XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 38 di Mercoledì 14 dicembre 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 

Esame testimoniale del Ten. Col. Marcello Bianchi, UCoSeVa AM – Ufficio vigilanza tecnico-amministrativa:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 3 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 3 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Rizzo Gianluca (M5S)  ... 8 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Lacquaniti Luigi (PD)  ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Lacquaniti Luigi (PD)  ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Rizzo Gianluca (M5S)  ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Rizzo Gianluca (M5S)  ... 13 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 13 ,
Rizzo Gianluca (M5S)  ... 14 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 14 ,
Rizzo Gianluca (M5S)  ... 14 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 14 ,
Rizzo Gianluca (M5S)  ... 14 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 14 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 14 ,
Bianchi Marcello , Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA ... 14 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 14

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIAN PIERO SCANU

  La seduta comincia alle 15.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Esame testimoniale del Ten. Col. Marcello Bianchi, UCoSeVA AM – Ufficio vigilanza tecnico-amministrativa.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno prevede l'esame testimoniale del Tenente Colonnello Marcello Bianchi, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA, l'Ufficio di vigilanza tecnico-amministrativa. Il Tenente Colonnello Marcello Bianchi fa parte dell'architettura relativa alla vigilanza, di cui abbiamo avuto modo di occuparci in questi giorni e anche questa mattina con l'audizione del Colonnello Trivisonno, a cui era presente anche il Tenente Colonnello Odore.
  Le do il benvenuto a nome dell'intera Commissione e la ringrazio di essere presente, non c'è una folta rappresentanza perché la maggior parte dei colleghi oggi è impegnata in altri lavori urgenti di Commissione, tuttavia la presenza dei colleghi Lacquaniti e Rizzo per la qualità di sicuro livello lo renderà comunque un incontro interessante, utile e per noi decisamente importante.
  Preliminarmente ricordo che la Commissione, in adempimento dei propri compiti come fissati dall'articolo 1 della delibera della Camera dei Deputati istitutivo della Commissione del 30 giugno 2015, ha deliberato di procedere, ai sensi degli articoli 13, comma 1, e 15, commi 1 e 2 del proprio Regolamento interno, all'esame testimoniale del Tenente Colonnello Marcello Bianchi, appartenente all’ U.Co.SeVA dell'Aeronautica Militare, Ufficio vigilanza tecnico-amministrativa, in qualità di persona informata dei fatti, ai fini dello svolgimento dell'inchiesta nell'ambito degli approfondimenti che la Commissione sta svolgendo allo scopo di valutare l'esistenza di un rischio lavorativo per il personale civile e militare impiegato nei Poligoni militari.
  Al fine di consentire a questa Commissione di valutare l'applicabilità delle garanzie che per disposizioni regolamentari e per prassi costante vengono riconosciute ai soggetti indagati che compaiono in audizione, la prego, signor Tenente Colonnello, di voler cortesemente confermare alla Commissione che non le risulti di essere sottoposto ad indagini in procedimenti connessi all'oggetto dell'inchiesta parlamentare.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Lo confermo, signor presidente.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Le preannuncio quindi che per ragioni di economia della gestione dei lavori le rivolgerò diverse domande in una dinamica davvero interattiva, nel senso che sarà domanda e risposta, senza lunghi discorsi introduttivi, per cui, se lei è d'accordo, sarei pronto a procedere. Ci vuol dire per piacere qual è il suo ruolo all'interno dell'U.Co.SeVA?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Signor presidente, desidero Pag. 4 innanzitutto salutare tutti i presenti, sono il Tenente Colonnello Marcello Bianchi, sono ufficiale del Genio Aeronautico, sono un ingegnere, e reggo il II Ufficio vigilanza tecnico-amministrativa collocato nell'ambito dell'Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica (U.Co.SeVA.) di cui è responsabile il Colonnello Trivisonno, che è stato audito questa mattina.
  La mia articolazione riguarda principalmente gli aspetti tecnico-amministrativi che sono previsti dal decreto legislativo n. 81 del 2008, in particolare la registrazione delle notifiche sia dell'articolo 99, apertura nuovi cantieri, sia dell'articolo 250, Bonifica di cantieri amianto, la concessione delle varie deroghe previste dal decreto legislativo n. 81, la valutazione e approvazione dei piani di lavoro amianto.
  Da questa attività puramente amministrativa di tipo autorizzativo discende comunque l'aspetto ispettivo, che si concretizza in visite ispettive presso i cantieri edili e presso i cantieri di bonifica amianto. Oltre a questa attività, siccome nel mio ufficio (preciso che siamo in tre) abbiamo la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria, il capo ufficio generale di volta in volta, a seconda dei carichi di lavoro, ci assegna degli incarichi per trattare indagini relative a malattie professionali ed infortuni.

