XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 42 di Mercoledì 18 gennaio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 

Esame testimoniale del Col. Alessandro Lazzini, responsabile dell'Ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area dello Stato Maggiore dell'Esercito:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 3 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 3 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 4 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 4 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 4 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 4 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 4 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 5 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 6 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 6 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 6 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 6 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 7 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 8 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 9 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 10 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 
Zardini Diego (PD)  ... 11 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 11 
Zardini Diego (PD)  ... 11 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 11 
Zardini Diego (PD)  ... 11 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 11 
Zardini Diego (PD)  ... 11 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 11 
Boldrini Paola (PD)  ... 11 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 12 
Boldrini Paola (PD)  ... 12 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 12 
Capelli Roberto (DeS-CD)  ... 12 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 12 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 
Lazzini Alessandro , Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito ... 12 

Esame testimoniale del Col. Francesco Nasca, responsabile dell'Ufficio antinfortunistica e medicina del lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 13 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 13 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 13 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 14 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 14 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 15 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 15 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 15 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 16 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 16 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 16 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 16 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 16 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 16 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 16 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 17 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 17 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 18 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 18 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 19 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 19 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Capelli Roberto (DeS-CD)  ... 20 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 20 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 20 
Capelli Roberto (DeS-CD)  ... 21 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 21 
Capelli Roberto (DeS-CD)  ... 21 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 21 
Capelli Roberto (DeS-CD)  ... 21 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 21 
Capelli Roberto (DeS-CD)  ... 21 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 21 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 22 
Nasca Francesco , Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito ... 22 
Scanu Gian Piero , Presidente ... 22

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIAN PIERO SCANU

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Esame testimoniale del Col. Alessandro Lazzini, responsabile dell'Ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area dello Stato Maggiore dell'Esercito.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame testimoniale del colonnello Alessandro Lazzini, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'Esercito, che saluto e ringrazio per la sua presenza.
  Ricordo che la Commissione, in adempimento dei propri compiti, così come fissati dall'articolo 1 della delibera della Camera dei deputati, istitutiva della Commissione, del 30 giugno 2015, ha deliberato di procedere, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, e dell'articolo 15, commi 1 e 2, del proprio regolamento interno, all'audizione del colonnello Alessandro Lazzini, in qualità di persona informata dei fatti, ai fini dello svolgimento dell'inchiesta, nell'ambito degli approfondimenti che la Commissione sta svolgendo per valutare l'esistenza di un rischio lavorativo per il personale civile e militare impiegato nei poligoni militari.
  Al fine di consentire alla Commissione di valutare l'applicabilità delle garanzie, che, per disposizioni regolamentari e per prassi costante, vengono riconosciute ai soggetti indagati, che compaiono in audizione, la prego cortesemente di voler confermare alla Commissione che non le risulta di essere sottoposto a indagini, in procedimenti connessi all'oggetto dell'inchiesta parlamentare.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Lo confermo.

  PRESIDENTE. Grazie. Possiamo già iniziare l'audizione, tenendo conto del fatto che, ove necessario, potremmo proseguire i nostri lavori in forma segreta.
  Le rinnovo il saluto, anche a nome dei colleghi, che nel frattempo sono arrivati.
  Le chiedo di attivare il microfono per iniziare l'esame.
  Com'è articolata sul territorio l'UCoSeVA dello stato maggiore dell'Esercito italiano? Quanti sono gli ufficiali di polizia giudiziaria, di cui dispone, e quanti sopralluoghi svolgete mediamente all'anno?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Intanto, in premessa, vorrei dire che il mio ufficio, UCoSeVA, è in fase di ri-articolazione, nel senso che stiamo procedendo a un accentramento dei nuclei ispettivi, che erano sparsi sul territorio nazionale. In totale, dispongo di cinque nuclei ispettivi, di cui ciascuno era formato da due ufficiali superiori, un sottufficiale e un graduato. La fase di riarticolazione, che ha interessato l'UCoSeVA, avverrà sicuramente Pag. 4gradualmente e dovrebbe terminare entro il 31 dicembre di quest'anno, con la soppressione graduale di tutti i nuclei e la costituzione per ri-articolazione del nucleo di vigilanza di Roma, che assumerà la denominazione di «servizio di vigilanza».
  Al momento, gli ispettori di cui dispongo sono complessivamente sei, perché due ufficiali sono stati posti in quiescenza. Attualmente, stiamo anche formando tre nuovi ufficiali, che, al momento, stanno frequentando un corso di formazione specifico per poter avere la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria.
  Secondo le nuove tabelle organiche, dovrei poter contare complessivamente su otto ispettori, dei quali tre saranno sottufficiali. Questo è anche un elemento di novità rispetto al passato, perché, prima, potevo contare su ufficiali superiori. I nuclei sono articolati in un caponucleo e in un vicecapo nucleo. Il mio ufficio è composto dal sottoscritto, da un ufficiale e due sottufficiali e un graduato di truppa, che appunto coordina le attività di vigilanza dei vari nuclei.
  Riguardo ai sopralluoghi, che vengono effettuati e di cui mi è stato chiesto, posso dire che sono in funzione della gravità degli eventi o anche dell'attività di programmazione, che viene fatta annualmente. In ogni caso, se non erro, quest'anno sono stati predisposti da me, circa 192 mandati per le diverse tipologie di intervento, che era necessario effettuare.

  PRESIDENTE. Prima dell'istituzione dell'UCoSeVA, quali enti provvedevano alla vigilanza nei siti dell'Esercito italiano?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. A questa domanda, mi riserverò di fornirle una risposta perché l'UCoSeVA è stato costituito nel 2010, a seguito del DPR n. 90 del 2010. Comunque, precedentemente, quando ancora era in vigore la legge n. 626, c'erano le strutture di sicurezza nell'ambito di ogni unità organizzativa, che comprendevano anche tutti gli RSPP, sia militari che civili. Precedentemente alla costituzione dell'UCoSeVA, non credo che ci sia mai stata, ma le fornirò risposta.

  PRESIDENTE. Quante violazioni vengono contestate mediamente all'anno?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Mediamente, siamo nell'ordine di 10-15 violazioni annuali. Quest'anno, se non erro, appunto siamo sull'ordine della decina di violazioni.

  PRESIDENTE. Vengano svolte anche attività ispettive nei teatri operativi all'estero?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No, l'UCoSeVA non è competente per le attività ispettive nei teatri all'estero.

  PRESIDENTE. Che lei sappia quest'attività a chi compete?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Che io sappia la competenza dovrebbe essere a livello di Stato maggiore e Difesa.

  PRESIDENTE. Dalla documentazione fornita da UCoCeV, risulta che presso il poligono di Capo Teulada il suo ufficio, negli ultimi sei anni, per l'esattezza dal 2011 al 2016, avrebbe svolto due sopralluoghi programmati, mentre avrebbe fatto dieci accessi ispettivi, a seguito di infortuni sul lavoro. Nello stesso periodo, nessuna ispezione programmata sarebbe stata effettuata a Torre Veneri (Alta Murgia), Casal Borsetti e Cellina-Meduna. Questi dati corrispondono alla realtà? In caso affermativo, come li commenterebbe?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Se questi dati sono stati comunicati dal mio ufficio, certamente corrispondono Pag. 5alla realtà. L'unico commento, che posso fare in proposito, è derivato dal fatto che, probabilmente, i poligoni di Capo Teulada sono frequentati da truppe, che si avvicendano, a livello addestrativo, molto più frequentemente che negli altri poligoni. Probabilmente la tipologia di attività condotta, data l'estensione del poligono, consente appunto un addestramento maggiore e più proficuo per tutte le truppe in addestramento. Questo probabilmente spiega il fatto che si è registrato magari qualche incidente in più rispetto agli altri poligoni.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio effettua verifiche sistematiche sull'osservanza del fondamentale obbligo di valutare tutti i rischi e di redigere il relativo documento?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Può ripetere per cortesia?

