XVII Legislatura

Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

Resoconto stenografico



Seduta n. 145 di Martedì 19 dicembre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Lainati Giorgio , Presidente ... 2 

Esame dello schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai-Radiotelevisione Italiana S.p.A., per il periodo 2018-2022 (Atto n. 477) (relatori Lupi e Nesci):
Lainati Giorgio , Presidente ... 2 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 2 
Lainati Giorgio , Presidente ... 3 
Bonaccorsi Lorenza (PD)  ... 3 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 3 
Lainati Giorgio , Presidente ... 3 
Bonaccorsi Lorenza (PD)  ... 3 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 3 
Bonaccorsi Lorenza (PD)  ... 4 
Lainati Giorgio , Presidente ... 4 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 4 
Lainati Giorgio , Presidente ... 4 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 4 
Lainati Giorgio , Presidente ... 4 
Nesci Dalila (M5S)  ... 4 
Lainati Giorgio , Presidente ... 4 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 4 
Nesci Dalila (M5S)  ... 4 
Lainati Giorgio , Presidente ... 4 
Pisicchio Pino (Misto)  ... 4 
Lainati Giorgio , Presidente ... 5 
Gasparri Maurizio  ... 5 
Lainati Giorgio , Presidente ... 5 
Airola Alberto  ... 5 
Lainati Giorgio , Presidente ... 5 
Airola Alberto  ... 5 
Lainati Giorgio , Presidente ... 5 
Gasparri Maurizio  ... 5 
Lainati Giorgio , Presidente ... 6 
Margiotta Salvatore  ... 6 
Lainati Giorgio , Presidente ... 6 
Airola Alberto  ... 6 
Lainati Giorgio , Presidente ... 6 
Airola Alberto  ... 6 
Lainati Giorgio , Presidente ... 6 
Airola Alberto  ... 6 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 7 
Lainati Giorgio , Presidente ... 7 
Gasparri Maurizio  ... 7 
Lainati Giorgio , Presidente ... 7 
Gasparri Maurizio  ... 7 
Lainati Giorgio , Presidente ... 7 
Gasparri Maurizio  ... 7 
Lainati Giorgio , Presidente ... 7 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 7 
Lainati Giorgio , Presidente ... 7 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 7 
Lainati Giorgio , Presidente ... 8 
Nesci Dalila (M5S)  ... 8 
Verducci Francesco  ... 8 
Gasparri Maurizio  ... 8 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 8 
Lainati Giorgio , Presidente ... 8 
Zanoni Magda Angela  ... 9 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 9 
Lainati Giorgio , Presidente ... 9 
Airola Alberto  ... 9 
Lainati Giorgio , Presidente ... 9 
Airola Alberto  ... 9 
Lainati Giorgio , Presidente ... 9 
Airola Alberto  ... 9 
Lainati Giorgio , Presidente ... 9 
Crosio Jonny  ... 9 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 9 
Lainati Giorgio , Presidente ... 10 
Airola Alberto  ... 10 
Lainati Giorgio , Presidente ... 10 
Gasparri Maurizio  ... 10 
Lainati Giorgio , Presidente ... 10 
Airola Alberto  ... 10 
Lainati Giorgio , Presidente ... 10 
Gasparri Maurizio  ... 10 
Lainati Giorgio , Presidente ... 10 
Airola Alberto  ... 10 
Lainati Giorgio , Presidente ... 11 
Nesci Dalila (M5S)  ... 11 
Pisicchio Pino (Misto)  ... 11 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 11 
Lainati Giorgio , Presidente ... 11 
Crosio Jonny  ... 11 
Lainati Giorgio , Presidente ... 11 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 11 
Nesci Dalila (M5S)  ... 11 
Lainati Giorgio , Presidente ... 12 
Pisicchio Pino (Misto)  ... 12 
Lainati Giorgio , Presidente ... 12 
Ciampolillo Lello  ... 12 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 12 
Ciampolillo Lello  ... 12 
Lainati Giorgio , Presidente ... 12 
Ciampolillo Lello  ... 12 
Lainati Giorgio , Presidente ... 12 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 12 
Ciampolillo Lello  ... 13 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 13 
Crosio Jonny  ... 13 
Gasparri Maurizio  ... 13 
Lainati Giorgio , Presidente ... 13 
Gasparri Maurizio  ... 13 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 13 
Lainati Giorgio , Presidente ... 13 
Airola Alberto  ... 13 
Lainati Giorgio , Presidente ... 13 
Gasparri Maurizio  ... 13 
Lainati Giorgio , Presidente ... 13 
Gasparri Maurizio  ... 13 
Lainati Giorgio , Presidente ... 13 
Gasparri Maurizio  ... 13 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Airola Alberto  ... 14 
Gasparri Maurizio  ... 14 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Airola Alberto  ... 14 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Airola Alberto  ... 14 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Margiotta Salvatore  ... 14 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Airola Alberto  ... 14 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Gasparri Maurizio  ... 14 
Lainati Giorgio , Presidente ... 14 
Airola Alberto  ... 15 
Lainati Giorgio , Presidente ... 15 
Airola Alberto  ... 15 
Lainati Giorgio , Presidente ... 15 
Bernini Anna Maria  ... 15 
Crosio Jonny  ... 15 
Lainati Giorgio , Presidente ... 15 
Peluffo Vinicio Giuseppe Guido (PD)  ... 15 
Verducci Francesco  ... 15 
Lainati Giorgio , Presidente ... 15 
Nesci Dalila (M5S)  ... 15 
Lupi Maurizio (AP-CpE-NCD)  ... 15 
Lainati Giorgio , Presidente ... 15

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
GIORGIO LAINATI

  La seduta comincia alle 15.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'art. 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Esame dello schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai-Radiotelevisione Italiana S.p.A., per il periodo 2018-2022 (Atto n. 477) (relatori Lupi e Nesci).

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame dello schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai-Radiotelevisione italiana S.p.A., per il periodo 2018-2022, su cui la Commissione è chiamata, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, lettera b), numero 10), della legge n. 249 del 1997, ad esprimere il proprio parere.
  Faccio presente che lo scorso giovedì 14 dicembre è decorso il termine di trenta giorni entro cui la Commissione avrebbe dovuto esprimere il parere.
  Propongo che, analogamente a quanto avviene per le audizioni, anche per questa seduta sia pubblicato il resoconto stenografico.
  Ricordo che nella seduta dello scorso 14 dicembre i relatori Lupi e Nesci hanno illustrato una proposta di parere riformulata sulla base di alcune delle proposte emendative pervenute.
  Do la parola agli onorevoli Lupi e Nesci per illustrare il parere.