  PRESIDENTE. Il capo ufficio sarebbe il Colonnello Trivisonno. Su quale base le assegna non vi è dato di conoscerlo, cioè lei prende solamente atto oppure c'è un'interlocuzione?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, c'è una fase propositiva. Ci sono vari criteri, uno sicuramente è il carico di lavoro che deve essere equamente redistribuito nell'ambito di uffici, e poi ci sono le competenze professionali. Io ad esempio sono un ingegnere aeronautico, quindi, se ci sono degli infortuni che si svolgono nell'area sicurezza volo, nell'area della manutenzione, il colonnello è già più propenso ad assegnarli a me. È una questione puramente tecnica, di competenze tecniche.

  PRESIDENTE. Le risulta che vi siano stati casi di rivalsa dell'amministrazione della Difesa nei confronti dei contravventori destinatari delle norme di prevenzione per dolo o colpa grave?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, lei si riferisce all'applicazione della rivalsa Libro III del Codice dell'ordinamento militare. Ne ho sentito parlare, però come ufficio noi non interveniamo in questo procedimento, sono stato informato che ci sono stati dei procedimenti, tra l'altro non conosco nemmeno gli interessati, però noi non interveniamo nel procedimento, né mi risulta che siamo stati consultati.
  Tra l'altro vorrei precisare che io ricopro questo incarico dal 26 agosto 2015...

  PRESIDENTE. Quindi un anno.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, circa un anno.

  PRESIDENTE. Benché la cosa la riguardi relativamente proprio per ciò che ha appena detto, a suo giudizio, visto che non è facile individuare con puntualità i livelli di responsabilità, a chi ritiene che la Commissione possa rivolgersi per avere notizie riguardo a ciò che le ho appena chiesto, cioè se vi siano stati casi di rivalsa dell'amministrazione della Difesa?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Questa è un'inchiesta di tipo amministrativo, ci sono degli enti amministrativi della Forza armata che hanno la responsabilità di condurre questi procedimenti. Da quello che so io, sono gli alti comandi, presso i quali è stata...

  PRESIDENTE. Quindi, lo Stato Maggiore...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, penso che una richiesta di questo genere debba essere rivolta allo Stato Maggiore, credo all'Ufficio Consulenza e Affari Giuridici.

Pag. 5

  PRESIDENTE. Lei lo ha appena accennato, quindi la domanda andrebbe modulata quasi in maniera retorica, però cercherò di spiegarmi meglio. In ordine ai problemi relativi all'esposizione ad amianto e alle altre attività di bonifica connesse a questo, cosa ci può dire riguardo alla situazione attuale?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, la problematica dell'amianto è piuttosto ampia ed è molto sentita in Forza Armata. Questo lo posso affermare perché nell'ambito dello Stato Maggiore è stato costituito un apposito gruppo di lavoro, denominato Comitato Amianto, che ha avuto il compito di monitorare tutte le attività relative alla bonifica perché – vorrei precisare – l'Aeronautica militare ha scelto per politica di bonificare procedendo alla rimozione.
  Il Comitato amianto, che è retto da un generale di brigata, ha ottenuto una mappatura dell'amianto nei vari siti dell'Aeronautica e nei mezzi. Noi interveniamo nelle attività di bonifica principalmente nella valutazione e nell'approvazione dei piani di lavoro amianto e nel controllo delle attività di bonifica.

  PRESIDENTE. Sì, evidentemente non mi sono spiegato adeguatamente: ad esempio, quali sono le attività di vigilanza che vengono espletate relativamente alla possibile esposizione all'amianto, quali sono le procedure che vengono seguite nella bonifica, a che punto è la bonifica dei siti e delle attrezzature, ad esempio elicotteri contaminati dall'amianto? Le domande fondamentalmente sono tre: quali sono le attività di vigilanza...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Ripeto: le attività di vigilanza che noi espletiamo si svolgono puntualmente in occasione dell'attuazione dei piani di bonifica sui siti e sui mezzi dell'Aeronautica. Esistono infatti dei piani di lavoro che riguardano gli elicotteri e altri mezzi aerei...

  PRESIDENTE. Chi li dispone?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. I piani di lavoro sono finanziati dall'Aeronautica, dai vari committenti a seconda dell'ente di dipendenza, e vengono posti all'approvazione del nostro ufficio direttamente dalla ditta.