  PRESIDENTE. Chiediamo se il vostro ufficio effettua verifiche sistematiche sull'osservanza del fondamentale obbligo di valutare tutti i rischi e di redigere il relativo documento.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Il mio ufficio è competente sicuramente per la valutazione, anzi la valutazione dei rischi è demandata al datore di lavoro. La valutazione dei rischi in generale e dei rischi specifici, che sono conseguenti alle attività lavorative e anche alle altre attività condotte nella...

  PRESIDENTE. Scusi, colonnello. Lei può anche rispondere di «no». Alla Commissione interessa sapere se il suo ufficio svolga, in maniera sistematica, le verifiche per accertare l'esistenza del sistema necessario per la valutazione dei rischi.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Una valutazione sistematica di tutti i rischi, che possono comprendere tutte le attività di una Forza armata, non credo che possa essere condotta. Vengono condotte le valutazioni dei rischi e il DVR viene preso in considerazione, nel momento in cui l'ispettore...

  PRESIDENTE. Infatti la domanda è: il suo ufficio verifica se, laddove è obbligatoria la predisposizione e la cogenza del DVR, questo venga rispettato?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Certo si tratta di uno dei primi documenti, anzi direi che questo è il documento fondamentale.

  PRESIDENTE. Sappiamo a cosa serve il documento. La domanda è un'altra: voi avete il compito di andare a controllare se è predisposto il DVR, si o no?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Certamente, sì.

  PRESIDENTE. Quindi sistematicamente fate il controllo...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Sistematicamente, il controllo viene fatto, tutte le volte che viene effettuata un'attività ispettiva, un accesso ispettivo, presso qualsiasi ente...

  PRESIDENTE. Quali sono gli esiti di questo vostro controllo sistematico? Avete trovato che, dappertutto, esistono DVR e che questi sono predisposti secondo legge oppure ci sono esiti diversi?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Per tutti gli enti, che sono stati visitati e che sono stati tanti nell'arco di questi anni, mi sento di dire che tutti sono in Pag. 6possesso del documento di valutazione dei rischi, che, come ripeto, è il primo documento controllato e verificato dagli ispettori, per vedere se l'ente ha preso in considerazione tutti i fattori di rischio, che possono essere correlati alle attività svolte nell'ambito dello stesso ente.

  PRESIDENTE. Le risulta che il medico competente di quell'ambito, presso cui esercitate il controllo sistematico regolarmente, collabori alla valutazione dei rischi?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Sì, il medico competente collabora, anche se la sua collaborazione non è che si veda sempre alla luce del sole. Tuttavia, in considerazione del fatto che il documento di valutazione dei rischi deve essere redatto dal datore di lavoro, in concomitanza, quindi con la collaborazione, anche del medico competente, mi sento di rispondere in modo affermativo.

  PRESIDENTE. Ha risposto. Presso i poligoni sottoposti alla vostra vigilanza, vengono svolte attività da parte di esercitati. Le risulta che, al riguardo, venga elaborato in ogni occasione un apposito specifico DUVRI?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Mi risulta che, in attività addestrative, nella considerazione che le parti che si avvicendano sui poligoni di tiro, spesso il fattore di rischio potrebbe anche sussistere per il personale, che va in esercitazione. So che, tra il comandante responsabile della base e i comandanti esercitati, esiste un'attività di coordinamento, che prenderà in considerazione anche la valutazione del rischio da interferenze.
  Un vero e proprio DUVRI, inteso come tale, possiamo dire che, nell'ambito della Forza armata, sia costituito dal documento di esercitazione, quindi anche dai piani di operazioni, che contengono degli allegati per quanto riguarda la sicurezza, quali i regolamenti del poligono, e anche dall'attività di coordinamento attraverso – lo ritengo – apposito verbale, fra il reparto esercitato e l'ente preposto alla custodia del poligono.

  PRESIDENTE. Dobbiamo fare un esame in maniera molto serena, perché fisicamente non siamo in tribunale e ci ispiriamo al principio della leale collaborazione, però la prego di considerare che noi abbiamo necessità di risposte il più possibile definite. Intendo dire che, quando lei ritiene, sta affermando, per cui, se lei dice «io ritengo», sta dicendo di sì.
  Le riformulo la domanda, perché per noi è molto importante. Mi verrebbe da dire, facendo una battuta, che per voi è molto importante, perché noi ci stiamo occupando dei militari.
  Sappiamo che presso i poligoni sottoposti alla vostra vigilanza vengono svolte attività da parte di esercitati. La domanda è: le risulta che, al riguardo, venga in ogni occasione elaborato un apposito specifico DUVRI? La Commissione non è interessata a sapere se vi siano altre forme di collaborazione. La Commissione ha bisogno di sapere se il prescritto DUVRI venga elaborato, tutte le volte che la legge lo impone, come nei casi che stiamo esaminando.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Il DUVRI specifico, inteso come documento di valutazione dei rischi interferenziali, non credo che venga elaborato, ma il DUVRI, per il caso delle esercitazioni, è da noi considerato come composto dai documenti firmati tra i comandanti, che si avvicendano sul poligono, e il comandante dell'unità con la responsabilità del poligono. Ci saranno dei verbali di coordinamento, ci saranno dei regolamenti di poligono e degli ordini di operazioni, per cui il DUVRI esiste. Non esiste, come documento a due...

  PRESIDENTE. Questo non esiste come documento.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza Pag. 7 d'area della Stato maggiore dell'esercito. Esiste, però è avvalorato...

  PRESIDENTE. La nostra domanda riguarda il DUVRI. Lei ha sostenuto, dicendo la verità, perché siamo qua per questo, che, come DUVRI, questo documento non esiste.
  Com'è garantita la sicurezza del lavoro nel poligono, con riguardo ai rischi interferenziali derivanti dalle attività degli esercitati?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Può ripetere per cortesia?

  PRESIDENTE. Com'è garantita la sicurezza del lavoro nel poligono, con riguardo ai rischi interferenziali derivanti dalle attività degli esercitati?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. La sicurezza è garantita attraverso una fase di coordinamento tra il comandante, che esercita la propria unità, e il comandante del poligono, attraverso appunto il regolamento del poligono e attraverso l'attività di coordinamento, nella quale verranno sicuramente posti in evidenza i rischi, che si possono correre all'interno del poligono, nel corso dell'attività addestrativa.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio colonnello ha avuto occasione di effettuare controlli sul rischio di esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Da questo punto di vista, riceviamo dei piani di lavoro per lo smaltimento di materiali contenenti amianto, che vengono ricevuti dall'UCoSeVA. Sulla base del piano, viene attivato un ispettore su apposito mandato, che riceverà la documentazione e si recherà poi in loco, per effettuare l'accesso ispettivo e per verificare che vengano poste in essere tutte le predisposizioni di sicurezza per lo smaltimento del predetto materiale.

