XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 146 di Mercoledì 22 febbraio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Comunicazioni del presidente:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Audizione del sindaco di Latina, Damiano Coletta (Svolgimento e conclusione) :
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 3 
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 4 
Bratti Alessandro , Presidente ... 4 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 4 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 5 
Puppato Laura  ... 5 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 5 
Bratti Alessandro , Presidente ... 5 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 5 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 5 
Puppato Laura  ... 6 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 6 
Puppato Laura  ... 6 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 6 
Puppato Laura  ... 6 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 6 
Puppato Laura  ... 6 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 6 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 6 
Puppato Laura  ... 7 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 7 
Puppato Laura  ... 7 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 7 
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 
Lesio Roberto , assessore all'ambiente del comune di Latina ... 8 
Puppato Laura  ... 8 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 8 
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 
Coletta Damiano , sindaco di Latina ... 8 
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 

Audizione del sindaco di Rieti, Simone Petrangeli (Svolgimento e conclusione) :
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 
Petrangeli Simone , sindaco di Rieti ... 9 
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 
Petrangeli Simone , sindaco di Rieti ... 9 
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 
Petrangeli Simone , sindaco di Rieti ... 9 
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 
Petrangeli Simone , sindaco di Rieti ... 10 
Bratti Alessandro , Presidente ... 10

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO BRATTI

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Comunicazioni del Presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione appena svoltasi ha convenuto che una delegazione della Commissione svolga una missione a Napoli il 23 e il 24 febbraio 2017.

Audizione del sindaco di Latina, Damiano Coletta.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del sindaco di Latina, Damiano Coletta, accompagnato dell'assessore all'ambiente, Roberto Lessio, che ringrazio per la presenza. L'audizione odierna, inizialmente prevista nella giornata di ieri presso la sede della prefettura di Roma, dove una delegazione della Commissione ha effettuato una missione al fine di svolgere una serie di audizioni specifiche sul tema, si inserisce nell'ambito dell'approfondimento che la Commissione ha avviato sul ciclo dei rifiuti nel Lazio.
  Ricordo che la Commissione si occupa degli illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, alle bonifiche e al ciclo della depurazione delle acque.
  Avverto i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Cedo dunque la parola al nostro ospite per lo svolgimento di una relazione introduttiva, al termine della quale seguiranno eventuali domande o richieste di chiarimento da parte dei commissari.

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. Io mi sono insediato il 21 giugno 2016. L'amministrazione del comune di Latina ha prestato particolare attenzione sia al problema dei rifiuti, sia a quello della discarica di Borgo Montello. Questa discarica ha condizionato la qualità della vita dei cittadini: non va dimenticata la morte del parroco di Borgo Montello, don Cesare Boschin, in circostanze sospette. Noi ci siamo subito trovati di fronte al problema della scelta del sistema di gestione dei rifiuti. L'opzione di una società in house ci è preclusa dal fallimento della Latina Ambiente, avvenuta il 7 dicembre 2016; inoltre, in virtù della riforma Madia non possiamo prendere parte a società in house per i prossimi 5 anni. Cederei ora la parola all'assessore Lesio per una descrizione storica della situazione della discarica di Borgo Montello...

Pag. 4

  PRESIDENTE. Non vorrei interrompere, ma conosciamo già la storia. Oggi a noi interessa capire, con riferimento alla situazione attuale, quali sono i problemi che avete ancora aperti con la discarica – eventualmente, possiamo cercare di intervenire per quelle che sono le nostre competenze al fine di dare una mano – e il tema della società, della gestione dei rifiuti, cioè come volete muovervi, quali sono i problemi, se questi sono solo di carattere economico. Entriamo quindi subito in questa fase. Tutto quello che la precede, purtroppo l'abbiamo già acquisito.

