XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 51 di Martedì 1 agosto 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Coppola Paolo , Presidente ... 3 

Audizione del responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna, Antonello Pellegrino:
Coppola Paolo , Presidente ... 3 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 3 
Coppola Paolo , Presidente ... 6 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 6 
Coppola Paolo , Presidente ... 7 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 7 
Coppola Paolo , Presidente ... 7 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 7 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 9 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 9 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 9 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 9 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 10 
Coppola Paolo , Presidente ... 10 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 10 
Coppola Paolo , Presidente ... 10 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 10 
Coppola Paolo , Presidente ... 10 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 10 
Coppola Paolo , Presidente ... 11 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 11 
Coppola Paolo , Presidente ... 12 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 12 
Coppola Paolo , Presidente ... 12 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 12 
Coppola Paolo , Presidente ... 12 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 12 
Coppola Paolo , Presidente ... 12 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 12 
Coppola Paolo , Presidente ... 12 
D'Incà Federico (M5S)  ... 13 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 13 
D'Incà Federico (M5S)  ... 13 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 13 
D'Incà Federico (M5S)  ... 13 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 13 
D'Incà Federico (M5S)  ... 13 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 13 
D'Incà Federico (M5S)  ... 13 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 13 
D'Incà Federico (M5S)  ... 14 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 14 
D'Incà Federico (M5S)  ... 14 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 14 
Coppola Paolo , Presidente ... 14 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 14 
Coppola Paolo , Presidente ... 14 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 14 
Coppola Paolo , Presidente ... 14 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 15 
Coppola Paolo , Presidente ... 15 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 15 
Coppola Paolo , Presidente ... 15 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 15 
Coppola Paolo , Presidente ... 15 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 15 
Coppola Paolo , Presidente ... 15 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 15 
Coppola Paolo , Presidente ... 16 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 16 
Coppola Paolo , Presidente ... 16 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 16 
Coppola Paolo , Presidente ... 16 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 16 
Coppola Paolo , Presidente ... 16 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 17 
Coppola Paolo , Presidente ... 17 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 17 
Coppola Paolo , Presidente ... 17 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 17 
Coppola Paolo , Presidente ... 18 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 18 
Coppola Paolo , Presidente ... 18 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 18 
Coppola Paolo , Presidente ... 18 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 18 
Coppola Paolo , Presidente ... 18 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 19 
Coppola Paolo , Presidente ... 19 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 19 
Coppola Paolo , Presidente ... 19 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 19 
Coppola Paolo , Presidente ... 20 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 20 
Coppola Paolo , Presidente ... 20 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 20 
Coppola Paolo , Presidente ... 20 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 20 
Coppola Paolo , Presidente ... 21 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 21 
Coppola Paolo , Presidente ... 21 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 21 
Coppola Paolo , Presidente ... 21 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 21 
Coppola Paolo , Presidente ... 21 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 21 
Coppola Paolo , Presidente ... 21 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 21 
Coppola Paolo , Presidente ... 22 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 22 
Coppola Paolo , Presidente ... 22 
Pellegrino Antonello , responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna ... 22 
Coppola Paolo , Presidente ... 22

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
PAOLO COPPOLA

  La seduta comincia alle 10.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante trasmissione diretta attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso e diretta streaming sperimentale sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna, Antonello Pellegrino.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna, Antonello Pellegrino, che ringrazio per la presenza.
  Avverto il nostro ospite che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Si tratta di un'audizione di natura prettamente conoscitiva, per la quale chiedo all'ingegner Pellegrino di fornire un quadro esplicativo quanto più ampio possibile dell'adozione del CAD nella Regione Sardegna.
  Ricordo ai commissari che, con decreto dell'assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione Sardegna n. 1102/1 del 26 aprile 2017, l'ingegner Pellegrino, in quanto responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione, è stato nominato responsabile della transizione alla modalità digitale.
  La presentazione dell'ingegner Pellegrino è stata caricata su GeoCamera e su Filr.
  Cedo dunque la parola ad Antonello Pellegrino per lo svolgimento della relazione introduttiva, al termine della quale seguiranno eventuali domande o richieste di chiarimento da parte dei commissari.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. È motivo di particolare soddisfazione che avvenga quest'audizione, che crea un collegamento diretto tra la Commissione parlamentare e chi, come me e le mie colleghe e i miei colleghi, operano nel territorio, nel mio caso a livello di regione, per la digitalizzazione, per l'agenda digitale e, naturalmente, per l'innovazione e la digitalizzazione in particolare all'interno della pubblica amministrazione.
  Se mi è consentito, vorrei, nello spirito – che ho letto – dei lavori della Commissione, fare una brevissima introduzione sulla mia figura professionale e sul ruolo che ricopro nel contesto della Regione autonoma della Sardegna.
  Personalmente, mi occupo, in estrema sintesi, di tecnologie dell'informazione e della comunicazione da oltre trent'anni. Dopo il corso di perfezionamento, a seguito della laurea in ingegneria, presso la Scuola Pag. 4Superiore Guglielmo Reiss Romoli de L'Aquila, e un'attività di circa sei anni presso quella che allora era la società SIP; a seguito di quest'esperienza nell'ambito di quelli che allora erano i nuovi servizi telematici per i cittadini e le imprese, ho operato come libero professionista con studio di consulenza di ingegneria anche nell'ambito ICT, quindi con continuità, e ho svolto attività di docenza per quattro anni presso l'Università di Cagliari nelle materie multimedialità e reti telematiche. In questo contesto, ho pubblicato un libro di testo di elettronica di base per la Jackson e poi per i tipi della Loescher, rimasto in adozione presso le scuole superiori per circa vent'anni. C'è anche l'attività di consulenza svolta presso il CNIPA, che ho lasciato circa dieci anni fa, avendo superato il concorso per dirigenti nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione presso la Regione autonoma della Sardegna, in cui quindi opero come dirigente dal 2007. In quest'ambito, mi sono occupato di pianificazione degli interventi della società dell'informazione, di sistemi informativi sanitari (il sistema SISAR e il sistema del Fascicolo Sanitario Elettronico della Regione), in particolare in qualità di dirigente e di responsabile unico del procedimento. Ho operato, sempre negli stessi ruoli, nell'ambito delle banche dati, anche georeferenziate, nel settore dell'agricoltura, nel sistema informativo dei trasporti e, da ultimo, come responsabile della struttura denominata appunto affari generali e società dell'informazione, che, tra gli altri compiti, ha anche quello di pianificare e coordinare, nell'ambito dell'agenda digitale della Sardegna, e in buona parte gestire direttamente, come sinteticamente vi esporrò, interventi relativi appunto all'agenda digitale della Sardegna.
  Fatta questa presentazione, passo all'esposizione tramite presentazione.
  L'agenda digitale della Sardegna è un documento di programmazione unitario che si basa su tre atti di indirizzo, che naturalmente, se ritenuti di interesse della Commissione, assieme con altri atti potrò depositare in formato elettronico al termine dell'audizione, ovvero trasmettere in un secondo momento. Tra gli atti di programmazione fondamentali su cui desidero richiamare l'attenzione, c'è la delibera di giunta regionale n. 19/9 del 2014, che costituisce atto di indirizzo strategico per la programmazione comunitaria 2014-2020. Come vedremo, a nostro parere come amministrazione, questo è stato un atto fondamentale per avere finalmente un'impostazione unitaria non solo nella spendita dei fondi, ma anche per l'elaborazione di una strategia e per creare un sostrato comune di condivisione di obiettivi e di metodologie in una struttura complessa come quella regionale, ordinata attraverso la legge regionale n. 1 del 1977, quindi di 40 anni fa, che prevede l'articolazione in presidenza e dodici assessorati, quindi con una distribuzione delle competenze molto verticale attualmente, che crea delle necessità di relazione particolari trattandosi di temi trasversali, come quelli della digitalizzazione della macchina regionale, e non solo, come vedremo.
  Nell'ambito delle attività della programmazione unitaria, è stata sviluppata e approvata la delibera di giunta regionale n. 49/3 del 2015, appunto relativa nello specifico all'agenda digitale della Sardegna. A questa delibera quadro complessiva di pianificazione ha fatto seguito una serie di delibere di tipo pianificatorio di settore e/o operative, tra le quali è stata importante recentemente, circa dieci mesi fa, una rimodulazione specifica dell'Obiettivo Tematico 2 dal FESR 2014-2020, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, che costituisce, come vedremo, la gran parte dei fondi a disposizione della Regione Sardegna, e non solo, per gli interventi di digitalizzazione.
  In sintesi, questi sono i temi individuati nella strategia dell'agenda digitale della Sardegna. Possiamo individuare quattro grandi macroaree.
  La prima, base per tutte le altre, non la più importante ma fondamentale, è rappresentata dalle reti digitali per i cittadini e le imprese. Come vediamo, su un importo superiore ai 300 milioni di euro nel quadro di programmazione complessivo 2014-2020, per i quali la struttura che dirigo è impegnata Pag. 5 direttamente nella spendita e nella gestione per circa i due terzi dell'importo, il territorio e le reti infrastrutturali, come meglio dettaglierò in seguito, rappresentano la parte fondamentale dell'investimento, perché vi sono compresi anche quelli relativi alla banda ultralarga nel territorio, quindi al superamento, anche concettuale, del digital divide.
  Ai sistemi informativi regionali, e non solo, è dedicato un altro importante flusso finanziario, di circa 85 milioni di euro, per interventi sul sistema informativo di base dell'amministrazione, cui accennerò in dettaglio, sul sito istituzionale; spese generali sui sistemi informativi, di cui darò alcuni elementi – naturalmente, di sintesi – alla Commissione, con piena disponibilità a fornire approfondimenti di dettaglio; reti telematiche per le aree di crisi; interventi sui sistemi formativi di tipo tematico, cioè sui cosiddetti verticali.
  Ci sono poi due attività molto importanti, al di là del peso finanziario delle stesse, relative allo sviluppo di società e persone attraverso politiche attive per il lavoro, il potenziamento quindi del sistema informativo per il lavoro, gli strumenti telematici per il piano socio-sanitario e il piano per i beni culturali.
  Infine, ma non ultimi, ci sono interventi specificamente dedicati alla semplificazione, e vedremo quali, alla valutazione degli effetti delle politiche pubbliche e a partecipazione e trasparenza.
  Presento ora quattro schede di sintesi con il dettaglio degli interventi fondamentali in agenda, premettendo che sono in rapida evoluzione, nel senso che c'è un susseguirsi continuo di atti di programmazione specifica e di variazioni finanziarie, naturalmente in funzione degli stati di progetto, che in alcuni casi più che in altri – cito, ad esempio, la necessità di adeguamento al decreto legislativo n. 118 del 2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni – richiedono un adeguamento continuo da un punto di vista tecnologico-organizzativo, e conseguentemente finanziario.
  Vediamo brevemente le reti digitali per cittadini e imprese che, come detto prima, rappresentano la gran parte dell'intervento, da un punto di vista finanziario. In questo ambito sono compresi circa 140 milioni di euro per la banda ultralarga, con individuazione delle fonti FEASR, cioè il PSR della Regione Sardegna, con fondi a chiusura del quadro 2007-2013, e con fondi del nuovo quadro 2014-2020. A questi si abbinano i fondi FESR, con una cifra tutto sommato equivalente, che porta il contributo della Regione, ripeto, a circa 140 milioni di euro per la banda ultralarga. Con questo contiamo di avere una copertura nei limiti delle indicazioni del Piano Europa 2020, quindi tendenzialmente al 100 per cento, con eccezione relativamente al concetto di case sparse, su cui stiamo affinando con Infratel le valutazioni e la progettazione. Pensiamo di coprire, quindi, tendenzialmente al 100 per cento, con quest'eccezione, le necessità a 30 megabit per secondo, almeno, e con una percentuale di copertura a 100 megabit per secondo, che in questo momento ci vede indietro, nel senso che arriveremo, secondo una stima attuale, attorno al 20 per cento di copertura a 100 megabit, a livello regionale. Abbiamo necessità, quindi, ma non è questa la sede, di ulteriori finanziamenti di fonte statale per arrivare quantomeno all'obiettivo iniziale del 50 per cento di copertura ad almeno 100 megabit, e quindi sostanzialmente in tecnologia di fibra che arriva fino all'edificio in sigla FTTH (Fiber To The Home).
  Abbiamo interventi per la rete telematica regionale. Regione Sardegna tende a coprire in prospettiva, in visione, tutte le necessità di connettività di tutti gli enti pubblici, di tutte le amministrazioni locali, e non solo, della Regione Sardegna, all'interno di un'unica struttura, sotto un'unica gestione.
  Abbiamo un intervento completato sulle reti metropolitane, che utilizziamo come anelli periferici della rete telematica regionale, questo dal punto di vista dell'amministrazione regionale, delle otto amministrazioni comunali. Le principali città della Regione dispongono adesso di una rete Pag. 6metropolitana e ci consentono di avere un collegamento completo di tutti gli istituti della pubblica amministrazione, comprese le scuole, le sedi della giustizia, le sedi della sanità e così via.