  PRESIDENTE. Di vostra sponte, effettuate questi controlli, oppure no? Su impulso vostro?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Di impulso nostro, se dovessimo ricevere degli esposti o quantomeno delle...

  PRESIDENTE. In questo caso, non sarebbe impulso vostro, ma...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Noi sappiamo che, dal punto di vista dell'amianto, per quanto riguarda...

  PRESIDENTE. Scusi, forse io mi sto spiegando male. È stato lei a citare l'amianto. Io ho parlato di agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni, quindi lo spettro è molto più ampio. Per questi agenti, di vostro impulso effettuate controlli sull'eventuale rischio di esposizione a questi?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Se ci dovessero essere, però non abbiamo mai ricevuto...

  PRESIDENTE. Non mi sto spiegando, colonnello...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Diciamo di «no».

  PRESIDENTE. Quindi la risposta è «no». Il vostro ufficio ha ricevuto indicazioni, autorizzazioni o direttive dal capo di Stato maggiore per l'esecuzione delle attività ispettive, sia di quelle programmate sia di quelle, che si rendono necessarie a seguito di denunce Pag. 8 di infortuni o malattie professionali di esposti di segnalazioni?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No. L'unica cosa è l'attività programmata annuale, che viene fatta dall'ufficio e viene mandata...

  PRESIDENTE. La programmazione degli interventi ispettivi dev'essere approvata o comunque viene sottoposta al capo di Stato maggiore?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Sì, ai sensi anche della Direttiva SGD-G-022.

  PRESIDENTE. L'ispettore, prima di fare un'ispezione, deve avvertire il superiore gerarchico?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No, nel senso che, nel momento in cui si verifica un evento tale per cui ritengo di dover inviare un ispettore attraverso mandato, l'ispettore riceve il mandato da parte mia e lo riceve senza limiti temporali. Sarà lui poi a decidere quando andare a effettuare l'attività ispettiva, dopodiché mi relazionerà.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio riceve indicazioni o direttive da UCoCeV?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Sì, vengono ricevute delle direttive in particolare durante la riunione annuale, che viene svolta sulla sicurezza.

  PRESIDENTE. La Commissione le chiede di poter fornire, non appena le sarà possibile, quelle pervenute negli ultimi cinque anni.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Prendo nota.

  PRESIDENTE. In relazione all'esposizione lavorativa a sorgenti radiogene vengono svolte attività di vigilanza?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Da parte del mio ufficio credo di no.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio ha promosso di propria iniziativa attività di individuazione di siti e di attrezzature contaminati da amianto?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio utilizza il CETLI e il CISAM nelle indagini di polizia giudiziaria?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Non è proprio il nostro ufficio che...

  PRESIDENTE. Quindi la risposta è «no»?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Certo, perché comunque non rientra...

  PRESIDENTE. Non è obbligatorio che la risposta sia «sì»...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Fino a oggi, no. Certo, se si dovesse verificare poi l'esigenza, sì.

  PRESIDENTE. Va bene. Quando vengono effettuati i lavori di bonifica dei siti e Pag. 9delle attrezzature contaminati da amianto, vengono sempre redatti sia il piano di lavoro sia il DUVRI?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Sì.

  PRESIDENTE. E viene aggiornato il DVR in rapporto ai rischi interferenziali derivanti dai lavori di bonifica?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Questo dipende dai datori di lavoro. Io non conduco attività ispettiva, perché lo fanno i miei ispettori, quindi nel momento in cui l'ispettore dà il benestare per lo smaltimento, vuol dire che ha effettuato tutte le verifiche necessarie compreso il DVR, quindi ritengo di sì. In questo caso, dico «ritengo» perché non ne ho...

  PRESIDENTE. Scusi, colonnello. Per un'esigenza mia – mi verrebbe da dire di tipo culturale – vorrei capire se, visto che lei non conduce attività ispettiva, ma la coordina, noi dovremmo sentire tutti i suoi ispettori per avere la conferma che le cose vengano svolte secondo la legge. Lei, quindi, in questa sede non è in grado di assicurare che l'attività di coordinamento, che lei svolge, si attui nel merito, quindi nella conformità rispetto ai compiti in capo agli ispettori. Questo è dirimente per noi ed è importante. Il suo non credo sia un coordinamento burocratico, ma immagino contempli primariamente la verifica circa la qualità del lavoro svolto dai suoi collaboratori.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Certamente, sì.

  PRESIDENTE. Quindi, forse ho capito male. Vuole precisare meglio questo aspetto, se non le dispiace?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. L'attività di coordinamento viene svolta su tutte le attività, che vengono condotte dagli ispettori. Nell'ambito dello smaltimento dell'amianto, l'ufficio riceve la documentazione relativa, dopodiché la inoltra agli ispettori, per quanto di competenza delegati o demandati, per attuare l'attività ispettiva. Quindi, sì, mi sento di dire che tutto viene controllato.

  PRESIDENTE. Il vostro ufficio oltre a ricevere denunce di malattie professionali svolge anche un'attività di ricerca attiva delle malattie professionali?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No.

  PRESIDENTE. Avete richiesto sistematicamente o avete avuto occasione – in parte, lo accennava poco fa, in verità – di richiedere di vostra iniziativa al Renam (Registro nazionale dei mesoteliomi) i casi di mesotelioma insorti tra i militari operanti nell'ambito dell'esercito?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No.

  PRESIDENTE. Abbiamo quasi finito con l'esame. Come mai non avete ritenuto di doverlo chiedere? La vostra è una scelta oppure non vi siete posti il problema?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. La nostra non è tanto una scelta né dipende dal fatto che non ci siamo posti il problema. Il problema esiste, però abbiamo talmente tante attività da fare...

  PRESIDENTE. Ho capito. Le risulta che vi siano stati casi di rivalsa dell'amministrazione della Difesa per dolo o colpa Pag. 10grave nei confronti di coloro che avete contravvenuto per violazioni alle norme di prevenzione?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No, anche perché non rientra nella mia sfera di competenza o di responsabilità.

  PRESIDENTE. Noi non...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. La mia risposta è «no».

  PRESIDENTE. Per quanto di sua conoscenza?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Per quanto di mia conoscenza, no.

  PRESIDENTE. Non le risulta. Le risulta che con riguardo alle missioni all'estero venga valutato l'obbligo per il datore di lavoro di tenere in considerazione tutti i rischi, compresi quelli legati alle caratteristiche del Paese, in cui la prestazione lavorativa dev'essere svolta, e soprattutto quelli legati alle condizioni sanitarie del contesto geografico di riferimento, come indicato nell'interpello n. 11 del 2016 della Commissione interpelli, ex articolo 12 del decreto legislativo n. 81 del 2008?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Non lo so, perché le missioni all'estero non rientrano nella responsabilità di UCoSeVA.

  PRESIDENTE. Attualmente l'esercito dispone di armamenti che contengano o che possano liberare agenti chimici, fisici, radiologici o biologici pericolosi?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Non mi risulta, anche perché nell'ambito del mio lavoro...

  PRESIDENTE. Certo. Sono stati svolti accertamenti ispettivi in siti caratterizzati dall'esposizione a radon?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. No. L'ufficio ha in corso due attività di deroga, però la risposta alla domanda è «no».

  PRESIDENTE. Grazie. Sono stati svolti accertamenti ispettivi, in ordine alla presenza di radon, nei roc 1, 2 e 3?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Mi scusi, ma l'acronimo...

