XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 24 di Mercoledì 13 luglio 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Amoddio Sofia , Presidente ... 3 

Audizione di un militare in servizio nella caserma «Gamerra» di Pisa, all'epoca di Emanuele Scieri:
Amoddio Sofia , Presidente ... 3 
Caramello Fabio  ... 3 
Amoddio Sofia , Presidente ... 3 
Caramello Fabio  ... 3 
Amoddio Sofia , Presidente ... 3 
Caramello Fabio  ... 3 
Amoddio Sofia , Presidente ... 3 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 4 
Caramello Fabio  ... 4 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Amoddio Sofia , Presidente ... 5 
Caramello Fabio  ... 5 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 5 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 6 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 6 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Amoddio Sofia , Presidente ... 7 
Caramello Fabio  ... 7 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 8 
Caramello Fabio  ... 8 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 9 
Caramello Fabio  ... 9 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 10 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 10 
Caramello Fabio  ... 11 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 11 
Caramello Fabio  ... 11 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 11 
Caramello Fabio  ... 11 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 11 
Caramello Fabio  ... 11 
Zappulla Giuseppe (PD)  ... 11 
Caramello Fabio  ... 11 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 11 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 12 
Caramello Fabio  ... 12 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Prestigiacomo Stefania (FI-PdL)  ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Amoddio Sofia , Presidente ... 13 
Caramello Fabio  ... 13 
Amoddio Sofia , Presidente ... 13 
Caramello Fabio  ... 14 
Amoddio Sofia , Presidente ... 14 
Caramello Fabio  ... 14 
Amoddio Sofia , Presidente ... 14 
Caramello Fabio  ... 14 
Amoddio Sofia , Presidente ... 14 
Caramello Fabio  ... 14 
Amoddio Sofia , Presidente ... 14 
Caramello Fabio  ... 14 
Amoddio Sofia , Presidente ... 14  ... 14 

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
SOFIA AMODDIO

  La seduta comincia alle 19.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE . Se non vi sono obiezioni, i processi verbali delle sedute precedenti si intendono approvati.
  Apprezzate le circostanze, propongo di procedere all'audizione odierna in seduta segreta.

  (La Commissione delibera all'unanimità di procedere in seduta segreta).

Audizione di un militare in servizio nella caserma «Gamerra» di Pisa, all'epoca di Emanuele Scieri.

  PRESIDENTE . L'ordine del giorno reca l'audizione di un ex militare commilitone di Emanuele Scieri. Diamo atto della presenza della guardia di finanza. Do quindi la parola al signor Fabio Caramello che ringrazio per aver accettato il nostro invito. Signor Caramello, la Commissione sta indagando sulla morte del militare Emanuele Scieri. Noi sappiamo che lei ha svolto il servizio militare all'interno della caserma Gamerra, che ha effettuato anche servizi di ronda. Le pongo alcune domande e poi gliene porranno altre i commissari per approfondire. Quando è arrivato nella caserma Gamerra? Che scaglione era? Ha effettuato servizi di guardia in quel periodo o in altri che ci voglia dire? Ci racconti ogni dettaglio che ricorda.

  FABIO CARAMELLO . Come dicevo, non ricordo più molto perché a distanza di diciassette anni molti dettagli non li ricordo più. Comunque, sono arrivato alla caserma Gamerra, ero secondo scaglione ’99, ed ero proprio di guardia in quei giorni. Mi pare che proprio la mattina dopo fummo informati del ritrovamento del corpo. Quella notte avrò fatto una o due ronde.

  PRESIDENTE . Quale notte?

  FABIO CARAMELLO . Quella notte lì, al mattino ci hanno informato che era successo qualcosa, ci hanno fermati, mi pare che quella sera nel cinema ci avessero già interrogati tutti però le date non le ricordo precisamente. Essendo di guardia ho fatto una o due ronde, adesso non mi ricordo più. Facevamo il giro sul perimetro esterno della caserma. Internamente ma lungo il perimetro del muretto di cinta.

  PRESIDENTE . E questo muro di cinta era vicino alla torretta di asciugatura dei paracadute.

  FABIO CARAMELLO . Non mi pare che fosse proprio vicino. C'era il muro e poi non ricordo bene se ci fosse un passaggio tipo la stradina, la torretta non so a che distanza fosse dal muro, anche perché non era un posto dove andassi. Riguardo agli orari in cui ho montato di ronda, come vi dicevo, purtroppo, non mi ricordo più. Agli interrogatori di allora lo avrò detto perché erano cose fresche però adesso non mi ricordo proprio più. Ci ho pensato anche in questi giorni ma...

