XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 45 di Mercoledì 25 gennaio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 

Esame testimoniale del C.V. Francesco Battaglia, UCOSEVA – MM:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 3 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 3 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 

Esame testimoniale del C.V. Massimo Castelli, Servizi vigilanza area nord – MM:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 14 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 14 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 14 ,
Duranti Donatella (SI-SEL)  ... 14 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 14 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 15 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 15 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15 ,
Cova Paolo (PD)  ... 15 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 15 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 16 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 16 ,
Boldrini Paola (PD)  ... 16 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 16 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 17 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 17 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 17 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 17 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 17 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 17 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 17 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 17 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 18 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 18 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 19 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 19 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 19 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 19 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 19 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 19 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 19 ,
Castelli Massimo , Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina ... 19 ,
Pili Mauro (Misto)  ... 19 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 ,
Battaglia Francesco , Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina ... 19 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIAN PIERO SCANU

  La seduta comincia alle 8.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Esame testimoniale del C.V. Francesco Battaglia, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame testimoniale del Capitano di Vascello Francesco Battaglia, Capo ufficio di coordinamento del servizio di vigilanza d'area dello Stato Maggiore della Marina militare, che saluto e ringrazio a nome di tutta la Commissione per la presenza.
  Ricordo che la Commissione, in adempimento dei propri compiti, così come fissati dall'articolo 1 della delibera della Camera dei deputati istitutiva della Commissione del 30 giugno 2015, ha deliberato di procedere, ai sensi degli articoli 13, comma 1, e 15, commi 1 e 2 del proprio Regolamento interno, all'audizione del Capitano di Vascello Battaglia in qualità di persona informata dei fatti, ai fini dello svolgimento dell'inchiesta nell'ambito degli approfondimenti che la Commissione sta svolgendo per valutare l'esistenza di un rischio lavorativo per il personale civile e militare impiegato nei poligoni militari.
  Al fine di consentire alla Commissione di valutare l'applicabilità delle garanzie che per disposizioni regolamentari e per prassi costante vengono riconosciute ai soggetti indagati che compaiano in audizione, la prego cortesemente di voler confermare alla medesima che non le risulta di essere sottoposto ad indagini in procedimenti connessi all'oggetto dell'inchiesta parlamentare.

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Affermativo, confermo di non essere sottoposto a indagini.

  PRESIDENTE. Grazie molte. Grazie ancora da parte della Commissione per la sua presenza, vorremmo iniziare l'esame testimoniale. Ho già detto in premessa che lei è responsabile dell'Ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area Stato Maggiore della Marina. La Commissione è interessata a sapere come è articolata sul territorio l'UCoSeVA dello Stato Maggiore della Marina Militare, quanti sono gli ufficiali di polizia giudiziaria di cui dispone e quanti sopralluoghi svolge mediamente all'anno.

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Allora, l'UCoSeVA di Forza armata è organizzata con i vari servizi di vigilanza, suddivisi per territorio. Abbiamo il Servizio di vigilanza area nord, che fa capo anche all'area Sardegna, Servizio di vigilanza area centro a Roma, Servizio di vigilanza area sud a Taranto, Servizio di vigilanza in Sicilia, ad Augusta. In totale abbiamo 14 ufficiali di polizia giudiziaria formati e naturalmente nominati con decreto del Capo di Stato Pag. 4Maggiore della Marina, come da disposizione del TUOM.

  PRESIDENTE. Quanti sopralluoghi svolge mediamente all'anno?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Ogni anno predispongo un appunto verso le superiori autorità dalla quale discendono apposite direttive. Nello stesso predispongo un piano ispezioni. Possono variare da 15 a 20, ho predisposto il piano per il 2017 dove per quest'anno ne sto prevedendo 30 circa.

  PRESIDENTE. Con quale criterio vengono disposte queste ispezioni?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Vengono disposte sulla base dei Comandi dove già è stata effettuata l'ispezione, quindi a vado a scalare, vedo i Comandi dove non è stata fatta e lo segnalo come Comando potenzialmente per quell'anno oggetto di ispezione, e così sia per i comandi a terra che eventualmente gli altri.

  PRESIDENTE. Ci sa dire quante violazioni vengono contestate mediamente all'anno dalle strutture da lei coordinate?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Ricordando recentemente le violazioni per quanto riguarda ditte e cantieri, quindi soggetti esterni all'amministrazione della Difesa, riferiti a coloro che, nell'ambito territoriale della Difesa, a memoria mi sembra che ci siano state circa 15 prescrizioni comminate.
  Per quanto riguarda invece Comandi, (parliamo di datori di lavoro, dirigenti e preposti), cioè della catena prevenzionale, non vorrei sbagliare, ma forse 2.

  PRESIDENTE. Dalla documentazione fornitaci da UCoCeV risulta che gli uffici di vigilanza da lei coordinati negli ultimi 6 anni, più esattamente dal 2011 al 2016, avrebbero sottoposto a vigilanza 185 datori di lavoro e avrebbero inviato all'autorità giudiziaria 182 notizie di reato. Vorremmo chiederle gentilmente di dirci se per quanto di sua conoscenza questi dati corrispondano alla realtà.

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Senz'altro il numero dei Comandi non è stato altro che una raccolta delle ispezioni fatte, le notizie di reato trasmesse alla Procura si riferiscono alle prescrizioni poste in essere (con il deposito in Procura si apre il relativo fascicolo) e adesso non ricordo con precisione il numero dei dati, però, se è stato fornito è quello nell'arco del quinquennio.

  PRESIDENTE. Ci può dire gentilmente quali tipi di violazioni vengono denunciate dai vostri uffici di vigilanza?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Io in qualità di UCoSeVA il più delle volte non vengo a conoscenza della prescrizione tecnica, perché la prescrizione che fa l'UPG va direttamente in Procura, dove si apre un fascicolo. Nell'ambito della riunione annuale che si svolge, quando si dialoga con gli UPG, si viene a conoscenza delle tipologie un po’ ripetitive delle eventuali inosservanze. Posso ricordare che, per quanto riguarda le ditte, si verificano sempre le medesime inosservanze alla 81/08 in materia di sicurezza, dai ponteggi che fanno in ambito costruzioni, alle dotazioni di sicurezza che non vengono date ai lavoratori, e questo parliamo del settore ditte.
  Molte volte gli UPG bloccano i cantieri in attesa che siano poste in essere le misure di correzione. Nell'ambito comandi/datori di lavoro si può verificare di non aver posto in essere, per esempio, le strisce antiscivolo sulla scala, quale inosservanza non grave all'81/08.
  È grave invece quando si verifica un infortunio che determina una malattia oltre Pag. 5 i 40 giorni. In tal caso interviene subito la comunicazione all'UPG e lì il rapporto contiene violazioni un po'più pesanti, di cui però molte volte non ne sono a conoscenza, perché il rapporto è diretto UPG-Procura ed esula dalle mie competenze in quel caso.
  Io faccio un'attività di coordinamento, se mi viene chiesto un supporto giuridico, come fare la prescrizione, se è sbagliato un richiamo a un articolo dell'81/08 allora intervengo se vengo interpellato, negli altri casi no.