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Essendoci due gestioni della stessa discarica, abbiamo anche due tipi di impostazione nella soluzione di questi problemi. Evidentemente, dobbiamo anche noi arrivare a una gestione unitaria. La discarica è unica, ma le gestioni sono due. Proprio per questo, anche per i problemi che ci sono stati tramandati dal passato, abbiamo avuto in quel sito la realizzazione di otto invasi, nove contando anche S0, quella iniziale che era stata aperta dal comune, che ancora adesso non vede una soluzione definitiva per quanto riguarda l'inquinamento in corso. È stato approntato, alcuni anni fa, un piano di gestione di questa bonifica, che a oggi non risulta concluso. Sono stati impostati dei lavori in base ai quali si dovrebbe realizzare un'impermeabilizzazione, con una sostanza di cui, francamente, adesso non ricordo la definizione esatta. È stato anche approntato un progetto per il cosiddetto capping, cioè per una copertura definitiva di questo sito. Il problema è che in quella discarica non c'è solo S0 a comportare problemi di inquinamento. Gli altri primi due invasi, S1 e S2, a loro volta erano stati realizzati senza alcun tipo di contenimento, senza l'impermeabilizzazione della vasca. In questo momento c'è proprio una sorta di rimbalzo di responsabilità, che stiamo cercando di definire, per arrivare alla bonifica definitiva. Nell'ultima conferenza dei servizi, organizzata da noi, dal comune di Latina, la società Ecoambiente ci ha rappresentato che, su 44 punti di inserimento di questa sostanza, ancora oggi 8 non registrano parametri soddisfacenti per l'impermeabilizzazione. Essendo S0 collocata nelle adiacenze, anzi proprio sulla sponda del fiume Astura, abbiamo questo tipo di problema di contenimento. Il capping, previsto con un'impermeabilizzazione e la copertura di terreno riportato, risulta ancora difforme dal progetto iniziale. Stiamo parlando della parte gestita dalla Ecoambiente.
  Per quanto riguarda la parte della discarica gestita dalla Indeco, sapete meglio di me che a gennaio dello scorso anno c'è stato un sequestro per una sopraelevazione, un abbancamento dei rifiuti in eccesso rispetto a quanto autorizzato, almeno questo è quello che imputa la procura della Repubblica di Latina alla società. Dopo questo sequestro, o meglio, nella stessa fase in cui si realizzava questa situazione, è stato fatto comunque un capping provvisorio dell'ultimo sito, di S8. Per questo motivo, l'attività è praticamente bloccata, al di là della messa in sicurezza del biogas di cui dicevo prima, che comunque è un'attività che deve svolgere la società stessa.
  In questo momento abbiamo questo doppio tipo di controllo. Lo stiamo facendo con gli strumenti che ha a disposizione l'amministrazione comunale che, evidentemente, oltre alle conferenze dei servizi e a farsi rappresentare quello che ci riportano gli organi societari, non può fare di più, diversamente da quello che può produrre la regione Lazio come controlli, che come sapete è quella che concede le autorizzazioni e così via.

  PRESIDENTE. Nella fase attuale, chi è il socio privato della società Latina Ambiente? La società è commissariata?

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Come diceva il sindaco, la società è stata dichiarata fallita il 7 dicembre, quindi sono subentrati i curatori fallimentari nominati dal tribunale, per cui la gestione è in mano alla curatela. Il socio privato è la ditta Daneco, che fa parte del gruppo Colucci. In quest'ultima evoluzione, una volta subentrati come amministrazione, abbiamo trovato una realtà Pag. 5di fatto ormai prefallimentare. Era già stata introdotta questa procedura dal tribunale stesso che, se non ricordo male, aveva concesso a maggio dello scorso anno una procedura concordataria in continuità, che però prevedeva come passaggio la possibilità da parte della società di recuperare dei crediti che vantava nei confronti del comune di Latina. Questi crediti, però, pur iscritti a bilancio della società, non sono stati mai riconosciuti in passato dal comune di Latina. Ci siamo trovati nella situazione in cui questi crediti non certificati, comunque rappresentavano un peso enorme per il bilancio del comune di Latina, tale da portarci verso il dissesto. Abbiamo fatto dei passaggi di verifica della certezza di questi crediti, che non ci è stata dimostrata; abbiamo quindi rappresentato ai consulenti del tribunale questa nostra impossibilità. Evidentemente, questo è stato poi anche il motivo principale per cui il tribunale ha deciso di dichiarare il fallimento.