  PRESIDENTE. Scusi, ma per mia colpa non riesco a seguirla. Immagino una dinamica di questo tipo: è purtroppo tristemente noto che vi sia il problema amianto, risulta anche a me che l'Amministrazione della Difesa, segnatamente quella dell'Aeronautica, abbia manifestato grande sensibilità in ordine all'argomento (questo non è in discussione), però a noi come Commissione spetta il compito di cercare di capirne di più, quindi di fronte alla presenza di questo problema come si svolge l'avvio, l’incipit rispetto al contrasto di questo problema? È il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica che decide se e quanto spendere? Quando lei parla di ditte, intende le ditte che dovrebbero effettuare i lavori?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Certo, le ditte di bonifica.

  PRESIDENTE. Però gentilmente ci faccia capire cosa muove, cosa origina l'attività di individuazione delle sorgenti di amianto, il contrasto, questa individuazione, l'esecuzione delle attività di bonifica, le modalità di smaltimento. Per noi è fondamentale poterlo sapere, sempre che sia di sua competenza.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Il Comitato amianto è un gruppo di lavoro alle dipendenze dirette del Capo di Stato Maggiore, che si occupa del coordinamento generale dell'attività di mappatura e di programmazione degli interventi.

  PRESIDENTE. Scusi se la interrompo ancora, però lei sa tenere il punto, perché è ingegnere. Da chi è composto questo Comitato?

Pag. 6

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Da vari tecnici...

  PRESIDENTE. Sempre nominati dall'amministrazione ovviamente. Sono militari?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, tutti militari.

  PRESIDENTE. Quindi c'è questo Comitato composto da esperti militari...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Esperti di cui però noi non facciamo parte.

  PRESIDENTE. Diciamo che il corpo ispettivo (definiamolo così) non ne fa parte. La funzione di questo Comitato esattamente qual è?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. È quella di coordinare l'attività di bonifica in tutta l'Aeronautica e di eseguire una mappatura dei siti e dei mezzi ove è presente l'amianto. La mappatura si fa attraverso un'indagine a tappeto, che è già stata effettuata e di cui i risultati sono già noti, non a noi però.

  PRESIDENTE. Chi svolge l'indagine a tappeto?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. L'indagine a tappeto viene svolta dai nostri laboratori.

  PRESIDENTE. Quindi dalla vigilanza...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, i laboratori non dipendono dalla vigilanza.

  PRESIDENTE. Quindi questo comitato decide o meglio propone (perché, se è alle dipendenze, credo che alla fine l'ultima parola spetti al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica) di andare in determinati siti per vedere se sussista o meno il problema amianto. Oltre questo il comitato propone al Capo di Stato Maggiore l'entità dei possibili interventi di bonifica da svolgere in alcuni settori piuttosto che in altri, giusto?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Beh, questo aspetto non lo conosco, non so come vengono gestite le priorità, so che esiste questo programma che viene attuato dagli enti amministrativi dei vari Alti Comandi, ma non conosco le priorità.

  PRESIDENTE. Continuiamo su questo crinale.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Una volta individuata la programmazione degli interventi anno per anno, i vari Alti Comandi attraverso i loro organismi amministrativi appaltano i lavori di bonifica alle ditte.
  Le ditte, in accordo alle norme vigenti in materia di antinfortunistica (il decreto n. 81 del 2008 per quanto riguarda le attività di bonifica e il decreto ministeriale n. 69 del 1994), attuano le bonifiche. Prima di attuare la bonifica inviano il piano di lavoro amianto all'organo di vigilanza, che lo valuta puntualmente nel dettaglio e ne rilascia il nulla osta, previa integrazione o formulazione di idonee prescrizioni operative relative proprio al dettaglio delle attività.
  A quel punto noi possiamo riservarci di effettuare delle ispezioni alle operazioni di bonifica, quindi noi interveniamo puntualmente sulla singola bonifica, non entriamo – ripeto, per chiarezza di tutti – nelle attività di programmazione, sia nell'individuazione dei siti contaminati da amianto sia nella programmazione finanziaria.

  PRESIDENTE. Sì, però, se il mio non è un esercizio logico troppo azzardato, se la materia complessiva viene definita dal comitato e voi agite sulla base di ciò che il comitato ha proposto al Capo di Stato Maggiore, va da sé che quello che non dovesse essere stato individuato, valutato ed esaminato dal comitato rimane in qualche modo estraneo all'azione ispettiva. Pag. 7
  Mi spiego meglio: fatto 100, se il lavoro svolto dal comitato copre 50, l'altro 50 rimane scoperto. Non le pare che un organo di vigilanza dovrebbe agire a prescindere dalle indicazioni del comitato? Altrimenti si saprebbe a priori che l'attività di vigilanza viene svolta esclusivamente nel perimetro indicato dal comitato e non già in tutti gli ambiti, in tutti i luoghi di lavoro che sono sotto la giurisdizione dell'Aeronautica militare. Non so se sono riuscito a spiegarmi ..., lei mi conferma questa lettura?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Io posso confermare che l'attività dell'ufficio si attua in aderenza al disposto del decreto n. 81 del 2008. Per quanto concerne invece la valutazione dei rischi per ogni singolo ente e quindi anche del singolo rischio amianto che può essere elevato ove viene rilevata la presenza dell'amianto, questa è a carico dei vari datori di lavoro, per cui sinceramente non aggiungo altro.