  PRESIDENTE. Entriamo più nello specifico. Dai dati forniti da UcoCeV risulta che i vostri uffici svolgono prevalentemente interventi legati alla bonifica di materiali contenenti amianto, che risultano 1.188 su 1.595 nel periodo 2011-2016. Può fornirci un quadro sullo stato delle bonifiche di amianto e in particolare sulla presenza di questo materiale nei siti e nelle navi della Marina militare? Si tratta di interventi svolti di iniziativa o su delega dell'autorità giudiziaria?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Prevalentemente in materia di bonifiche amianto i miei UPG lavorano sulla base dei piani di lavoro che le ditte comunicano al Servizio di vigilanza. Cosa fanno? Loro approvano oppure pongono in essere delle prescrizioni alle ditte, al fine di modificare quel piano di lavoro. Adesso cerco di descrivere la procedura.
  Sino a quando non viene posta in essere la misura correttiva loro non danno l'autorizzazione. In quel caso loro fanno già un primo sopralluogo, la ditta si attiene alle direttive dell'UPG, in questo caso approva un piano di lavoro e in quel caso l'UPG va una seconda volta per vedere come fanno i lavori per quanto riguarda quel piano di lavoro e va una terza volta per vedere quando hanno finito e come hanno finito. Questo è il lavoro che svolgono i miei sui piani di lavoro.
  Ci sono alcune deleghe di indagini, però potrà rispondere meglio forse l'UPG per quanto riguarda alcuni aspetti proprio come deleghe tecniche, date dall'autorità giudiziaria, però quei numeri senz'altro valgono perché proprio l'UPG interviene non solo una volta, ma interviene tre volte nell'ambito di un piano di lavoro, proprio per controllare la correttezza e gli adempimenti all'81/08.

  PRESIDENTE. Sulle attività di bonifica ci può dire qualcosa?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. L'attività di bonifica non rientra nelle mie competenze, perché è un settore demandato territorialmente a ogni singolo Comando, che fa la mappatura dell'amianto.

  PRESIDENTE. Scusi, forse mi sono spiegato male: non intendevo chiederle conto in base alla sua competenza relativamente alla realizzazione, ma intendiamo chiederle conto relativamente alla verifica sullo stato di attuazione delle bonifiche.

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Per lo stato di attuazione delle bonifiche, se è sempre collegato ai piani di lavoro, gli UPG intervengono, rientra nei compiti del Servizio di Vigilanza verificare l'attuazione della bonifica.

  PRESIDENTE. Quindi lei vuol dire che, per quanto di sua conoscenza, tutte le bonifiche disposte sono state realizzate o sarebbero in corso di realizzazione!

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Affermativo, perché, se avviene una bonifica, la ditta ha l'obbligo di fare un piano di lavoro amianto, che viene comunicato al Servizio di vigilanza. Come prima avveniva nei confronti della ASL oggi avviene nei confronti del Servizio di vigilanza, quindi per tutte quelle di cui noi siamo venuti a conoscenza gli UPG hanno controllato di fatto tutto.

Pag. 6

  PRESIDENTE. Ho capito. Le navi sono state tutte bonificate o ci sono ancora navi con presenza di amianto? Esiste un elenco delle navi bonificate e delle navi da bonificare?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono in grado di darle questa risposta perché esula dalle mie competenze. Non vorrei essere ripetitivo...

  PRESIDENTE. Non ci sono problemi, giova ripetere. Di chi sarebbe di competenza?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Per le navi è il Comando sovraordinato, il Comando in capo alla squadra navale, il Cincnav, per i Comandi a terra c'è un aspetto territoriale di monitoraggio, che dopo è demandato al singolo Comando che fa la mappatura amianto presso i propri siti, presso i propri immobili.

  PRESIDENTE. Scusi, allora proviamo a ragionare in termini quasi didattici a nostro beneficio. Noi siamo interessati a sapere come stanno le cose, sapere se l'amianto sia stato effettivamente rimosso dalle navi (adesso arriveremo anche agli elicotteri), se siano state adempiute tutte le prescrizioni che sono state diramate quando – purtroppo tardivamente – ci si è resi conto dell'esistenza dell'amianto.
  La Commissione a suo giudizio a chi dovrebbe rivolgersi, dovrebbe parlare con il comandante di ogni nave, con il responsabile di ogni elicottero, oppure c'è un interlocutore preposto a fornire informazioni e risposte di carattere generale?
  È una domanda neutra, abbiamo bisogno di capire, perché in questi mesi di lavoro intenso da parte della Commissione le confido che riguardo alle varie Forze armate (questo non è un giudizio di merito, è solo una constatazione) non è facile districarsi in un ginepraio di competenze che si incrociano, si intersecano e poi anche si perdono. Siccome la questione dell'amianto per noi è cruciale, lei può aiutarci gentilmente a capire come possiamo raggiungere questo obiettivo che le ho appena esposto, per quanto di sua conoscenza?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non rientra in maniera particolare nelle mie competenze, però per la mia esperienza pratica quando ho fatto il direttore di un ente c'era l'aspetto del monitoraggio territoriale della problematica amianto, che era demandato a ogni singolo Comando che doveva inserire nel DVR i potenziali pericoli (se c'era un tubo, se c'era un flessibile) e dopo era ogni singolo Comando che doveva porre in essere le azioni correttive.
  Certamente tutto nasce con una direttiva, che non ricordo quale sia, emanata proprio per seguire questo monitoraggio, ma era a livello territoriale, cioè c'era questa attenzione, ogni comando deve porre in essere, quindi un'attenzione a monitorare tutta questa problematica.