  PRESIDENTE. Le chiederei di sintetizzare, altrimenti non abbiamo tempo per entrare nel merito dell'attuazione del CAD.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Andiamo più rapidi. Sono comunque agli atti della Commissione. Ho riportato una sintesi delle spese per la gestione e l'evoluzione dei sistemi. Posso già dare un primo accenno.
  Attualmente, coi dati estratti dal sistema contabile, SAP-centrico in Regione Sardegna, abbiamo un importo tra i 23 e i 24 milioni di euro di spesa corrente, quindi titolo 1 di bilancio, suddivisi grosso modo in: 6 milioni di euro di spesa corrente per il sistema informativo sanitario; circa 6 milioni di euro per spese correnti relative al sistema informativo di base dell'amministrazione regionale (contabilità, risorse umane, documentale e così via); circa 7 milioni di euro per connettività e gestione del sito web; il rimanente per arrivare a circa 23,5 milioni, attraverso una serie più articolata di spese, che, per brevità, non starò qui a dettagliare.
  Per quanto riguarda la semplificazione, abbiamo una serie abbastanza robusta di interventi sugli applicativi tematici. Anche su questi, naturalmente, sono a disposizione per approfondimenti.
  Così è anche per la quarta area, che ho citato prima relativamente al sistema informativo del welfare, del lavoro, al sistema sanitario e così via. Tutto ciò confluisce, compresi i 12,5 milioni di APQ della società dell'informazione, per i quali nel mese di settembre o di ottobre avremo un'interlocuzione con AgID per valutare la ridestinazione degli stessi nell'ambito dell'agenda digitale della Sardegna. La nostra situazione, in sintesi, come esposta dal Formez per il Comitato di pilotaggio OT11-OT2, di cui la Regione Sardegna, per mio tramite, fa parte come rappresentanza regionale delle regioni in transizione, ci vede in questo momento terzi, in sostanziale parità con la Provincia autonoma di Bolzano, per l'impegno e la spendita dei fondi FESR dell'Obiettivo Tematico 2. In sintesi, ecco alcuni esempi di queste attività: il portale open data della Regione Sardegna, un aggregatore con una quantità di data set, che, al di là del numero, cerca di privilegiare la qualità degli stessi in termini di metadatazione. Open data non è solo infrastrutture. Questo rientra nell'ambito della formazione dei dipendenti in termini di tecnologie ICT. Ha richiesto la formulazione di una revisione organizzativa matriciale e delle linee di intervento per i dipendenti regionali e pubblici e, in generale, per la popolazione sugli open data.
  C'è poi lo sportello SUS, Sportello Unico dei Servizi, in realtà Sportello Unificante dei Servizi per cittadini e imprese. Praticamente, è in corso di realizzazione e ha come ambizione quella di creare un'unica piattaforma di integrazione funzionale, quindi non solamente con scambio mutuo-didattico; e gli altri, come il SUAP-SUE (Sportello Unico Attività Produttive- Sportello Unico Edilizia), in carico all'assessorato all'industria, il SIRA (Sistema Informativo Regionale dell'Ambiente), in carico all'ambiente e così via, in modo da prepararci, in ottica Italia Login, secondo la terminologia di AgID, per presentare un unico punto di accesso a cittadini e imprese, ciò naturalmente in collegamento con SPID e PagoPA.
  Per quanto riguarda PagoPA, naturalmente Regione Sardegna ha aderito con una delibera del luglio 2015. Abbiamo preso in riuso la soluzione Iris della Regione Toscana, la stiamo adattando. Siamo nodo di intermediazione tecnologica per gli enti del territorio, a questo punto con circa cento enti, che hanno aderito al sistema, in rapido aumento. Analogamente, per SPID abbiamo sviluppato attraverso la nostra società in house, SardegnaIT, un modulo specifico, un access manager, che funge da parallelo, fin quando il sistema di identificazione elettivamente sarà solo SPID, ma in questo momento funge da bivio tra l’identity Pag. 7 management o il sistema di identity management diversificato presente a livello regionale e i vari applicativi e piattaforme. Tendenzialmente, miriamo ad avere SPID come unico sistema di identificazione, oltre alla TS-CNS, Tessera Sanitaria-Carta Nazionale dei Servizi, su cui siamo in buona diffusione.
  Come esempi di digitalizzazione nativa della pubblica amministrazione, presento l'esempio di Borsa di Giunta Digitale, che giudichiamo estremamente soddisfacente, perché è un esempio di come con uno sviluppo e un perfezionamento durato un anno, assieme alla segreteria di Giunta regionale, e con una decisione molto ferma di switch off, e quindi di commutazione alla modalità operativa esclusivamente digitale, si è ottenuto il risultato della formulazione dell'intero iter di atti di Giunta, compresi i documenti a corredo, in maniera completamente dematerializzata, digitale. Questo è stato ottenuto anche con la decisione di dichiarare irricevibili tutti gli atti presentati all'attenzione della Giunta che non passino attraverso questo sistema. Questo è avvenuto sette o otto mesi fa. Già oggi, possiamo dire che è semplicemente impensabile tornare indietro. Ormai, il sistema è permeato ed è un esempio di ciclicità bottom up per la proposta dalle strutture alla Giunta, diventato top down nel momento in cui la segreteria di Giunta l'ha fatto adottare agli uffici di gabinetto, che a loro volta l'hanno fatto adottare alle direzioni generali. Oggi, è diventato un punto di non ritorno della digitalizzazione.
  Caso analogo è quello della Determina Elettronica Contabile, che ha avuto un riconoscimento anche dal Politecnico di Milano, esempio di completa dematerializzazione degli atti regionali interni aventi valenza finanziaria e contabile.
  Con gli sviluppi del sistema informativo di base, contiamo di estendere a tutti gli atti dirigenziali, non solo a quelli aventi valenza contabile, la digitalizzazione piena, e naturalmente la registrazione e la conservazione sostitutiva anonima.
  Da ultimo, stiamo intervenendo – cito semplicemente – sulla revisione del nuovo sito Regione Autonoma Sardegna, in linea da pochi giorni, a linee guida AgID, che a mano a mano si estenderà fino a coprire i vari portali tematici dell'amministrazione, questo per la presentazione introduttiva.

