora più adeguata ai tempi la normativa a tutela delle vittime del racket, quindi delle estorsioni e dell'usura.
  Segnatamente, per quanto concerne la situazione delle vittime dell'usura, dato che la proposta di legge qui in discussione si riferisce a tale categoria di persone, mi sono permesso, come ha detto lei, signora presidente, di sottoporre all'attenzione e alle valutazioni della Commissione alcune indicazioni che il gruppo di lavoro, tramite il commissario straordinario, ha ritenuto di dover esplicitare, ponendole all'attenzione sia dei parlamentari sia degli organi di Governo.
  In particolare, in merito alla problematica che riguarda l'argomento delle vittime di usura, l'esperienza maturata in questi anni ci induce a ritenere utile anche un Pag. 4ampliamento dei termini entro i quali proporre l'istanza e, per quanto riguarda la materia oggetto della proposta di legge, un ampliamento dell'efficacia del provvedimento di sospensione stessa.
  Il Comitato ha ritenuto che una maggiore estensione temporale, da poter indicare in due anni, arrecherebbe particolari benefici agli usurati e sarebbe particolarmente gradita anche alle associazioni di rappresentanza delle vittime di quest'odioso reato.
  Soprattutto, oltre all'estensione di questo termine, riteniamo che sia molto importante stabilire la decorrenza di questo periodo dalla data di adozione del provvedimento e non farlo decorrere dalla data di scadenza del debito.
  Lo dico perché le procure, non per disattenzione o negligenza, ma, spesso, per la complessità delle indagini, riescono a decidere sulle richieste di sospensione dopo un certo termine, quindi far decorrere il limite temporale dalla scadenza del termine e non dal provvedimento di adozione del provvedimento stesso potrebbe creare, come in effetti fa, qualche problema.
  Queste indicazioni sono esplicitate in maniera più dettagliata nel documento che ho avuto modo già di consegnare alla presidenza.
  Un'altra problematica, che, se lo ritiene opportuno anche l'autorevole consesso, possiamo esaminare in dettaglio, riguarda un aspetto che la proposta di legge non prende in considerazione, ma che, in una prospettiva più ampia, de iure condendo, potrebbe essere meritevole di attenzione da parte del Parlamento. Mi riferisco alla questione della morosità dei mutuatari.
  Purtroppo, questa situazione è balzata, anche di recente negli anni scorsi, agli occhi, della Corte dei conti e dobbiamo rilevare che circa l'85 per cento dei mutui corrisposti alle vittime dell'usura non rientra. In conclusione, ciò depotenzia la disponibilità del fondo stesso e, pertanto, richiede un'attenzione tale da potersi magari esplicare nell'adozione di un provvedimento che, a nostro parere, dovrebbe garantire una sorta di tutoraggio. In tal senso, si consentirebbe, da una parte, di guidare il beneficiario, quindi indirizzarlo al meglio nell'utilizzazione del mutuo, e, dall'altra parte, anche di esercitare, sia pure in maniera indiretta, una sorta di vigilanza attraverso personaggi dotati di caratteristiche tali da poter garantire anche l'utilizzazione in senso appropriato delle risorse pubbliche impiegate.
  Indipendentemente da quelli che potranno essere gli approdi normativi in tal senso, l'ufficio ha già avviato una serie di incontri e di contatti con l'Ordine dei notai e con l'Ordine dei commercialisti, in maniera da poter acquisire, su base volontaristica e sempre che il beneficiario lo accetti, anche perché dobbiamo muoverci nel contesto normativo attuale, questi contatti, intesi ad avere disponibilità di persone estremamente competenti, come notai e dottori commercialisti, che possano svolgere l'attività di tutoraggio.
  Mi fermo qui, indicando anche che, oltre la documentazione che in qualche modo attiene alla proposta di legge in discussione, ho ritenuto di porre a conoscenza della Commissione anche l'attività svolta, attraverso una serie di dati statistici, dall'ufficio del commissario negli ultimi tre anni e mezzo.
  Troverete anche un uno schema di istanza, che è rappresentativo della nuova modalità con cui stiamo procedendo alla dematerializzazione del procedimento e che dovrebbe tendere, anzi senz'altro tende, a una maggiore celerità del procedimento stesso e, soprattutto, a una sua maggiore trasparenza.
  Vi ringrazio per l'attenzione e rimango a disposizione per i chiarimenti che riterrete di chiedermi.