  PRESIDENTE. Sulla base di questa sua precisazione, di cui la ringrazio, ci può dire se i vostri uffici abbiano avuto modo di scoprire sugli elicotteri la presenza di amianto?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Guardi, in particolare il mio UPG, che sarà oggetto successivamente forse anche da parte vostra di esame, fa parte di una Commissione itinerante proprio per la problematica amianto elicotteri, quindi forse vi può dare una risposta più esaustiva lui personalmente in qualità di UPG e dai controlli che ha fatto, però lui è dedicato (so che lavorava con Torino e con Padova) in particolare alla problematica elicotteri.

  PRESIDENTE. E per quanto di sua conoscenza, fatta salva la gratitudine per il suggerimento che ci ha dato per chi verrà dopo di lei, ci sa dire se i vostri uffici Pag. 7abbiano o meno scoperto dell'amianto sugli elicotteri?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. No, perché il mio UPG mi relaziona soltanto quando c'è un lavoro da fare, un'indagine da fare o quando va da qualche parte. Quando c'è la bonifica di qualcosa vengono poste in essere tutte quelle misure tese a cautelare tutta la situazione, compreso il personale.
  Questo è un compito primario degli UPG nel momento in cui dovessero scoprire o hanno scoperto qualcosa.

  PRESIDENTE. Esiste un elenco del personale militare o civile della Marina Militare che è stato sottoposto ad amianto anche per attività di manutenzione sulle navi, negli elicotteri o in altri siti?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono a conoscenza di un elenco del genere, so che c'è un'attività promozionale di salute, sono direttive emanate, ma non sono a conoscenza di questo in maniera particolare.

  PRESIDENTE. Quindi non le risulta neanche la circostanza che per centinaia di militari sia stata rilasciata la certificazione di esposizione all'amianto?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. No, no sono a conoscenza di questo, so che in merito è stata emanata una direttiva dalle superiori autorità in merito a promozione salute, collegata con l'amianto.

  PRESIDENTE. Avete richiesto sistematicamente oppure occasionalmente di vostra iniziativa al RENAM di conoscere i casi di mesotelioma insorti tra i militari che hanno operato nell'ambito della Marina Militare?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. No, non rientra nelle mie competenze questo aspetto, chiedere questi dati.

  PRESIDENTE. Ho capito. Quando vengono effettuati i lavori di bonifica dei siti e delle attrezzature contaminati da amianto vengono sempre redatti sia il piano di lavoro, sia il DUVRI?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Sul piano di lavoro affermativo, sul DUVRI ho qualche dubbio, però dovrebbe essere collegato sempre al piano di lavoro, perché la ditta ha l'obbligo di coordinare il DUVRI con il Comando per quell'area di competenza.

  PRESIDENTE. Però lei non è in grado di affermarlo...

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono in grado di affermarlo sul DUVRI. È previsto dalla norma, dall'81/08 ma non sono in grado di affermarlo.

  PRESIDENTE. Viene aggiornato il DVR in rapporto ai rischi interferenziali derivanti dai lavori di bonifica?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. È un obbligo da parte di tutti i datori di lavoro, affermativo, però non ho avuto modo di verificarlo personalmente, è più un aspetto che vanno a vedere sul territorio i vari UPG.

  PRESIDENTE. La vigilanza sulla sicurezza nelle missioni operative all'estero rientra nella vostra competenza?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Nella mia no.

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  PRESIDENTE. Per quanto riguarda l'esposizione lavorativa ai rischi radiologici, anche il radon, sono state svolte attività di vigilanza?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Mirate al radon no.

  PRESIDENTE. In generale?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. In generale affermativo.

  PRESIDENTE. Con quali esiti?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono in grado di darle questa risposta adesso, perché nel mio periodo, nei tre anni da quando ho assunto il compito di UcoSeVA, non ricordo in maniera precisa questo dato.

  PRESIDENTE. Effettuate attività di vigilanza per controllare gli adempimenti relativi ai rischi di esposizione ad agenti chimici cancerogeni, mutageni e teratogeni?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono in grado di darle questa risposta.

  PRESIDENTE. La Marina Militare gestisce dei poligoni?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Abbiamo poligoni, se non armi portatili, ma non sono a conoscenza dell'elenco di questi ...

  PRESIDENTE. Gli uffici di vigilanza che lei coordina effettuano verifiche sistematiche sull'osservanza del fondamentale obbligo di valutare tutti i rischi e di redigere il relativo documento?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Affermativo.

  PRESIDENTE. Con quali esiti?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Con esiti positivi. Le posso dire che nell'applicazione delle direttive, quando affido l'incarico ad ogni UPG, richiamo in particolare alcuni aspetti fondamentali che mi devono andare a controllare, quali la sorveglianza sanitaria, i DPI, per quanto riguarda il DUVRI da consegnare alle ditte, per quanto riguarda il caso del DVR da rifare quando ci sono riorganizzazioni totali dell'organismo, se è stato nominato il medico competente, se è stato nominato l'RSPP, cioè richiamo determinati aspetti fondamentali dell'81/08 in maniera precisa.
  Dopo sappiamo che, quando l'UPG va in un cantiere presso un Comando, nel momento in cui viene a conoscenza di un reato ha l'obbligo di riferire, però affido già dei compiti mirati sugli aspetti fondamentali.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio ha ricevuto indicazioni, direttive dal Capo di Stato Maggiore per l'esecuzione delle attività ispettive?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Affermativo, ogni anno predispongo una relazione sull'andamento della statistica degli infortuni e predispongo l'elenco dei Comandi oggetto di ispezione con linee guida da seguire, ogni anno vengono fatti dei richiami in materia di osservanza alla 81/08, ho fatto una circolare dal carattere permanente che vale per sempre, nella quale ho richiamato i princìpi fondamentali.
  Ogni anno, a seguito di questa mia relazione, viene inviato un richiamo a tutti teso a sensibilizzare in particolare le tipologie di infortuni che si reiterano nell'anno, Pag. 9quantomeno nell'ambito del mio periodo, questo ogni anno è stato fatto.

  PRESIDENTE. La programmazione viene sottoposta all'approvazione del Capo di Stato Maggiore?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Affermativo.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio riceve indicazioni o direttive da UCoCeV?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Sì, abbiamo la direttiva 22 del 2012, se non sbaglio, ho partecipato anche personalmente...

  PRESIDENTE. Allora la Commissione le chiede gentilmente di poter entrare in possesso delle direttive UCoCeV che le sono pervenute negli ultimi cinque anni.
  Il vostro ufficio utilizza il CETLI e il CISAM nelle indagini di polizia giudiziaria?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non ne sono a conoscenza, non sono in grado di darle questa risposta.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio, oltre a ricevere denunce di malattie professionali, svolge anche un'attività di ricerca attiva delle malattie professionali?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. No, non ne sono a conoscenza, non rientra nelle competenze.