  PRESIDENTE. Io le chiedo scusa e spero che questo tono, che è favorito anche dalla mia raucedine, le sembri sufficientemente suadente, quindi non c'è alcuna volontà inquisitoria, però in questo momento la Commissione agisce con i poteri della magistratura e lei è conseguentemente responsabile per le risposte che dà, per cui vorrei pregarla di aiutarmi se non mi esprimo adeguatamente nella formulazione delle domande.
  La domanda che le ho posto e che sta a cuore alla Commissione esattamente è da intendere in questi termini: l'ufficio U.Co.SeVA. che lei in questa sede rappresenta e per il quale in quanto persona informata dei fatti è stato invitato a svolgere questa attività testimoniale, esercita la propria competenza esclusivamente nell'ambito trattato dal Comitato per l'amianto, che è presieduto e gerarchicamente guidato dal Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, punto e basta. Ho capito bene?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, questo è vero, però io ho precisato anche che, siccome l'amianto costituisce un rischio che viene valutato dai singoli datori di lavoro, ci potrebbe essere il caso che un datore di lavoro rilevi dell'amianto...

  PRESIDENTE. Scusi, per essere didatticamente più adeguati, quando parla di datori di lavoro intende i comandanti dei Poligoni?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, anche i comandanti di distaccamento...

  PRESIDENTE. Ecco, però questo vuol dire che, se i datori di lavoro tacciono, l'autorità ispettiva non viene svolta. L'opinione che noi abbiamo come Commissione di attività ispettiva è che esista una giurisdizione in cui non ci sono ambiti sottratti a questo tipo di controllo.
  Tra l'altro, ancorché beneficiari di un trattamento in nome della specificità, che è la legge n. 81 con un comma a parte, l'articolo 13, quindi ancorché in una dimensione domestica, non fa eccezioni, non dice che il Capo di Stato Maggiore definisce quali ambiti lavorativi debbano essere sottoposti a vigilanza, dice tutti i luoghi di lavoro, però mi pare di capire che di fatto l'attività di vigilanza venga svolta ordinariamente laddove il comitato lo indica o laddove i comandanti ne richiedano l'intervento.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Esattamente.

  PRESIDENTE. Però allora, tornando al 100 di prima, se il comitato chiede di intervenire su 50 e i comandanti su 20, rimarrebbe un 30 scoperto.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Teoricamente è possibile.

  PRESIDENTE. Teoricamente è possibile, la ringrazio molto, continuiamo allora. Nello specifico ci può dire (se lo ricorda, altrimenti ci farà la cortesia di Pag. 8farci pervenire del materiale) a che punto è la bonifica dei siti e delle attrezzature, ad esempio per quanto riguarda gli elicotteri?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. È una situazione di cui al momento non posso dare notizia certa, non ho questi dati, però posso farli avere.

  PRESIDENTE. Chi ha le notizie? Scusi, non le sembri che io voglia mettere in mora lei, ma noi stiamo cercando di capire il meccanismo, quindi non c'è un accanimento, c'è il più totale e assoluto rispetto e, siccome lei è un lavoratore, anche a sua tutela.
  È probabile che il legislatore non abbia fatto le leggi in maniera adeguata, quindi potrebbe essere nostro compito come Commissione di inchiesta dire al legislatore che probabilmente si rende necessario integrare la legge o farla meglio, perché non deve succedere che il Tenente Colonnello Bianchi debba pagare per colpe che non ha commesso. La prego quindi di credere che questo è ciò che ci muove.
  Chi ci può dare questa risposta se non il suo ufficio? Se il suo ufficio ha questa responsabilità per sua doverosa, esplicita ammissione, cioè quella sul controllo delle attività di bonifica per l'amianto (lei stesso ha colto il riferimento esplicito agli elicotteri contaminati da amianto), lo stato delle bonifiche nei siti, nei Poligoni, chi ci può dare questa risposta?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Noi possiamo fornirla.

  PRESIDENTE. Allora le chiedo di poter acquisire gentilmente entro la prossima settimana tutto il materiale relativo a quanto le ho detto, che vorrei esplicitare meglio. Vorremo sapere a che punto sia la bonifica dei siti, delle attrezzature e quindi anche dei mezzi, avere una mappa dettagliata e analitica di tutti gli interventi che sono stati disposti.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Certamente.