  PRESIDENTE . Allora, a questo proposito io le ricordo che lei, il 26 agosto ’99, alle 11.45 davanti ai carabinieri di Pisa ha detto: «la guardia trifestiva è un supporto alla guardia settimanale, in tutto eravamo Pag. 4 undici militari». Cioè il venerdì, sabato e domenica ci risulta che il servizio guardia veniva rafforzato. Ce lo conferma?

  FABIO CARAMELLO . Se l'ho detto allora, sarà vero.

  PRESIDENTE . «Il capo posto era il caporale Marroccoli». Si ricorda questo?

  FABIO CARAMELLO . Quel nome lì me lo ricordo.

  PRESIDENTE . Poi lei dice: «durante la guardia sono montato alla porta principale dalle 19 alle 21 del venerdì 13 agosto ’99; ho fatto, altresì, la ronda a partire dall'una e trenta del sabato 14 agosto» – quindi la notte tra il 13 e il 14 – «ho presente solo quei turni perché in questi giorni in caserma ce li hanno chiesti molte volte. Sono sicuro di non aver fatto altre ronde». Quindi l'ha fatto il 13 e il 14.

  FABIO CARAMELLO . Ronda una sola quindi.

  PRESIDENTE . «Durante la ronda insieme al soldato Gulì, con il quale ho fatto tutti i turni, abbiamo fatto il giro partendo dall'infermeria, abbiamo costeggiato il muro di cinta lato sud percorrendo il viale dove c'è la torre di prosciugamento.» – quindi siete passati da questa torre di prosciugamento – «era circa l'una e quaranta quando siamo passati vicino al luogo dove so essere stato trovato il cadavere del soldato morto che io non conoscevo. Non abbiamo sentito o visto nulla. Non abbiamo ispezionato il piazzale antistante il magazzino delle lenzuola». Quindi, lei mi conferma che questa torretta sotto cui è stato trovato morto Emanuele Scieri era di fronte al piazzale del magazzino lenzuola?

  FABIO CARAMELLO . Magazzino lenzuola..?

  PRESIDENTE . Lei lo ha dichiarato.

  FABIO CARAMELLO . Quello non me lo ricordo neanche più. So che la torretta ad un certo punto della stradina che costeggiava il muro era lì ma non so più la distanza, se fosse attaccata alla stradina o spostata più laterale.

  PRESIDENTE . E c'era mai stato lei sotto questa torretta?

  FABIO CARAMELLO . Io no perché non ho superato il corso palestra e non ho mai messo il paracadute. Sono rimasto lì come un soldato semplice non brevettato.

  PRESIDENTE . Perché non ha superato il corso?

  FABIO CARAMELLO . Al primo test, la corsa, non ce l'ho fatta e sono rimasto lì in un ufficio logistico, compagnia comando e servizi, e non ho più fatto il corso palestra, né altro.

  PRESIDENTE . Senta, dato che non ha fatto il corso palestra però lo ha frequentato, nella palestra c'erano delle scale, delle pertiche per arrampicarsi?

  FABIO CARAMELLO . Ma, come le dicevo, la mattina che abbiamo cominciato il corso la prima prova era la corsa, io non l'ho superata e sono subito stato scartato. Quello me lo ricordo.

  PRESIDENTE . Senta, ma all'interno della caserma cosa si diceva sulla morte di Emanuele Scieri? Lei c'era il 16 agosto ’99 quando è stato trovato il corpo?

  FABIO CARAMELLO . No, no, come le ho detto, non so più che giorno fosse se il sabato o la domenica, che ce lo hanno detto e ci hanno interrogato subito tutti. Mi sembra che fosse nel cinema, eravamo lì dentro la caserma.

  PRESIDENTE . A parte che vi hanno interrogato tutti, che cosa si diceva della morte di Emanuele Scieri? Poi lei ha finito lì il suo servizio militare, no?

  FABIO CARAMELLO . Sì, sì, l'ho finito lì. Ho sentito dire che questo ragazzo avesse Pag. 5 problemi psichici, però sono cose molto vaghe. Erano sempre voci di soldati di truppa che magari non contavano niente.

  PRESIDENTE . Lei è rimasto dieci mesi in caserma?

  FABIO CARAMELLO . Sì, ho finito a dicembre.

  PRESIDENTE . In questi dieci mesi non si è parlato della morte di Scieri?

  FABIO CARAMELLO . Finita quell'inchiesta, personalmente, io non ne ho più parlato, non ricordo di averne parlato ancora dopo.

  PRESIDENTE . Senta, le pongo un'altra domanda e poi passo la parola agli altri commissari. Ha sentito o visto se all'interno della caserma c'era la possibilità di entrare e uscire non dalla porta carraia ma anche scavalcando il muro?