  PRESIDENTE. Si tratta di un acronimo inglese...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Nell'esercito non credo...

  PRESIDENTE. Questa è una domanda fuori luogo e la ritiro. Sono stati svolti accertamenti ispettivi, in ordine alla presenza di torio nei poligoni di Cellina-Meduna?

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Gli accessi ispettivi, per quanto riguarda la presenza di torio, non rientrano nella competenza di questo ufficio, semmai la pertinenza potrebbe essere del collaterale ufficio per il patrimonio ambientale e la protezione dei beni culturali sempre della DICOPREVA. Non abbiamo le capacità per poter andare ad accertare la presenza di torio. Dovrebbe intervenire sicuramente Pag. 11 un ente che potrebbe essere il CETLI o un altro designato dalla Forza armata.

  PRESIDENTE. Bene. Per quanto mi riguarda ho finito.
  Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  DIEGO ZARDINI. Grazie innanzitutto nella presenza. Ho da porre una domanda, che è molto importante, per quanto riguarda in particolare la modalità del mandato, che viene conferito agli ispettori e soprattutto per come viene poi svolto. La modalità, visto che c'è un mandato temporale ampio, prevede, per esempio, un'informativa rispetto alle realtà, che vengono appunto ispezionate oppure...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Non ho capito che cosa intende per...

  DIEGO ZARDINI. Il comando, per esempio, del poligono...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Se questo viene informato preventivamente, no, altrimenti sarebbe...

  DIEGO ZARDINI. Lo auspicavamo, ma lo avevamo anche...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Assolutamente no.

  DIEGO ZARDINI. Per quanto riguarda le procedure di selezione dei membri dell'UCoSeVA, come funziona, come vengono individuati, come vengono selezionati? È chiaro che questi vengono formati, almeno per le cose che abbiamo compreso, in via successiva, quindi non per...

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Esattamente, però, in teoria, chi è deputato all'individuazione del personale che dovrebbe far parte dell'UCoSeVA, verifica anche se ci sono già dei pregressi, dal punto di vista di formazione, come per esempio il corso per RSPP, la qual cosa ci dà la possibilità effettivamente di poter accelerare i tempi di formazione e anche i pregressi precedenti di mestiere. Chi individua il personale, che potrebbe anche essere su segnalazione direttamente UCoSeVA è, poi, un altro Dipartimento dello stato maggiore dell'Esercito.
  Ultimamente i tre ispettori, che stiamo formando, sono tutti ispettori che hanno lavorato già nello specifico settore da tanto tempo, sono già qualificati RSPP e stanno svolgendo adesso il corso per poter poi essere qualificati come ufficiali di Polizia giudiziaria. Non so se sono stato esauriente.

  PAOLA BOLDRINI. Ho sentito che, per quanto riguarda l'attività ispettiva propositiva, cioè quella in cui c'è la possibilità da parte vostra di andare a controllare in maniera estemporanea, voi solitamente attendete che ci siano delle segnalazioni, per poi eventualmente inviare l'ispettore a controllare.
  Ho sentito anche che, per quanto riguarda la documentazione, in particolar modo per il DUVRI, quindi della valutazione del rischio interconnesso, non è detto che la segnalazione ci sia, ma c'è un coordinamento. Mi è venuta questa domanda: essendo voi un ufficio di sorveglianza, non è che per tutte le aree che sono sottoposte alla vostra sorveglianza non fate periodicamente una verifica, che tutti abbiano i documenti? Di solito, a livello centrale, si chiede agli uffici – parlo come pubblico amministratore – una verifica, dicendo all'ufficio «mandatemi tutti i documenti che voi avete», per cui, se ne manca qualcuno, lo deve produrre, in modo tale da avere il controllo, seppur da lontano, che tutti eseguano le...

Pag. 12

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Le rispondo partendo dalla prima domanda, che è quella relativa alle attività ispettive. Le attività ispettive vengono effettuate sia su segnalazione, ma c'è anche una attività programmata, che viene pianificata a livello centrale, quindi a livello del mio ufficio, sia per quanto riguarda i cantieri mobili sia per quanto riguarda i piani di smaltimento dell'amianto pervenuti, assegnando delle priorità, sia per quanto riguarda attività ispettive vere e proprie nei confronti di enti, com'è stato fatto, per esempio, quest'anno.
  Siamo andati a cercare il «non lo trovo», per poter fare quest'attività, e in questo caso specificatamente su segnalazioni, che non ci risultavano essere mai arrivate. Per esempio, quest'anno, ci siamo concentrati anche sulle basi logistiche, soprattutto nel periodo estivo, per verificare che ci siano tutte le predisposizioni di sicurezza, considerato che devono anche ospitare personale, tipo bambini o anziani eccetera, quindi l'attività viene condotta anche a livello di programmazione.
  Per quanto concerne la verifica dei documenti, in caso di mandato oppure del DVR eccetera?

  PAOLA BOLDRINI. Per lo svolgimento della sorveglianza, vorrei sapere se tutte le aree hanno tutti i documenti e come fate le verifiche.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. La verifica del possesso DVR non è un compito prettamente dell'UCoSeVA, perché il compito essenziale è quello di coordinare. Ritengo sia demandato, invece, all'ufficio collaterale antinfortunistica e medicina del lavoro, il compito di verificare, che presso tutti gli enti ci sia il DVR e anche l'emanazione delle direttive per quanto riguarda la componente antinfortunistica del lavoro. Noi verifichiamo che il DVR e tutta la documentazione prevista per legge sia in possesso dell'organo o dell'ente, che viene sottoposto ad accesso ispettivo. Fino a oggi, tutti i reparti ispezionati sono risultati essere in possesso di tale documento fondamentale.

  ROBERTO CAPELLI. Vorrei fare solo una domanda. Mi può fare, se è possibile, un esempio di un caso eclatante di servizio svolto dal suo ufficio, in cui si è rilevata un'eclatante anomalia sui piani di sicurezza sul lavoro.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Non ci sono state eclatanti anomalie sui piani di sicurezza. Le posso fare l'esempio di alcuni incidenti, che sono avvenuti nel passato, ma posso dire che, in questo caso, sono stati sanzionati i responsabili, che hanno portato al verificarsi dell'evento. In particolare, ce n'è uno. Perdonatemi, se entro così nel particolare, ma devo dire che, ultimamente, si è verificato il caso di un dipendente, che ha pensato di appuntire la punta di un trapano utilizzando un altro strumento di levigazione.
  La punta è partita e lo ha ferito chiaramente. Questo è un esempio di quello che può succedere ed ha quasi del paradossale, però, dal punto di vista di eclatante, ripeto che in ambito ambientale non è mia competenza.

  PRESIDENTE. Bene, ringrazio il colonnello della propria disponibilità e a nome anche dei colleghi le auguro buon lavoro.

  ALESSANDRO LAZZINI, Responsabile dell'ufficio coordinamento dei servizi di vigilanza d'area della Stato maggiore dell'esercito. Grazie.

Esame testimoniale del Col. Francesco Nasca, responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito.