  PRESIDENTE. Grazie. Per non andare avanti tipo monologo chiedo intanto ai colleghi se volessero intercalare con delle domande. Lascio la parola al collega Rizzo e poi al collega Lacquaniti.

  GIANLUCA RIZZO. Grazie, presidente, ringrazio il tenente colonnello per le risposte che ha dato e per lo spunto inerente all'esistenza del Comitato amianto. A questo punto si potrebbe suggerire alla Commissione un'audizione del Comitato, proprio per approfondire il ruolo che svolge.
  In realtà, molte domande che volevo fare sono state anticipate dal presidente, che ringrazio, quindi le faccio una domanda molto breve. Se voi agite in funzione di un evento che è già accaduto, mi chiedo quale sia e come si sviluppi invece l'opera di prevenzione.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Con «prevenzione» lei si riferisce alla valutazione del rischio amianto. Per quanto riguarda le attività di prevenzione, quindi tutta la parte che può riguardare previsioni normative e direttive...

  PRESIDENTE. Scusi, non voglio fare l'esegeta del collega perché non ne ha bisogno, ma immagino che il collega intendesse dire che ci sono realtà già acclarate, però non è detto che sia stato evidenziato tutto, quindi definendola in maniera generica «prevenzione» intendeva dire quali attività svolgete per andare a verificare se non vi siano anche altri luoghi contaminati dalla presenza dell'amianto.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, come Ufficio di Vigilanza non svolgiamo questa attività.

  PRESIDENTE. Quindi, scusi, colonnello, vorrei puntualizzare questo aspetto: voi praticamente non siete incaricati, quindi, anche se questa non è la sede e soprattutto io non sono titolato a farlo, non mi pare che stiamo parlando di vostra responsabilità, quindi voi non siete incaricati di andare a cercare l'eventuale ...

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  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Esattamente.

  PRESIDENTE. Quindi non siete incaricati di andare a cercare l'eventuale presenza di amianto o comunque di siti che necessitino di essere bonificati.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Certamente.

  PRESIDENTE. Grazie. Prego, collega Lacquaniti.

  LUIGI LACQUANITI. Grazie, presidente, anch'io una domanda telegrafica. Lei prima ha parlato di appalto a ditte che devono svolgere la bonifica. Come vengono selezionate queste ditte, si fa un avviso pubblico o si tratta di ditte registrate presso il Ministero della difesa? Se quindi ho capito bene, queste ditte sono gli unici soggetti esterni indipendenti dal Ministero della difesa che intervengono nello step fra la comunicazione della presenza di amianto e l'avvenuta bonifica, giusto?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Esattamente. Sono dei normali appalti pubblici selezionati su base concorsuale. Noi non interveniamo nel procedimento di selezione, come ha detto lei la ditta interviene per la bonifica ed è soggetta al nostro controllo attraverso la valutazione del piano e l'eventuale ispezione.

  LUIGI LACQUANITI. Si tratta quindi di qualsiasi ditta che svolge questo tipo di attività, oppure sono ditte specifiche che lavorano con il Ministero della difesa?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, assolutamente no: non ci sono ditte che lavorano solo con il Ministero.

  PRESIDENTE. Non c'è un Albo dedicato?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, c'è solamente l'Albo dei gestori ambientali, l'unico requisito richiesto è l'iscrizione all'Albo nella categoria richiesta per l'effettuazione del tipo di bonifica, a seconda del materiale di amianto.

  PRESIDENTE. Continuiamo allora. Quando vengono effettuati i lavori di bonifica dei siti e delle attrezzature contaminati da amianto, viene sempre redatto il piano di lavoro e il DUVRI, viene aggiornato il DVR?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, per quanto riguarda l'attività che abbiamo svolto direi proprio di sì.

  PRESIDENTE. Quindi, lei sta dicendo che viene sempre redatto il piano di lavoro e il DUVRI e anche l'aggiornamento del DVR.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, esattamente. Terrei anche a precisare che quando le bonifiche avvengono nell'ambito di un cantiere edile, quindi Titolo IV del decreto n. 81 del 2008, non viene redatto il DUVRI, ma viene redatto il PSC e il POS corrispondente integrato dal piano di lavoro amianto. È un'altra procedura che si attua nel caso in cui la bonifica si svolga nell'ambito di un cantiere.

  PRESIDENTE. Forse su questo torneremo dopo. Le risulta che il vostro ufficio abbia effettuato verifiche sistematiche sull'osservanza del fondamentale obbligo di valutare i rischi e di redigere il relativo documento?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, nell'ambito delle ispezioni effettuate sì.