  PRESIDENTE. Non essendoci domande dei commissari su questa parte, passo alle domande che vi abbiamo inviato, relative ad alcune parti del Codice dell'Amministrazione Digitale, su cui la Commissione sta cercando di verificare lo stato di attuazione nelle varie pubbliche amministrazioni.
  Secondo l'articolo 5 del Codice dell'Amministrazione Digitale, le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad accettare qualsiasi pagamento tramite la piattaforma PagoPA. Nella Sua presentazione, ci ha detto che la Regione ha riutilizzato il software sviluppato dalla Regione Toscana, ma non mi è chiaro se in questo momento è possibile che tutti i pagamenti vengano effettuati tramite PagoPA o esistano ancora casi in cui i pagamenti non possono essere effettuati tramite la piattaforma.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. No, in questo momento non è possibile effettuare tutti i pagamenti tramite la piattaforma. È prevista una migrazione alla modalità unica di pagamento attraverso PagoPA che ha orizzonte 2019, quindi con una progressione di acquisizione di disponibilità da parte dei titolari delle varie piattaforme applicative verticali, dei vari assessorati, secondo un piano comunque definito e che vede la piattaforma PagoPA come unico – a tendere – sistema di pagamento.

  PRESIDENTE. Avete una stima di quanti servizi ancora non permettono il pagamento?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. No, in questo momento non abbiamo una stima. Se necessario, mi riservo anche qui di fare una valutazione Pag. 8più approfondita e di inviarla alla Commissione.

  PRESIDENTE. Sì, magari, grazie. Esiste uno stanziamento di bilancio per il passaggio progressivo a PagoPA? Se sì, quanto è stanziato? Esiste un obiettivo specifico assegnato ad alcuni dirigenti relativi al passaggio a PagoPA nel piano delle performance? Se sì, con quali indicatori?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Esiste uno stanziamento non specifico, ma a valere degli stanziamenti generici per l'evoluzione dei sistemi informativi di base dell'amministrazione. È uno stanziamento che si aggira complessivamente, tra manutenzione evolutiva e gestione, attorno ai 100 mila euro l'anno.
  Per quanto riguarda l'assegnazione di obiettivi ai dirigenti, in questo momento sono a conoscenza dell'assegnazione di obiettivi ai dirigenti della mia struttura. Il titolare dell'attività di realizzazione della piattaforma, per esempio, aveva come obiettivo per lo scorso anno, il 2016, la messa in esercizio della piattaforma stessa, con indicatore il superamento delle attività di collaudo, attività che sono state espletate e gli obiettivi raggiunti.

  PRESIDENTE. Per il prossimo anno?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Per il prossimo anno, quindi per l'anno in corso e per gli anni successivi, abbiamo obiettivi di inserimento via via progressivo di nuovi servizi a pagamento. Abbiamo una stima di circa 20 servizi l'anno incrementali che contiamo di inserire.
  Non sono a conoscenza del fatto che ciò costituisca obiettivo e obiettivo strategico per i dirigenti responsabili dell'evoluzione in termini di dominio delle singole applicazioni verticali. Nel piano delle performance, comunque – piano della prestazione organizzativa, oggi – che posso lasciare, sono stabiliti dei criteri generali dati come linee guida dalla direzione del personale dell'organizzazione, quindi parallela alla mia, agli assessorati, per le modalità di strutturazione degli obiettivi. In questo momento, devo dire che non sono stati presi in considerazione specificamente obiettivi di digitalizzazione, se non nel caso della struttura che attualmente dirigo.

  PRESIDENTE. Mi permetto di osservare che, se l'obiettivo, in questo caso, è di venti servizi l'anno, ma si intende passare entro il 2019, o in tutto ci sono solo 60 servizi, come mi sembra difficile pensare, o l'indicatore non è particolarmente sfidante.
  Secondo l'articolo 5-bis, la presentazione di istanze e dichiarazioni dati e lo scambio di informazioni e documenti tra imprese e pubblica amministrazione avviene esclusivamente utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione: qual è lo stato di attuazione dell'articolo 5-bis per quanto riguarda le imprese?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Su questo siamo prossimi al 100 per cento. Con l'insieme delle attività sulle piattaforme di servizio, in particolare il SUAP, che sta evolvendo anche per inglobare il SUE, lo Sportello Unico dell'Edilizia, e col sistema informativo SIRA, che prevede la trasmissione telematica di tutte le istanze di autorizzazione ambientale, unitamente allo sportello SUS telematico, che va a fungere da hub di interconnessione tra le varie piattaforme, oltre che fornire direttamente ai servizi, contiamo, entro il 2019, di avere il 100 per cento della trasmissione delle istanze alla Regione esclusivamente per via telematica. Per via telematica non intendo semplicemente la trasmissione via PEC, come avviene attualmente, ma con il caricamento di istanze direttamente in procedura, con autenticazione tramite SPID e naturalmente firma, quindi autenticazione forte quando richiesto, o, in termini di firma qualificata, tramite la Carta Nazionale dei Servizi, la Pag. 9TS-CNS, quindi su questo gli obiettivi che abbiamo sono di completa copertura degli stessi.

  PRESIDENTE. Anche per questo, esiste uno stanziamento di bilancio specifico o all'interno del budget?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. È all'interno del budget complessivo. Non è stata fatta un'individuazione con capitoli di riferimento per questa specifica attività.

  PRESIDENTE. Per quanto riguarda gli obiettivi del piano delle performance, esistono obiettivi specifici per l'attuazione dell'articolo 5-bis?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, su questo esistono obiettivi specifici, in particolare per le strutture dell'assessorato dell'industria, responsabili per l'attuazione di SUAP e SUE, obiettivi che iniziano dal 2017 e proseguiranno nel 2018 e nel 2019 in termini non meramente di espletamento di atti amministrativi per la gara, ma anche di attivazione di piattaforme e, successivamente, di funzionalità; analogamente per l'ambiente.

  PRESIDENTE. Con indicatori di impatto?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Con indicatori di impatto in questo momento non ancora quantificati, perché la piattaforma SUAP-SUE è in corso di realizzazione. La gara è stata aggiudicata il mese scorso. Questo è un anno di consolidamento di realizzazione della piattaforma. So e sono comunque convinto che i colleghi degli altri due assessorati, responsabili delle altre attività, lavoreranno per una responsabilizzazione a livello dirigenziale, comunque di struttura.