  FABIO CARAMELLO . A volte sentivi il furbetto che diceva «il tale è arrivato tardi e ha saltato il muro» però non ho mai visto, sentivo voci di truppa, come dicevo prima. Quelle bravate lì io non le ho mai fatte.

  PRESIDENTE . Però ha sentito dire che qualcuno arrivando in ritardo saltava il muro?

  FABIO CARAMELLO . A volte l'ho sentito dire però non posso dirle che sia vero perché io non l'ho mai visto.

  PRESIDENTE . Cioè, lei non ha mai assistito a punizioni per atti di nonnismo, a rimproveri per aver saltato il muro?

  FABIO CARAMELLO . Punizioni e rimproveri: non è mai capitato. Come le dicevo, in camerata la sera, riguardo al nonnismo, facevano fare qualche flessione però proprio violenze, a me personalmente, no. Potevano farti fare flessioni per un'ora fino a che ti sfinivi. I più vecchi, quelli due o tre scaglioni più vecchi, poi però andavi in branda e dormivi. Finiva lì.

  PRESIDENTE . Però, flessioni fino a sfinire?

  FABIO CARAMELLO . Sfinire?

  PRESIDENTE . Lo ha detto lei.

  FABIO CARAMELLO . Finché non riesci più. Non siamo macchine, allora ne facevi anche cento, centocinquanta, eravamo allenati.

  PRESIDENTE . Quando è arrivato lei alla caserma Gamerra? Faceva parte del tre ’99?

  FABIO CARAMELLO . Del due ’99.

  PRESIDENTE . Del due ’99, scusi.

  FABIO CARAMELLO . Ho fatto il CAR venti, venticinque giorni a Firenze poi ci hanno spostato a Pisa ma se dovessi dirle la data, non so. Sono partito a metà febbraio.

  PRESIDENTE . Per il CAR?

  FABIO CARAMELLO . Per il CAR, penso che quando ci hanno spostato a Pisa fosse già marzo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Buonasera, grazie per aver accolto l'invito e per il contributo che sicuramente lei ci vorrà dare. La premessa che ha fatto la presidente è molto chiara, questa Commissione si pone l'obiettivo, anche se sono passati diciassette anni, di tentare di illuminare ulteriormente la vicenda per individuare qualche elemento di novità che ci possa aiutare. Quindi, qualsiasi ricordo, anche il particolare più piccolo, può essere utile. Non tanto perché noi pensiamo di addebitare nei suoi confronti chissà quale responsabilità, noi ascoltiamo le persone perché magari qualcosa potrebbe essere sfuggito e, nonostante sia passato tempo, si possa... la prima domanda che le voglio fare è se lei in questi giorni ha sentito qualche suo commilitone.

Pag. 6  

  FABIO CARAMELLO . Quando mi è arrivata la raccomandata di presentarmi qua ho voluto sentire se avevano chiamato anche altri e ho provato a cercare su Facebook proprio quel Gulì perché non avevo contatti. Quando mi ha dato l'amicizia ho provato a mandargli un messaggio con Messenger perché non ho il suo numero di telefono. Gli ho scritto: «sono Fabio di Cuneo, ti ricordi? Hanno chiamato anche te a Roma?» lui mi ha risposto semplicemente: «hanno chiamato anche me ma non ho i soldi per il viaggio e per il soggiorno». Mi ha risposto semplicemente quello e dopo non l'ho più sentito.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Ha sentito solo lui?

  FABIO CARAMELLO . Sì, sì ma anche perché non ho il numero, l'ho sentito con Messenger, poi è finita lì. Poi altri di guardia...nomi.... Gulì mi è rimasto impresso, abbiamo fatto forse una ronda o due insieme però....adesso che lei mi ha detto del caporale Marroccoli allora mi è venuto in mente il nome altrimenti... forse c'era un Margutti Stefano; ho provato a cercarlo anche su Facebook, le dico la verità, ma non ha risposto nemmeno all'amicizia. Volevo solo sapere se erano stati chiamati anche loro qua.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Il senso era questo, se ha avuto modo di sentire qualcuno per confrontarsi, magari scambiarsi ricordi. Immagino che fosse questo lo scopo.

  FABIO CARAMELLO . Ma no, più che altro mi interessava sapere se li avevano chiamati qua, magari la stessa sera che avevano chiamato anche me per metterci d'accordo, trovarci, vederci. Solo quello.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei ha detto che si trovava nella caserma Gamerra da febbraio?

  FABIO CARAMELLO . Da marzo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Quindi stiamo parlando di diversi mesi prima dell'evento tragico di cui stiamo parlando.