  PRESIDENTE. Attualmente la Marina Militare dispone di armamenti che contengono o che possono liberare agenti chimici, fisici, radiologici o biologici pericolosi?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono a conoscenza di questo.

  PRESIDENTE. Non ne è a conoscenza. Le risulta che il 22 novembre 2016, presso il poligono interforze di Salto di Quirra, sia stato effettuato il lancio di un missile Aster 30 telemetrico da Nave Bergamini?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Non sono a conoscenza di questo.

  PRESIDENTE. Non ne è a conoscenza. Ha mai avuto occasione di occuparsi di casi di sclerosi laterale amiotrofica nell'esercizio delle sue funzioni?

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. No, non sono venuto a conoscenza di questa tipologia di malattia professionale per la quale i miei UPG eventualmente hanno lavorato.

  PRESIDENTE. Ho capito. Io avrei finito. Se non ci sono altre domande, la ringrazio a nome dei colleghi e le auguro buon lavoro.

Esame testimoniale del C.V. Massimo Castelli, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina.

  PRESIDENTE. Il secondo punto all'ordine del giorno prevede l'esame testimoniale del Capitano di Vascello Massimo Castelli, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina, che saluto e ringrazio per la presenza.
  Ricordo che la Commissione, nell'adempimento dei propri compiti, così come fissati dall'articolo 1 della delibera della Camera dei deputati istitutiva della Commissione del 30 giugno 2015, ha deliberato di procedere, ai sensi degli articoli 13, comma 1, e 15, commi 1 e 2 del proprio Regolamento Pag. 10 interno, all'audizione del Capitano di Vascello Castelli in qualità di persona informata dei fatti, ai fini dello svolgimento dell'inchiesta nell'ambito degli approfondimenti che la Commissione sta svolgendo per valutare l'esistenza di un rischio lavorativo per il personale civile e militare impiegato nei poligoni militari.
  Al fine di consentire alla Commissione di valutare l'applicabilità delle garanzie che per disposizioni regolamentari e per prassi costante vengono riconosciute ai soggetti indagati che compaiono in audizione, la prego cortesemente di voler confermare alla Commissione che non le risulta di essere sottoposto ad indagini in procedimenti connessi all'oggetto dell'inchiesta parlamentare.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Non è a mia conoscenza di essere sottoposto a indagini.

  PRESIDENTE. Grazie. Capitano di vascello Massimo Castelli, lei è responsabile del servizio vigilanza area nord della Marina Militare?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, io sono il capo servizio del servizio di vigilanza antinfortunistica dell'area nord e dipendo dal capo dell'ufficio coordinamento, che avete appena sentito, dell'Ufficio generale affari legali dello Stato Maggiore Marina.

  PRESIDENTE. Cosa vuol dire che lei «dipende»? Lei è un ufficiale di polizia giudiziaria, vero?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, infatti, dipendo dal punto di vista funzionale, nel senso che vengo coordinato da questo ufficio per quanto attiene le normali attività.

  PRESIDENTE. Ci può dire per piacere da quanto tempo svolga questo incarico e quali siano le competenze che le sono richieste per svolgere questo incarico?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, io sono stato formato fra il 2008 e il 2009 e nel 2010 sono stato nominato ispettore ufficiale di polizia giudiziaria, quindi dal 10 di ottobre del 2010 è stato attivato il DPR 90 e siamo entrati in funzione.

  PRESIDENTE. Negli ultimi anni ha svolto indagini relative a fattori di rischio per la salute dei lavoratori militari e civili della Marina Militare, ad esempio il rischio chimico, cancerogeno, radiologico?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Abbiamo effettuato delle attività di polizia giudiziaria sul personale che aveva avuto contatto con l'amianto su delega della Procura di Torino.

  PRESIDENTE. E quali sono stati i risultati?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Gli esiti sono che abbiamo praticamente effettuato queste attività e relazionato alla Procura di Torino, come ci era stato richiesto.

  PRESIDENTE. Quindi lei implicitamente ci sta dicendo che non ci può dire niente...

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Mi riservo eventualmente di fare una risposta scritta, sentita eventualmente la Procura.

  PRESIDENTE. Lei può anche chiedere che i lavori procedano in seduta segreta, se ritiene che con questa condizione lei possa sentirsi libero di riferire.

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  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Noi abbiamo semplicemente raccolto dei dati che ci erano stati richiesti e li abbiamo riferiti.

  PRESIDENTE. Ci può dire allora quali sono i fattori di rischio maggiori che lei ha avuto modo di verificare?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. In questo caso l'esposizione all'amianto quasi certamente in passato.

  PRESIDENTE. Dove?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sulle unità navali di vecchia generazione.

  PRESIDENTE. Vecchia generazione. Più o meno fino a quando sono state operative le unità navali di cui stiamo parlando?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Fino al 2000 sicuramente quelle a caldaia.

  PRESIDENTE. Ho capito. Ci dica, ci racconti, non mi metta nella condizione di fare un interrogatorio, il nostro è un esame testimoniale molto delicato, poi lei è persona esperta e a quanto mi risulta notoriamente rigorosa nel lavoro, quindi ci confermi questa buona fama che la precede, ci dia una mano.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. La ringrazio. È risaputo che le navi costruite nella prima e nella seconda metà del secolo scorso (specialmente quelle a caldaia) erano in qualche maniera imbottite di un minerale che ovviamente era l'amianto, che era un minerale estremamente efficace per la coibentazione, e purtroppo chi è stato imbarcato è sicuramente stato in qualche maniera a contatto con questo minerale, quindi ovviamente il rischio c'è stato.
  Le navi che sono state in funzione sono state poi pian piano bonificate, ovviamente non completamente però in relazione alle attività operative sono state in qualche maniera bonificate già dalla seconda metà degli anni ’80. Quelle navi a caldaia adesso non sono più in servizio; fino ai primi anni 2000 sono andate in riserva quelle vecchie, che erano le più problematiche da questo punto di vista.