  PRESIDENTE. L'articolo 7, comma 3, prevede che per i servizi in rete le pubbliche amministrazioni rilevino la soddisfazione degli utenti e che pubblichino i risultati delle statistiche di utilizzo sui loro siti. Questa parte del Codice è rispettata? Ci sono i risultati della rilevazione della soddisfazione dei servizi on line?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Questa parte del Codice è parzialmente rispettata. Esistono delle survey di rilevazione, degli strumenti di rilevazione tramite campagna, attualmente tramite informativa per posta elettronica.
  Dallo scorso anno, con direttive di natura tecnica che la mia direzione regionale ha emanato nei confronti delle altre strutture, abbiamo dato indicazione, senza potere coercitivo, quindi qualcosa di più di una moral suasion in termini di parere tecnologico sulle stesse, ma senza potere coercitivo per fatti organizzativi e strutturali dell'amministrazione regionale, che gli sviluppi, in termini sia di manutenzione evolutiva sia di riprogettazione di tutte le piattaforme, prevedano strumenti di rilevazione specifica di soddisfazione da parte dell'utenza. Il SUS, per esempio, lo Sportello Unico dei Servizi, cui ho accennato brevemente prima, lo prevede nativamente, quindi ci sarà la possibilità, per l'utente che entra per verificare lo stato della sua pratica presso l'amministrazione regionale, alla fine delle comunicazioni, naturalmente in maniera non coercitiva – l'utente verrà invitato a farlo, se lo ritiene opportuno – a lasciare il tutto... È da completare, effettivamente, una visione complessiva, globale, di quello che succede a livello di amministrazione regionale per uscire dalla buona volontà e dalla frammentarietà delle rilevazioni per verticale. Questo è un passo in avanti che dobbiamo ancora compiere.

  PRESIDENTE. Per dare maggior forza, può far notare ai suoi colleghi che non è Pag. 10tanto una Sua volontà, quanto una cosa prevista dalla legge, anche da svariati anni. In virtù del fatto che Lei è responsabile della transizione alla modalità digitale, e quindi fa riferimento, per quanto riguarda questi temi, direttamente al vertice politico, può farlo presente anche al presidente della giunta regionale.
  Gli organi di governo, nell'emanazione delle direttive generali per l'attività amministrativa e le pubbliche amministrazioni nella redazione del piano delle performance, dettano disposizioni per l'attuazione del Codice dell'Amministrazione Digitale. Esistono estratti specifici del piano delle performance degli ultimi cinque anni che dettano disposizioni specifiche per l'attuazione del CAD?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. No, per quanto mi risulta. Lascerò, infatti, copia delle linee guida per il piano della prestazione organizzativa a disposizione della Commissione. Farò presente, naturalmente, quest'istanza, questa necessità, questa richiesta al rispetto di legge da parte della Commissione direttamente al mio organo di vertice politico.

  PRESIDENTE. Anche perché, secondo il comma 1-ter, sempre dell'articolo 12, l'attuazione del CAD è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale dei dirigenti, non di uno solo, ma di tutti. Immagino che, però, neanche questo venga applicato nella Regione, se non sbaglio.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. In questo momento, non in maniera diffusa, se non nel modo frammentario che dicevo.

  PRESIDENTE. Secondo il comma 2, le pubbliche amministrazioni utilizzano, nei rapporti interni e con le altre pubbliche amministrazioni, le tecnologie dell'informazione: questo avviene al 100 per cento?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Posso dire di sì, ovviamente tramite gli strumenti di base della posta elettronica, della posta elettronica certificata o dello scambio, anche se devo dire che questo avviene dalla Regione verso le altre pubbliche amministrazioni e non sempre è vero il reciproco. È di tre giorni fa la ricezione, da parte mia, di una comunicazione cartacea dall'azienda di tutela della salute, e quindi dall'azienda unica della sanità regionale. È un'attività che deve vedere il coinvolgimento, da parte nostra, dando l'esempio come Regione, evitando – ormai, di fatto, è così – lo scambio cartaceo, ma iniziando anche a chiedere con forza alle altre pubbliche amministrazioni di seguire quest'attività.
  Per quanto riguarda la modalità fax, ormai è totalmente inesistente. Il fax di struttura è di fianco al mio ufficio, quindi controllo personalmente. La recezione di fax, a parte quelli che vendono corsi, se mi consentite una nota di colore, quindi spediscono agli indirizzari fax memorizzati da anni, a volte in maniera impropria, e qualche sigla sindacale, non riceviamo praticamente più comunicazioni in ingresso a mezzo fax né ne facciamo.

  PRESIDENTE. Secondo il comma 3-bis, sempre dell'articolo 12, le pubbliche amministrazioni favoriscono il BYOD, Bring Your Own Device, ovvero l'utilizzo di dispositivi personali all'interno della pubblica amministrazione da parte dei dipendenti, personali o personalizzabili: questo comma viene attuato in Regione Sardegna o c'è una disciplina diversa?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Nel senso del «favoriscono», sì, viene attuato. Come noto, questo è un tema discusso, che richiede un'attenzione particolare in termini di sicurezza. Noi gestiamo direttamente in struttura – chiedo scusa del tecnicismo, ma questa è una Commissione anche con valenza Pag. 11 tecnica – il Network Operating Center (NOC) e il Security Operating Center (SOC) dell'amministrazione, quindi siamo particolarmente attenti su quest'aspetto. Devo dire che, però, lo favoriamo, per esempio attraverso la creazione di circuiti privati virtuali di Virtual Private Network (VPN), per dare la possibilità a chiunque, dagli assessori in giù, di operare da remoto al di fuori del perimetro del boundary della struttura – chiedo nuovamente scusa del tecnicismo – sotto la comune amministrazione regionale, quindi sotto il dominio di sicurezza, all'interno dei nostri firewall interni. In questo modo, si dà la possibilità anche dall'esterno di accedere in modalità diretta e protetta tramite VPN anche agli applicativi dell'amministrazione. Così possono fare gli assessori, gli uffici di gabinetto, i direttori generali, i dirigenti e, quantomeno, i coordinatori di settore, che hanno la possibilità di lavorare 24 ore al giorno, se lo ritengono opportuno e necessario, anche al di fuori del perimetro e anche utilizzando i loro apparati, quindi in logica Bring Your Own Device.
  Chiaramente, questo è un tema delicato, perché richiede, come sappiamo, che l'apparato, il terminale di proprietà del singolo potenziale utente, risponda a certi requisiti di sicurezza. Non potendoli imporre in maniera coercitiva nell'uso, facciamo in modo che ci sia un livello alto di tutela e di protezione già dai firewall esterni dell'amministrazione, quindi quelli che espongono le VPN. La logica, però, è assolutamente quella. Alcuni degli esempi che ho fatto prima, come la Borsa di Giunta Digitale, come la Determina Elettronica Contabile, come lo Sportello Dei Servizi e, per nostra indicazione, anche le altre piattaforme aperte ai funzionari e dirigenti dell'amministrazione, vanno in direzione di questo tema, con le cautele legate alla necessità di contemperare la possibilità di operare in mobilità con imprescindibili esigenze di sicurezza e di tutela della sicurezza informatica.

  PRESIDENTE. Per quanto riguarda la formazione informatica dei dipendenti pubblici, quali politiche di formazione finalizzate alla conoscenza e all'uso delle tecnologie dell'informazione sono state attuate negli ultimi cinque anni, come da articolo 13 del Codice?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sono state effettuate delle attività di formazione di base, naturalmente su applicativi di office automation. Quello rientra nella normalità, soprattutto qualora escano delle versioni importanti degli applicativi più diffusi. Soprattutto, ho già citato e mi piace ricordare il più grande intervento degli ultimi due anni, tuttora in corso, quello sugli open data, che ha richiesto, se mi posso permettere, un cambiamento di paradigma culturale, prima ancora che tecnologico, dei dipendenti della pubblica amministrazione. Abbiamo deciso, mantenendo sempre informate le linee direzionali dell'amministrazione, di partire dal basso. Abbiamo creato una rete dei funzionari potenzialmente generatori di open data, quindi esperti di dominio, oltre che referenti informatici operanti presso le singole strutture, per far capire dal basso l'importanza dell'apertura dei dati. Questo ci sta dando dei buoni risultati. Si è creata una rete che probabilmente ci sopravvivrà, nel senso che, con grandissima soddisfazione, si riuniscono autonomamente, sia auto-organizzano, c'è una piattaforma a disposizione di tutta la pubblica amministrazione, curata dal Formez, in modalità massiva e aperta, Massive Open Online Courses MOOC, per usare l'acronimo, che stiamo utilizzando. Abbiamo deciso di aprire questo grande intervento in fase 1 ai dipendenti dell'amministrazione. In questo momento, abbiamo raggiunto circa 300 unità di personale su 2.600, ma sono 300 mirate, nel senso che sono 300 che potenzialmente possono contribuire in maniera fondamentale alla generazione di data set in maniera nativa, e non ad aggiungere metadati a qualcosa di già esistente, che abbiamo visto essere poco significativo alla produzione di dati aperti che lavorino in modalità machine to machine, quindi, scusandomi per l'inglesismo, in modalità aperta all'acquisizione automatica tramite altri sistemi informativi, anche di natura commerciale, Pag. 12dei dati, senza necessità di intervento degli operatori. Stiamo estendendo questo a tutta la popolazione della Sardegna con un intervento di apertura e con una serie di seminari tematici che abbiamo attivato nel territorio con la collaborazione del Formez e, per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni locali, in particolare i comuni, dell'ANCI, attraverso un protocollo in gran parte dedicato proprio alla formazione dei dipendenti pubblici, non solo regionali.