  FABIO CARAMELLO . Sì.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei quando ha fatto il CAR e si è spostato alla caserma e ha cominciato a vivere l'esperienza di quella caserma, ha trovato un clima pesante? Ha trovato condizioni di rapporto «dure» tra anziani? Non parlo di atti di nonnismo, parlo proprio di clima e di rapporti duri.

  FABIO CARAMELLO . C'era molta disciplina, di quello se ne parlava, che nella Folgore c'era molta disciplina. Quando sono arrivato lì mi sembra che all'inizio ci avessero messo nel reparto corsi e lì erano tutti giovani appena arrivati che dovevano fare il corso palestra.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Tutte reclute.

  FABIO CARAMELLO . Poi appena mi hanno scartato, come le dicevo, la prima mattina mi hanno messo alla compagnia comando e servizi e lì ti trovi con quelli più vecchi. Lì un po’ di nonnismo lo abbiamo subìto in quanto a flessioni, magari ti mandavano a prendere il posacenere che avevano all'ultima branda. Allora ti facevano passare sotto le brande strisciando un po’ ma....

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Ci faccia capire che cosa intende, qualche esempio concreto.

  FABIO CARAMELLO . Appunto come le dico nonnismo con quelle esperienze lì ma non cose pesanti da farti male. Poi flessioni te ne facevano fare.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei quando parla di cose da fare male, parla di cose fisiche?

  FABIO CARAMELLO . No, ma appunto...

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Ma si può fare male anche senza fare del male fisicamente.

Pag. 7 

  FABIO CARAMELLO . Quello lì, sicuramente.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Si può ledere la dignità delle persone.

  FABIO CARAMELLO . Nei primi giorni alla compagnia comando e servizi ho trovato pesanti quelle prime sere, quelle in cui ti facevano fare flessioni anche perché io, non avendo allenamento, tribolavo un po’. Poi ti fai le braccia, te le facevano fare e le facevi ma sempre scherzando, non è che se non le facevi ti fucilassero.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Dalle cose che lei dice, però, mi sembra che lei non abbia un bel ricordo di quelle serate.

  FABIO CARAMELLO . Come le ripeto, all'inizio, poi ci fai l'abitudine. L'anziano si alza, ti dice di fare due flessioni, le facevi, alla fine....

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Ma le risulta che suoi commilitoni, reclute giovani, oltre alle flessioni, venissero sottoposti a qualche altro atto di nonnismo?

  FABIO CARAMELLO . Ma no, a me personalmente....

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Non a lei...

  FABIO CARAMELLO . Ma anche ad altri. Si parlava di pompare, il termine era quello.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Sono sempre le flessioni.

  FABIO CARAMELLO . Però altre cose non le ho mai sentite e neanche ho mai visto fare altri atti.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Saponette, blocco: tutte queste cose?

  FABIO CARAMELLO . Ma il blocco da star fermi... sì. Io non l'ho neanche ricordato quello, ma il blocco poteva succedere.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . E durante le flessioni capitava che qualcuno si avvicinasse dando qualche pugnetto ai fianchi?

  FABIO CARAMELLO . A me non ne hanno mai dati. Le dico la verità, nonnismo io non ne ho mai fatto a nessuno, ero tranquillo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Non era un'accusa.

  FABIO CARAMELLO . No, ma le sto spiegando.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei non ne ha fatto però qualcuno lo ha subìto.

  FABIO CARAMELLO . Poi dopo che era successo questo fatto dalla compagnia comando e servizi, che era in una palazzina abbastanza recente, tutta camerette a sei letti dove potevano farti fare delle flessioni senza essere visti perché chiudevi la porta, ci hanno spostato in una compagnia dove c'erano delle camerate grandi e lì nessuno ha più fatto fare flessioni.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei dice dopo l'evento di Scieri?

  FABIO CARAMELLO . Sì, ci hanno spostato in quelle camerate....

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Stiamo parlando della fase prima dell'evento.

  FABIO CARAMELLO . Prima, come le ripeto, qualche flessione. Lei diceva del blocco, io non lo ricordavo neanche più: ci si bloccava due minuti in piedi senza muoversi ma poi finiva lì.

  PRESIDENTE . Per approfondire: dopo l'evento di Scieri, ho capito bene, vi hanno spostato nelle camerate grandi?

  FABIO CARAMELLO . A me sembra di sì, ma non so se sia legato a quel fatto o l'abbiano fatto per spostamenti organizzativi. Ci misero nelle camerate grandi come erano quasi tutte. C'era solo la palazzina Pag. 8 della compagnia comando e servizi, mi pare, che aveva le camerette da sei letti.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Le rivolgo un'altra domanda per la quale le chiedo un ulteriore sforzo di memoria perché è abbastanza importante. Le risulta, visto anche il ruolo di guardia che lei svolgeva per cui doveva essere particolarmente interessato o informato sull'argomento, che nella caserma, al di là delle regole scritte, ci fosse una sorta di controllo da parte degli anziani su singoli settori della caserma? Non perché ne fossero i proprietari, sia chiaro, non perché impedissero l'accesso ad altri, ma c'era una sorta di responsabilità di singoli anziani su singoli settori della caserma?