  PRESIDENTE. Per quanto di sua conoscenza ci sono ancora unità navali, a parte quelle a caldaia, come lei ha giustamente ricordato, che possano essere interessate ad un approfondimento ulteriore e magari ad una conseguente bonifica?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, ci sono ancora delle navi che presentano degli elementi in amianto e in questo momento sono completamente mappati, nel senso che è stata fatta una localizzazione dei materiali in amianto e quindi il personale di bordo sa esattamente dove si trova. Nel frattempo vengono pianificate le bonifiche nel momento in cui le navi possono fermarsi dall'attività operativa.

  PRESIDENTE. Oltre alle unità navali dove ha avuto modo di rilevare la presenza di amianto?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Coperture, coperture in eternit, diciamo che è cosa abbastanza diffusa non solo all'interno dell'amministrazione, ma anche fuori.

  PRESIDENTE. In maniera importante?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, sicuramente.

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  PRESIDENTE. E che lei sappia si è proceduto alla rimozione di queste coperture?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Si sta procedendo, sì. Noi facciamo regolarmente durante la nostra attività l'esame dei piani di lavoro delle ditte che vengono chiamate per bonificare queste coperture.

  PRESIDENTE. Lei ha avuto modo di analizzare i DVR di tutte le strutture della Marina Militare?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, di tutte le strutture della Marina Militare assolutamente no.

  PRESIDENTE. Per i DVR che ha potuto esaminare quale giudizio si sentirebbe di dare? Ad esempio ha avuto modo di prescrivere modifiche e/o approfondimenti? Come erano questi DVR?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. I DVR che noi abbiamo verificato su mandato che ci dava lo Stato Maggiore (erano ispezioni documentali) erano fatti discretamente bene e non ci sono evidenziati reati contravvenzionali per quanto attiene l'ispezione documentale, che poi veniva anche seguita da un accertamento sul posto, in determinati locali.

  PRESIDENTE. Il Capitano di vascello Francesco Battaglia che l'ha preceduta ha fatto spesso riferimento alla sua persona con l'acronimo UPG, costruendo attorno all'attività che lei svolge (almeno così mi è parso di capire) una funzione svolta in maniera diretta, senza necessità di indicazioni, di richieste, di suggerimenti, quindi lei ha svolto la sua attività anche sua sponte?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sissignore, io normalmente mi attivo nel momento in cui vengo a conoscenza di ipotesi di contravvenzione ai sensi dell'81/08 e informo dopo che ho effettuato l'accesso o l'accertamento, e ovviamente informo prima l'autorità giudiziaria qualora rinveniamo reati.

  PRESIDENTE. Ecco, lei ci sta aiutando anche un po’ a dirimere alcune questioni interpretative, però nel caso specifico, per quello che è l'assetto attuale, stabilito che, come ci ha appena detto, lei assolutamente titolato a svolgere le iniziative indipendentemente dalle indicazioni ricevute, per quelli che sono i compiti dell'UCoSeVA, quindi nel caso di specie del Capitano di vascello Francesco Battaglia, anche lui è tenuto a darle delle indicazioni, a richiederle interventi e approfondimenti in quanto ufficiale di polizia giudiziaria?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, in effetti le uniche disposizioni che dà, oltre a quelle a carattere generale per quanto attiene il controllo e la verifica dei vari enti, sono le eventuali ispezioni documentali che pianifica proprio l'Ufficio coordinamento e che ci dà mandato per poter fare, però io sono sempre stato libero di fare quello che è previsto dal Codice penale per gli ispettori ufficiali di polizia giudiziaria.

  PRESIDENTE. Ha incontrato difficoltà nello svolgimento dell'attività di vigilanza?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sinceramente al mio livello no, ovviamente mi sono sempre comportato in maniera corretta, mi sono sempre presentato a chi mi dovevo presentare, ma sinceramente non ho mai avuto opposizioni particolari o pressioni particolari.

  PRESIDENTE. Non le è neanche mai stato chiesto di soprassedere ad eventuali ispezioni e controlli? Mi rendo conto che è Pag. 13un po’ retorica questa domanda o almeno teoricamente lo sarebbe, però, siccome noi confidiamo, così come per tutti gli altri, nella sua onestà intellettuale, io questa domanda gliela pongo, cioè lei è sempre stato libero di svolgere la sua attività di ufficiale di polizia giudiziaria?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, sono sempre stato libero e nel momento in cui abbiamo riscontrato dei reati contravvenzionali abbiamo riferito a chi di dovere.

  PRESIDENTE. Le risulta (faccia uno sforzo di memoria) che il 22 novembre 2016 presso il poligono interforze di Salto di Quirra sia stato effettuato il lancio di un missile Aster 30 telemetrico da Nave Bergamini?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, sinceramente no, anche perché le attività sui poligoni navali è un'attività operativa addestrativa su cui non ci compete la vigilanza, nel senso che il Salto di Quirra è un poligono che non fa parte della nostra cerchia di competenza.

  PRESIDENTE. E in questo caso l'attività di vigilanza in questa occasione a suo giudizio da chi sarebbe stata svolta?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Almeno a mio giudizio dall'ente che ha come controllo il poligono, diciamo sotto la giurisdizione degli ispettori addetti all'Area di dipendenza del Poligono stesso.

  PRESIDENTE. Lei comunque in quella circostanza non è stato coinvolto?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, assolutamente no.

  PRESIDENTE. Per quanto a sua conoscenza, tra il personale della Marina Militare, compreso ovviamente quello assegnato al deposito di munizioni, sono mai state riscontrate patologie tumorali di origine professionale?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, almeno per quello di cui sono a conoscenza anche per le segnalazioni ricevute no, non ne sono a conoscenza.

  PRESIDENTE. Quali sono gli infortuni e le malattie professionali più comuni tra il personale della Marina Militare?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Asbestosi, mesoteliomi e ipoacusie (almeno dalle segnalazioni che io ricevo), ma asbestosi e mesoteliomi sono in grande numero rispetto ad altri tipi di malattie professionali come ipoacusie o muscolo-scheletriche.

  PRESIDENTE. Ha mai avuto occasione di occuparsi di esposizione al radon?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, abbiamo verificato alcune valutazioni del rischio di alcuni enti che avevano fatto la valutazione del rischio radon (adesso non ricordo quali siano, mi sembra CISAM e l'Arsenale di Taranto), comunque qualcuno lo avevamo visto.

  PRESIDENTE. Non ci può dire di più?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, nel senso che abbiamo fatto degli accessi ispettivi documentali e nell'esame del documento di valutazione del rischio abbiamo verificato esistere la valutazione del rischio radon, che era stato misurato ed era praticamente nei limiti previsti.