  PRESIDENTE. Passiamo ora al secondo punto all'ordine del giorno, che prevede l'esame testimoniale del Colonnello Francesco Nasca, responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica Pag. 13 e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito, che saluto a nome della Commissione.
  Ricordo che la Commissione, in adempimento dei propri compiti, così come fissati dall'articolo 1 della delibera della Camera dei deputati, istitutiva della Commissione, del 30 giugno 2015, ha deliberato di procedere ai sensi, dell'articolo 13, comma 1, e dell'articolo 15, commi 1 e 2 del proprio regolamento interno, all'audizione del Colonnello Francesco Nasca, in qualità di persona informata dei fatti, ai fini dello svolgimento dell'inchiesta, nell'ambito degli approfondimenti che la Commissione sta svolgendo per valutare l'esistenza di un rischio lavorativo per il personale civile e militare impiegato nei poligoni militari.
  Al fine di consentire alla Commissione di valutare l'applicabilità delle garanzie che, per disposizioni regolamentari e per prassi costante, vengono riconosciute ai soggetti indagati, che compaiono in audizione, La prego cortesemente di voler confermare alla Commissione che non Le risulta di essere sottoposto a indagini, in procedimenti connessi all'oggetto dell'inchiesta parlamentare.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Confermo.

  PRESIDENTE. Iniziamo il nostro lavoro. Da quanto tempo lei svolge l'incarico di Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro e quali competenze tecnico-scientifiche sono richieste per svolgere tale incarico?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Buongiorno. Innanzitutto saluto e ricambio i saluti, che Lei ha fatto a nome della Commissione, salutando tutta la Commissione. Io ho assunto questo incarico da quattro quadrimestri, quindi da un anno e quattro mesi. Sono un ingegnere del Corpo degli Ingegneri dell'Esercito e la mia figura è prevista nell'incarico, in quanto si tratta di un incarico tecnico, che richiede competenze tecniche in materia di antinfortunistica.
  Il mio background ingegneristico, la mia esperienza come direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza e i corsi frequentati, oltre quelli universitari, anche dopo l'università mi danno la possibilità di svolgere il mio incarico con competenza, cosa che è richiesta dalla mia Forza Armata. La mia Forza Armata ha scelto me o sceglie persone come me, ufficiali come me, formati, sia dal punto di vista tecnico-ingegneristico sia dal punto di vista militare, per svolgere questo incarico. Penso che parte della Sua domanda fosse anche su quali compiti svolgo, giusto?

  PRESIDENTE. Certo.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Quello del mio Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro, nell'ambito dello Stato Maggiore dell'Esercito, innanzitutto è un compito verticistico di Forza Armata. Il mio Ufficio si trova in un'organizzazione di staff di vertice di Forza Armata e si occupa della parte prevenzionale.
  Come io dico spesso, la prevenzione – introduco i compiti del mio Ufficio – è strettamente correlata con lo sviluppo, la divulgazione e la cura della cultura della sicurezza. Cultura della sicurezza significa consapevolezza di quello che si deve fare per prevenire gli infortuni, informarsi, formarsi, sviluppare e, entrando nello specifico dei compiti del mio ufficio, promuovere la formazione antinfortunistica, attraverso il coordinamento, la raccolta delle esigenze formative e l'organizzazione dell'avvio alla formazione di militari e civili della Forza Armata, presso i corsi di antinfortunistica, che si svolgono prevalentemente alla scuola di formazione della Difesa, la cosiddetta «DIFEFORM».
  Mi deve perdonare, ma, nel nostro ambiente, si usano molto gli acronimi, perché spesso i nomi sono molto lunghi e complessi.
  Per semplificare, posso dire che DIFEFORM è la scuola di formazione della Pag. 14Difesa, che prevede un catalogo di corsi molto ampio, tra cui anche e soprattutto quelli legati all'antinfortunistica. Tutte le esigenze formative di Forza Armata vengono convogliate verso la frequenza di questi corsi.
  Oltre alla promozione della formazione, un grossissimo compito è quello della consulenza, che viene effettuata dal mio Ufficio in tutte le forme possibili, attraverso visite personali, visite presso i Reparti, attraverso le articolazioni anche territoriali in capo al mio Ufficio, ovverosia il Centro di Sicurezza Antinfortunistica e Medicina del Lavoro Nord e quello Sud, che sono collocati rispettivamente a Padova e a Napoli. Ci sono persone esperte in materia, ingegneri e non, che svolgono attività di consulenza anche a domicilio, su richiesta dei Comandanti. Anche loro promuovono la formazione e la cultura della sicurezza, con l'organizzazione di corsi ad hoc, ma anche con strumenti telematici.
  In particolare, ormai da diversi anni, già quando l'Ufficio era collocato nell'ambito del Comando Logistico prima della formazione della Direzione di Coordinamento, è stato creato un portale web su intranet di Forza Armata dove è possibile registrarsi, dove tutti i datori di lavoro, che sono circa 300, e i relativi RSPP nonché tutte le figure prevenzionali previste sono registrati con dei loro account, cui accedono, trovando tutta la documentazione relativa all'incarico e all'antinfortunistica. Si possono postare dei quesiti sia via e-mail sia sul sito web, cui noi rispondiamo correntemente.

  PRESIDENTE. A proposito di acronimo, l'Ufficio di cui Lei è responsabile ha per acronimo AMEL. Com'è articolato territorialmente l'AMEL?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. L'AMEL, che sta appunto per «Antinfortunistica e Medicina del Lavoro», è articolato con un Ufficio centrale a Roma e dei Centri di Sicurezza Antinfortunistica e di Medicina del Lavoro collocati al nord e al sud d'Italia, a Padova e a Napoli. Questi due centri hanno una competenza areale, ovverosia coprono l'Italia del nord e l'Italia del sud rispettivamente, a Padova e a Napoli, con una linea di demarcazione tra la Toscana e il Lazio.
  I Centri di Sicurezza Antinfortunistica raccolgono le esigenze formative e informative o di consulenza, che provengono dai vari datori di lavoro collocati nella propria area di competenza, e danno risposta a questa esigenza, fornendo la consulenza diretta oppure avviando che, per esempio, gli RSPP, che hanno bisogno di aggiornare le loro conoscenze antinfortunistiche, a corsi specifici organizzati anche con il concorso delle università locali. I Centri, laddove non riescano a soddisfare l'esigenza, si rivolgono all'Ufficio a Roma, che prevalentemente si occupa di policy antinfortunistica, ovverosia dell'aggiornamento di tutta quella documentazione, che costituisce norma di tutela tecnico-militare per la Forza Armata.
  Se Lei mi consente, posso spendere due parole su questo concetto. Naturalmente Lei sa che le Forze Armate conducono delle attività rischiose, come tutti del resto. Qualsiasi attività comporta dei rischi, però le attività militari hanno dei rischi molto particolari, che non sono solo connessi con il contatto con forze ostili, che possano, per intenderci, spararci addosso, ma anche al fatto di condurre attività in situazioni critiche. Sui giornali, abbiamo letto, appunto ieri, che l'Esercito è stato chiamato a intervenire anche in situazioni di pubbliche calamità, quindi, dove ci sono situazioni rischiose l'Esercito, viene chiamato, perché è preparato per farlo.
  Questa caratteristica è una connotazione delle Forze Armate in generale, Presidente, cioè non solo dell'Esercito, ma anche della Marina, dell'Aeronautica. Basti pensare che il volo è rischioso, soprattutto in combattimento, perché si fanno delle manovre molto rischiose.
  Lei può sicuramente immaginare che, da quando esistono le Forze armate, senza voler risalire all'esercito degli antichi romani, c'è una tradizione molto lunga di norme di sicurezza, per poter affrontare situazioni di rischio e pericolose. C'è una Pag. 15pubblicazione ciclopica sulle norme di sicurezza delle attività militari, cioè le attività militari sono regolamentate da procedure scritte, normate. Per usare un termine anglofono, il cosiddetto «know how», che fa parte del bagaglio culturale tradizionale delle Forze Armate, viene tradotto e trascritto in procedure aggiornate continuamente.
  In merito all'evoluzione tecnologica, dagli antichi romani fino a oggi, le cose sono cambiate moltissimo, soprattutto per quel che riguarda procedure, sistemi e materiali utilizzati, perché anche i sistemi d'arma sono notevolmente cambiati. Ai tempi dei romani, non c'erano gli aerei, che volavano e facevano manovre pericolose.
  Per esempio, le norme di sicurezza – per citare il campo aeronautico – sul volo, ma anche le norme di sicurezza scritte per l'impiego di mezzi militari con particolarità sono numerosissime. Inoltre, il progresso tecnologico, ecco perché è richiesto un ingegnere in questa posizione, richiede naturalmente un aggiornamento continuo di queste normative. Questo dal punto di vista militare.
  Dal punto di vista civile, il progresso civile ha spinto, nel tempo e nella storia, a far evolvere anche le normative antinfortunistiche, che riguardano il campo civile, ma non solo, perché riguardano tutti i lavoratori, sia civili che militari. Di conseguenza, l'evoluzione del progresso tecnologico, nell'ambito delle Forze Armate, costringe non solo ad aggiornare le pubblicazioni militari per quel che riguarda l'impiego dei materiali, ma soprattutto per contemperare l'evoluzione normativa, che la società giustamente impone e che le Forze Armate vogliono rispettare. Perché non bisogna dimenticare che le Forze armate sono espressione della società.