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. Mi permetto di aggiungere che, durante la fase concordataria che c'è stata nella gestione con un commissario, sono stati prodotti degli utili di circa 110.000 euro al mese, quindi è bastata una gestione semplicemente un po’ più oculata e attenta per invertire la tendenza. Adesso la situazione è di un fallimento con esercizio provvisorio e ci sono i due curatori fallimentari. Abbiamo appena chiesto la proroga del servizio fino al 30 giugno 2017, proprio per consentirci un piano B rispetto alla scelta che avevamo fatto: lo abbiamo individuato e ci stiamo lavorando. Dal punto di vista della gestione, in questo momento...

  LAURA PUPPATO. Ci può spiegare questo piano B?

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. Stavamo pensando di attivare un'azienda speciale. In Italia esistono già modelli virtuosi di azienda speciale. Stiamo valutando tutti i parametri, gli aspetti economici, il piano industriale, insomma tutti i passaggi, ma sempre per rimanere in linea con la nostra idea di avere una gestione pubblica.

  PRESIDENTE. Siete partiti più o meno con l'idea di una gestione pubblica al cento per cento ma, scartata l’in house, vi rimane l'azienda speciale. Se non riuscite con l'azienda speciale c'è solo il consorzio Spa del comune. Alla fine sono quelli gli strumenti, altrimenti bisogna andare a gara.

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. Vorrei anche segnalare una criticità. Proprio ieri ho incontrato – ed è la terza o quarta volta che li incontriamo – alcuni abitanti che insistono vicino al sito della discarica. Questo, a mio avviso, è un problema che va attenzionato, che deve essere preso in considerazione. La qualità di vita di queste persone in questi anni è clamorosamente cambiata, come il valore dei loro immobili. Avendo trovato in questo momento un'amministrazione un po’ più sensibile – mi permetto di essere autoreferenziale – stavano cercando di avere sponda con noi. Questa sponda si dà volentieri per trovare strumenti affinché possa essere riconosciuto loro un risarcimento, che io ravviso come legittimo. Tra l'altro, mi sembra che ci sia stata anche una sentenza, non ricordo di quale anno, in cui è stato riconosciuto un risarcimento. È un problema che, a mio avviso, va tenuto in considerazione.

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Nell'individuazione di questo piano B, ovviamente, siamo stati costretti anche a interrompere un processo decisionale già in corso, partito durante la fase commissariale, soprattutto alla luce della necessità di continuare a prorogare il servizio, cioè a dare continuità alla Latina Ambiente stessa perché svolgesse il servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città.
  Il sindaco ha firmato una richiesta per sospendere il bando. La sospensione è avvenuta immediatamente dopo la scadenza della presentazione delle offerte, lo stesso giorno, il 4 agosto scorso, ma con il termine già scaduto. Sono state presentate due offerte. Questa nostra esigenza è stata dettata dal fatto che il bando, a nostro avviso, conteneva aspetti non del tutto coerenti Pag. 6con quello che potrebbe essere un percorso di trasparenza. In particolare, abbiamo rilevato che un criterio di partecipazione era la necessità che le ditte avessero già svolto il servizio per due anni, di cui uno in modo continuativo, per 12 mesi, in altre città che avessero almeno 125.000 abitanti. Fatta la verifica...

  LAURA PUPPATO. Mi scusi se sorrido...

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Questa è esattamente la nostra perplessità! Latina è la 32ª città italiana per numero di abitanti. L'assessore si è messo a verificare come erano gestite le altre 31 città ed è emerso che soltanto in tre città c'è un operatore privato che sta svolgendo il servizio, tra l'altro con un criterio non del tutto coerente con i nostri obiettivi amministrativi. La raccolta differenziata in queste tre città non è proprio ai livelli che prevede la legge. Ricordiamo che la raccolta differenziata doveva raggiungere il 65 per cento in tutti i comuni italiani al 31 dicembre 2012. Fatta questa verifica, ci siamo accorti che questo criterio di trasparenza era poco visibile.

  LAURA PUPPATO. Era redatto il bando.