  PRESIDENTE. Innanzitutto, la ringrazio e rammento che il prefetto Cuttaia è accompagnato dal viceprefetto Letizia Miglio e dalla signora Mariangela Ramundo.
  Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  DAVIDE MATTIELLO. Grazie, presidente. Grazie al prefetto Cuttaia.
  Per evitare equivoci, vorrei precisare che, nella sua esposizione, ha fatto, più Pag. 5volte, riferimento alle vittime di usura e, talvolta, alle vittime di racket, ma dobbiamo intendere le vittime sia di usura sia di racket perché la legge n. 44 del 1999 a questo si riferisce e la proposta di legge dell'onorevole Vecchio, che è qui con noi oggi, riguarda entrambe le categorie, ma specificatamente le vittime di estorsione. Lo dico per chiarezza.
  Desidero, inoltre, porre alcune domande. In particolare, vi chiedo se potete illustrarci in maniera più puntuale la tipologia di soggetti cui queste norme si riferiscono, in particolare quelle legate all'estorsione, e se non sia opportuno ampliare la platea di questi soggetti.
  Sulla procedura, inoltre, lei ha fatto riferimento, prefetto, ad alcune indicazioni messe nella relazione che ci lascia, ma io vorrei chiederle, vista l'occasione straordinaria, se potesse indicarci fin d'ora alcuni aspetti della procedura attraverso cui vengono riconosciuti i benefici di legge che possano essere migliorati, oltre al beneficio che è già oggetto della proposta Vecchio. Grazie.

  PRESIDENTE. Anch'io vorrei salutare e ringraziare l'onorevole Vecchio, che non è componente di questa Commissione, ma primo firmatario di questa legge, e che è qui oggi per essere presente alla vostra audizione.

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. La tendenza del commissario è sempre quella di inserire in un contesto unitario sia le vittime dell'estorsione sia le vittime dell'usura ancorché ci siano delle distinzioni profonde tra le due diverse categorie di vittime. Ecco perché abbiamo ritenuto che il termine di ventiquattro mesi proposto vada bene per entrambe le categorie. Attualmente, il termine è di sei mesi per gli usurati e di quattro mesi per le vittime dell'estorsione.
  Segnatamente, in merito a quanto detto dall'onorevole Mattiello per quanto riguarda le vittime dell'estorsione, probabilmente – questa è un'indicazione prospettica e magari di lungo periodo – ci si può porre anche l'obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari di queste provvidenze.
  Attualmente, come tutti sanno, a poter accedere al fondo di solidarietà sono, quali vittime dell'estorsione e dell'usura, soggetti economici che la legge indica come imprenditori, operatori commerciali, liberi professionisti o, comunque, soggetti economici, indicando una specificità dei destinatari del fondo di solidarietà.
  Episodi di criminalità e di arroganza odiosa nei confronti delle persone, per esempio, hanno messo in evidenza che forme estorsive, anche in un contesto economico, sono operate nei confronti di persone che non possono qualificarsi nei termini specifici usati dalla legge n. 44 del 1999 e dalla legge n. 108 del 1996 come soggetti economici, ma che comunque hanno anche una qualificazione economica. Tali, per esempio, sono i lavoratori dipendenti, quindi per l'estorsione avente a oggetto non solo il pagamento di una somma di denaro o lo svolgimento di un servizio imprenditoriale o libero-professionale, ma anche l'estorsione di un'attività lavorativa dipendente svolta in condizioni palesemente contrarie alle disposizioni di legge, in un futuro immaginabile da questo punto di vista, potrebbe esserci anche una tutela da questa normativa.
  Il problema è sempre quello di adeguare le leggi anche alle nuove espressioni della criminalità e anche, per quanto riguarda l'estorsione in particolare, alle nuove espressioni con cui l'intento estorsivo tende a manifestarsi e che non è esclusivamente quello del ben tristemente conosciuto pizzo.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Vecchio.