  FABIO CARAMELLO . Non mi risulta, mai sentito parlare di cose del genere.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei e i suoi colleghi vi spostavate in tutti i settori della caserma senza mai incontrare lo stesso anziano che viveva quel luogo con particolare insistenza?

  FABIO CARAMELLO . No, non mi risulta.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Né risulta a lei né risulta a qualche suo collega commilitone? Non ne ha mai sentito parlare?

  FABIO CARAMELLO . No, che qualche anziano comandasse un settore no.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Comandasse non nel senso di regola scritta ovviamente.

  FABIO CARAMELLO . Sì, sì, che prendesse comando su persone.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Non su persone, su zone, su settori della caserma.

  FABIO CARAMELLO . Non mi risulta.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Quindi non le risulta neanche sulla torretta di cui stiamo parlando?

  FABIO CARAMELLO . No proprio lì... io, ad esempio, non ci ho mai messo piede lì. Proprio mai perché, come le dicevo, non ho mai usato il paracadute.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Le rifaccio una domanda che la presidente le ha già fatto, perché ritengo abbia una certa rilevanza. È relativa a questa voce, di cui siamo stati informati da alcuni suoi colleghi, anche della guardia, nelle audizioni che stiamo svolgendo, sulla presenza nel perimetro esterno della caserma non tanto di un varco, di un vero e proprio buco o di un portone, ma della possibilità – probabilmente era un muretto più basso, se c'era la rete forse era rotta, non so quale fosse la condizione che agevolava l'ingresso e l'uscita – di entrare ed uscire. Lei ne ha mai sentito parlare?

  FABIO CARAMELLO . Come ho detto alla presidente prima, non ho mai sentito parlare di un varco, sentivo a volte, voci di soldati, che il tal dei tali era arrivato tardi e aveva saltato il muro. Quello l'ho sentito dire però non so se una volta o due e non l'ho neanche mai visto.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Ma lei, scusi, ci ha detto che quando facevate la ronda costeggiavate tutto il perimetro esterno.

  FABIO CARAMELLO . Sì.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Come era fatto questo recinto attorno alla caserma? C'era un muro alto, c'erano dei cancelli chiusi, come era strutturato?

  FABIO CARAMELLO . Io mi ricordo un muro alto forse due metri e mezzo o tre, non ho un'idea precisa.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Ed era omogeneo? Tutto il perimetro era così oppure c'erano dei punti più bassi? Magari punti in cui c'era la rete invece che il muro.

  FABIO CARAMELLO . Quello non mi ricordo, sinceramente. Mi ricordo il muro, Pag. 9 sopra aveva del filo spinato, però la conformità del muro non la ricordo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Se in tutto il perimetro, magari per la morfologia del luogo, c'era qualche posto...

  FABIO CARAMELLO . Sì, a volte ci sono delle pendenze ma...

  GIUSEPPE ZAPPULLA . O magari in un posto non c'era il muro e c'era solo la rete o altro.

  FABIO CARAMELLO . Che non ci fosse il muro non mi sembra, però non ricordo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Collegato a questo, le risulta, anche per sentito dire se non personalmente, che dentro la caserma circolasse droga, ogni tanto qualcuno faceva entrare anche donne e ragazze?

  FABIO CARAMELLO . Donne e ragazze lo escluderei perché non ne ho mai sentito parlare; riguardo alla droga, io, non fumando nemmeno le sigarette, non venivo a contatto con certe persone che magari potevano farlo però non ho mai sentito che ci fosse della droga in caserma.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Torno per un attimo a quelle due notti e a quei turni di servizio che lei ha fatto del 13 e del 14. A quanto risulta lei il 13 ha fatto servizio dalle 19 alle 21.

  FABIO CARAMELLO . Sugli orari non ricordo, ora che legge che avevo detto quello, sarà così sicuramente.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . E ricorda il percorso che avete fatto in questo turno?

  FABIO CARAMELLO . Il turno è una cosa, il percorso erano le ronde in cui uscivi dal corpo di guardia a fare i giri di ispezione. Una ronda mi ricordo di averla fatta proprio con Gulì.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Il 13 o il 14?

  FABIO CARAMELLO . Non so ma era di notte, sono sicuro perché era buio, però non so né l'ora, né la data.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . E qual era il percorso quando facevate la ronda?