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  PRESIDENTE. Ha mai avuto modo di occuparsi di casi di SLA?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, assolutamente no, perlomeno non ne ho notizia.

  PRESIDENTE. Ci sono domande? Prego, la nostra Vicepresidente Duranti.

  DONATELLA DURANTI. Grazie, presidente, ringrazio il Capitano di vascello Massimo Castelli per essere qui con noi. Io francamente ho bisogno che lei mi chiarisca quella che, se ho capito bene, mi appare un'incongruenza. Posto che la legge che ha bandito l'amianto è del 1992, lei a un certo punto ha affermato che nella seconda metà degli anni ’80 sono cominciate le bonifiche sulle unità navali.
  Vorrei che mi spiegasse meglio questa cosa, perché a me risulta che le bonifiche siano iniziate dopo il 2005, e, come lei stesso ci ha riferito, sebbene la presenza dell'amianto sia stata mappata, molte navi debbono essere ancora bonificate. Ci ha anche riferito che si sta tuttora provvedendo alla rimozione delle coperture in eternit.
  Lei ha anche dichiarato che fino al 2000 sono state in attività le navi di vecchia generazione. So perfettamente che fino al 2000 e anche oltre sono state in attività, che, da quanto risulta a me e ai colleghi che con me hanno lavorato sulla presenza dell'amianto negli arsenali della Marina Militare e sulle unità navali, c'è ancora presenza di amianto sulle unità navali e che non sono state tutte bonificate.
  Lei dice che dalla seconda metà degli anni ’80 sono iniziate le bonifiche, posto che la legge non era ancora in vigore, ma fino al 2000 le navi di vecchia generazione sono state in attività, quindi vorrei capire in quella fase a che punto fosse l'attività di bonifica.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, come dicevo ho cominciato ad occuparmi di questo compito dal 2010; il discorso delle bonifiche iniziate nella seconda metà degli anni ’80 è perché nelle indagini che ci sono state affidate abbiamo rilevato che sono stati fatti dei lavori di sostituzione del materiale amiantoso già dalla seconda metà degli anni ’80 (adesso non ricordo sinceramente se 1987 o 1988). Non era una vera e propria bonifica, perché giustamente, come lei evidenziava, la legge non c'era ancora.
  Le bonifiche vere e proprie sono iniziate nel 1992 (mi riservo di portare un programma che mostra le bonifiche effettuate dalla Marina Militare, e quelle massicce dopo al legge sono cominciate nel 1992-1994), mentre quelle della seconda metà degli anni ’80 erano delle semplici sostituzioni di materiale coibente in amianto con altri materiali, o almeno queste sono le notizie che avevamo raccolto. Non si trattava quindi di una bonifica fatta per una legge, ma era stato sostituito comunque del materiale nocivo.
  Per quanto attiene le navi di vecchia generazione, nei primi anni 2000 mi sembra Nave Ardito e Nave Audace sono quelle che sono andate in riserva nella prima decade degli anni 2000-2005 (adesso non ricordo bene) e fino a quell'epoca sinceramente non le so dire esattamente quale fosse la percentuale di amianto che era stata in qualche maniera bonificata e quanta ce ne fosse ancora. So che esistono delle mappature e, dal momento in cui la nave è stata messa in riserva, fino a che non verrà fatto un piano di lavoro per l'eventuale completamento della bonifica io non sarò interessato a vedere questa percentuale di lavori da fare, però ha ragione, prima ho detto negli anni 2000.
  Ovviamente le navi di vecchia generazione che sono andate in riserva erano tutte navi che contenevano amianto friabile. Oggi il friabile praticamente non c'è più all'interno delle navi; il minerale presente oggi sulle navi è quasi tutto compatto e sta normalmente in matrice plastica, come guarnizioni o roba del genere, e sono praticamente incapsulati e mappati, come dicevo sono stati segnalati proprio per dare Pag. 15più tutela al personale. Non so se le ho risposto...

  PRESIDENTE. Comunque a questo proposito noi saremmo interessati (lei gentilmente ce ne ha anticipato la disponibilità) ad avere questa mappatura, quindi ad avere i documenti grazie ai quali poter ricostruire dalla fine degli anni ’80 più o meno...

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, se mi ricordo bene, sì.

  PRESIDENTE. Quindi ante legge ’92 fino ai giorni nostri, e sapere quali sono le unità navali, quali sono gli elicotteri e quali ambienti sono ancora sotto osservazione o interessati alle operazioni di bonifica naturalmente sulla base di questa prescrizione di legge che ha richiamato.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sì, posso eventualmente presentare uno scritto.

  PRESIDENTE. Sì, grazie, rimaniamo in attesa di questo. Cedo ora la parola nell'ordine ai colleghi Cova, Boldrini e Pili.

  PAOLO COVA. Buongiorno, mi scuso perché magari non conosco bene il tema, però volevo capire alcune cose. Nella fase di bonifica dell'amianto non si è passati da una fase dove si usava dell'amianto friabile ad uno compatto e adesso si deve ritogliere quello compatto? Vorrei capire questo passaggio, ossia cosa è stato fatto in quegli anni o cosa viene ancora fatto perché, se l'avevamo prima friabile, poi è stato sostituito con questo, adesso ci ritroviamo comunque ancora con il problema e la bonifica non è avvenuta, è diverso il materiale, però la situazione è identica.
  La seconda domanda: lei ha risposto al presidente, ma non ho capito bene, sull'intervento fatto dalla nave nel poligono di Salto di Quirra. In questo caso di chi è la responsabilità? Io immaginavo che la responsabilità sul poligono fosse del poligono, sulla nave della nave, lei invece sta dicendo che in quel caso, essendo la nave in un poligono, la responsabilità della sicurezza non è più della Marina Militare, ma del poligono? Vorrei capire quale sia la situazione in questo caso, perché ritenevo che restasse responsabilità per il poligono, per tutto quello che c'è a terra, per l'esercito, mentre quello che avviene sulla nave fosse responsabilità della Marina Militare, invece lei sta dicendo che non è così. Se ho capito male le chiederei di spiegarmelo.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Allora, per quanto attiene alla prima domanda: no, l'amianto friabile è stato sostituito con altri tipi di coibentazione che non contenevano amianto. Quello che è rimasto sulle navi, quel comparto che stavamo dicendo in matrice plastica, era già stato messo sulla nave in matrice compatta, quindi non è stato sostituito un friabile con un compatto, ma è stato sostituito il friabile con un elemento completamente diverso dall'amianto, mentre quelli che già erano installati e che erano compatti e non davano luogo a dispersione di fibre sono rimasti, anche perché incapsulati o confinati in determinati circuiti.
  Per quanto riguarda la seconda domanda, sulla nave il missile c'è e il documento di valutazione dei rischi sulla nave lo prende in considerazione attraverso pubblicazioni tecnico-operative come si deve procedere per sparare il missile. Il problema è che a Salto di Quirra io non so esattamente cosa dovevano fare perché è un'area che non rientra nelle mie competenze; quindi per quanto attiene la nave io intervengo se dovesse succedere qualcosa nel momento in cui viene lanciato. Il problema è dove viene lanciato, perché nel momento in cui viene lanciato ci sono tutte quelle pianificazioni di sicurezza relative al personale che sta a bordo ovviamente, che deve essere sicuramente tutelato.
  Tra l'altro non sapevo neanche che fosse stata fatta questa esercitazione, quindi sinceramente non me ne sono neanche occupato. Questa è la mia visione. Se succedesse qualcosa sulla nave, ovviamente sono competente Pag. 16 io ad andare a vedere, però io cosa faccio? Vado a vedere il loro documento di valutazione del rischio e verifico se tutte le procedure siano state attuate in sicurezza.