  PRESIDENTE. Quali sono gli esiti, avete sempre trovato tutto a posto?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Nell'attività che ho svolto ho rilevato una volta una inosservanza e ho impartito due prescrizioni proprio per un piano di lavoro. Questo nel periodo in cui Pag. 10ci sono stato, in precedenza ci sono stati altri casi, però non ho il dato certo.

  PRESIDENTE. Qualcuno poi si occupa di verificare se le prescrizioni siano state rispettate?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Certamente, c'è la verifica dell'adempimento.

  PRESIDENTE. Le risulta quindi che questa verifica sia stata effettuata...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Assolutamente sì.

  PRESIDENTE. Con riguardo alle missioni all'estero le risulta che venga valutato l'obbligo per il datore di lavoro di tenere in considerazione tutti i rischi, compresi quelli legati alle caratteristiche del Paese in cui la prestazione lavorativa deve essere svolta e soprattutto alle condizioni sanitarie del contesto geografico di riferimento, come indicato (la nostra non è una domanda originale) nell'interpello n. 11/2016 della Commissione interpelli, ex articolo 12 del decreto legislativo n. 81 del 2008?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Mi risulta che ci sia questo obbligo, non l'ho verificato perché non abbiamo mai svolto attività ispettiva all'estero.

  PRESIDENTE. Quindi non è mai stata svolta un'attività ispettiva all'estero...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Da quando io sono in questo ufficio no, ma mi risulta che anche in precedenza non sia mai stata svolta un'attività ispettiva all'estero.

  PRESIDENTE. Le risulta, colonnello, che il suo ufficio abbia svolto accertamenti sistematici sulle attività effettuate all'interno dei Poligoni dagli esercitati?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, non sono stati svolti.

  PRESIDENTE. Adesso parliamo dei rischi interferenziali. Come è garantita la sicurezza riguardo ai rischi interferenziali, le risulta che venga elaborato il DUVRI?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, il DUVRI viene sempre elaborato quando c'è un appalto che non si svolga nel contesto di un cantiere di lavoro.
  Voglio precisare che il decreto n. 81/2008 all'articolo 26 stabilisce le modalità e gli obblighi per la elaborazione del DUVRI, questo quando vi è un committente e un appaltato. Quando però il lavoro di bonifica si svolge all'interno di un cantiere di lavoro, quindi si va nel Titolo IV del decreto n. 81/2008 il committente elabora un piano di sicurezza e coordinamento che fa parte della procedura d'appalto, all'interno del quale vengono riportati i rischi interferenziali sulla base del PSC consegnato anche alle ditte esecutrici. Faccio un esempio: si deve rimuovere una tettoia in matrice di amianto con sostituzione, ci sono due operazioni, il lavoro di bonifica e rimozione e il lavoro di ricostruzione, per cui sono due ditte all'interno di un unico appalto (Titolo IV). Viene quindi elaborato a cura del responsabile dei lavori un piano di sicurezza e coordinamento contenente anche la valutazione dei rischi interferenziali, viene consegnato alle ditte esecutrici che a loro volta elaborano un piano operativo di sicurezza, che tiene conto delle indicazioni e quindi dei rischi interferenziali valutati nel piano di sicurezza e coordinamento, e questo a sua volta viene aggiornato con le peculiarità fornite dai piani operativi di sicurezza elaborati dai datori di lavoro delle singole ditte esecutrici.

  PRESIDENTE. Sì, però adesso, prendendo a riferimento l'articolo 26, a noi interessa sapere se per quanto di sua conoscenza si faccia tutto secondo la prescrizione in esso contenuta.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Ove ricorrano le condizioni dell'articolo 26 il DUVRI viene sempre elaborato, però nel campo delle Pag. 11bonifiche amianto si potrebbe verificare che non si trovi il DUVRI perché la lavorazione viene attuata nell'ambito del Titolo IV e quindi c'è un piano di sicurezza. Questa era una precisazione, perché potrei essere smentito nei fatti qualora si vada a controllare...

  PRESIDENTE. Lei sta dicendo che il vostro ufficio valuta come non assimilabile all'articolo 26 quella fattispecie?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Certamente.

  PRESIDENTE. È un'affermazione netta, chiara. Andiamo avanti. Quando si effettuano interventi ispettivi, colonnello, occorre avvertire preventivamente il superiore gerarchico?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sì, perché come capo ufficio non ho l'autorità per autorizzare il viaggio, per cui faccio una proposta di ispezione, il capo ufficio valuta la priorità...

  PRESIDENTE. Il capo ufficio, quindi...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Il Colonnello Trivisonno valuta la priorità e mi autorizza oppure mi dice di fare prima altro, quindi interviene solo sulla priorità.