  FABIO CARAMELLO . A me sembra che il corpo di guardia fosse alla destra della porta carraia da dove si entrava, partivamo di lì e mi pare facessimo il giro antiorario tutto intorno e si tornava al posto di guardia.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . E quindi passavate anche dalla torretta.

  FABIO CARAMELLO . Sì, in quel vicolo dove c'era la torretta sì, però non ci andavamo vicino. Non ricordo più nemmeno bene la distanza dal muretto, ci passavamo vicino, c'era una stradina, un passaggio, facevamo il perimetro del muretto e passavamo vicino alla torre ma non so dirle se a cinque metri, dieci o venti. So che era lì, facendo il giro in senso antiorario era sulla sinistra però la distanza da dove passavamo noi non gliela posso dire.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei da quella torretta, durante il suo turno di guardia, ci è passato un paio d'ore prima di quando, ragionevolmente, è accaduto l'evento tragico a Lele Scieri e poi ci è passato il giorno dopo quando già Scieri era lì. Lei ricorda quale fosse la squadra con cui lei fece il giro di ronda il giorno dopo, ossia la notte del 14?

  FABIO CARAMELLO . Io mi ricordo quella ronda proprio con Gulì, l'unico che mi viene in mente, però non so se fossimo in più persone, a me sembra che fossimo solo in due, però non ricordo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei si ricorda dove si trovava quando è stato ritrovato il corpo di Scieri?

  FABIO CARAMELLO . A me sembra che ci hanno chiamato tutti ma non so se fossi in compagnia o se fosse durante il mio Pag. 10 turno di guardia al mattino. Comunque sono stato chiamato per un interrogatorio con tutti gli altri. Mi pare ci fossero anche i carabinieri.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . No, io dico quando è avvenuto il ritrovamento del corpo.

  FABIO CARAMELLO . Nel momento in cui lo hanno ritrovato non ci hanno detto niente, forse ci hanno chiamato alcune ore dopo.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei come lo ha saputo del ritrovamento del corpo di Scieri?

  FABIO CARAMELLO . Ci hanno portato tutti in quest'aula, ci hanno detto che era stato trovato un cadavere e hanno iniziato a interrogarci.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Non l'ha saputo dai suoi colleghi? Dalla voce che sicuramente è cominciata a circolare?

  FABIO CARAMELLO . No, penso che quando la voce è iniziata a circolare ci abbiano chiamato subito. Però non so più se fosse il mattino o la sera. So che ci hanno chiamato in quell'aula poi poteva essere il cinema o altro, non so. Ci hanno interrogato e forse c'erano anche i carabinieri o solo i nostri ufficiali.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Vi hanno interrogato non collettivamente, individualmente immagino.

  FABIO CARAMELLO . No, ma forse lì subito eravamo tutti o poi chiamavano uno.... Ma non ho più ben presente. Comunque l'ho saputo nel momento che ci hanno chiamato lì.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Lei non ricorda se l'interrogatorio è stato davanti a suoi colleghi oppure da solo?

  FABIO CARAMELLO . Forse eravamo tutti quelli del corpo di guardia.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Magari siete stati sentiti collettivamente e....

  FABIO CARAMELLO . ... e poi magari uno per uno.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . ... successivamente individualmente.

  FABIO CARAMELLO . Come dopo il congedo, mi hanno chiamato una o due volte anche i carabinieri lì da me. Una volta un interrogatorio, una volta forse ci avevano fatto fare un tema scritto, non so per che esame servisse quello. Quello lo ricordo che avevo fatto un tema in due o tre caratteri di scrittura diversa.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Allora siamo al dopo evento. Lei ha detto che, per coincidenza o per ragioni che lei non conosce, furono cambiate le disposizioni delle camerate, no? Oltre a questo fatto nuovo, ricorda altre novità nei giorni appena successivi all'evento?

  FABIO CARAMELLO . Novità...

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Se è cambiato qualcosa dentro l'organizzazione dei servizi, nel rapporto con i superiori.

  FABIO CARAMELLO . Funzionava sempre uguale. Come le dicevo, nelle camerate grosse i più anziani non facevano fare più flessioni e scherzi del genere perché gli ufficiali lì giravano e... ma quello è un caso che riguarda me che ero nella compagnia dove c'erano le camerette, magari per quelli che sono sempre stati in camerata era già diverso prima.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Nei giorni e nelle settimane seguenti ... lei è stato fino a dicembre se ricordo bene.

  FABIO CARAMELLO . Sì.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Quindi avrà avuto modo di parlare, di scambiare opinioni, di confrontare ipotesi con i suoi colleghi commilitoni, sia parigrado, sia di Pag. 11 grado superiore; quali erano le voci, le ipotesi che circolavano dentro la caserma?