  MAURIZIO LUPI. Grazie, presidente. Se la relatrice di maggioranza Nesci è d'accordo, seguirei questo schema, anche per essere possibilmente rapidi e cercare di chiudere l'esame del parere per le 16.30 perché occorre andare al Quirinale per gli auguri del Presidente della Repubblica.
  Con la collega Nesci abbiamo fatto una seconda bozza di parere, che adesso troverete e che è partita da questo metodo. Abbiamo impostato su richiesta del collega Anzaldi i temi sintetici che erano stati visti nel dibattito precedente e che sintetizzo: minori, informazione e pluralismo, sedi regionali, personale, missione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, minoranze linguistiche e pubblicità. Su questi temi che erano stati sintetizzati come importanti abbiamo provato a recepire quegli emendamenti che ci sembrava fossero condivisi dalla maggior parte o che potessero rientrare all'interno del testo, o inserendoli direttamente o facendone una riformulazione complessiva (penso per esempio al tema del personale): la nuova riformulazione del parere prevede quindi già l'assorbimento di alcuni dei vostri emendamenti.
  Seguirei questo schema: vi direi su questi temi quali proposte abbiamo recepito, in modo da dire quali argomenti abbiamo trattato all'interno del parere, e poi tornerei all'elenco di tutti gli emendamenti, perché altrimenti a questo punto vi perdete perché uno è stato recepito nella prima bozza, un altro è stato recepito nella seconda: rimangono ovviamente gli emendamenti che non sono stati recepiti o su cui vi è invito al ritiro o parere contrario o da discutere, in modo che ogni relatore decida se ritirarli oppure metterli al voto. Pag. 3
  Se il presidente è d'accordo, seguirei questo schema.
  Intervengo velocemente su questa prima parte, perché poi bisogna andare alla seconda, e la seconda consiste nel leggere articolo per articolo gli emendamenti che ognuno di noi ha presentato e dichiarare quelli che sono stati assorbiti e quelli che rimangono o da votare o da ritirare.
  Per quanto riguarda il primo argomento, sui minori, c'erano due emendamenti, un 2.3 Gasparri e un 23.8 Verducci. Il 2.3 Gasparri non è stato recepito semplicemente perché è già presente come preoccupazione in altri articoli e in altre parti del testo, quindi si deve leggere il tema dei minori insieme alle altre previsioni, mentre abbiamo recepito il 23.8 Verducci con una riformulazione che è «valutare la possibilità di realizzare un portale on line privo di contenuti pubblicitari, dedicato esclusivamente...» e che non rileggo tutto per essere veloci.
  Informazione e pluralismo. Qui ci sono stati diversi emendamenti, 3.8 Airola, 3.9 Airola, che non è stato recepito, c'è parere contrario e immagino che lo voteremo successivamente, poi altri due emendamenti, 6.1 e 6.2 Gasparri, e 23.5 Airola. Sul pluralismo abbiamo inteso rafforzare l'emendamento 6.2 Gasparri riformulato in questo modo: «la Rai garantisce nella programmazione quotidiana su tutte le testate e su tutti i canali nei programmi di informazioni e in quelli di intrattenimento, non solo in periodo ove vige la par condicio, il pluralismo, al fine di soddisfare attraverso una pluralità di voci il diritto del cittadino a una corretta informazione e a formarsi una propria opinione». Questo è il 6.2 che trovate poi recepito, il 23.6 era già stato recepito e il 23.5 no.
  Sulle sedi regionali abbiamo recepito il 6.4 Margiotta, però è riferito più al personale, perché qualcuno di voi aveva chiesto...

  PRESIDENTE. Onorevole Bonaccorsi, il relatore sta cercando di mettere a fuoco a segmenti le variazioni e soprattutto le proposte emendative che sono state raccolte – vi posso assicurare – dopo un lungo e complesso lavoro, per cui sarei d'accordo nel farlo concludere, anche perché presumo che la relatrice Nesci avrà altre considerazioni da fare, per cui se lei è d'accordo proseguiamo su questa illustrazione, onde accelerare nella misura del possibile i tempi.

  LORENZA BONACCORSI. Il metodo è più confusionario, secondo me, però mi rimetto alle vostre decisioni.

  MAURIZIO LUPI. Mi rimetto all'osservazione cortese della collega.

  PRESIDENTE. Allora ringraziamo il relatore che recepisce la richiesta dell'onorevole Bonaccorsi.
  Siccome anche su questo ci sono due opinioni divergenti, non incartiamoci subito, altrimenti non arriviamo mai alla fine.

  LORENZA BONACCORSI. È una semplice proposta, se andiamo avanti sul testo del parere...

  MAURIZIO LUPI. Ho sbagliato io, si recupera in ogni caso, o da una parte o dall'altra. Allora, prendiamo la bozza del fascicolo emendativi.
  Articolo 1: 1.1 Gasparri: non è stato recepito; 2.1 Airola: non è stato recepito; 2.2 Peluffo: è stato recepito; 2.3 Gasparri: non è stato recepito; 2.4 non è stato recepito; 2.5 Bonaccorsi è stato praticamente recepito; 2.6 Airola: recepito; 2.7 Airola: recepito; 2.8 Pisicchio e 2.9 Verducci non sono stati recepiti.
  Articolo 3: 3.1: recepito. Quelli in blu non sono stati recepiti. 3.3 Margiotta: non è stato recepito; 3.5 Airola: non è stato recepito; 3.4 Airola sì e 3.6 Airola sì; 3.7 no, 3.8 no, 3.9 no.
  Articolo 4: 4.1 Gasparri sì.
  Articolo 6: 6.1 Gasparri no, 6.2 Gasparri sì, riformulato; 6.3 Gasparri no, 6.4 Margiotta sì, riformulato fino al punto «adottando ogni opportuna misura organizzativa»; 6.5 Gasparri no.
  Articolo 7: 7.1 Margiotta no, 7.2 Gasparri sì, il punto riformulato alla lettera d), «rendere operativa la risoluzione sugli agenti dello spettacolo». Peluffo 7.3 sì, 7.4 Pag. 4Airola sì, riformulato perché si inseriva bene «in materia di conflitti di interesse da parte degli agenti di spettacolo».
  Articolo 8: 8.1 Peluffo sì, 8.2 Peluffo sì. Articolo 8-bis: praticamente sono stati recepiti tutti i punti tranne il punto b), però tutti gli altri sono stati recepiti integralmente (Airola, Ciampolillo e Liuzzi).

  LORENZA BONACCORSI. L'avevo sottoscritto anch'io.

  PRESIDENTE. Sottoscritto anche dall'onorevole Bonaccorsi.

  MAURIZIO LUPI. Anche la senatrice Bernini mi sembrava che lo avesse condiviso.
  Articolo 10: 10.1 Peluffo sì.
  Articolo 11: 11.1 Airola sì; 11.2 Peluffo sì; 11.3 Gasparri no; 11.4 Margiotta no.
  Articolo 13: 13.1 Airola no, 13.2 Airola no.
  Articolo 14: 14.1 Gasparri no, 14.2 Gasparri sì, 14.3 Gasparri no.
  Articolo 18: 18.1 Gasparri no, 18.2 Airola no, 18.3 Crosio no (poi bisogna votarli, cioè se uno vuole votarli li pone in votazione).

  PRESIDENTE. Va bene, questo dopo, adesso dobbiamo andare avanti.