  PRESIDENTE. Secondo l'articolo 15, le pubbliche amministrazioni devono tener conto dei risparmi dei costi e delle economie derivanti dai progetti di investimento in materia di innovazione tecnologica e debbono, ogni anno, quantificare questi risparmi: è stato fatto, questo, negli ultimi cinque anni? Le risulta che siano stati quantificati dei risparmi, secondo l'articolo 15, commi 2-bis e 2-ter?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Purtroppo, no, a livello di intera amministrazione regionale; sì, a livello di singole strutture, oltre alla mia, responsabile per interventi ICT. Effettivamente, occorre fare un salto di qualità per il controllo complessivo dei risparmi della pubblica amministrazione.

  PRESIDENTE. Nel senso che nella Sua direzione sono stati quantificati risparmi ai sensi dell'articolo 15 o sono stati quantificati risparmi che però sono rimasti nei documenti interni?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. La seconda risposta: sono stati quantificati dei risparmi e sono rimasti a livello interno e reinvestiti, generalmente, in ambito di ulteriori attività di digitalizzazione, senza che però di questo sia stata data una traccia, una mappatura formale né complessiva a livello regionale e senza evidenza all'esterno.

  PRESIDENTE. Ci può dare un'idea della cifra che è stata quantificata e reinvestita?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. In linea complessiva, per quanto riguarda i costi della direzione generale di cui sono responsabile, lo scorso anno ci siamo attestati attorno al 10 per cento di risparmi legati alla digitalizzazione. Questi risparmi sono stati reinvestiti.

  PRESIDENTE. Scusi, tradotto in euro? Non ricordo il totale del Suo budget.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Ha perfettamente ragione. In termini di costi di esercizio, complessivamente con il mio budget, comprendendo anche la connettività sui 23 milioni, siamo attorno alla metà, quindi a 11-12 milioni di euro: circa 1,2 milioni di risparmio ci sono stati, ma non è stato marcato in quanto tale, perché è stato riassorbito da ulteriori attività di intervento per digitalizzazione.
  Per migliorare il livello di digitalizzazione dell'amministrazione – faccio un esempio specifico, giusto per spiegare meglio quanto sto cercando di esporre – la Determina Elettronica Contabile ha creato un risparmio di spesa, oltre che indiretto in termini di impatto temporale dell'impegno delle persone, anche in termini di carta, banalmente, non utilizzata, non stampata, con tutto ciò che ne deriva in termini di spazio, di archivio e così via. Questa quantificazione da noi è stata fatta in termini non finanziari, ma complessivi di risparmio di CO2. Sono dati che abbiamo. La relativa quota di risparmio, però, non è stata marcata e tenuta da parte, ma è stata immediatamente reinvestita per estendere il progetto di digitalizzazione elettronica degli atti oltre il perimetro di quelli contabili e finanziari, con un reinvestimento diretto.

  PRESIDENTE. Prego, onorevole D'Incà.

Pag. 13

  FEDERICO D'INCÀ. Intervengo solo per chiedere una cortesia. La determina elettronica, nella sua configurazione, è stata creata da voi, immagino

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì.

  FEDERICO D'INCÀ. Avete avuto altre regioni che si sono fatte avanti per chiedere, quelle che ancora non l'hanno pronta, di poter avere da voi l'esternazione, un'applicazione della vostra metodologia, o nessuno si è fatto avanti?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. No, ci sono stati dei contatti da parte di alcune altre amministrazioni regionali, che però non sono arrivate, per ora, al momento di una richiesta formale di riuso della soluzione, alla quale peraltro siamo assolutamente pronti, nel senso che è stata sviluppata da noi, è di piena proprietà dell'amministrazione regionale della Sardegna, quindi la possiamo mettere a disposizione di tutti. Chiaramente, si deve tenere conto del fatto che la soluzione in sé è a costo zero. Noi la mettiamo a disposizione completa, del codice. Chiaramente, però, si fa riferimento a un contesto in cui ci sono alcune licenze, per esempio per il sistema di conservazione tipicamente di tipo enterprise, che vanno acquisite per completare la soluzione nel modo in cui noi l'abbiamo messa in atto. Il motore in sé, col codice, però, è a disposizione di tutti.

  FEDERICO D'INCÀ. L'AgID non si è fatta avanti per domandare questa particolare soluzione e poi dire alle altre regioni che è disponibile una soluzione correttamente funzionante da parte della Regione Sardegna?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, c'era stato un interessamento da parte della dottoressa Giovannini, che ha partecipato a un convegno da noi, di presentazione proprio dello Sportello Unico dei Servizi. Ha avuto dei toni anche lusinghieri per l'iniziativa. A questa manifestazione di interesse da parte di AgID non ha ancora fatto seguito una formalizzazione di acquisizione e di messa a disposizione e riuso nel senso formale.

  FEDERICO D'INCÀ. Quando ci sono stati questi complimenti per il lavoro fatto?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Due mesi fa. Abbiamo degli incontri, per completare con AgID, calendarizzati, anche se per altro scopo, nei mesi di settembre e di ottobre. Auspichiamo che ci sia una ripresa di questo tema, oltre alla definizione di portare a chiusura quanto attualmente abbiamo in corso come APQ società dell'informazione.

  FEDERICO D'INCÀ. Quante soluzioni di altre regioni avete acquisito nel corso del tempo, se c'è un numero?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. L'organismo pagatore, per esempio, l'Agenzia regionale che gestisce l'erogazione dei finanziamenti in agricoltura, la nostra ARGEA, sta valutando la soluzione del Veneto. Abbiamo acquisito, come detto, la piattaforma Iris della Regione Toscana. A nostra volta, abbiamo ceduto alcune parti per esempio del Sibar, del sistema di base dell'amministrazione regionale alla Regione Lombardia. Esiste uno scambio reciproco, ancora non molto intenso. Probabilmente, occorrerebbe intensificarlo. Il mio parere personale è che l'intensificazione che auspichiamo, come recentemente manifestato dagli assessori nell'incontro a Palazzo Chigi del 19 luglio, quindi recentissimo, un'intensificazione dei rapporti con l'insieme delle amministrazioni regionali in termini di contributi il Pag. 14più possibile omogenei alle piattaforme immateriali di cui AgID è depositaria e all'insieme degli interventi di digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei rapporti col cittadino che vanno all'interno della sigla Italia Login... Siamo convinti che un incremento degli scambi peer to peer, paralleli, orizzontali tra le regioni, ma un quadro di rispondenza al quadro nazionale, quindi non episodico – questo forse è il salto di qualità che dobbiamo tutti assieme fare – sia auspicabile.

  FEDERICO D'INCÀ. Pongo un'ultima questione: immagino che sul Fascicolo Sanitario stiate lavorando?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì.

  FEDERICO D'INCÀ. Attraverso la vostra società in house avete cercato di prendere qualche avanzamento già fatto da parte di altre regioni, qualche soluzione adottata da parte di altre regioni? Mi viene in mente la Lombardia, o altre soluzioni.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. No, abbiamo iniziato nel 2005 a sviluppare il Fascicolo Sanitario Elettronico in Regione Sardegna. Il progetto si chiamava Medici in rete, Medir, e poi ha avuto un'evoluzione di standard gestita assieme col livello nazionale per l'attuale Fascicolo Sanitario Elettronico. Era stata fatta una scelta di autonomia dall'amministrazione di dodici anni fa di sviluppo attraverso la società in house (SardegnaIT), che sta continuando a curarne la manutenzione e l'evoluzione.

  PRESIDENTE. Sempre tornando ai risparmi previsti dall'articolo 15, l'anno scorso avete conseguito, più o meno, circa 1,2 milioni euro di risparmi: negli anni precedenti, la cifra è sempre la stessa, è stata diversa o non ce lo sa dire?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Non ve lo so dire con precisione. Sicuramente, è stata una cifra inferiore. Una parte di questo risparmio è dovuta al fatto che, una volta che il sistema SPC Consip ci ha messo a disposizione delle gare quadro più confacenti alle nostre esigenze, abbiamo avuto la possibilità di non fare più delle gare in perfetta autonomia o anche tramite la centrale di acquisto territoriale, la centrale di aggregazione della Regione Sardegna, ma di passare direttamente alle convenzioni quadro SPC. Questo, oggettivamente, ci ha portato dei risparmi non dovuti a nostra particolare iniziativa. Ci siamo ritrovati all'interno di un quadro nazionale di contratti che ha comportato dei risparmi. Senza deprezzare la qualità del servizio, abbiamo ritenuto di aderire.

  PRESIDENTE. L'articolo 15, però, prevede risparmi derivanti da specifici progetti di innovazione, quindi non credo che questo...