  PRESIDENTE. Qui, di sicuro non ce ne siamo dimenticati. Grazie. Noi stiamo apprezzando con piacere la sua conoscenza, la sua competenza, quindi mi viene spontaneo porle questa domanda. Lei, in ragione anche delle cose importanti che ha detto, è in grado di affermare che l'attività di antinfortunistica venga sviluppata, per tutto l'Esercito, secondo le leggi vigenti e con il rigore più assoluto?
  Cerchiamo di farci domande secche e risposte secche.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì, è uno dei compiti del mio ufficio, quello di garantire il rispetto della normativa antinfortunistica. Del resto, non potrebbe essere altrimenti, anche per motivi pratici.

  PRESIDENTE. Questa è una valutazione di carattere generale, Colonnello. Purtroppo c'è stato bisogno di istituire una Commissione d'inchiesta, quindi vuol dire che non tutte le cose andavano come sarebbero dovute andare.
  L'AMEL fornisce assistenza o consulenza specialistica per gli Enti, i Reparti, i Comandi di Forza Armata, che debbono elaborare il DVR e i DUVRI, e, in caso affermativo, in quale modo?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Affermativo, nel senso che fa parte della consulenza tecnica che l'AMEL e le sue articolazioni offrono ai datori di lavoro. I datori di lavoro sono formati e le loro figure professionali sono formate, attraverso la promozione di formazione, che conduciamo, quindi con la frequenza di corsi.

  PRESIDENTE. Lei sta affermando che voi formate tutti i datori di lavoro?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. No, noi promuoviamo la formazione. La formazione viene fatta nelle scuole. Noi, quando c'è l'esigenza di formare un datore di lavoro, lo avviamo ai corsi. I datori di lavoro sono formati e anche gli RSPP e le altre figure prevenzionali sono formate, nel senso che hanno frequentato dei corsi specifici.

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  PRESIDENTE. Noi siamo qui per parlare del suo Ufficio.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Questi, quando riscontrano delle difficoltà o dei problemi molto particolari, pongono dei quesiti a noi e noi forniamo risposta. In tal senso, forniamo una consulenza ad hoc e su domanda.

  PRESIDENTE. Il suo Ufficio ha avuto modo di analizzare i DVR di tutte le strutture dell'Esercito?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. No, non potremmo farlo, non ci sarebbe neanche il tempo, anche perché...

  PRESIDENTE. Scusi, però Lei ha anche detto e un po’ l'ha pure spiegato che l'articolazione della prevenzione dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro è talmente radicata nella ordinarietà della gestione dell'Esercito, per cui ci sarebbe da intendersi che tutto funziona alla perfezione. Riguardo alla mia domanda specifica, viceversa, lei non è in grado di affermare in questa sede di aver potuto analizzare i DVR di tutte le strutture dell'Esercito. Ci interessa sapere se è così o meno sì o no e Lei ha detto «no».

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Esatto.

  PRESIDENTE. Per i DVR, che avete valutato, che giudizio ne avete dato? Si è reso necessario ordinariamente di suggerirne l'integrazione oppure li avete, in genere, trovati già a norma?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. C'è da fare un distinguo. Noi non facciamo vigilanza, che è compito di un altro Ufficio. La nostra è prevenzione, nel senso che, se il datore di lavoro ha dei dubbi su come svolgere la valutazione del rischio e non riesce nel proprio DVR a effettuare una valutazione del rischio che lo soddisfi, si rivolge a noi. In quel caso, noi, su richiesta, analizziamo il documento e aiutiamo il datore di lavoro, il Comandante, a condurre la valutazione del rischio nel modo più corretto possibile.
  Lei sa bene che naturalmente la perfezione non esiste, però esiste uno stato dell'arte sull'antinfortunistica. Noi cerchiamo di seguire lo stato dell'arte. Chiaramente tutto è perfettibile. Diversamente non sarebbe necessario procedere a un aggiornamento continuo dei DVR.

  PRESIDENTE. La Sezione Medicina del Lavoro di AMEL in quale modo si rapporta con i medici competenti designati dai datori di lavoro di Forza Armata?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Fornendo consulenza, soprattutto. Qualora i medici competenti abbiano dei quesiti, dei dubbi su come interpretare le norme o le direttive, che lo Stato Maggiore dell'Esercito dà, c'è, nella Sezione Medicina del Lavoro, il personale specializzato in medicina del lavoro per fornire risposte.

  PRESIDENTE. La Sezione Medicina del Lavoro di AMEL ha svolto o ha collaborato in questi anni a indagini epidemiologiche, in merito allo stato di salute del personale civile e militare dell'Esercito?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Le indagini epidemiologiche sono di competenza dell'Ispettorato Generale della Sanità (IGESAN).

  PRESIDENTE. Scusi, si può rispondere anche di no. Io Le ho posto una domanda. Sì o no?

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  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì. Tuttavia, se mi permette di contestualizzare la risposta...

  PRESIDENTE. Sì.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. La mia Sezione di Medicina del Lavoro partecipa ai tavoli tecnici di lavoro, per esaminare i dati delle indagini epidemiologiche e dare gli indirizzi di policy, che, però, sono e restano sempre di competenza della Difesa, cioè di IGESAN.

  PRESIDENTE. Cosa vuol dire con «indirizzi di policy»?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Dai dati epidemiologici, potrebbero nascere delle decisioni da prendere di conseguenza. Lo dico perché, altrimenti, non avrebbe scopo fare delle indagini epidemiologiche. In genere, queste sono finalizzate per vedere se si può migliorare la policy sanitaria delle Forze armate.
  Queste attività vengono spesso fatte attraverso tavoli tecnici di lavoro, ai quali la mia sezione partecipa.