  PRESIDENTE. Sì, ma sempre a proposito di questo (chiedo scusa alla collega Boldrini a cui lascerò subito la parola), in sede di vigilanza i rischi connessi al lancio di missili sono stati valutati?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Sulle navi i documenti di valutazione del rischio comprendono anche lo sparo di proiettili e il lancio dei missili.

  PRESIDENTE. Quindi c'è una procedura standard...

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Dipende dal tipo di missile e dal tipo di attività che si fa.

  PAOLA BOLDRINI. Io ringrazio il Capitano di vascello Massimo Castelli per la sua chiarezza rispetto all'audizione precedente, su cui non voglio esprimere un giudizio però, oltre a dire «non è di responsabilità, non è a mia conoscenza», aggiungeva «ma è l'UPG»... quindi la ringrazio per la trasparenza.
  Poiché però si fa sempre riferimento per quanto riguarda le bonifiche a dei piani di lavoro, vorrei capire con chi si costruiscano i piani di lavoro (magari è stato detto prima ma io non ho afferrato bene) per la bonifica. È stato detto prima che si fanno attraverso delle ditte che hanno ovviamente vinto l'appalto e si diceva che c'era un controllo assiduo prima, durante, e poi la verifica finale se tutto procede bene.
  Vorrei capire innanzitutto con chi vengano condivisi, presumo da chi conosce le caratteristiche della nave, quindi qualcuno sicuramente della Marina che condivida tutto questo percorso, e se nelle vostre verifiche troviate i lavori effettuati a regola d'arte, nel senso che si è verificato tutto quello che si doveva togliere, e come procediate in caso in cui siano necessari step successivi. Questo perché nei sopralluoghi che abbiamo fatto al cantiere di La Spezia c'era anche un problema relativamente ai fondi per la bonifica, perché questa è un'altra cosa molto importante.
  Lei dice anche che tra le malattie maggiori riscontrate ci sono l'asbestosi e il mesotelioma, quindi questo è un tema da tenere veramente sotto controllo, anche perché, essendo step consecutivi e quindi lontani nel tempo anche per quanto riguarda le coperture, sarebbe opportuno capire se nei DVR questa attenzione come valutazione di rischio sia maggiore e quale ulteriore sorveglianza sanitaria si faccia sulle persone che lavorano sia sulle navi sia nei cantieri.
  Si tratta di sorveglianza sanitaria sulle persone, ma anche sull'ambiente, perché bisogna fare le valutazioni di monitoraggio e via dicendo. Visto che lei ricopre un ruolo importante di controllo e di verifica dal punto di vista anche giudiziario, quindi non può omettere le cose, vorrei chiederle cosa si stia facendo, perché so che, essendo step lunghi nel tempo, le persone devono essere controllate molto più assiduamente per evitare l'insorgere della malattia. Grazie.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Per quanto attiene ai piani di lavoro, le attività di bonifica dell'amianto vengono richieste dagli enti tecnici della Marina, quindi in questo caso dall'Arsenale di La Spezia, ovviamente fanno una gara d'appalto invitando ditte che sono all'interno, abilitate alle categorie previste per la bonifica dell'amianto.
  La ditta vincitrice fa un piano di lavoro, che viene trasmesso all'organo di vigilanza, come da legge. In questo caso, per quanto attiene le navi o le coperture dei fabbricati, viene dato a noi, peraltro almeno nel mio gruppo verifichiamo tutto, sia il sia il compatto sulle navi che quello friabile, tutti i piani di lavoro passano da noi e noi li autorizziamo o meno, nel senso che comunque li vediamo tutti. Pag. 17
  Nel momento in cui esaminiamo il piano di lavoro lo analizziamo (devo dire anche abbastanza rapidamente) e facciamo un sopralluogo sul posto insieme alla ditta e al personale che ha tecnicamente richiesto la bonifica. In base al sopralluogo andiamo a evidenziare quali sono le problematiche della bonifica in relazione a quello che è stato scritto sul piano di lavoro.
  Normalmente diamo delle prescrizioni operative, ma non sempre, perché ci sono ditte che lavorano molto bene e quindi spesso il piano di lavoro è estremamente efficace, però quando non va bene facciamo delle prescrizioni operative e gli diciamo che quella cosa va fatta in un'altra maniera. A quel punto (adesso non entro nei dettagli del collaudo del cantiere) diamo l'autorizzazione a lavorare, loro iniziano e noi facciamo i controlli sul cantiere.
  Sui cantieri più particolari come quelli in depressione ovviamente stiamo più attenti, perché sono molto più pericolosi, a non far uscire fibre per l'amianto friabile o comunque che può diventare friabile, perché il compatto può diventare friabile, basta che uno lo gratti e le fibre possono essere rilasciate. Quindi lì facciamo molta più attenzione e addirittura facciamo degli accessi all'interno del cantiere per verificare come stiano lavorando queste persone (ovviamente senza avvisarle).
  Alla fine della lavorazione viene fatta la verifica per la restituzione dell'ambiente, quindi noi andiamo a verificare la pulizia dell'ambiente, quello che hanno fatto, l'aspirazione con filtro assoluto, straccionatura ad umido che consigliamo sempre, e facciamo le prove per verificare con il campionatore l'eventuale presenza di fibre di amianto nell'ambiente. Qualora siano sotto la soglia, a quel punto diamo l'ok alla restituzione dell'ambiente, quindi allo smontaggio del cantiere.
  Per quanto attiene invece la sorveglianza sanitaria del personale, spesso la presenza di amianto viene riportata sul documento di valutazione del rischio e ovviamente viene valutato il rischio amianto, nel senso che se uno ci lavora, è un discorso, se uno ci va dieci minuti in un mese, ovviamente è valutato in quel senso. La sorveglianza sanitaria dovrebbe essere fatta per coloro che sono stati esposti o pre-esposti all'amianto.