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Su questo possiamo risalire fino a non molti anni fa, ma in precedenza non era neanche nella sensibilità comune fare questo tipo di riflessioni.

  PRESIDENTE. Nonostante fosse previsto dal 2010 da una legge dello Stato, che, tra parentesi, prevede che non solo debbano essere quantificati, ma anche che un terzo debba essere reinvestito in ulteriori progetti di innovazione e due terzi debbano finire nel fondo di premialità dei dipendenti. In realtà, sono soldi dei dipendenti della Regione Sardegna questi soldi che non sono stati riconosciuti. Spero che si diano da fare per vederseli riconosciuti.
  L'articolo 17, comma 1, lettera e), prevede che l'ufficio responsabile della transizione al digitale abbia compiti di analisi periodica della coerenza tra l'organizzazione e l'uso delle tecnologie dell'informazione Pag. 15 e, per la lettera f), che abbia compiti di cooperazione alla revisione e alla riorganizzazione dell'amministrazione. L'ufficio in questione è il Suo, e quindi Le chiedo se negli ultimi anni ci sono stati atti relativi a queste attività, ovvero Lei o il suo ufficio avete fatto delle analisi di coerenza tra organizzazione e tecnologie? Attualmente, l'organizzazione è coerente con quello che sarebbe necessario fare con le tecnologie dell'informazione?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, io ho assunto quest'incarico il 18 giugno 2014, quindi ormai sono tre anni. Dall'inizio, l'allora assessore agli affari generali e personale riforme ha chiesto di formulare una ipotesi di revisione organizzativa che andasse nella direzione non tanto del CAD, quanto di politiche di efficientamento della macchina organizzativa regionale. In quell'ambito, ho formulato una proposta di riorganizzazione che rivedeva l'assetto della direzione generale, tra l'altro passando da sei a quattro posizioni dirigenziali di seconda fascia, con una riduzione del numero degli uffici e con un accorpamento degli uffici stessi, quindi anche con un risparmio materiale per l'organizzazione.

  PRESIDENTE. Questo, per quanto riguarda la Sua direzione. Per quanto riguarda le altre? Quella della figura unica è proprio un'idea trasversale. Chiaramente, la difficoltà più grande di solito è quella di dare suggerimenti di coerenza organizzativa alle altre direzioni. Con la propria di solito è più facile.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Condivido. Diciamo che operiamo attraverso l'emanazione di linee guida tecniche. Il coordinamento che mi è stato personalmente affidato come struttura dalla delibera n. 49/3 dell'ottobre 2015 che ho citato, quella dell'agenda regionale della Sardegna digitale; dopo lunga e approfondita discussione, è stato deliberato di estenderlo esclusivamente al campo tecnico, tanto che è precisato, in delibera, che la direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione attua il coordinamento tecnico dell'agenda digitale, quindi né finanziario né organizzativo. Attraverso il coordinamento tecnico, naturalmente, con l'emanazione di linee guida, diamo delle indicazioni ai colleghi di tutte le altre strutture assessoriali e della presidenza, con la speranza e facendo in modo che vengano accolte, e poi proattivamente diamo l'esempio costituendo gruppi di lavoro e facendo in modo che la rete, al di là dei silos organizzativi, si sviluppi e funzioni, con delle difficoltà. Devo convenire con Lei, presidente, che queste difficoltà ci sono.

  PRESIDENTE. È proprio interesse della Commissione valutare anche le difficoltà che incontra l'applicazione di questa normativa.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Assolutamente, sì.

  PRESIDENTE. In particolare, Lei mi insegna che la delibera giuntale, nella gerarchia delle fonti, viene dopo la legge.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Assolutamente.

  PRESIDENTE. Visto che la legge dice che Lei ha il compito di cooperare alla revisione dell'organizzazione dell'amministrazione e di valutare la coerenza dell'organizzazione, anche se la delibera è limitata alla parte tecnica, la legge Le permette di spaziare, anzi richiede di spaziare su tutta la parte organizzativa.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Pag. 16Regione Sardegna. Mi chiede, per esempio, è un eufemismo, giustamente.

  PRESIDENTE. Appunto.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Le leggi impongono. In quest'ambito, però, dopo la nomina ricevuta il 26 aprile, ho formulato, a questo punto con una pienezza di responsabilità maggiore, una proposta di revisione organizzativa, che è un atto interno, quindi dovrei chiedere l'autorizzazione al mio organo politico di riferimento per farvela avere, ma è una proposta di riorganizzazione, che invece impatta in maniera trasversale sull'attuale organizzazione, forse andando anche oltre i limiti di legge che la legge regionale n. 1 del 1977 ci impone, e che però, a mio parere, va in una direzione tendenzialmente convergente con quanto richiesto dall'articolo 17 del CAD e dai vari commi dello stesso proprio in termini di attività di puntuale verifica. Cito la telefonia, banalmente, tra le altre attività. Attualmente, abbiamo una situazione organizzativa totalmente non conforme al dettato, perché la telefonia è nell'ufficio economato, che è in assessorato enti locali. Non ha molto senso, francamente. Nella mia proposta organizzativa, ovviamente, questo, come tanti altri aspetti, è ricompreso all'interno di un quadro più omogeneo con l'articolo 17 del CAD. Ho formalizzata questa proposta al mio referente politico proprio recentemente, successivamente alla mia nomina, e ripeto che, se non ci saranno difficoltà, la potrò trasmettere anche successivamente alla Commissione perché rimanga agli atti.

  PRESIDENTE. Per quanto riguarda l'articolo 40, comma 1, le pubbliche amministrazioni formano gli originali dei propri documenti con mezzi informatici: qual è il livello di rispetto di questa norma? Le faccio presente, prima che Lei risponda, che il documento attestante l'indicazione del Suo ufficio come quello relativo alla transizione alla modalità digitale è scansionato, con evidenti parti scritte a mano. A parte quel documento, qual è il livello di attuazione di questa norma, che prevede appunto che gli originali siano formati con mezzi informatici?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Se intendiamo gli strumenti di produttività individuale, naturalmente il 100 per cento dei documenti viene formato in modalità digitale. Il problema è che poi hanno un passaggio per il cartaceo, che bisogna cercare di evitare, come giustamente da Lei evidenziato nel caso in questione, che devo dire, per onestà, non è l'unico. Questo richiede, però, un intervento di natura strutturale. Questo è uno dei motivi per cui come evoluzione del progetto Determina Elettronica Contabile, ad esempio, e come evoluzione del sistema informativo di base dell'amministrazione regionale, stiamo prevedendo in piattaforma l'adozione di modelli unici documentali da mettere a disposizione come form per tutte le branche dell'amministrazione regionale, compresi gli organi politici, gli uffici di gabinetto, in modo che si trovino già delle tipologie documentali che nascano non su un programma word o similari in versione più o meno open, ma all'interno di una piattaforma direttamente connessa al sistema di archiviazione a norma, e quindi di conservazione digitale degli stessi. Quest'intervento di natura infrastrutturale è in corso. Anche questo ha un panorama di completamento al 2019.

  PRESIDENTE. Esiste, anche qui, uno stanziamento di bilancio specifico o...?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, rientra nell'ambito dei 2.500.000 euro, con fondi di bilancio di evoluzione e di adeguamento del sistema informativo di base dell'amministrazione regionale.

  PRESIDENTE. Esiste un obiettivo specifico assegnato a un dirigente nel piano Pag. 17delle performance, con uno o più indicatori?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Non in maniera specifica per la formazione digitale, nel senso che abbiamo precisato, dei documenti. Nel senso di una scadenza precisa con una calendarizzazione precisa in termini di obiettivi di risultato e obiettivi di spesa nell'ambito dei dirigenti della mia struttura, attualmente sì. Devo anche dire che la mia struttura, attualmente, per dichiarazione dell'organo politico, è in fase di revisione complessiva di riorganizzazione. Sarà mia cura traghettare e migliorare la precisazione di questi obiettivi alla nuova struttura che organizzativamente sarà responsabilizzata per il sistema informatico di base, all'interno del quale un miglioramento della modularità documentale è già previsto.

  PRESIDENTE. Visto che questo progetto quasi sicuramente dovrebbe far calare i costi dell'uso della carta e la spesa del toner, Le suggerisco di applicare anche l'articolo 15 e, appunto, di contabilizzare i risparmi, di modo che parte di questi possano finire nel fondo di premialità dei dipendenti.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Devo fare una precisazione su questo. Il fondo di premialità è gestito con contrattazione periferica dalla direzione del personale, naturalmente assieme al comitato per la rappresentanza negoziale (Coran) e alle organizzazioni sindacali. Devo dire che c'è una certa ritrosia a valutare qualunque strumento di incentivazione che non rientri nell'ambito di quelli generali. In ogni caso, ciò non mi esime, e lo farò presente, dal fatto che occorre tener conto anche di questo strumento di incentivazione, che dal mio personale, «angolare», specifico punto di vista, ritengo importante.