  ANDREA VECCHIO. Grazie, signora presidente, per avermi dato la parola.
  Vorrei precisare che questa proposta di legge è rivolta, in particolare, alle imprese economiche che hanno subito un atto estorsivo, molto spesso accompagnato da ingenti danni.
  Ci sono due risvolti positivi nella legge attuale. In primo luogo, attingendo al fondo antiestorsione, una parte dei danni vengono Pag. 6 ristorati e ricompensati e questo risvolto è pacifico. L'altro problema grosso sentito dalle imprese è che, a causa di questo atto vandalico, all'impresa si accorda un periodo di sospensione dei suoi oneri. Allo scadere del termine di questa sospensione, l'impresa continua a pagare regolarmente la rateizzazione accordata.
  Che cosa succede nello specifico e per quale motivo questa legge è stata pensata? Trattandosi di imprese molto visibili sul mercato, dopo la prima estorsione e il primo danneggiamento, ne subiscono un altro e, dopo il secondo, ne subiscono un terzo o un quarto. A seconda del carattere economico dell'impresa e del settore economico nel quale l'impresa opera, molto spesso è difficile adempiere al pagamento della prima rata. Queste cose si accumulano e, nel tempo, acquistano masse notevoli di debito.
  La scadenza è chiara ed è indicata, ma, al momento della scadenza, l'impresa non è in grado di pagare, per cui si chiede una rateizzazione per un periodo nel quale l'impresa deve far fronte a questi obblighi. La rateizzazione serve all'impresa per avere il tempo di recuperare le proprie forze perché, se noi la stritoliamo con l'espropriazione e con l'obbligo di pagare subito queste somme, anche la miglior impresa di buona volontà, molto spesso, è costretta al fallimento.
  L'impresa fallisce e causa una serie di danni. Prima di tutto, i lavoratori perdono il posto di lavoro ed eventualmente le competenze dovrebbero essere ristorate. In secondo luogo, lo Stato non percepisce più quello che l'impresa gli doveva, essendo questa fallita.
  Con la nostra proposta di legge, vorremmo che questo periodo venisse allungato, in maniera che l'impresa, ripreso fiato, essendo un'impresa sana perché, per essere stata ammessa alla sospensione e per avere avuto il contributo, si tratta di un'impresa sana, possa avere il tempo, le forze e l'energia di far fronte ai propri impegni e ai propri debiti.
  Posso testimoniare di essere stata la mia impresa, per lunghe volte e per tanto tempo, estorta dalla mafia e di aver subito decine di attentati, con la distruzione di decine di escavatori, camion e automezzi. Una parte di queste cose, grazie a questa legge, mi sono state ristorate, quindi la mia impresa non ha avuto molti danni.
  L'altra cosa positiva a mio vantaggio è stata che gli eventi estorsivi sono stati diluiti nel tempo, dal 1982 fino al 2007, quando c'è stata l'ultima estorsione clamorosa che ho ricevuto. L'azienda ha avuto il tempo, con le forze proprie, di recuperare e pagare quanto dovuto, ma molte aziende non hanno la possibilità di farlo perché a questi eventi malavitosi, magari trovandosi in un ambiente più aggressivo, non riescono a far fronte. Allora, si chiede di poter intervenire nei confronti di queste imprese perché il periodo venga prolungato e la scadenza portata in avanti fino a un periodo adeguato a far fronte alle scadenze.
  Con questa norma, credo che lo Stato, oltre a mantenere in vita un'impresa sana, mantiene in vita anche il proprio credito nei confronti dell'impresa perché, se l'impresa fallisce, si chiude anche la possibilità di pagare il debito nei confronti dello Stato.
  Grazie.

  PRESIDENTE. Mi introduco per avere un chiarimento.
  La ratio di questa proposta di legge è molto chiara ed è stata resa ancora più chiara dall'intervento dell'onorevole Vecchio. Nel contributo che avete voluto portare, a parte ulteriori sollecitazioni o, comunque, indicazioni di miglioramento normativo, da quello che ho capito, siete d'accordo sulla ratio di questo provvedimento, anzi ne sollecitate una riscrittura più ampia e più aperta perché chiedete che il termine non sia di 300 giorni, ma di due anni, e con una specifica decorrenza.
  Lo vorrei capire meglio: vorreste che questi due anni decorrano non dalla data di scadenza del debito, ma addirittura dalla data provvedimento che adotta la procura?
  La procura adotta questo provvedimento alla chiusura delle indagini, non lo fa immediatamente?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura Pag. 7presso il Ministero dell'interno. La procura non lo fa immediatamente.

  PRESIDENTE. Nel frattempo, si potrebbe maturare il debito o avvicinarsi la rata?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Certo.

  PRESIDENTE. Voi, quindi, rappresentate quest'aspetto con riferimento alla proposta specifica.
  Le altre indicazioni...

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Le altre esulano dalla proposta specifica e rappresentano un contributo ulteriore alla riflessione in generale.

  PRESIDENTE. C'è anche la questione della morosità che è molto importante, però io penso che questa vada affrontata a livello di Governo.