  PRESIDENTE. Con quali risultati?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. I risultati sono le politiche sanitarie.

  PRESIDENTE. No. Deve entrare nello specifico. Quando si parla di attività epidemiologica, ci si riferisce ad una valutazione scientificamente condotta, giusto?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì.

  PRESIDENTE. Lei ha detto, se non ho capito male, che il suo Ufficio collabora alla stesura e alla predisposizione delle indagini epidemiologiche. I risultati, che lei ha potuto conseguire col suo Ufficio, possono essere posti nella nostra disponibilità?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Dunque, non è che il mio Ufficio partecipa alle indagini epidemiologiche. Le indagini epidemiologiche, se non erro, sono condotte da un Osservatorio che è appunto alle dipendenze di IGESAN. Si tratta di azioni conseguenti, perché, se dalle indagini epidemiologiche condotte – lo ripeto – da IGESAN, emerge la necessità di fare un aggiustamento, questo viene discusso presso i tavoli tecnici, ai quali partecipa anche la mia Sezione. Tuttavia, se IGESAN decide di dare disposizioni di policy, lo può fare anche direttamente, nel caso dell'Esercito, attraverso i Comandi di Sanità.
  Lei mi sta chiedendo se posso mettere nelle disponibilità questi risultati?

  PRESIDENTE. Sì. Immagino, alla luce di quello che Lei ha detto, che abbiate predisposto delle schede e delle valutazioni e abbiate fatto delle comunicazioni.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Le si dovrebbe reperire attraverso IGESAN.

  PRESIDENTE. Grazie. Sì.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Ci si dovrebbe rivolgere ad un altro comparto della organizzazione della Difesa per poter avere queste...

  PRESIDENTE. Le avete scritte voi, quindi...

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  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. No. Non le abbiamo scritte noi. Le stavo dicendo che è di competenza di IGESAN. Noi partecipiamo solo ai lavori.

  PRESIDENTE. Quindi conferite un contributo verbale e non scrivete mai niente?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. In genere, si partecipa a questi tavoli tecnici, che sono delle riunioni, durante le quali si mette in campo la competenza anche della mia Sezione di Medicina del Lavoro, però l'attività è di responsabilità di IGESAN.

  PRESIDENTE. Le patologie tumorali, insorte nel personale civile e militare dell'Esercito, in ipotesi correlabili con l'esposizione ambientale, vengono denunciate quali possibili malattie professionali?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì. Lo fa il medico competente e si tratta di dati, che comunque vengono raccolti e convogliati a IGESAN.

  PRESIDENTE. Avete un registro aggiornato delle malattie professionali contratte in servizio o diagnosticate dopo il congedo?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Ciascun datore di lavoro ha il suo registro degli infortuni, ma non quello delle malattie professionali.

  PRESIDENTE. In qualità di responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica, ritiene che sussista o che non sia da escludere l'associabilità delle patologie insorte nel personale dell'Esercito agli ambienti potenzialmente contaminati dall'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito, nei quali tale personale abbia prestato servizio?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Scusi, può ripetere la domanda, perché mi è sfuggita la prima parte.

  PRESIDENTE. In qualità di responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica, ritiene che sussista o che non sia da escludere l'associabilità delle patologie insorte nel personale dell'Esercito agli ambienti potenzialmente contaminati dall'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito, nei quali tale personale abbia prestato servizio?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Onestamente io non ho dati per poter rispondere a questa domanda.

  PRESIDENTE. In base alle risultanze delle attività del suo Ufficio, ritiene che le attuali conoscenze e competenze dei datori di lavoro, degli RSPP e dei medici competenti siano sufficienti a valutare compiutamente tutti i rischi per la salute e la sicurezza del personale civile e militare dell'Esercito?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì. Il personale, i datori di lavoro e le figure professionali sono adeguatamente formati. Ormai diciamo che...

  PRESIDENTE. Ha risposto.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Da venticinque anni, la normativa...

  PRESIDENTE. Ha risposto. Grazie. Lei ritiene che le misure e le procedure, adottate a tutela della salute e sicurezza del personale civile e militare dell'Esercito, siano sufficienti a evitare o, se non a evitare, a contenere nuovi infortuni o malattie professionali? In buona sostanza, mi riferisco a tutto ciò che, dal punto di vista della Pag. 19prevenzione, lei ritiene che venga. Può sembrare una domanda retorica, ma ci interessa la risposta.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Io ritengo che la Forza Armata, ma anche il mio Ufficio, faccia tutto il possibile per poter fare una migliore prevenzione possibile.

  PRESIDENTE. Quindi Lei sta anche affermando che tutte le richieste, da Lei avanzate relativamente alla predisposizione dei piani di prevenzione, trovano pratica attuazione nei posti di lavoro?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sicuramente le prescrizioni che noi abbiamo dato sono prescrizioni allo stato dell'arte. La loro attuazione è responsabilità dei datori di lavoro, che conoscono le realtà locali. In linea generale, ritengo che questo venga fatto.

  PRESIDENTE. Lei ritiene che esistano dei pericoli per la salute e la sicurezza del personale civile e militare dell'Esercito che richiederebbero un approfondimento o, comunque, l'adozione di misure di prevenzione e protezione più efficaci?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Lo spirito della norma è appunto quello di ritenere che i rischi possano essere sempre minimizzati, con una valutazione continua. Tant'è vero che i datori di lavoro sanno molto bene che devono fare una valutazione iterativa del rischio.
  Ritengo che non si debba mai abbassare la guardia. Il rischio, che spesso non è eliminabile e non può essere ridotto a zero, deve continuamente essere valutato per trovare, soprattutto con l'aiuto del progresso tecnologico, sistemi e misure di tutela, che minimizzino sempre di più il rischio...

  PRESIDENTE. Nello specifico, Lei ritiene che vi siano ambiti rispetto ai quali esercitare ulteriori approfondimenti?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Gli approfondimenti vengono continuamente fatti, come le dicevo.

  PRESIDENTE. Quindi la sua risposta è «no». Va bene.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Non potrebbe essere altrimenti rispetto a quanto da me affermato.

  PRESIDENTE. La Sezione ambientale di AMEL, in quale modo, si occupa o si è occupata della bonifica dei poligoni, per esempio, della penisola interdetta di Capo Teulada o delle aree interdette di Cellina-Meduna e Monte Romano o della zona a mare del poligono di Torre Veneri?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Mi dispiace ma l'Ufficio AMEL non ha una Sezione ambientale. La parte ambientale...

  PRESIDENTE. Non deve dispiacerle. Lei ci deve dare una risposta e dirci se n'è occupata o meno.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Se ne occupa l'Ufficio Protezione Ambientale e Patrimonio Culturale della Direzione, che non è l'ufficio AMEL.

  PRESIDENTE. Quindi l'AMEL non se n'è occupata e la risposta è «no».

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. L'AMEL non si occupa di ambiente.

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  PRESIDENTE. Va bene. La risposta è «no». Lei dovrebbe avere la cortesia di partire dal presupposto, che noi sappiamo quali sono le leggi vigenti, quindi, se le formuliamo una domanda, è perché ci interessa avere la risposta, Colonnello. Quindi la risposta è «no», nello specifico.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. In questo caso, non si tratta di normative, ma di organizzazione della Forza Armata.