  PRESIDENTE. Quindi lo scopo è questo, abbiamo detto che il superiore gerarchico è il Colonnello Trivisonno, ma a sua volta il Colonnello Trivisonno deve fare la stessa richiesta al Capo di Stato Maggiore...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, assolutamente no, perché il Colonnello Trivisonno lo informa sommariamente dell'attività che viene svolta...

  PRESIDENTE. Le pongo questa domanda perché questa mattina il Colonnello Trivisonno ha detto il contrario, cioè che tutte le volte che deve disporre un'ispezione è tenuto ad ottenere l'autorizzazione del Capo di Stato Maggiore.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Credo che lui si riferisse a quelle che chiamiamo ispezioni programmate, alla programmazione delle ispezioni. Adesso non so in che termini ha risposto, però...

  PRESIDENTE. Sì, però mi pare di capire che voi le facciate tutte programmate le ispezioni...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, assolutamente no.

  PRESIDENTE. Quindi ci sono le ispezioni programmate e quelle non programmate, le ispezioni programmate sono quelle che si definiscono sulla base del consuntivo dell'anno precedente, come questa mattina è emerso.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Queste sono quelle che chiamiamo le ispezioni programmate, per cui stiliamo una lista di enti che dovremo andare a controllare e la sottoponiamo all'attenzione del Capo di Stato Maggiore. Per verificare il piano di lavoro amianto all'attenzione per determinati motivi o per l'ispezione per un infortunio non si ricorre all'autorità di vertice. Il capo ufficio generale può disporre il viaggio.

  PRESIDENTE. Però mi pare di capire che si verifichi che il Capo di Stato Maggiore autorizzi interventi fuori da quelli programmati sulla base di necessità per infortuni e malattie professionali che dovessero palesarsi...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Non mi risulta che intervenga in questi ..., adesso non so come il Colonnello Trivisonno tratti nei dettagli le comunicazioni con il Capo di Stato Maggiore, però ogni intervento ha una sua importanza, so che lui relaziona quando vi sono casi particolari, però non credo che si arrivi a questo...

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  PRESIDENTE. In questa sorta di paradigma che stiamo definendo abbiamo già individuato un aspetto che costituirà per noi elemento di grande riflessione: fatto 100, 50 del Comitato, 30 per le esigenze che si manifestano, rimane magari un 20 teorico...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. È teorico.

  PRESIDENTE. Potrebbe essere anche 90.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Non credo.

  PRESIDENTE. Sul «potrebbe» abbiamo le stesse cartucce!

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. D'accordo.

  PRESIDENTE. Il riferimento però è questo: se non abbiamo capito male nell'ora scarsa che abbiamo avuto il piacere di trascorrere con lei, di fatto l'attività ispettiva si svolge soltanto o a valle di un programma che nasce sulla base del consuntivo dell'anno precedente oppure sulla base di emergenze che si dovessero rilevare.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Direi non solo emergenze.

  PRESIDENTE. Emergenze intese come esigenze particolari che emergono perché i datori di lavoro segnalano.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Ad esempio per l'attività di bonifica, quando riceviamo il piano di lavoro, se è richiesta una nostra attività di verifica della restituibilità oppure del collaudo dei confinamenti, noi andiamo. Sono esigenze connesse all'attività dell'ufficio, non le chiamerei emergenze.

  PRESIDENTE. Le faccio una domanda difficilissima: nello svolgimento della sua attività di vigilanza ha operato in piena autonomia?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sicuramente sì, assolutamente sì.

  PRESIDENTE. Ricevete indicazioni o direttive da UCoCeV?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Ultimamente direi che non è intervenuto molto, ho partecipato recentemente a numerose riunioni presso il Segretariato generale UCoCeV per la predisposizione della nuova direttiva sulla vigilanza, che praticamente consiste in una serie di integrazioni a quella già esistente, e in quella sede è stato esaminato anche qualche aspetto che riguarda la vigilanza, però direi che non c'è stata una grande leadership.

  PRESIDENTE. Non c'è stata una grande leadership, affermazione interessante. Lei oggi sta dando un grosso contributo al nostro Paese, colonnello.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. La ringrazio.

  PRESIDENTE. Un'altra domanda è questa: lei sa se il suo ufficio svolge un'attività di ricerca attiva riguardo alle malattie professionali?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Io sono un tecnico, quindi quando lei mi parla di «ricerca attiva» dovrebbe cortesemente spiegarmi cosa significa...

  PRESIDENTE. Tutto ciò che può condurre ad un'eventuale individuazione di tipo eziologico.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Se c'è un sito che ha particolari fattori di rischio, indirizzo lì le mie indagini per verificare se possano svilupparsi delle malattie professionali. In questo senso?