  FABIO CARAMELLO . Quello che ricordo e che ho detto prima: mi sembra si dicesse che questo ragazzo avesse problemi psichici. Infatti, quando mi avete chiamato ho provato a cercare su internet la Commissione d'inchiesta – ho visto adesso che è da aprile che ci lavorate, era uscito sul corriere qualche articolo, io non mi informo mai di niente su giornali e telegiornali – e che ci fossero ipotesi di un omicidio, chiamiamolo così, io non ne ho mai sentito parlare. Si sentiva parlare forse di un suicidio allora. Però poi in seguito forse non ho più dato importanza, si sentiva parlare così, non gli avevo dato molta importanza personalmente perché pensavo si trattasse di suicidio e che avesse problemi psichici. Quello lo avevo sentito però non so più dirle se siano cose vere, erano voci di soldati.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . No, no io le ho chiesto le voci che lei ha intercettato.

  FABIO CARAMELLO . Non è che posso dirle che lo abbia detto un tenente o un colonnello perché non penso che sia vero, erano soldati che lo dicevano.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Se lei se le ricorda le fonti di queste voci, non sarebbe male ma io non glielo stavo chiedendo perché immagino che...

  FABIO CARAMELLO . Comunque l'ho sentito da soldati di truppa, gente di leva.

  GIUSEPPE ZAPPULLA . Anche dagli atti processuali, come lei sa, man mano queste ipotesi sono state scartate, non dalla Commissione Scieri attuale. Noi siamo convinti che non sia questa l'ipotesi ma già prima della istituzione di questa Commissione tutte queste ipotesi, problemi psicologici o addirittura psichici, oppure...

  FABIO CARAMELLO . Forse psicologici, io non uso termini molto adatti perché...

  GIUSEPPE ZAPPULLA . No, no è chiaro ugualmente. Tutte queste ipotesi sono state scartate perché, sia dagli atti processuali, sia dalle audizioni dei suoi colleghi, anche quelli che conoscevano personalmente Scieri, è venuta fuori la figura di una persona di ventisei anni, laureata, assolutamente tranquilla, assolutamente serena, forse un ragazzo più tranquillo, equilibrato e sereno di tanti altri commilitoni, tant'è che addirittura si rivolgevano a lui per avere consigli. È difficile immaginare – lei conosce quella realtà anche se ci passava solo vicino a quella torretta – che una persona la stessa giornata che entra per la prima volta in quella caserma – perché il contingente di Scieri è arrivato lì intorno alle 13 di quel 13 di agosto e l'evento avviene la stessa sera – vada lì e scelga deliberatamente e autonomamente di salire dall'esterno di quella scala. Obiettivamente è come raccontare una favoletta, come raccontare qualcosa che non regge in natura. Quindi, è ragionevole ipotizzare che quello non è stato né un incidente né una casualità ma sia stato indotto e che pertanto come taluni ritengono, tra cui io stesso, si sia trattato di un vero omicidio. Lei se l'è fatta un'idea? Non quello che ha sentito, una sua idea. Se lei potesse dare un consiglio a questa Commissione per gettare luce su qualche altro aspetto della vicenda.

  FABIO CARAMELLO . Non ho proprio idea. Come le ripeto, poi ho letto su internet di tutte quelle escoriazioni di cui parlavano gli articoli ma l'ho saputo solo adesso. Può darsi che già allora avessi saputo che avevano trovato escoriazioni sul corpo ma non me ne ricordavo.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Dalle risposte alle domande della presidente e del collega Zappulla sembra che l'episodio della morte di un militare all'interno di una caserma dove lei si accingeva a trascorrere diversi mesi non l'abbia minimamente colpita. Lei era molto giovane però la morte di un ragazzo avvenuta sostanzialmente sotto i vostri occhi, anche se nessuno di voi ha visto o sentito nulla, avrebbe dovuto creare uno sconvolgimento, un turbamento. Invece Pag. 12  sembra che lei non si sia neanche informato di tutta una serie di cose che una persona deputata come lei alla guardia avrebbe dovuto, almeno per curiosità, chiedere, sapere. È un po’ inverosimile il suo racconto, lei si rende conto di questo? È comprensibile che dopo tanti anni dei dettagli non siano magari più freschi nella sua memoria però la morte di un ragazzo non è un qualcosa... a volte si passa una vita senza mai incappare nemmeno in un incidente stradale; la morte di un suo collega in circostanze ancora misteriose non le ha suscitato nessun tipo di reazione? Lei ha continuato i suoi compiti come se nulla fosse accaduto, eppure lei aveva la responsabilità della guardia.