  MAURIZIO LUPI. Trovate tutto il personale riformulato e nella riformulazione abbiamo ricompreso Verducci, Margiotta e Airola.
  Articolo 19: 19.4 Gasparri no.
  Articolo 21: 21.1 Airola no, 21.2 Airola sì, riformulato tranne «tempestivamente».
  L'articolo 22 è sempre Verducci che si ritrova nella riformulazione Personale 19.
  Articolo 23: 23.1 Airola sì, 23.2 Gasparri no, 23.3 Gasparri no, 23.4 Gasparri no, 23.5 Airola no, 23.6 Airola no, 23.7 Margiotta sì, 23.8 Verducci sì, 23.9 Airola sì, 23.10 Airola sì, 23.11 Airola sì, 23.12 Pisicchio no, 23.13 Airola Ciampolillo Liuzzi no, 23.14 Peluffo sì, 23.15, 23.16, 23.17, 23.18, 23.19 e 23.20 Gasparri no, 23.21 e 23.22 Pisicchio no, 23.23 Bonaccorsi sì, 23.24, 23.25 e 23.26 Gasparri no, 23.27 Airola no, 23.28 Verducci sì, 23.29 Gasparri no, 23.30 Gasparri riformulato «tenendo conto della loro vocazione», articolo 23.31 no, 23.32 Verducci sì, 23.33 Gasparri no, 23.34 Gasparri no, perché è sempre lo stesso emendamento, 23.35 Gasparri no, 23.36 Pisicchio sì, 23.37 Margiotta no, 23.38 Verducci: in parte, perché lo ritroviamo poi riformulato.
  Articolo 24: 24.1 Airola no, 24.2 sì, perché l'abbiamo ripreso insieme con quello di Verducci (parlo della questione Euronews).
  Articolo 25: 25.2 Gasparri no. Abbiamo finito, questo è il mero elenco, se poi volete invece i temi che sono stati recepiti nel contenuto, magari li vediamo, perché sulla pubblicità abbiamo detto che abbiamo recepito tutto ciò che riguardava il dumping e invece siamo contrari per quanto riguarda il tema dell'affollamento.

  PRESIDENTE. La relatrice Nesci vuole aggiungere qualcosa?

  DALILA NESCI. Aggiungo solamente di fare effettivamente attenzione a ciò che votiamo qui nella discussione che si farà, perché ci sono temi importanti (come le sedi regionali) che si devono votare, quindi facciamo attenzione a come voteremo.

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, presidente Lupi e relatrice Nesci, però abbiamo bisogno del parere, ossia invitate al ritiro degli emendamenti non recepiti o come intendete fare?

  MAURIZIO LUPI. Da parte mia è invito al ritiro o parere contrario.

  DALILA NESCI. Io non chiedo il ritiro, ma mi rimetto alla Commissione.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Prego, presidente Pisicchio.

  PINO PISICCHIO. Aderisco all'impianto da lei suggerito, quindi grande stringatezza nell'intervento e mi attengo a questa impostazione, perché a breve come altri dovrò andare dal Capo dello Stato.
  Onestamente non attribuisco a questo contratto di servizio un valore rivoluzionario, Pag. 5 nel senso che è un contratto di servizio abbastanza grigio, abbastanza tributario di una consuetudine quasi burocratica rispetto al passato, quindi non immagino possa rappresentare l'elemento di svolta, peraltro è abbastanza in carattere con le ceneri di questa legislatura, quindi siamo in una dimensione abbastanza conformistica. Peccato, ma è un ragionamento che tocca altri profili, altri momenti, non questo, e non è compatibile con l'esigenza di stringatezza.
  Ho visto una certa gracilità nell'idea generale di servizio pubblico legato a una dimensione necessaria di pedagogia democratica da svolgere nel Paese, non mi pare che abbiamo concorso a farne una cosa diversa da quella da cui eravamo partiti, ma nonostante questo il lavoro dei relatori mi sembra pieno di motivazioni positive, di buona volontà, con qualche tentativo di miglioramento.
  Vorrei fare una domanda ai relatori, naturalmente non sono quello maggiormente suffragato nella considerazione che mi hanno fatto e avrei molte questioni, soprattutto conoscendo l'indole aperta e sensibile alla dimensione sociale che anima entrambi i relatori, capisco che sono entrambi dell'opposizione, quindi hanno trovato un punto di contatto di grande sensibilità comune, tuttavia qui non si tratta di questioni politiche. In particolare, in una delle mie proposte di emendamento, la 23.12, «l'obiettivo è realizzare un Osservatorio permanente su disabilità e media, finalizzato a monitorare il trattamento mediatico delle persone disabili e ad approfondire le migliori e più innovative pratiche in materia di accessibilità e partecipazione, anche in un'ottica di comparazione internazionale»; cosa avete trovato di strano, di non accettabile? Francamente non riesco a comprenderlo.
  Ciò detto, se deve restare in piedi un emendamento, per quanto mi riguarda è questo.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Vorrei dirle con molta sincerità, presidente Pisicchio, che sui temi delicatissimi che meritano l'assoluto rispetto di tutte le persone, in particolare noi che siamo membri di questa Commissione, molto è stato recepito, molto è dentro il contratto di servizio, però lei quindi vorrà che sia posto in votazione... E gli altri suoi emendamenti pensa di ritirarli? La ringrazio.
  Onorevoli colleghi, passiamo alla fase delle votazioni. Presidente Gasparri, intende ritirare il suo emendamento 1.1 o vuole che sia posto ai voti?

  MAURIZIO GASPARRI. Lo ritiro.

  PRESIDENTE. La ringrazio, presidente Gasparri. È ritirato. Senatore Airola, il 2.1 lei lo ritira?

  ALBERTO AIROLA. Non lo ritiro, voglio che sia messo in votazione e anche fare una brevissima dichiarazione di voto.

  PRESIDENTE. La ringrazio per aver annunciato che sarà brevissima. Prego, a lei la parola.

  ALBERTO AIROLA. È semplicissimo: l'offerta della Rai, essendo servizio pubblico, ai fini della contabilità separata aziendale, sia che siano soldi pubblici, sia che siano privati, deve fare esclusivamente servizio pubblico, quindi immagino che sia ovvio votare sì.

  PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, per l'emendamento 2.1 Airola Ciampolillo Liuzzi, invito al ritiro o parere contrario per l'onorevole Lupi, si rimette alla Commissione l'onorevole Nesci.
  Pongo in votazione l'emendamento 2.1 Airola Ciampolillo Liuzzi.

  L'emendamento 2.1 è respinto.

  Passiamo all'emendamento 2.3 del senatore Gasparri.
  L'emendamento è ritirato.
  Passiamo all'emendamento 2.4 Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Questo (lo dico ai relatori) essendo una menzione di comunicazioni della Commissione europea non capisco perché non si debbano mettere, perché lì c'è scritto che per quanto riguarda il finanziamento incrociato c'è un Pag. 6riferimento ai princìpi, citata testualmente, secondo me era utile ai fini del richiamo a questa cosa, non era una proposta innovativa, è un richiamo, quindi io insisto.

  PRESIDENTE. Rimane invito al ritiro o parere contrario Lupi, Nesci si rimette alla Commissione. Pongo in votazione l'emendamento 2.4.

  L'emendamento è respinto.

  Il 2.8 è stato ritirato dall'onorevole Pisicchio, il 2.9 del senatore Verducci è stato ritirato.
  Passiamo al 3.3 del senatore Margiotta.

  SALVATORE MARGIOTTA. Prendo la parola brevemente per annunciare che ritiro tutti gli emendamenti che non hanno avuto il parere favorevole dei relatori, per ringraziarli del lavoro che hanno svolto, per sottolineare che dei temi che avevo posto, che riguardavano in particolar modo il personale della scuola di Perugia, i giovani produttori e il valore del documentario soprattutto di produzione italiana all'interno della Rai, sono stati sostanzialmente recepiti, sia pure con riformulazioni, e dunque mi ritengo assolutamente soddisfatto del lavoro svolto, ritiro tutti gli altri e voterò a favore del parere.