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Ed era solo uno dei criteri: ce n'erano altri.

  LAURA PUPPATO. Mi scusi, era un bando redatto all'interno dell'amministrazione comunale da un funzionario dirigente...

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Dalla precedente dirigenza del servizio ambiente, che poi è stata cambiata con l'avvento del commissario, che ci ha preceduto nell'amministrazione.

  LAURA PUPPATO. C'è anche, a vostra conoscenza, in particolare immagino a conoscenza del sindaco, un avvio di indagini di qualche natura e comunque di carattere giudiziario, in relazione all'attività svolta all'interno del comune? La società Latina Ambiente ha visto il comune di Latina evidentemente molto coinvolto. Al di là degli aspetti finanziari, che mi pare evidente siano stati una delle cause fondamentali dell'avvio dell'amministrazione controllata e poi del fallimento, vorrei capire anche che situazione c'è, a vostra conoscenza, in relazione a eventuali responsabilità o corresponsabilità delle amministrazioni precedenti, ovvero delle dirigenze precedenti.

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. Al momento non siamo a conoscenza di indagini in corso che possano riguardare figure politiche che possono essere state coinvolte. Posso semplicemente dire che la precedente consiliatura è caduta sulla questione di Latina Ambiente e Acqualatina; poi è passata in commissariamento. Ufficialmente, non mi risulta che ci siano al momento indagini.

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Sono situazioni che si sono evolute, dal nostro punto di vista, proprio perché era stata impostata all'origine male quella gestione. Basti considerare che nel consiglio di amministrazione della società il socio privato aveva la maggioranza pur avendo la minoranza delle quote sociali, quattro componenti su sette, tra l'altro con il divieto della rimozione dell'amministratore delegato. Nei patti era stabilito questo. Inoltre, nello statuto della società, all'articolo 11, era stata inserita una clausola che prevedeva la nomina dei tre componenti di parte pubblica del consiglio di amministrazione di questa società, nomina che doveva essere a carico del consiglio comunale: era proprio scritto nello statuto. Bene, a me – a noi – risulta che, oltre la prima nomina – parliamo di 18 anni di attività – tutti gli altri componenti di nomina pubblica non sono mai passati per il consiglio comunale, violando, dal nostro punto di vista, anche una norma statutaria. C'è poi anche quello che dicevamo poco fa, cioè i bilanci della società forse saranno stati controllati da qualcuno, ma di certo non hanno avuto quel percorso Pag. 7di trasparenza che sarebbe stato auspicabile.

  LAURA PUPPATO. In relazione al tema del post mortem, innanzitutto presumo che, dal punto di vista economico, non ci siano all'interno delle due società le risorse abbancate che permettano di procedere. Il post mortem ha costi molto elevati: su questo avete fatto una riflessione?
  Quanto al tema dell'inquinamento, in particolare delle varie S0, S1, S2 e così via, si continuano a rilevare inquinamenti anche di falda acquifera, cioè di corsi d'acqua? Che situazione c'è? In generale, avete problemi di questa natura, di depurazione, nell'ambito della città di Latina?
  Inoltre, comprendo benissimo la ragione per cui, anche alla luce dei precedenti – e comunque per un concetto anche di responsabilità «politico-istituzionale» – nell'ambito cittadino si privilegi la gestione controllata, in house, ovvero, comunque, attraverso consorzi o società speciali: avete anche immaginato un sistema di raccolta dei rifiuti, oltre che di smaltimento, un po’ più controllato? Come state lavorando come amministrazione in questo senso? In particolare, avete previsto dell'impiantistica, per il riciclo o per altra necessità, in ordine ai rifiuti raccolti della città di Latina?