  PRESIDENTE. Per quanto riguarda l'articolo 41, commi 2, 2-bis, 2-ter e 2-quater, la pubblica amministrazione raccoglie in un fascicolo gli atti del procedimento e comunica agli aventi diritto le modalità per esercitare appunto i diritti previsti dalla legge n. 241 del 1990; il fascicolo deve poter essere direttamente consultato e alimentato da tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte dal procedimento, oltre al fatto che deve essere costituito per garantire l'esercizio della legge n. 241 del 1990 per via telematica da parte dei cittadini. Questa parte del codice è rispettata? L'accesso per via telematica avviene esclusivamente con Posta Elettronica Certificata o esiste un servizio on line apposito?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Non è, in questo momento, completamente rispettata. C'è un processo evolutivo tecnologico e organizzativo che, però, va in quella direzione. Posso citare il Sistema informativo sanitario, il Sisar, che prevede, tramite il fascicolo sanitario, la possibilità per il cittadino, utente e fruitore dei servizi digitali sanitari, di accedere direttamente al proprio fascicolo, senza necessità, se non per la presentazione di particolari istanze, di utilizzare e-mail, posta elettronica, ma all'interno della piattaforma così come gli viene proposta per il tramite del browser. Vanno sicuramente in questa direzione l'attuale SUAP e l'evoluzione in termini di SUAP-SUE, quindi attività produttive ed edilizia, della piattaforma gestita dai colleghi dell'industria, quella la cui gara è stata recentemente assegnata, e che quindi adesso entrerà in fase realizzativa. Il sistema informativo ambientale con le istanze ambientali va in questa direzione. Completando per macroaree, lo Sportello Unico dei Servizi sta andando già in questa direzione, chiaramente, con la possibilità da parte dell'utente che attesta la propria identità tramite SPID di accedere alla propria area personale riservata, quindi vedere lo stato della propria pratica, chi è il funzionario che in quel momento l'ha in carico, con i relativi riferimenti, e la possibilità, entrando in Pag. 18qualche dettaglio all'interno della propria videata, di avere uno spazio note, uno spazio commento e di avere conferme sul fatto che quel commento è stato letto e ci sarà, quindi, una risposta da parte dell'operatore. In questo momento, quindi, la risposta è «no», ma le linee di tendenza che stiamo dando al complesso dell'amministrazione regionale vanno in quella direzione.
  Se mi posso permettere, presidente, a questo punto non posso esimermi dal ricordare anche l'articolo 14, comma 2-bis, del Codice, sul quale abbiamo assolutamente il dovere di porci dei dubbi, quindi non guardare semplicemente alla nostra amministrazione per farla evolvere, ma mettere a disposizione dell'intero perimetro della pubblica amministrazione regionale, compresi i comuni, la necessità di poter, mano a mano, usufruire as a service, per usare una sigla, di quanto patrimonializzato letteralmente dall'amministrazione regionale. Questo è un salto di qualità che dobbiamo fare, del quale siamo consapevoli. Anche le proposte di revisione organizzativa mirano ad andare in questa direzione, quindi non solamente all'interno, ma all'esterno. Si tratta di un esterno relativo, perché parliamo comunque del perimetro dei servizi offerti a cittadini e imprese attraverso il complesso della pubblica amministrazione a livello territoriale.
  Scusandomi per questa digressione e tornando alla Sua osservazione, in questo momento non siamo al 100 per cento, ma tendenzialmente contiamo di arrivarci o quasi nell'ambito del perimetro di programmazione 2014-2020.

  PRESIDENTE. Entro il 2020. Per quanto riguarda l'articolo 47, comma 1, le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni avvengono per posta elettronica o per cooperazione applicativa, e Lei ci ha già detto che questo avviene per tutte le comunicazioni in uscita, mentre in entrata, in alcuni casi non è così. Bisognerebbe far presente che i soldi che utilizzano per spedire non sono soldi loro, ma dei contribuenti, che sprecano per stampare. In ogni caso, è esclusa la trasmissione a mezzo fax, e Lei ci ha detto appunto che...

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Continuiamo a mantenere il fax fino a quando non verrà abolito come strumento. Lo dobbiamo mantenere a disposizione, ma di fatto noi non lo usiamo e disincentiviamo in qualunque modo l'utilizzo del fax, anche in ricezione.

  PRESIDENTE. Le pubbliche amministrazioni utilizzano la posta elettronica o altri strumenti informatici per comunicare con i dipendenti, e anche in questo caso ci ha detto che...

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Utilizziamo la posta elettronica e una piattaforma interna, Intras, quindi un'Intranet, su cui vengono pubblicati gli avvisi, con comunicazione tramite posta elettronica interna ai singoli dipendenti o massiva per l'avviso che è uscita una notizia nell'Intranet e che è opportuno vadano a leggerla.

  PRESIDENTE. Il comma 1-bis prevedeva che, se le comunicazioni avvengono in modo diverso da posta elettronica o cooperazione applicativa, allora sussiste la responsabilità dirigenziale disciplinare: che Lei sappia, negli ultimi dieci anni è mai stata comminata una sanzione a un dirigente che non ha utilizzato posta elettronica o cooperazione applicativa nelle comunicazioni con altre...?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. No, non è mai stata comminata una sanzione.

  PRESIDENTE. Secondo l'articolo 50, comma 2, qualunque dato trattato dalla pubblica amministrazione è reso disponibile alle altre pubbliche amministrazioni per i compiti istituzionali senza oneri: esistono costi che la Regione Sardegna sostiene per accedere a banche dati di altre Pag. 19amministrazioni? D'altra parte, esistono delle entrate per la Regione Sardegna derivanti, appunto, dalla messa a disposizione di banche dati di sua proprietà?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Su questo, sinceramente, dovrei fare una verifica più approfondita sulle varie voci di bilancio. Non mi risulta, però, che questo avvenga in maniera massiva. Potrebbe esserci qualche episodicità di consultazione di specifiche banche dati, quindi non di pubblica consultazione, che dovrei verificare. Generalmente, però, per la grande quantità, la gran massa di accesso alle banche dati, si lavora tramite convenzioni dirette qualora non esista una pubblicazione in termini di open data. Come Regione Sardegna verso l'esterno, stiamo entrando, come dicevo, fattivamente nella filosofia del pubblicare tutto in modalità open, quindi stiamo superando nei fatti questo tipo di necessità da noi verso l'esterno.

  PRESIDENTE. Le attività volte a garantire l'accesso telematico e il riutilizzo dei dati rientrano tra i parametri di valutazione delle performance dirigenziali: è applicato l'articolo 52, comma 4, ovvero esistono, all'interno del piano delle performance, delle valutazioni relative all'accesso telematico e al riutilizzo dei dati?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Torniamo al tema già esaminato.

  PRESIDENTE. In realtà, Lei ci ha detto prima che avete fatto una formazione sugli open data e si è creata una rete di funzionari, coloro che si occupano della produzione degli open data. Sembra la situazione perfetta per applicare l'articolo 52 e valutare questi funzionari e i loro dirigenti secondo la loro attività. Questo avviene, che Lei sappia?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Non ancora, nel senso che da quanto mi risulta – ripeto che parlo di attività che vengono poi coordinate e gestite da un'altra direzione generale – non esiste una standardizzazione omogenea con dei criteri di valutazione dati in maniera parallela a tutte le strutture dell'amministrazione regionale. Dipende dalla sensibilità, dal livello di maturazione della singola struttura dirigenziale di prima fascia in relazione al rapporto con le strutture dirigenziali di seconda fascia, i cosiddetti direttori di servizio da noi, e dagli uffici applicativi, che da noi si chiamano settori, governati ognuno da un capo ufficio. Su questo devo dire che l'amministrazione sta facendo complessivamente uno sforzo di semplificazione e di «asciugatura» dell'insieme degli Obiettivi Gestionali Operativi, i cosiddetto OGO in sigla, che rientrano all'interno del programma operativo annuale della direzione di riferimento. All'interno di questa struttura i singoli assessori, anno per anno, valutano con i loro dirigenti le attività prioritarie, classificandole in termini di congruenza con la strategia politica dell'amministrazione come definita dal presidente, e poi rimane spazio comunque per una negoziazione su obiettivi non valutati strategici, ma valutati importanti e fondamentali per la singola direzione generale.
  Dipende un po’ dalle singole sensibilità. So che i colleghi dei trasporti stanno lavorando in questo senso, e infatti gli open data relativi ai trasporti in Regione Sardegna hanno avuto un picco, un aumento di data set e un aumento di fruizione dei dati. È avvenuto in passato per l'apertura dei dati territoriali, quindi con i dati del sistema informativo territoriale regionale. In questo momento, però, non mi risulta che sia così. Esiste sicuramente il tema, viene messo in atto a livello di singola struttura, ma in questo momento senza ancora un framework, una struttura di esempi di obiettivo matrice che possa essere utilizzata nell'interezza dell'amministrazione regionale.