  MAURO PILI. Grazie, presidente. Volevo sapere dove è dislocato il suo ufficio, dove lavora.

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. La Spezia.

  MAURO PILI. Battaglia è nel suo stesso piano?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, il Comandante Battaglia è a Roma ed è all'Ufficio di coordinamento dei vari servizi, uno a La Spezia, uno a Taranto, uno in Sicilia, ad Augusta.

  MAURO PILI. Che tipo di relazione esiste tra voi: vi parlate quotidianamente, settimanalmente, fate riunioni operative?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Delle riunioni operative direi di no, facciamo un programma, una pianificazione delle ispezioni documentali e delle varie problematiche logistiche che noi troviamo nel muoverci o comunque in quello che facciamo. Altro tipo di relazioni sinceramente no, se non quella gerarchica, nel senso che lui è il capo ufficio che coordina le nostre attività.

  MAURO PILI. Quindi delle vostre ispezioni non avete parlato nemmeno informalmente?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Nel momento in cui non vengono rilevati reati contravvenzionali, le ispezioni vengono comunicate con la relazione prevista. Se ci sono reati contravvenzionali, invece, viene riferito all'autorità giudiziaria.

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  MAURO PILI. Tra le sue competenze c'è territorialmente anche la Sardegna. Dal 2010 ad oggi quante volte si è occupato della Sardegna e per cosa?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Mi sono occupato della Sardegna per alcuni infortuni e ho fatto delle ispezioni documentali (una o due), non perché non ne avessi voglia, ma perché a un certo punto sono stati inseriti due ufficiali di polizia giudiziaria in Sardegna, uno alla Maddalena e uno a Cagliari, e ovviamente io funziono come segreteria per queste persone, nel senso che, non avendo un servizio loro, quando sono attivate dal centro o da me per fare determinate cose ovviamente, non avendo non avendo altre persone, sono io che gli numero e protocollo interventi, lettere e quant'altro.
  Come dicevo, ho fatto due accessi ispettivi documentali pianificati e poi ho dovuto fare alcune attività di bonifica di amianto (quasi tutte coperture in eternit) a La Maddalena e a Cagliari, se non ricordo male.

  MAURO PILI. Su La Maddalena ci sono stati riscontri di possibili presenze di radiazioni nucleari?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Di questo non ho notizia.

  MAURO PILI. Ma ha fatto qualche ispezione, ha verificato il passaggio anche di aree che erano di pertinenza degli Stati Uniti?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, assolutamente no.

  MAURO PILI. Non hanno fatto nessuna ispezione?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Se stiamo parlando dell'isola di Santo Stefano, non ho fatto alcuna ispezione. Io ho fatto delle ispezioni alla Scuola sottufficiali non mi ricordo in che anno sinceramente, ma qualche anno fa.

  MAURO PILI. Le posso chiedere come mai non ha fatto alcuna ispezione su Santo Stefano?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Perché non rientrava nelle competenze dei Mariscuola all'epoca, adesso non so se poi...

  MAURO PILI. In sei anni il suo ufficio non ha mai fatto...?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Non mi è mai stato pianificato un intervento su Santo Stefano.

  MAURO PILI. Non le è stato mai pianificato e quindi lei non poteva di sua iniziativa...

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. L'ispezione documentale no, potevo farlo qualora avessi una notizia di reato o qualcosa del genere, l'avrei fatto come UPG sicuramente.

  MAURO PILI. E chi avrebbe dovuto darle l'incarico di fare un'ispezione?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Le ispezioni documentali, come dicevo prima, sono stabilite dall'Ufficio di coordinamento.

  MAURO PILI. Quindi da Battaglia?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina Sì, dal Pag. 19Comandante Battaglia che ovviamente propone al Capo di Stato Maggiore e il Capo di Stato Maggiore avalla.

  MAURO PILI. Ci sono altre basi di pertinenza della Marina dove sono stati allocati sommergibili nucleari in Italia?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. No, se non vado errato forse una volta, ma molto prima del 2010, era venuto a La Spezia un sommergibile nucleare, che era rimasto in rada, se non vado errato, però è una mia reminiscenza sinceramente...

  MAURO PILI. Lei è a conoscenza che invece in pianta stabile ci fossero dei sommergibili nucleari a Santo Stefano?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. A Santo Stefano so che prima che andassero via gli americani ogni tanto capitava, in pianta stabile non glielo so dire perché non era di mia competenza, però sapevo la notizia.

  MAURO PILI. Le chiedo da tecnico: secondo lei sarebbe stata necessaria una verifica di Santo Stefano alla luce di questa presenza in quell'area di sommergibili nucleari?

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Bisognerebbe...

  MAURO PILI. Le chiederei di rispondere «sì» o «no».

  MASSIMO CASTELLI, Capo del servizio di vigilanza antinfortunistica d'area nord dello Stato maggiore della Marina. Ritengo di sì.

  MAURO PILI. Grazie.

  PRESIDENTE. Se non ci sono altre domande, la ringrazio a nome di tutta la Commissione. Facciamo rientrare il Comandante Battaglia.
  La Commissione ha valutato l'opportunità di poterla riascoltare in un'altra circostanza, Comandante Battaglia, per entrare nel dettaglio riguardo alcuni aspetti che, anche alla luce dell'esame testimoniale di chi è intervenuto dopo di lei, a giudizio della Commissione meritano di essere ulteriormente indagati.
  Desidero a nome della Commissione dargliene notizia e poi la Segreteria avrà cura, magari già dai prossimi giorni, di contattarla per concordare la data del nuovo incontro.

  FRANCESCO BATTAGLIA, Capo ufficio coordinamento servizio di vigilanza d'area dello Stato maggiore della Marina. Va bene.

  PRESIDENTE. La ringraziamo ancora e le auguriamo buon lavoro.
  La seduta è tolta.

  La seduta termina alle 9.45.

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