  PRESIDENTE. Quindi è «no»?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. La risposta è che AMEL non si occupa di aspetti ambientali.

  PRESIDENTE. Benissimo.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Non è nei suoi compiti istituzionali.

  PRESIDENTE. Qual è l'attività della Sezione Infrastrutture di AMEL, in relazione alla sicurezza strutturale e sismica degli edifici in uso alla Forza Armata, e se, non se ne occupa AMEL, lei saprebbe dirci eventualmente chi se ne occupa?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì. L'Ufficio AMEL non si occupa di aspetti infrastrutturali. C'è un Dipartimento per le infrastrutture all'interno dello Stato Maggiore dell'Esercito, che è l'organizzazione di vertice di tutte le infrastrutture.

  PRESIDENTE. Non ne ricorda il nome?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Dipartimento delle Infrastrutture.

  PRESIDENTE. Quali rapporti e sinergie esistono tra gli uffici di DICOPREVA e, in particolare, tra il suo Ufficio e quello attualmente diretto dal Colonnello Lazzini?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Il coordinamento viene fatto dal Direttore della DICOPREVA. Noi non abbiamo rapporti diretti, se non attraverso il Direttore.

  PRESIDENTE. Quindi non ci sono rapporti e neppure sinergie, insomma?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Non ci sono rapporti diretti, se non quelle attività coordinate dal Direttore della DICOPREVA.

  PRESIDENTE. Ci sono domande?

  ROBERTO CAPELLI. Vorrei soltanto un chiarimento, a seguito della sua domanda, Presidente. Credo che la sua domanda, per capire se si occupasse di ambiente o meno il suo Ufficio, non era relativa alla garanzia ambientale, ma perché il suo Ufficio è il contatto tra operatori, civili e militari, in ambienti compromessi, come la penisola interdetta e il poligono a mare. Ci sono degli operatori militari, che vengono a contatto con delle realtà «inquinate».
  Qual è l'atto di prevenzione suggerito a quegli operatori, quando vengono a contatto con ambienti fortemente compromessi? Penso che forse sia questa la domanda, non tanto sulla tutela ambientale...

  PRESIDENTE. Sì.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Non avevo inteso la domanda. Io pensavo che la domanda fosse relativa alla trattazione di normativa e alla materia ambientale.
  Gli operatori, che operano nella penisola interdetta, visto che è stato citato l'esempio, Pag. 21 hanno un loro datore di lavoro, il quale ha predisposto un piano operativo di sicurezza, per poter tutelare la sicurezza e la salute degli operatori stessi. Il datore di lavoro, sulla base delle disposizioni vigenti nell'ambito della Forza Armata, redige un piano operativo di sicurezza con tutte le misure di tutela necessarie.
  È chiaro che il datore di lavoro, che sta sul posto, ne conosce la realtà e i rischi presenti in quella fattispecie, quindi redige un piano operativo di sicurezza ad hoc, come è corretto che sia. Certamente, non può essere predisposto un piano di sicurezza standard, perché i piani di sicurezza vengono sempre adattati alla realtà locale con i rischi, che sono presenti sul posto.

  ROBERTO CAPELLI. Quindi il suo Ufficio nello specifico non interviene.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. L'ufficio ha compiti di policy, nel senso che dice come devono essere fatte le cose, dà direttive e scrive le norme di tutela tecnico-militari, le quali, dopo, vengono applicate dai datori di lavoro, che conoscono la realtà locale.
  Come ho detto all'inizio, ma forse non sono stato molto chiaro, l'Ufficio è un Ufficio posto al vertice della Forza Armata, quindi fa attività di policy. L'attività esecutiva viene fatta dal datore di lavoro ed è anche – se mi permette – giusto che sia così, perché il datore di lavoro è quel Comandante che sta a contatto con la realtà locale. La policy può essere un'idea generale. Poi, nella realtà locale di Capo Teulada, della penisola interdetta, piuttosto che di qualsiasi altra realtà locale va adattata allo specifico di quel posto, di quel luogo.

  ROBERTO CAPELLI. Voi vi occupate anche dei piani di prevenzione, per quanto riguarda l'impegno all'estero dei vostri militari?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì.

  ROBERTO CAPELLI. O presso i poligoni, come si è detto. Quindi sicuramente Lei ha avuto notizia che diversi suoi colleghi militari hanno avuto qualche problemino di salute con l'uranio impoverito. Il suo Ufficio è intervenuto, in qualche modo, nel suggerire e nel programmare un piano di prevenzione nel caso di contatto, su come si deve comportare il militare e quali sono gli strumenti idonei e le attrezzature idonee per poter intervenire in caso di presenza di materiali bellici arricchiti con uranio?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Il mio Ufficio, per quello che riguarda le spedizioni all'estero o operazioni militari in generale, ha dato delle indicazioni, dicendo che un piano di sicurezza deve essere incluso negli ordini di operazione. I Comandanti sul posto, che redigono gli ordini di operazioni, devono, quindi, preoccuparsi delle norme e delle misure di tutela antinfortunistica, attagliate alle operazioni che stanno conducendo.
  Anche in questo caso, il Comandante sul posto conosce esattamente le attività, che sta facendo o che prevede di dover fare con il proprio personale. L'ufficio AMEL, a priori, non può conoscere le attività svolte, ma è il Comandante sul posto a conoscere esattamente le attività da fare.

  ROBERTO CAPELLI. Esiste un protocollo di AMEL da trasferire al Comandante?

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Sì. Si tratta di direttive di policy, che indicano come devono essere fatte le cose. L'indicazione, che le misure di tutela debbono essere contenute negli ordini di operazione, è peraltro sempre ricordata e caldeggiata dal mio Ufficio. Il fatto specifico dell'esposizione all'uranio impoverito, se non Pag. 22erro, risale a parecchi anni fa, quindi a ben prima che io prendessi il mio mandato. Penso che risalga agli anni Novanta, se non erro. Comunque, il fatto risale a diversi anni fa. Non ho memoria di pratiche recenti al riguardo e posso solo continuare a ribadire che la valutazione dei rischi e l'individuazione delle misure di tutela devono essere riportate negli ordini di operazioni, che contengono i dettagli delle attività, che il personale militare e civile impiegato in operazioni all'estero è previsto conduca.
  Le attività condotte, come il brillamento di munizionamento, la raccolta o il sequestro di materiale di munizionamento o le più varie, sono note al Comandante, anche perché fanno parte del proprio compito, quindi, sulla base di queste attività, il Comandante è la persona sicuramente più indicata per valutare i rischi, sulla base delle informazioni in suo possesso, e per individuare le misure di tutela da includere negli ordini di operazioni. Quelle misure di tutela diventano un ordine per il militare, al quale si deve attenere. Non so se ho spiegato qual è l'indicazione data dallo Stato Maggiore dell'Esercito.

  PRESIDENTE. Non ci sono altre domande. Colonnello, noi La ringraziamo e Le auguriamo buon lavoro.

  FRANCESCO NASCA, Responsabile dell'Ufficio Antinfortunistica e Medicina del Lavoro dello Stato Maggiore dell'Esercito. Grazie, anche a Voi. Complimenti per questa attività, che dà la possibilità alla Forza Armata di mostrare quello che fa e l'attenzione che mette nella tutela del personale.

  PRESIDENTE. Grazie. Questi conferimenti sono molto graditi. Ci piacerebbe che anche i Suoi colleghi la pensassero come Lei.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 10.