  PRESIDENTE. La ringrazio, senatore Margiotta.
  Passiamo all'emendamento 3.5 Airola.

  ALBERTO AIROLA. Esclusivamente per sottolineare che i programmi di intrattenimento che fa la Rai non abbiano un carattere commerciale o comunque non rincorrano troppo la TV commerciale. Mi sembra semplicemente una cosa di buon senso, faccia un intrattenimento da servizio pubblico innovativo, diverso, originale, non così commerciale.

  PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

  L'emendamento è respinto.

  Passiamo all'emendamento 3.8 Airola.

  ALBERTO AIROLA. Sì, questo è molto importante ed è un emendamento che mirerebbe a dividere o comunque rendere molto più chiaro per lo spettatore cosa si intenda per programmi di intrattenimento o di spettacolo, show, e cosa di informazione.
  Ultimamente ci rendiamo conto (e se ne sono resi conto anche altre forze politiche) che spesso i due temi si intersecano in maniera talmente stretta da non riuscire più a capire cosa sia spettacolo, show, e cosa informazione, e questo è molto grave se diventa informazione politica. Vi invito quindi a votare positivamente, in modo che la Rai abbia chiaramente distinti nella sua programmazione i programmi che hanno come oggetto i temi dell'attualità politica caratterizzati nella loro precisa identità, e non troppo ibridati, almeno dal punto di vista della struttura con il canone, dall'intrattenimento, perché altrimenti sarà sempre difficile tracciare una linea.

  PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento 3.8 Airola.

  L'emendamento è respinto.

  Passiamo all'emendamento 3.9 Airola.

  ALBERTO AIROLA. Questo è come il precedente, ma limita, perché permette che i programmi di infotainment vengano ibridati tra informazione e intrattenimento, possiamo fare gli show e parlare anche di politica, ma non lo possiamo fare nei periodi di elezione. Questo è il famoso emendamento chiamato «anti Vespa», non perché ce l'abbiamo con Vespa, ma semplicemente perché Vespa ha fatto una scelta chiara, definita in questa Commissione anche dal presidente dell'UsigRai, il sindacato dei giornalisti, per cui si è fatto inquadrare come artista, quindi il suo è un programma artistico. Non solo, ma, come ha detto Di Trapani, anche i suoi collaboratori non sono inquadrati come giornalisti, ma in altro modo, allora perché un programma che non ha giornalisti quando la Federazione nazionale della stampa ci aveva chiesto che i programmi di informazione soprattutto in par condicio venissero condotti Pag. 7da figure giornalistiche iscritte all'Albo, quindi da giornalisti, non da artisti, Vespa può fare campagna elettorale? Vi invito quindi a votare sì.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Grazie, presidente, non so quale sia l'intento o se si rivolga direttamente a qualcuno, ma dico soltanto che, avendo letto il testo, visto che qui si fa riferimento al periodo della campagna elettorale, mi sento di aderire all'invito del relatore, perché noi ci dovremo occupare della regolamentazione della campagna elettorale, ma questo è il prossimo atto di questa Commissione, perché dovremo fare il regolamento applicativo della par condicio, quindi questa è una discussione all'interno di quell'atto. Per quanto riguarda il contratto di servizio, questa non è materia, per cui credo che sia giusta l'indicazione di voto che ha dato il relatore.

  PRESIDENTE. Con il parere contrario del relatore Lupi, mentre si rimette alla Commissione la relatrice Nesci, pongo in votazione l'emendamento 3.9 Airola.

  L'emendamento è respinto.

  Passiamo al 6.1 del senatore Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Lo ritiro.

  PRESIDENTE. Senatore Gasparri, il 6.2, sempre suo?

  MAURIZIO GASPARRI. È stato riformulato.

  PRESIDENTE. Le chiedo scusa, mi riferivo al 6.3.

  MAURIZIO GASPARRI. Su questo insisto nella votazione, perché sul 6.3 e sul 6.5, ai quali si è dato un parere negativo, francamente insisto, perché (lo dico rapidissimamente per poter procedere veloci) qua si richiama alla necessità che le sedi Rai debbano dare attenzione alle singole province, non aprendo sedi, ma qua si dice «rappresentate e raccontate». A volte infatti succede che la sede regionale dell'Emilia-Romagna, la sede regionale della Calabria che è la sede del capoluogo non sia attenta a cosa succede a Forlì, a Crotone o a Vercelli, quindi inviterei i relatori a valutare, magari anche riformulandolo, perché ho usato le parole «raccontare e rappresentare», non aprire uffici, e mi pare scontato che le province tutte debbano essere raccontate e rappresentate. Se c'è la Fiera della scienza a Ravenna... ha capito qual è la ratio.

  PRESIDENTE. La parola al relatore Lupi.

  MAURIZIO LUPI. Il 6.3 e il 6.5 sono due emendamenti diversi: sul 6.3 avevamo dato un parere di invito al ritiro perché più volte nel testo si rafforza l'idea di valorizzare le sedi regionali, però se la Commissione, in cui sulle sedi regionali ho visto sempre unanimità di consensi da parte sia della maggioranza sia dell'opposizione, si vuole dare un ulteriore segnale di indirizzo, credo che possa essere utile metterlo, non è pleonastico rafforzarlo, mentre il 6.5 è una cosa diversa, nel senso che entra nel tema delle programmazioni della Rai e dice: «attenzione, nelle vostre programmazioni tenete conto della rappresentazione provinciale».
  Sul primo punto mi rimetto alla Commissione, ma mi sembra che possa essere condiviso da tutti e quindi, se siamo d'accordo, possa essere riformulato un parere favorevole, sul secondo rimane invece un invito al ritiro, perché altrimenti entriamo nel merito della programmazione, e non abbiamo messo molte cose sulla programmazione, abbiamo detto di no anche ad altri emendamenti su altri tipi di programmazione. Vorrei capire anche sulle sedi regionali, perché so che c'è stato più volte intervento da parte dei colleghi del Partito Democratico e degli altri colleghi di maggioranza.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole Peluffo.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Per dire, presidente, che su questo mi sembra che i relatori un lavoro l'abbiano fatto a partire dalla prima formulazione, rafforzato Pag. 8 poi con la seconda, perché, se guardiamo il parere, il concetto del Gasparri 6.3 è già presente. Se prende il parere nella sua prima formulazione, vedrà che c'era già la valorizzazione dei centri di produzione delle sedi regionali, quindi se guardiamo insieme il testo e il lavoro che è stato fatto dalla prima formulazione, vediamo che questo concetto c'è.
  Altra cosa è il 6.5, dove si va a dire con l'emendamento Gasparri alla Rai regione per regione che deve garantire che ogni singola provincia sia rappresentata e raccontata, quale regione sia, quale sia la configurazione. Credo che questo spetti alla dimensione editoriale, non è che in ogni edizione del TGR devi coprire tutte le province, le copri nel momento in cui hai una notizia. Altro che fare i palinsesti, qui interverremmo in ogni singolo aspetto editoriale, per questo mi sembra che non corrisponda all'intento illustrato dal presidente Gasparri.