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Per il post mortem abbiamo fatto dei controlli diretti per quanto riguarda l'Ecoambiente: li abbiamo fatti direttamente con il precedente liquidatore. Con il subentro del fallimento, c'era un liquidatore nominato dai due soci, quindi dal comune di Latina e dalla Daneco, cioè dalla famiglia Colucci. Per quanto riguarda questa parte della gestione della discarica, risultano stanziati e comunque messi in sicurezza – così ci è stato riferito – i soldi che dovrebbero servire per il post mortem. Dovremmo stare intorno ai 12 milioni di euro. C'è una fideiussione che stiamo controllando, ma non ci dovrebbero essere problemi. Per quanto riguarda la gestione Indeco, saprete che ci sono state anche lì delle inchieste, degli arresti, poi finiti sostanzialmente nel nulla perché il tribunale del riesame ha cambiato l'impostazione dell'accusa. Praticamente, adesso siamo nella fase di ulteriore verifica delle fideiussioni che sono state presentate. Sapete, infatti, che in Italia c'è questa situazione per cui nessuno fa un'assicurazione...

  LAURA PUPPATO. Ci sono fideiussioni emesse da una compagnia straniera?

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. No. Stiamo chiedendo, attraverso gli uffici, soltanto la stipula attraverso società italiane, che non cambia molto. Purtroppo, tutto questo esula un po’ anche dalle nostre capacità di intervento. Il post mortem si sta già realizzando. Con la cessazione degli abbancamenti, le società stanno procedendo. Anche per la questione del biogas, cui ho accennato, siamo in fase di stipula di un'ulteriore fideiussione, che dovrà garantire lo smantellamento dell'impianto una volta cessata la produzione del biogas. Per gli inquinamenti della falda, rappresento di nuovo quello che dicevo poco fa. Purtroppo la discarica, se non ricordo male, è diventata nel tempo la quarta più grande d'Italia dopo Malagrotta. Nove invasi hanno permesso lo smaltimento, se non ricordo male, di oltre 5 milioni di metri cubi. Dove c'era un lago, una zona umida, a ridosso di questo fiume adesso c'è una montagna fatta solo di rifiuti. Evidentemente i controlli che sta facendo l'ARPA sistematicamente, già dal 2005-2006, hanno dimostrato il pesante condizionamento della falda, in particolare per quanto riguarda i metalli pesanti. Chiaramente, l'intervento di bonifica, di messa in sicurezza, richiederà tempo e denari che dobbiamo senz'altro recuperare, soprattutto grazie alla collaborazione con la regione Lazio. Ci sembra già un risultato aver bloccato la situazione. Le società, giustamente, devono svolgere la loro attività e vorrebbero continuare negli smaltimenti. Data la situazione, anche nei confronti della popolazione locale, contrasteremo sicuramente questa cosa. Per quanto riguarda la terza domanda, sulla gestione internalizzata, è una valutazione che stiamo facendo anche per quanto riguarda tutti i condizionamenti Pag. 8 che ci sono stati, soprattutto nei confronti dello smaltimento finale. Nella regione Lazio sappiamo di essere in una situazione in cui, essenzialmente, sono i privati che hanno il potere di darci respiro a prezzi comunque più elevati. È nelle corde di questa nostra ipotesi il fatto che le amministrazioni pubbliche ricomincino a gestire impiantistica di smaltimento e trattamento finale. Giustamente, i privati fanno la loro parte, ma non necessariamente questi interessi coincidono con quello pubblico. Anche questo percorso avrà tempi lunghi. Certamente necessiterà di ulteriori risorse, ma sappiamo che, visti i bilanci, i soldi comunque da qualche parte usciranno. Dal nostro punto di vista, basta gestirli in maniera un po’ più oculata.

  PRESIDENTE. Vorrei porvi una domanda generale. Abbiamo sentito il prefetto e il questore, conosciamo il territorio e abbiamo fatto anche qualche indagine diretta; sappiamo che si tratta di un territorio difficile e ad amministrare un territorio con una storia e una collocazione geografica particolari, il rischio di situazioni non controllabili, o comunque di pressioni o pseudo-tali, più o meno mascherate, può essere molto forte per un'amministrazione. È poco tempo che siete in attività ma, in questo settore, avete avuto sentore che al momento ci siano situazioni di pressioni, di condizionamenti, di tentativi di condizionare qualche scelta?