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Mi permetto, presidente, di confermare quest'impressione.
  È estremamente importante cogliere dalle parole dell'onorevole Vecchio la rilevanza di quest'innovazione normativa che trova la nostra condivisione. Ecco, ci permettiamo di poter aggiungere un ulteriore tassello, la cui apposizione potrebbe rendere ancor più incisiva l'azione e salvaguardare ulteriormente la vittima dell'estorsione. Inoltre, giacché l'articolo 20 è estensibile anche agli usurati, nel contempo sarebbero salvaguardate anche le vittime dell'usura. Si darebbe maggiore serenità alle persone, evitando magari di poter attendere le proroghe.
  Ora, ci sono magistrati che le concedono, invece, nella maggior parte dei casi, non si concede il rinnovo o la proroga.

  PRESIDENTE. Scusi, prefetto. Vorrei un chiarimento perché non conosco bene la procedura. Nell'ambito dell'indagine, il riferimento è il procuratore che fa le indagini per la vittima di estorsione, quindi, in relazione a ciò, oggi c'è un provvedimento di sospensione o di eventuale proroga. Lei dice che il termine è breve perché si tratta di sei mesi per l'usura e di quattro mesi...

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Quelli sono i termini di presentazione. Parliamo, invece, di 300 giorni.
  Il rinnovo (o proroga che si dir si voglia) non costituisce un istituto giuridico, quindi è rimesso all'apprezzamento dei singoli procuratori.

  PRESIDENTE. Si è creata una prassi.

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Adesso, però, l'indicazione è al restringimento, quindi assistiamo a casi in cui non si concede il rinnovo o la proroga.
  Allora, per conferire serenità alle vittime, che ne hanno bisogno, ancorare il limite alla data certa del provvedimento, quando questo viene adottato, secondo me potrebbe costituire un argomento di maggior favore nei confronti delle vittime che hanno collaborato.

  PRESIDENTE. Oggi, di quant'è il termine?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Il termine è di 300 giorni dalla data di scadenza del debito.

  PRESIDENTE. Nella proposta, si parla di un arco di tempo di cinque anni.

  DAVIDE MATTIELLO. Si tratta di termini diversi: una cosa è quanto dura la sospensione e un altro problema è da quando decorre il tempo della sospensione. Pag. 8Un altro problema ancora è quello oggetto della proposta di legge: quanto tempo ho a disposizione, finita la sospensione, per pagare il dovuto?
  La proposta di legge dell'onorevole Vecchio si riferisce, soprattutto, a questo terzo problema: in quanto tempo devo restituire il dovuto? Quello che mette in evidenza il prefetto, invece, è il problema che viene prima, cioè quanto dura e da quando scatta la sospensione e se la sospensione sia rinnovabile, quindi se la procura può fare più volte il decreto ex articolo 20.
  Si tratta di due strumenti diversi...

  PRESIDENTE. Vi chiedo se la vostra richiesta è un'integrazione alla proposta di legge perché, in tal caso, parliamo di due cose diverse: la proposta fa riferimento alla moratoria, di cui agli articoli 1 e 4, ovvero alla rateizzazione del debito contratto per effetto della moratoria, sino a 120 mesi senza interessi e oneri, ma voi, in più, dite che c'è anche l'aspetto della sospensione di due anni, a decorrere dal provvedimento di sospensione.

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Chiediamo che il termine sia non di 300 giorni, ma di due anni, quindi un periodo maggiore da far decorrere non dalla data di scadenza del debito, ma dalla data in cui viene emesso il provvedimento da parte del magistrato.

  PRESIDENTE. La proposta che lei porta come commissario di un gruppo di lavoro ha anche avuto l'assenso all'interno del gruppo stesso da parte di tutti?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Certamente. Si sono resi protagonisti due magistrati...

  PRESIDENTE. A parte i magistrati, per lo Stato chi c'è?
  Lo chiedo perché, in questo caso, si incide su tante cose, quindi vi chiedo, per lo Stato, chi dà l'assenso a questa proposta?

  DAVIDE MATTIELLO. Il Sottosegretario o il Viceministro di riferimento?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. A suo tempo, la proposta è stata sottoposta al Viceministro Bubbico.

  PRESIDENTE. Il gruppo di lavoro da chi è costituito, oltre che da due magistrati?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Il gruppo di lavoro era costituito anche da due magistrati, oltre che da funzionari o da commissari o da un comitato, quindi anche dalle associazioni antiracket e antiusura.
  Nel gruppo di lavoro, c'erano due magistrati: l'allora procuratore distrettuale antimafia di Lecce e il dottor Petralia, sostituto procuratore di Palermo. A suo tempo, nel 2015, questo documento è stato anche diffuso...