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  PRESIDENTE. Anche, diciamo che per come dovremmo intendere la vigilanza dovremmo anche poterci affidare ad una sensibilità che conduca a un'iniziativa, non solo a una pedissequa presa d'atto delle cose che la realtà sbatte in faccia. Quando si parla di malattie professionali non ho bisogno che le spieghi il concetto ...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Se la ricerca attiva è quello che ho capito, non credo che questa attività si faccia.

  PRESIDENTE. Ho capito. Chiedete oppure ricevete senza doverlo chiedere al ReNaM i casi di mesotelioma del personale dell'Aeronautica?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No, non l'abbiamo richiesto.

  PRESIDENTE. Come mai?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Non ne sono a conoscenza, perché il mio ufficio non tratta le malattie professionali, il I ufficio si occupa di attività ispettive, infortuni e malattie professionali, magari lo fanno, ma io...

  PRESIDENTE. Quante sono le ispezioni che il suo ufficio svolge durante l'anno?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Quest'anno personalmente (posso dare il dato certo) ho svolto 12 ispezioni, gli altri miei colleghi ne hanno svolte 5 o 6 a testa, per cui circa 20.

  PRESIDENTE. E dove si sono svolte queste 20 ispezioni, nei Poligoni?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Nei Poligoni siamo andati due volte quest'anno, le altre hanno coperto tutta l'Italia senza esclusioni.

  PRESIDENTE. Immagino abbiate rappresentato secondo le modalità canoniche la necessità di una implementazione del vostro ufficio, perché tre persone con questo tipo di responsabilità obiettivamente possono arrivare a 20 ispezioni, che però sono poca cosa rispetto alla vastità, all'enormità, alla delicatezza, all'importanza della materia. Il suo parere è importante, perché lei è un ufficiale, un ingegnere, un servitore dello Stato, quindi ci interessa davvero conoscerlo...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. La situazione organica del nostro ufficio attuale vede un'unità in meno, che ci farebbe comodo. Diciamo che per l'attività tecnico-amministrativa, quindi valutazione di piani, elaborazione delle notifiche, delle attività procedurali con uno in più sarebbe meglio.
  Quando però recepiamo le indagini dall'altro ufficio su incarico del capo ufficio generale è chiaro che siamo alle strette, quindi ci potrebbe essere una limitazione nella capacità di intervento, però tutto quello che ci è stato affidato lo portiamo a termine.

  PRESIDENTE. Non era questa la domanda, comunque capisco le risposte. Prego, collega Rizzo.

  GIANLUCA RIZZO. Sì, grazie, presidente, torno un po’ indietro. Assodato l'ambito dell'amianto per i Poligoni e quindi per l'ambito nazionale, lei ha detto che non avete fatto ispezioni all'estero, quindi nei teatri...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. No.

  GIANLUCA RIZZO. Quindi tornando in Italia, Poligoni e amianto, vorrei sapere cosa si fa per i mezzi che arrivano dall'estero, post esposizione all'uranio. Anche qui c'è il DUVRI?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Non ne sono a conoscenza, è una problematica che non abbiamo trattato.

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  GIANLUCA RIZZO. Ok, torno indietro a quel gap, a quella percentuale per la quale c'è una possibile mancanza di vigilanza: come fate a sapere se siano stati fatti e aggiornati PSC e POS, il piano di sicurezza e coordinamento e il piano operativo sicurezza?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Lo verifichiamo sul cantiere, quando effettuiamo l'ispezione.

  GIANLUCA RIZZO. Sì, però puntualizzo che può esistere quella percentuale per la quale non esiste una vigilanza, non c'è una totalità...

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Chiedo scusa, non riesco a inquadrare la questione del POS e del PSC con la mancanza di vigilanza. Se cortesemente può chiarirmi meglio la sua domanda, perché sono due aspetti diversi. Il PSC e il POS è una questione di organizzazione dei lavori, mentre quello che ipotizzava l'onorevole presidente è un intervento che noi facciamo su ciò che ci viene riportato, ma non sappiamo cosa rimane. Non vedo il nesso tra questi due aspetti...

  GIANLUCA RIZZO. Più che altro mi incuriosiva questa parte dove manca la vigilanza, perché voi lavorate su segnalazioni, tutto il resto come viene gestito?

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Non viene gestito.

  PRESIDENTE. È stato un piacere averla avuta non come ospite perché questo è il Parlamento e quindi è casa sua, il suo contributo è stato molto utile, la ringraziamo e ci riserviamo, qualora la Commissione dovesse ritenerlo necessario, di invitarla ancora per poter approfondire determinati aspetti che dovessero richiederlo.

  MARCELLO BIANCHI, Capo del II ufficio dell'U.Co.SeVA. Sono a disposizione.

  PRESIDENTE. Ringrazio lei e i colleghi, le auguro buon lavoro e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.05.

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