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  PRESIDENTE. Sì, credo che il senso dell'articolo 52 fosse proprio quello di dare, su scala nazionale, una spinta alla produzione di dati in formato strutturato e in formato aperto, proprio perché consapevoli del fatto che ormai viviamo nell'epoca della conoscenza dei dati, e quindi spingere tutte le pubbliche amministrazioni nella direzione di garantire l'accesso telematico e il riutilizzo dei dati prodotti dalle pubbliche amministrazioni sarebbe un modo per creare un beneficio per tutti. Capisco che la sensibilità possa essere diversa, ma come mi è capitato più volte di ripetere nelle audizioni relative al CAD, la legge dice questo chiaramente, e non lascia all'interpretazione. Spero che Lei riesca a sensibilizzare i suoi colleghi, e soprattutto il vertice politico, a cui Lei può fare riferimento diretto, come la legge Le permette di fare.
  Quanto all'articolo 54, che appunto disciplina le informazioni che devono essere presenti sul sito della pubblica amministrazione, è interesse della Commissione conoscere in particolare il rispetto dell'articolo 35 del decreto legislativo n. 33 del 2013, che ha a che fare con la pubblicazione di tutti i procedimenti amministrativi e con svariate informazioni, tra cui l'indirizzo on line del servizio relativo a quel procedimento amministrativo o, in mancanza del servizio on line, i tempi di realizzazione. Questa disposizione di legge è rispettata o no?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. È rispettata parzialmente. I procedimenti amministrativi che riguardano, per esempio, gare, appalti, erogazione di contributi a qualunque titolo, e simili, la seguono, il sito dà traccia dei singoli stati di avanzamento amministrativo e dei responsabili. Non è accessibile, in questo momento, nella sua integralità la «nuvola» di procedimenti amministrativi della Regione. Su questo occorre lavorare – stiamo cercando di portarci in quella direzione – attraverso un interfacciamento automatico tra i singoli applicativi, o meglio le singole piattaforme tematiche di dominio, e la generazione attraverso le stesse di un insieme di dati che confluiscano direttamente nel sito per la pubblicazione. Potrebbe essere addirittura qualcosa da mettere in termini di open data e da aggiornare in maniera automatica direttamente o nei siti tematici di dominio della singola pratica o con accesso tramite il portale aggregatore. Stiamo ragionando con le altre direzioni responsabili dei singoli ecosistemi, come li definisce AgID, per arrivare a un'automatizzazione della pubblicazione dei dati stessi. Avviene, però, in buona parte nei limiti che ho precisato.

  PRESIDENTE. Oltretutto, nella parte relativa all'amministrazione trasparente, alcune parti sono ancora in costruzione: quella relativa alla qualità dei servizi e quella relativa all'elenco dei procedimenti amministrativi. Anche nella presentazione che Lei ci ha fatto prima era evidente che in alcuni casi non c'è contezza della totalità dei procedimenti amministrativi, tanto che, appunto, per quanto riguarda PagoPA Lei scrive che avete richiesto alle varie direzioni di avere indietro informazioni sui procedimenti, mentre quella, secondo l'articolo 35 del decreto legislativo n. 33 del 2013, è un'informazione che dovrebbe essere pubblicata nella sezione amministrazione trasparente, e anzi, dopo che magari ve le hanno pubblicate, prendete due piccioni con una fava anche in questo caso.
  Secondo l'articolo 64, tutti i servizi devono permettere l'accesso tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Nella Sua presentazione, ci ha detto che avete sviluppato un modulo per l'accesso, ma se non ho capito male, non tutti i servizi sono accessibili.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Tramite SPID?

  PRESIDENTE. Tramite SPID.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, ogni tanto ricordo al Pag. 21mio vertice politico che deve firmare la convenzione. Naturalmente, lo faccio presente nei dovuti modi. Il fatto è che a volte comunicare le scadenze: «Quando scade?», «Scade il 31 dicembre», «Ma...»...

  PRESIDENTE. Una volta firmata la convenzione, i servizi automaticamente vanno on line?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, siamo pronti a farli partire. Li abbiamo già convenuti, tra l'altro, anche con un insieme di comuni, che hanno partecipato all'attività di sperimentazione. Da un punto di vista tecnologico, siamo pronti. È chiaro che la firma della convenzione è un atto dovuto, che ci consente di accedere pienamente al sistema SPID.

  PRESIDENTE. Speriamo che firmi. Magari mandiamo una comunicazione, auspicando la firma, visto che appunto sarebbe uno dei casi in cui la Regione... Almeno finora, nessuno ci ha detto che al 100 per cento i servizi sono attivi. Potreste essere la prima regione ad attivarli.
  In ultimo, l'articolo 69 è quello relativo al riuso. Ne abbiamo parlato prima con l'onorevole D'Incà: quali soluzioni sono state realizzate dalla Regione Sardegna e sono state messe a disposizione in riuso negli ultimi dieci anni? Quante pubbliche amministrazioni le hanno riusate?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sicuramente, la più significativa è il sistema informativo di base dell'amministrazione regionale, che è stato ceduto in molte parti alla Regione Lombardia in riuso. C'è stata una cessione di parti del sistema informativo per l'agricoltura alla Regione Calabria. Ci sono state altre esperienze di mutua collaborazione che non definirei riuso, nel senso AgID del termine. Analogamente, come dicevo, a nostra volta, abbiamo preso in riuso delle soluzioni, tra cui quella importante è Iris della Regione Toscana per PagoPA.

  PRESIDENTE. La Borsa di Giunta Digitale, l'avete sviluppata su vostra iniziativa?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì, su nostra iniziativa.

  PRESIDENTE. Quel codice è messo a disposizione delle altre pubbliche amministrazioni?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Assolutamente sì.

  PRESIDENTE. Nel senso che esiste da qualche parte un posto dove le pubbliche amministrazioni possono andare a prenderlo o deve essere fatta richiesta?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Finora, c'è il catalogo AgID delle applicazioni in riuso. Questo è forse un collo di bottiglia del sistema. Non per responsabilità di AgID, ma avere un unico punto in cui c'è un registro al quale bisogna accedere avendo certe caratteristiche, potrebbe essere superato, a mio parere, con un marketplace, una borsa di scambio, che naturalmente rispecchi, un po’ per autocertificazione e un po’ per controllo, certi criteri di qualità, di certezza dei costi, in modo che non ci siano costi nascosti che emergono successivamente, in modo che venga definita esattamente la mappatura delle necessità tecnologiche anche in termini infrastrutturali per supportare, per esempio, un trasporto in cloud dell'applicazione. È chiaro che un'applicazione che già gira su una piattaforma di virtualizzazione, qualunque essa sia delle due o tre che si stanno imponendo sul mercato internazionale, ha già un biglietto da visita importante per una sua Pag. 22trasferibilità in termini di cloud. Su questo ci sono dei limiti, per esempio quello che le singole società in house possono operare, ma lentamente si sta arrivando a superarlo, per il proprio ambiente di riferimento, per il proprio socio. Questo, col discorso dell'80/20 per cento, che non è Pareto, ma la prevalenza dell'attività per il proprio socio o i propri soci, arrivando a un superamento di questo concetto con riferimento al 20 per cento, potrebbe allargare, per cui per esempio la nostra società in house potrebbe sviluppare delle applicazioni o fare la Mev, la manutenzione evolutiva di alcune applicazioni, anche per altre regioni, che l'abbiamo presa in riuso o meno. C'è necessità di un superamento, anche qui, del quadro legislativo normativo, che in questo momento è oggettivamente un po’ ingessato, da questo punto di vista.

  PRESIDENTE. Io ho terminato con le domande relative al Codice dell'Amministrazione.
  Non essendoci altre domande, chiedo all'ingegner Pellegrino se ha documentazione in formato digitale da consegnare alla Commissione, immagino le slide.

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. E sei delibere di giunta. Tre le ho citate. Altre sono importanti, secondo me, perché vi ho fatto riferimento durante l'esposizione o durante le domande, e comunque per avere un panorama più generale. Chiaramente, sono molte di più, ma queste sei, con relativi allegati sono, secondo me, capitoli importanti per avere un'idea dello sviluppo degli ultimi anni.

  PRESIDENTE. Il regime di pubblicità? I materiali possono essere liberi?

  ANTONELLO PELLEGRINO, responsabile della direzione generale degli affari generali e della società dell'informazione della Regione Sardegna. Sì.

  PRESIDENTE. Ringrazio l'ingegner Pellegrino e tutti gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 12.10.