  PRESIDENTE. Oltre ad essere diffuso, questo documento è stato avallato dal Governo? Lo chiedo perché dobbiamo incidere sui tempi di pagamento non solo dei debiti privati, ma anche dei debiti pubblici.
  Vi chiedo se c'è stato un confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze o con il Ministero dell'interno e se avete avuto un'interlocuzione con queste parti. Lo domando soltanto per capire che ulteriori passaggi dobbiamo fare.
  Vorrei sapere se questa proposta ha visto un'interlocuzione anche con altre parti del Governo. Mi riferisco appunto al Ministero dell'economia e delle finanze, oltre che al Ministero dell'interno.

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. No. Questo documento è stato diffuso, però non ci sono stati sviluppi. Si è trattato di una riflessione.

Pag. 9

  DAVIDE MATTIELLO. Come si evidenzia da questi ultimi scambi, il punto di vista della procura potrebbe essere interessante appunto perché l'articolo 20 di questa legge dà il potere al procuratore di decretare la sospensione.
  In merito a quando la sospensione venga decretata, quanto duri la sospensione, se questa sia rinnovabile o meno e da quando si debbano calcolare i termini, un confronto con la procura può anche essere utile.
  Lo avevo suggerito con riferimento alla procura di Torino, che meglio conosco, anche perché la procura di Torino, in alcuni casi, ha cercato un'interpretazione estensiva dell'articolo 20. Questo non è stato possibile, però potremmo chiedere una memoria scritta alla procura di Torino.

  PRESIDENTE. Non possiamo avere un'interlocuzione con un procuratore.
  Come mi diceva adesso la segreteria della Commissione, abbiamo chiamato per richiedere un esperto in materia, però ci è stato risposto che non c'è nemmeno il tempo di scrivere degli appunti. Evidentemente, c'è un grosso problema di lavoro, quindi in questo momento non è possibile averlo. Rifletteremo per capire se dobbiamo fare altri approfondimenti o meno.
  Il gruppo di lavoro si è sciolto o c'è ancora?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Alcuni non sono più in servizio, quindi il gruppo andrebbe ricostituito, se dovessimo riaprire un lavoro di studi.

  PRESIDENTE. Lo chiedevo per sapere qual è la situazione. Si tratta di una cosa che si è chiusa, da quello che ho capito, nel 2015?

  DOMENICO CUTTAIA, commissario straordinario per le vittime di racket e usura presso il Ministero dell'interno. Sì.

  ANDREA VECCHIO. Intanto, ben vengano le proposte migliorative sull'applicazione della norma che il signor prefetto suggerisce, però, per noi e per gli imprenditori che ne usufruiscono, l'attuale situazione va bene perché ci sono dei termini precisi e delle scadenze precise. Il problema si pone quando si fa fronte alla prima estorsione e si comincia a pagare alla scadenza, accumulandone un'altra e poi un'altra ancora, quindi le scadenze si accavallano. Ecco perché si chiede la moratoria...

  PRESIDENTE. Secondo me, è importante il contributo che ci hanno voluto consegnare.
  Ora, siccome questo è il frutto del lavoro di un gruppo nominato a tal fine, che ha lavorato a livello istituzionale, sarebbe importante per noi sapere chi componeva il gruppo nonché quando e a chi il documento ufficialmente è stato depositato. Facciamo noi il resto perché noi possiamo fare le interlocuzioni governative.
  Ora, non so se dovete avere l'autorizzazione per depositarlo, ma vorremmo sapere sull'ufficialità di questo documento, che è il frutto di un lavoro di approfondimento sul tema e al quale hanno partecipato dei rappresentanti. Lo dico perché, in questo modo, evitiamo di ricominciare da capo.

  ANDREA VECCHIO. Quello che sosteniamo noi è che venga presa in esame la possibilità di una moratoria dopo le scadenze naturali, quando si sommano più provvedimenti e l'imprenditore non è in grado di far fronte a queste scadenze.
  Grazie.

  PRESIDENTE. Intanto, acquisiamo il vostro prezioso documento.
  Vi chiediamo se potete mandarci lo storico del documento, previe le autorizzazioni che lei ritenga necessarie e che, se crede sia opportuno, possiamo scrivere, anche se, in realtà, le abbiamo chieste ufficialmente in questa seduta, che tra l'altro è pubblica.
  Vi chiediamo di inviarci lo storico del documento per capire come questo si sia concretizzato, qual era l'incarico e qual è Pag. 10stato l'esito. Credo che questo possa essere un contributo più incisivo per capire dove possiamo andare e che spazio sostanzialmente abbiamo.
  Salutiamo e ringraziamo il nostro ospite e dichiaro chiusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.40.