  ROBERTO LESIO, assessore all'ambiente del comune di Latina. Ci rendiamo conto che stiamo sicuramente toccando interessi pesanti. Al momento, devo dire che non ci sono state situazioni del genere, che altrimenti non avremmo esitato a denunciare. Tentativi di condizionamento striscianti sì, quelli ci sono, ma in questo momento sono frutto solamente di nostre percezioni, interpretazioni, che non possiamo al momento definire in maniera concreta. È chiaro che riguardano anche un rallentamento della nostra attività, ma su questo non abbiamo prove tangibili.

  LAURA PUPPATO. Com'è la situazione a Latina per la raccolta differenziata? Che cosa state facendo?

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. In questo momento siamo in una situazione disastrosa, drammatica: siamo addirittura scesi dal 35 per cento e saremo intorno al 30 per cento.

  PRESIDENTE. Meglio di Frosinone.

  DAMIANO COLETTA, sindaco di Latina. Quantomeno non abbiamo rifiuti per strada, che ho trovato clamorosamente aumentati nel momento in cui ci siamo insediati. Ora, di quanti dipendenti parliamo? Di 174. Nel momento in cui, però, abbiamo rassicurato i lavoratori della nostra comunità e le loro famiglie sulla nostra intenzione di cercare di mantenere la continuità lavorativa, nonché sull'intenzione di andare verso l’in house, da parte loro c'è stata disponibilità. In questo momento la città è sufficientemente pulita e questo va detto.

  PRESIDENTE. Ringraziamo i nostri ospiti. Se ci sarà necessità di avere qualche informazione ulteriore, ve lo faremo sapere, così come se avrete necessità di darci qualche ulteriore segnale, ovviamente siamo qui. Buon lavoro. Dichiaro conclusa l'audizione.

Audizione del sindaco di Rieti, Simone Petrangeli.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del sindaco di Rieti, Simone Pietrangeli, che ringrazio per la presenza. L'audizione odierna, inizialmente prevista nella giornata di ieri presso la sede della prefettura di Roma, dove la delegazione della Commissione ha effettuato una missione al fine di svolgere una serie di audizioni specifiche sul tema, si inserisce nell'ambito dell'approfondimento che la Commissione ha avviato sul ciclo dei rifiuti nel Lazio.
  Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, alle bonifiche e al ciclo di depurazione delle acque. Pag. 9
  Avverto il nostro ospite che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte dal segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Sindaco, noi stiamo svolgendo un lavoro per cui abbiamo chiuso l'attività su Roma e stiamo ora facendo una serie di approfondimenti anche sugli altri comuni capoluogo per chiudere una relazione sul ciclo dei rifiuti e sulle problematiche connesse a questi temi. Stiamo chiudendo anche con gli altri comuni capoluogo, per cui l'audizione di oggi è tesa ad avere qualche notizia sulla situazione che lei vive nel suo comune. Le avevamo chiesto della documentazione, ma mi diceva che ce l'avrebbe mandata. Vorremmo capire – dobbiamo sentire anche il procuratore di Rieti, che ieri non c'era – qual è, dal suo punto di vista, la situazione. Potrebbe, quindi, intanto delinearci lei il quadro e poi, eventualmente, qualche domanda potrà esserle rivolta dai colleghi.

  SIMONE PETRANGELI, sindaco di Rieti. Nei prossimi giorni il dirigente dell'ufficio ambiente del comune di Rieti completerà la relazione, che avrò cura di mandarvi immediatamente. Fortunatamente, da quando sono sindaco non mi sono imbattuto in situazioni legate al traffico illecito di rifiuti o a bonifiche mai realizzate. Secondo me questo è soprattutto conseguenza del fatto che in provincia di Rieti non ci sono discariche, né impianti di trattamento dei rifiuti. Probabilmente, questo rende anche più difficile che si possano verificare atti illeciti in materia di trattamento e di commercio illecito di rifiuti. Anche dal punto di vista giudiziario, mi sembra che negli ultimi anni non ci siano stati casi di particolare gravità legati a questo fenomeno. Per quanto mi riguarda, quindi, posso dire che sicuramente per la città di Rieti, ma anche nel resto della provincia, non ci sono casi che creino particolare allarme su quest'argomento particolare del traffico illecito di rifiuti.
  Noi stiamo lavorando per promuovere, come avviene nel resto d'Italia, la differenziazione dei rifiuti, la raccolta differenziata porta a porta: lo sta facendo sia il comune di Rieti, sia la gran parte dei comuni della provincia. Naturalmente, l'obiettivo è quello di minimizzare il conferimento dei rifiuti indifferenziati presso la discarica di Viterbo. Le discariche sono, infatti, bacinizzate e noi abbiamo...