  PRESIDENTE. La parola alla relatrice Nesci.

  DALILA NESCI. Solo per dire che secondo me erroneamente si è illustrato il 6.3 insieme al 6.5.
  Sul 6.3 c'è un parere favorevole da parte mia e comunque l'avevamo valutato come positivo, e invito anche i colleghi della maggioranza a ripensare all'intendimento del 6.3, perché Peluffo diceva che all'articolo 6 si parla di adottare opportune misure organizzative in riferimento ai centri di produzione e non alle sedi regionali, quindi è pertinente votare l'emendamento 6.3, perché sottolinea l'importanza della presenza delle sedi regionali. Altra cosa è il 6.5, che ritengo fuori luogo rispetto all'intento giusto, necessario e fondamentale del 6.3.

  FRANCESCO VERDUCCI. Come dice il relatore Lupi, alle cui considerazioni si sono aggiunte quelle della relatrice Nesci, il tema delle sedi regionali è certamente molto importante e non è stato ha posto solamente dal senatore Gasparri, perché, come i relatori sanno, c'è un mio emendamento, il 23.31, che in maniera molto più stringata inserisce la «valorizzazione delle sedi regionali». Questo è un tema che sosteniamo e spingiamo, quindi, laddove ci dovesse essere da parte del relatore Lupi una riconsiderazione, è chiaro che gli emendamenti vanno tenuti insieme per la valorizzazione delle sedi regionali.

  MAURIZIO GASPARRI. Avevo fatto un'illustrazione più sintetica per andare incontro alle esigenze di tempo, ma un emendamento indubbiamente auspica la valorizzazione delle sedi regionali, e su questo siamo d'accordo e del resto è un'affermazione quasi letteraria.
  Il secondo cosa dice? Lo faccio in concreto: in Sardegna la Rai ha una sede a Sassari e a Cagliari perché sono due mondi, due realtà diverse, e girando l'Italia ho colto che Catania si sente sottorappresentata nel racconto regionale rispetto a Palermo, così come Salerno rispetto a Napoli. Non si dice che in tutte le edizioni si debba dire cosa succede ad Avellino, a Rieti o a Forlì, però c'è scritto che nel racconto, che è anche un termine letterario, si dovrebbe ricordare che c'è anche Forlì, Salerno, Catania e altre, perché le sedi regionali finiscono per privilegiare la città sede.

  MAURIZIO LUPI. Velocissimo, la mia proposta è questa: siccome il 6.3 interviene su un articolo e il 23.31 Verducci su un altro, per raccordarli (entrambi parere favorevole ovviamente) occorre che il 6.3 sia riformulato in modo che diventi coerente con il 23.1 e si fermi a «la Rai valorizza e rafforza le sedi regionali e i centri di produzione impiegandoli al massimo delle loro capacità produttive», perché qui siamo nella questione degli indirizzi, e di là c'è l'attuazione, quindi il 23.31 è coerente perché attua la disposizione del Gasparri al 6.3. Se siamo d'accordo e si accetta la riformulazione, sarei positivo così come riformulato sul 6.3, e di conseguenza sul 23.31, mentre sul resto si voti, perché mi sembra che non siamo d'accordo.

  PRESIDENTE. Porrei quindi in votazione con il parere favorevole la riformulazione Pag. 9 proposta dal relatore Lupi e dalla relatrice Nesci, quindi invito i colleghi a esprimerci sul 6.3.

  L'emendamento è approvato.

  Pongo ora in votazione il 6.5.

  L'emendamento è respinto.

  Passiamo ora all'11.3 Gasparri. È ritirato.

  MAGDA ANGELA ZANONI. Ho chiesto ai relatori una precisazione sull'articolo 8, l'emendamento 8.3, perché se non ho capito male il parere è favorevole tranne che per il punto b): se fosse possibile spiegarmi perché.

  MAURIZIO LUPI. È stato già recepito l'intero impianto, quindi non abbiamo messo in votazione, in una riformulazione che è stata riscritta, in modo che fosse il testo più coerente rispetto alle esigenze che avevamo, quindi non c'è più quell'emendamento perché lo trova già nel testo.

  PRESIDENTE. Siamo tornati al 13.1, senatore Airola.

  ALBERTO AIROLA. Non lo ritiro, procediamo alla votazione.

  PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

  L'emendamento è respinto.

  Passiamo al 13.2 sempre a firma Airola.

  ALBERTO AIROLA. È stato fatto notare durante le audizioni che è necessaria l'indicizzazione per una buona catalogazione, quindi è una banalità che però è l'abc per quanto riguarda le Teche Rai, stiamo parlando dell'archivio Rai.

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, stiamo facendo una verifica tecnica prima di procedere ulteriormente.
  Siamo sempre al 13.2, lo pongo in votazione.

  L'emendamento è respinto.

  Il presidente Gasparri ha ritirato il 14.1 e il 14.3.
  Adesso siamo all'articolo 18.
  Il 18.1 del senatore Gasparri è ritirato.
  Passiamo al 18.2 del senatore Airola.

  ALBERTO AIROLA. Lo metto in votazione con le argomentazioni che avevamo già dato in discussione generale. Si tratta di una raccomandazione che ci è stata fatta da Antitrust e da Agcom per aumentare la neutralità tecnologica e offrire l'opportunità ai cittadini che usano altre piattaforme di vedere il servizio pubblico che pagano, nelle zone dove questo servizio può arrivare esclusivamente via satellitare, quindi mi sembra nostro dovere rispetto ai cittadini.

  PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

  L'emendamento è respinto.

  Siamo al 18.3 del senatore Crosio.

  JONNY CROSIO. C'è poco da sognare, presidente, state salvando almeno la faccia perché avete tolto il colore, perché l'altra volta è arrivato probabilmente un messaggio dall'etere e vi siete piegati, non avete avuto neanche il pudore di togliere il giallo prima di presentarci i documenti, però sottoscrivo quello che ho detto l'altra volta, sottoscrivo quello che ha detto ora il collega Airola per quanto riguarda le indicazioni di Agcom e dell'Antitrust, invito i colleghi a votare a favore di questo emendamento. In questo modo a mio parere si porta giustizia nelle zone dove non si vede la Rai, dove si paga il canone, dove si vuole obbligare a mettere un altro decoder, e probabilmente qui ci sarà un altro problema perché sono aiuti di Stato, per cui mi sembra naturale votare questo emendamento che di fatto rende la vita dei nostri cittadini più semplice, contrariamente a quello che volete fare, ossia complicarla un'altra volta.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Mi scuso con il senatore Crosio, ma non ho Pag. 10capito il riferimento al giallo, verde, rosso e tutti gli altri colori, ma adesso fuori microfono mi ha spiegato.
  Rimango di questo avviso, perché era negli interventi anche in discussione generale, e il contratto di servizio dovrebbe essere legato con lo schema della convenzione, legato al rinnovo della concessione.
  Avendo all'interno dello schema di convenzione chiesto precisi impegni a Rai rispetto alla copertura del segnale, questione che è stata sollevata più volte in questa Commissione, avendo trovato lì un equilibrio e chiesto impegni precisi, secondo me nel contratto di servizio dobbiamo essere conseguenti alle cose che abbiamo scritto in Convenzione, altrimenti scriviamo cose diametralmente opposte, in conflitto tra loro, per cui, avendo votato insieme quel parere, secondo me è giusto essere in linea con il parere sulla Convenzione.