  PRESIDENTE. Conferite a Viterbo?

  SIMONE PETRANGELI, sindaco di Rieti. Sì, conferiamo a Viterbo.

  PRESIDENTE. Avete una società vostra per...

  SIMONE PETRANGELI, sindaco di Rieti. Abbiamo una società, che si chiama ASM, Azienda servizi municipali, che è per il 60 per cento del comune di Rieti e per il 40 per cento di un imprenditore privato – Azimut – che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti, della gestione di farmacie e del trasporto pubblico locale. In provincia, c'è un'azienda nata da un'iniziativa della provincia di Rieti, che si chiama Saprodir, Servizi ambientali provincia di Rieti, partecipata al 51 per cento da alcuni comuni della provincia che vi hanno aderito e al 49 per cento da un socio privato – Rieco – che ha vinto la gara per essere, appunto, il socio privato e anche il socio «esecutore» del servizio. Per quanto concerne l'argomento delle bonifiche, abbiamo sul territorio del comune di Rieti tre bonifiche in corso: l'ex Zepa, una vecchia azienda che operava in una zona tra l'altro vincolata, essendo un'area che rientra all'interno di una riserva naturale, cioè l'ex Snia Viscosa e l'ex Montedison, due grandi aziende chimiche che hanno ormai dismesso la propria attività più di venti anni fa. Queste sono le tre bonifiche che stanno andando avanti. Le conferenze dei servizi hanno stabilito l'iter. Per quanto concerne l'ex Montedison e l'ex Snia, terreni molto ampi, è stata fatta la bonifica superficiale e adesso Pag. 10si procederà a quella sottosuolo. Su questo vorrei fare una considerazione.
  Quando si tratta di fare le bonifiche, che sono attività molto costose, ci troviamo spesso di fronte a privati che non si attivano. La norma stabilisce che gli enti pubblici, gli enti locali, i comuni possano fare le bonifiche, come si suol dire, in danno del privato; se però non hanno le risorse per farle, purtroppo questa soluzione diventa una cosa utile ma che non può essere applicata. Probabilmente, su questo tema delle bonifiche sarebbe necessario costituire un fondo a livello nazionale, al quale gli enti locali potrebbero accedere per realizzare quest'attività in danno dei privati inadempienti. Noi stiamo andando un po’ a rilento proprio per questo motivo. Per «convincere» i privati ad attivarsi c'è voluto molto tempo. Fortunatamente, adesso le cose sembrano essere migliorate. Siccome, però, molto spesso i proprietari sono più di uno, mettere intorno a un tavolo e convincere tutti della necessità di operare (necessità, tra l'altro, stabilita dalla norma), non è sempre facile. Spesso alcune proprietà sono cambiate e quindi c'è il tema del proprietario che non è responsabile dell'inquinamento del sito, per cui bisogna rifarsi ai proprietari precedenti. C'è una legislazione che non facilita quest'attività, che invece è assolutamente importante. Molto spesso, queste aree si trovano al centro delle città e quindi un'attività importante che aiuti gli enti locali a fare le bonifiche sarebbe veramente apprezzabile. A grandi linee, la situazione della mia città e della mia provincia è questa. Abbiamo molti problemi, ma questo forse...

  PRESIDENTE. Non ce l'avete!

  SIMONE PETRANGELI, sindaco di Rieti. Soprattutto ultimamente, siamo stati...

  PRESIDENTE. Non avere, come dice lei, l'impiantistica aiuta molto a non avere situazioni particolari. La ringrazio per la sua testimonianza. Se ci fa avere quel materiale, sarà oggetto della relazione che faremo e che poi vi comunicheremo. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.25.