  PRESIDENTE. Grazie, onorevole Peluffo. Pongo in votazione il 18.3.

  ALBERTO AIROLA. Se domani precipita TV Sat, perché può succedere...

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, ma non mi ha neanche detto che voleva parlare, lei si inserisce così...
  Pongo in votazione l'emendamento 18.3 Crosio.

  L'emendamento è respinto.

  Adesso passiamo all'emendamento 19.4 a firma del senatore Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Lo ritiro.

  PRESIDENTE. Il 21.1 porta la sua firma, senatore Airola.

  ALBERTO AIROLA. Questo è arrivato da gruppi di lavoratori interni Rai, quindi lo mantengo e chiedo che venga messo in votazione per dare voce ai dipendenti.

  PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento 21.1 Airola.

  L'emendamento è respinto.

  Il 23.2 a firma Gasparri è ritirato.
  Passiamo al 23.3 Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Insisto, perché si dice sostanzialmente che i processi di riorganizzazione «salvaguardino nei canali principali l'autonomia dell'informazione regionale». Sono già intervenuto in altre riunioni, lo faccio brevissimamente per dire che quando discutemmo delle newsroom ci apparve discutibile che la seconda newsroom accorpasse in teoria Rai news 24, il TGR regionale, il TG 3, cose disomogenee, perché lo sono oggettivamente, quindi quando si farà il piano che aspettiamo entro i sei mesi e non i 12, dico che andrebbero salvaguardati i canali principali, che sono quelli generalisti noti, e l'informazione regionale che ha una sua organizzazione diversa.
  Secondo me è scontato, perché è coerente con quello che la Commissione di vigilanza ha detto ai vari direttori generali che si sono alternati in questa legislatura, esprimendo più o meno tutti delle perplessità rispetto al piano basato sulle newsroom, che difatti poi non c'è stato. Ci sarà un piano, ma dovrebbe salvaguardare.... e poi ci sono tutte le reti minori e le altre cose che si possono fare, quindi ribadisco quello che era stato l'orientamento che abbiamo manifestato tutti quanti. Questo è il 23.3, fine.

  PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento 23.3.

  L'emendamento è respinto.

  Il 23.4 a firma Gasparri è ritirato.
  Passiamo al 23.5 Airola.

  ALBERTO AIROLA. Questo è un emendamento molto semplice, che mira a fare un fact checking in ogni programma d'informazione, cioè non è che si richieda molto: si richiede che un collaboratore magari in editoriale verifichi alcune affermazioni e debba farlo. A me è capitato di avere confronti politici in cui sostenevo che un collega avesse votato in una maniera una determinata legge, il conduttore non lo sapeva, il cittadino concludeva che almeno Pag. 11uno dei due avesse mentito, mentre sarebbe bastato fare un fact checking, verificando immediatamente. Questa piccola aggiunta sarebbe utile, perché spesso finiamo di guardare un programma, soprattutto un talk show, e non sappiamo chi abbia ragione, quindi non dico su tutto, ma su alcune cose specifiche basterebbe avere un collaboratore che si occupi di fare un fact checking rapido su certe affermazioni, quando viene richiesto, quindi non è niente di anormale, soprattutto in questo contesto in cui oggi si parla costantemente di fake news, quindi vi invito alla votazione.

  PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

  L'emendamento è respinto.

  Passiamo al 23.6. Il relatore Lupi aveva annunciato che era stato recepito fino a «giornalista d'inchiesta», alla pagina 8 del parere.
  Siamo adesso al 23.12 del presidente Pisicchio che aveva chiesto di metterlo ai voti.

  DALILA NESCI. Vorrei rassicurare sul fatto che abbiamo recepito tutte le indicazioni che sono arrivate dalle audizioni, veramente tutto, quindi non abbiamo dato il parere favorevole solo perché questa aggiunta era pleonastica. Poi valuta tu, collega, se vuoi metterlo in votazione.

  PINO PISICCHIO. Ringrazio la collega per quello che ha detto, ma ritengo che sia da suggerire a tutti i colleghi di dare un'occhiata a questo emendamento e a come è formulato, e converranno con me che non c'è alcuna eccentricità a considerare utile la presenza di un Osservatorio permanente su disabilità e media, quindi mi rimetto...

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Sono convinto che, essendoci state più formulazioni del parere, come è successo già su altri punti rischiamo di perdere di vista l'equilibrio complessivo e anche il recepimento che è già avvenuto. Potremmo quindi accantonarlo per consentire a tutti di rileggere la parte che afferisce a questa materia che è già stata inserita, e, dopo aver votato gli altri emendamenti, verificare attraverso una lettura più attenta.

  PRESIDENTE. Abbiamo compreso la sua proposta di accantonamento e lei si rivolge ai relatori.

  JONNY CROSIO. Chiedo di sottoscriverlo e poi vediamo cosa nasce dalla discussione, ma per cominciare chiedo di sottoscriverlo.

  PRESIDENTE. Quindi diventa emendamento Pisicchio Crosio. Prego, relatore Lupi.

  MAURIZIO LUPI. Per coerenza di indirizzo, sul tema dei minori c'era la proposta di un portale on line e l'abbiamo riformulata perché c'è un problema di effettiva possibilità di realizzare il portale on line o l'Osservatorio permanente. Si tratta di inviti ma, come il collega sa, bisogna poi valutarne l'effettiva praticabilità: essendo tutti sensibili a questi temi si potrebbe riformularlo analogamente a come abbiamo fatto per il portale on line per i minori, ovvero «valutare la possibilità di realizzare un Osservatorio permanente», perché questo permette di dare un indirizzo chiaro in quanto indica questa attenzione, ma siccome è un contratto tra due soggetti e ci sono risorse da investire, magari c'è un problema di risorse.

  DALILA NESCI. Durante le audizioni abbiamo accolto quella che definirei una vera e propria denuncia contro il Segretariato sociale che non avrebbe perseguito lo scopo della tua proposta di un Osservatorio, quindi esiste già un organo ufficiale che dovrebbe fare questo. In più aggiungo che abbiamo dato un servizio alle persone con disabilità, attraverso un numero verde o una live chat, se per la disabilità non possono telefonare, ma rivolgersi a una chat on line: abbiamo quindi raggiunto l'obiettivo con un servizio dedicato a queste persone, abbiamo superato ulteriori uffici o organi che dovrebbero occuparsi di loro, e tra l'altro ricordo che esiste già l'organo del Segretariato sociale. Se posso leggere la riformulazione, «attivare contestualmente Pag. 12un numero nazionale e un canale di comunicazione sul proprio portale live chat per la raccolta di segnalazioni relative al cattivo funzionamento dei servizi di sottotitolazione e audiodescrizione, ai fini della tempestiva risoluzione dei problemi segnalati».

  PRESIDENTE. Va bene, quindi c'è un parere favorevole.

  PINO PISICCHIO. Accolgo la proposta di riformulazione che ha fatto l'onorevole relatore e ritengo che colga il dato contenuto in questo emendamento, diversamente da quella impostazione che io apprezzo, ma è un'altra cosa.

  PRESIDENTE. Pongo in votazione con il parere favorevole del relatore l'emendamento 23.12 Pisicchio Crosio.

  L'emendamento è approvato.

  Passiamo adesso all'emendamento 23.13 Airola.
  Il parere è invito al ritiro, mentre la relatrice Nesci si rimette all'Aula.

  LELLO CIAMPOLILLO. Sinceramente non comprendo, perché questo emendamento è già stato approvato come ordine del giorno in sede di discussione della riforma Rai, prevede la possibilità di far vedere in chiaro sul digitale terrestre le dirette dei lavori di Camera e Senato, quindi mi sorprende molto la posizione del relatore Lupi e probabilmente anche quella del Governo, per cui sembra che abbiate paura di far vedere ai cittadini sul digitale terrestre quello che accade in Aula, quindi nella Camera e nel Senato durante i lavori. Sinceramente non comprendo questo atteggiamento e mi sembra una cosa completamente irragionevole, perché qui non volete riconoscere il diritto a tutti gli italiani di poter vedere i lavori parlamentari, poi ci sono partiti che dicono di essere liberi e uguali, ma vorrei capire se questo principio di uguaglianza valga solo quando dobbiamo fare il logo di un partito?
  Oggi i lavori di Camera e Senato sono trasmessi sul satellite, quindi oggi chi ha il decoder di Sky può guardare i lavori di Camera e Senato, e mi sembra veramente una follia, perché dov'è la partecipazione, dov'è la democrazia, dove sono la trasparenza e l'uguaglianza? Noi le facciamo vedere solo a chi ha il decoder satellitare, quindi dico sinceramente che chi vota contro questo emendamento è contro i cittadini, è contro la trasparenza, ma soprattutto offende il Parlamento perché dà l'impressione che il Parlamento sia una cosa da nascondere.
  Chiedo di dare agli italiani un diritto semplice. La Rai ha capacità trasmissiva in sovrabbondanza, in due LCN abbiamo un arco completamente libero da 1 a 1.000 e il Ministero può assegnare due numeri, selezionando 892 e 893 si possono seguire i lavori delle dirette di Camera e Senato. Sinceramente davvero non riesco a comprendere, quindi chiedo a tutti i colleghi un voto favorevole a questo emendamento, anche perché diversamente offendiamo il Parlamento e i lavori che vi vengono effettuati.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Visto che è un tema più volte affrontato in questa Commissione, credo che non ci sia la necessità di banalizzarlo, è stato oggetto di confronto, di discussione e tutti ricordiamo i termini, per cui adesso trasformarlo in slogan credo sia fuori luogo.

  LELLO CIAMPOLILLO. Non è uno slogan, è stato già votato al Senato all'unanimità come ordine del giorno...

  PRESIDENTE. Senatore, la prego, lei ha già parlato ed è stato anche chiarissimo.

  LELLO CIAMPOLILLO. Se sono stato chiaro, non è uno slogan.

  PRESIDENTE. Per me lei è stato chiaro, ma ognuno esprime le sue valutazioni, come lei comprende.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Quello di cui stiamo parlando è il canale istituzionale, che nella formulazione proposta dal contratto di servizio recita: «la Rai è tenuta a presentare al Ministero e Pag. 13alla Commissione parlamentare per le determinazioni di competenza entro dodici mesi un progetto di canale tematico dedicato alla comunicazione concernente le istituzioni, secondo i seguenti criteri». Di questo stiamo parlando, poi che Camera e Senato abbiano due canali satellitari su cui almeno la Camera di fatto offre la diretta del lavoro d'Aula, diretta che qualunque cittadino può seguire sul canale della Camera...

  LELLO CIAMPOLILLO. Satellitare, cioè devi avere la parabola per vederlo.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Quello che sto dicendo è che oggi qualunque cittadino i lavori d'Aula della Camera li può seguire in diretta streaming sul sito della Camera o anche audizioni e altri lavori d'Aula.

  JONNY CROSIO. Per dichiarazione di voto, coerentemente al mio voto favorevole sull'ordine del giorno presentato in Senato, esprimerò il mio voto favorevole su questo emendamento, proprio perché, come spiegava il collega Ciampolillo, quelli come me che non hanno la parabola quando vogliono vedere il canale di Camera o Senato non sanno come fare.

  PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emendamento 23.13.L'emendamento è respinto.

  Passiamo al 23.15 Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Lo ritiro, visto il parere contrario, di cui mi rammarico.

  PRESIDENTE. La ringrazio, senatore. Il 23.20 dell'onorevole Pisicchio è ritirato, il 23.21 pure. Il 23.22 era stato recepito.
  Siamo al 23.23 del senatore Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Sul 23.23 insisto nel dire che i tetti dell'affollamento pubblicitario dovrebbero essere rispettati rete per rete, è un punto fondamentale e quindi insisto nella votazione del 23.23 per far sì che il famoso tetto del 4 per cento sia rispettato rete per rete.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Visto che questo punto è stato oggetto di dibattito in discussione generale e mi sono già espresso, se consente, presidente, siccome avevo preannunciato che sarei intervenuto in punto di diritto a spiegare perché a nostro giudizio non si possa intervenire in contratto di servizio, trattandosi di norma primaria, deposito alla presidenza...

  PRESIDENTE. Prendo atto della sua richiesta e accetto che lei possa depositare il testo che la presidenza intende mettere a disposizione di tutti i membri della Commissione, quindi a questo punto lo devo mettere in votazione, senatore Airola.

  ALBERTO AIROLA. Certo che in un dibattito non sapere perché Peluffo...

  PRESIDENTE. No, stiamo parlando di un parere di carattere giuridico, che poi ciascuno di noi potrà analizzare per formarsi un convincimento.
  Pongo in votazione l'emendamento 23.23 del senatore Gasparri.

  L'emendamento è respinto

  Passiamo all'emendamento 23.24 Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Lo ritiro prendendo atto che nel parere è rimasta quella stesura originaria che parla chiaramente della scelta anti dumping.

  PRESIDENTE. La ringraziamo molto. Passiamo al 23.25 sempre suo.

  MAURIZIO GASPARRI. Lo ritiro perché è la stessa cosa.

  PRESIDENTE. Passiamo al 23.26.

  MAURIZIO GASPARRI. Questa era una dicitura, perché sulla questione della pubblicità del gioco d'azzardo proponevo la dicitura utilizzata nelle altre leggi, «comunicazioni commerciali dei giochi con vincite in denaro», quindi era un miglioramento del testo, relatori, perché è la frase scritta nelle leggi che abbiamo fatto, dove Pag. 14non c'è giochi d'azzardo, ma si definiscono giochi con vincite in denaro, è un drafting se volete.

  PRESIDENTE. I relatori si sono rimessi all'Aula.
  Pongo in votazione l'emendamento 23.26.

  L'emendamento è approvato.

  ALBERTO AIROLA. Perché attualmente nel servizio pubblico radiotelevisivo italiano è permessa la pubblicità di gioco d'azzardo? Se non lo è, allora perché questo emendamento può essere accettato così formulato?

  MAURIZIO GASPARRI. La dicitura che c'è nelle leggi parla di vincite in denaro, che è rafforzativo rispetto all'azzardo.

  PRESIDENTE. È stato già votato, quindi lo consideriamo approvato, onorevoli colleghi.
  L'emendamento 23.29 del senatore Gasparri è ritirato.
  Sul 23.31 Verducci era stato detto prima che c'era un parere favorevole.
  Lo pongo in votazione, con il parere favorevole dei relatori.

  L'emendamento è approvato.

  Passiamo al 23.33 a firma Gasparri.

  ALBERTO AIROLA. Scusi, presidente, a me risulta che anche il mio Gruppo avesse previsto che si potesse prevedere la rimodulazione del numero dei canali non generalisti e l'eventuale rimodulazione della comunicazione. È stato assorbito? Questo è il 23.33 di Gasparri, però ce n'era uno simile dove si prevedeva non il taglio dei canali generalisti, ma almeno la loro rimodulazione.

  PRESIDENTE. Facciamo una verifica. A pagina 12 del parere, al comma 1, lettera u) il punto 2 sia sostituito dal seguente «possa prevedere la rimodulazione del numero dei canali non generalisti e l'eventuale rimodulazione della comunicazione commerciale nell'ambito dei medesimi canali, nonché la ridefinizione della missione dei canali generalisti».

  ALBERTO AIROLA. Però si tratta pur sempre del contratto di servizio pubblico: piuttosto domani ci rivediamo, perché un contingentamento così estremo non è accettabile....

  PRESIDENTE. Sto presiedendo io e mi faccio carico di dare a tutti la parola, come lei ha potuto constatare, quindi andiamo assolutamente avanti nei tempi che abbiamo davanti a noi e la necessità che abbiamo di esaminare e votare.
  Il senatore Gasparri ha ritirato il 23.33 e il 23.34.
  Il 23.35 Margiotta?

  SALVATORE MARGIOTTA. È ritirato.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Il 23.38 del presidente Verducci è recepito in parte.
  Il 24.1, senatore Airola?

  ALBERTO AIROLA. È uno di quelli che le associazioni dei lavoratori che avevano chiesto di portare avanti. mi sembra una cosa semplice, un'informazione e una trasparenza che la Rai fa in funzione dell'impiego del personale interno e dell'attività produttiva.

  PRESIDENTE. Pongo in votazione il 24.1 del senatore Airola.

  L'emendamento è respinto.

  Ci sono i due ultimi emendamenti che portano la sua firma, senatore Gasparri.

  MAURIZIO GASPARRI. Il primo credo che sia precluso perché ripropone la questione delle reti, il secondo è la questione dei costi del dumping, per cui mi fido della vigenza delle affermazioni dei relatori anti dumping e lo ritiro.

  PRESIDENTE. Benissimo. A questo punto, onorevoli colleghi, abbiamo finito di votare gli emendamenti. Prima di porre in votazione la proposta di parere chiedo se vi siano delle dichiarazioni di voto in merito.

Pag. 15

  ALBERTO AIROLA. Devo stare almeno in un minuto...

  PRESIDENTE. Può stare anche in due.

  ALBERTO AIROLA. Premesso che l'ultimo contratto di servizio non è mai stato firmato e che anche questo consiglio di amministrazione è in scadenza come anche questa dirigenza della Rai, premesso che sono state bocciate delle parti fondamentali e non si capisce perché, annuncio voto favorevole, però con tutte le riserve del caso, compreso il fatto che la mia dichiarazione di voto debba stare in un minuto perché alle 16.30 dobbiamo scappare via tutti, cioè sta veramente crollando il palazzo...!

  PRESIDENTE. No, anzi, non sta crollando proprio niente e le spiego perché: abbiamo la necessità di comunque aggiornarci tra Natale e Capodanno, e questo lo faremo nell'Ufficio di Presidenza, anzi le chiedo cortesemente di trattenersi.

  ANNA MARIA BERNINI. Annuncio a nome del mio gruppo il nostro voto di astensione. Il Gruppo di Forza Italia ha fatto proposte emendative che non sono state tutte accondiscese, ringrazio i relatori per la disponibilità, ma non stiamo soddisfatti.

  JONNY CROSIO. Dichiaro il mio voto di astensione, perché questo testo è frutto di una riforma pasticciata, il clone della riforma che abbiamo fatto l'anno scorso. Ci metteremo mano in tempi non sospetti a breve, metteremo a posto i pasticci che sono stati fatti, il rammarico è che ho seguito le indicazioni del Presidente Fico di non fare ostruzionismo ma di presentare solo un emendamento, mi sembrava di buonsenso, però la confusione che regna nel relatore di maggioranza in questi giorni o di opposizione non ha creato le condizioni...

  PRESIDENTE. Senatore Crosio, la ringrazio per la rapidità delle sue parole.

  VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO. Grazie, presidente, per dichiarare il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico, richiamando le argomentazioni a sostegno di questo contratto di servizio e del lavoro svolto in maniera proficua dai relatori e dalla Commissione, richiamo quindi le argomentazioni addotte in discussione generale da parte mia e dei colleghi del Partito Democratico.

  FRANCESCO VERDUCCI. Grazie, presidente, per ringraziare i relatori per il lavoro importante che è stato fatto. Mi preme dire in particolare che abbiamo mantenuto, nella scrittura di questo parere, l'impegno di affrontare temi che avevamo lasciato a margine del lavoro sulla concessione, temi molto importanti dal punto di vista della responsabilità sociale del servizio pubblico, del suo rafforzamento. Uno in particolare su cui si fa un considerevole passo avanti, frutto di un lavoro comune qui in Commissione, è quello del lavoro in Rai, del personale in Rai, dove introduciamo norme stringenti molto importanti.

  PRESIDENTE. Prima di porre in votazione il parere, do la parola ai relatori.

  DALILA NESCI. Come lavoro ho mantenuto fede all'idea di dare un testo che potesse essere votato da tutta la Commissione, quindi mi pregio anche di aver contribuito fortemente all'inserimento di questioni che non erano state declinate nel contratto di servizio, ovvero le questioni della disabilità e della parità di genere, dopodiché l'obiettivo è dare forza al parere, poi legittimamente i Gruppi hanno espresso un voto e comunque ho fatto il meglio che si poteva, tenendo conto che la maggioranza ha la maggioranza dei voti.

  MAURIZIO LUPI. Ringrazio tutti i Gruppi, mi sembra che abbiamo fatto un buon lavoro, adesso si tratta di aspettare che il Governo e la Rai recepiscano le osservazioni contenute in questo parere.

  PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, in pochissimi secondi mi sento in dovere a nome Pag. 16del Presidente Roberto Fico e mio personale di dire un grande grazie al consigliere Renna, al dottor Scotto e a tutto il personale della Commissione parlamentare, ai quali ovviamente rivolgo a nome vostro gli auguri più affettuosi per il prossimo Natale, perché hanno fatto un lavoro straordinario su due Commissioni importanti, la nostra e quella di inchiesta sulle periferie, quindi sono testimone dello straordinario lavoro realizzato. Grazie di cuore per quello che avete fatto!
  Onorevoli colleghi, pongo in votazione la proposta di parere sullo schema di Contratto di servizio tra il Ministero dello sviluppo economico e la Rai-Radiotelevisione italiana S.p.A. per il periodo 2018-2022 (Atto n. 477) (relatori Lupi e Nesci).

  Il parere è approvato.

  Grazie a tutti e molti auguri.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 16.30.