  FABIO CARAMELLO . Sì, però non avendo visto niente... sicuramente se avessi visto qualcosa mi avrebbe colpito però non ho visto niente e poi sono stato informato solo dopo, come dicevo.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Che il corpo è stato ritrovato con le scarpe slacciate e che questo è assolutamente incompatibile con un atto di suicidio.

  FABIO CARAMELLO . Io quelle cose, come le dicevo, le ho lette in questi giorni. Le dico la verità.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Certo, lei deve dire la verità, lei qui è obbligato a dire la verità, se non la dice si assume una responsabilità.

  FABIO CARAMELLO . L'ho letto in questi giorni su internet per sapere di cosa si trattava e ho saputo che la Commissione lavora già da aprile.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Ma allora c'era nella caserma un clima di paura per cui ciascuno di voi, anche se nessuno ve lo diceva in maniera esplicita, sentiva di doversi fare i fatti suoi?

  FABIO CARAMELLO . Neanche. Io non lo conoscevo proprio quel ragazzo poi, come mi ha ricordato il suo collega, era arrivato quel giorno lì. Io quello non me lo ricordavo neanche adesso.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Un ragazzo muore, lei deve trascorrere diversi mesi in quella caserma, nemmeno si spaventa? È una sorte che poteva accadere anche a qualcun altro. La sua vita è andata avanti...

  FABIO CARAMELLO . Dal momento che avevo sentito che probabilmente si trattava di un suicidio legato a problemi psichici non ci ho più... no pensato, certo che ci pensavo ma se allora fosse saltata l'ipotesi di un omicidio certo che...

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Signor Caramello, qualche suo collega ha raccontato che quasi tutte le sere dal «varco» di cui parlava il collega Zappulla entravano dei civili dentro la caserma. Lei era deputato alla guardia: non le è mai capitato di incontrare persone estranee? Anche perché quello che lei ha detto ce lo dovrebbe un po’ spiegare: qualcuno entrava in ritardo e scavalcava il muro. Voci di soldati...

  FABIO CARAMELLO . Sì, sì l'ho sentito dire.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Ma quando si esce, si esce con un permesso e si passa dall'ingresso dove vengono registrati tutti gli ingressi e le uscite, prima le uscite e poi gli ingressi; quindi, cosa accadeva quando un militare scavalcava quel muro perché arrivava in ritardo? Come veniva registrato dopo il suo ritorno in caserma?

  FABIO CARAMELLO . Allora, si usciva con un permesso quando andavi a casa in licenza ma quando andavi la sera in libera uscita uscivi senza nessun foglio. Mi sembra che passavamo lì dal corpo di guardia.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . E non registravano l'uscita?

  FABIO CARAMELLO . Per la libera uscita di tutti i giorni non mi sembra che avessimo Pag. 13  fogli in mano, il foglio lo avevamo quando andavamo in licenza.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Ma non è così perché, per esempio, nel caso di Emanuele si sa che lui è rientrato in caserma e poi si faceva il contrappello per un'ulteriore verifica.

  FABIO CARAMELLO . Il contrappello lo facevano, quello sì. Lì lo hanno sempre fatto almeno, lì tutte le sere passavano a fare il contrappello. Quello posso assicurarglielo.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Lei Viberti se lo ricorda?

  FABIO CARAMELLO . No.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Un ragazzo di nome Valentini?

  FABIO CARAMELLO . Neanche.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Ioanna?

  FABIO CARAMELLO . No. Io tolto quelli che...

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Panella?

  FABIO CARAMELLO . Ricordo pochi del mio scaglione e della mia compagnia, gli altri...

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Lei ricorda che nei giorni immediatamente dopo la sparizione di Emanuele si è svolta nella caserma un'ispezione da parte del generale Celentano nelle prime ore della mattina tra il 14 e il 15 agosto? Un'ispezione improvvisa.

  FABIO CARAMELLO . Può darsi ma... ricordarmelo adesso, no. Forse ora che lo dice lei, pensandoci, però non mi viene proprio in mente lucido quel ricordo.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Lei era preoccupato di venire in Commissione?

  FABIO CARAMELLO . Oggi?

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Sì.

  FABIO CARAMELLO . No. No perché volevo venire a vedere di cosa si trattava.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Era la curiosità che l'ha spinta a contattare...

  FABIO CARAMELLO . Sì, non sapevo di cosa si trattasse poi ho visto su internet che avete di nuovo aperto l'inchiesta e ho pensato che si trattasse di nuovo di interrogatori però, come ho detto all'assistente che mi ha contattato per telefono, io non ricordo più niente. Lei mi ha detto di fare un po’ mente locale, io ho provato ma ricordo proprio poco. L'unico che mi ricordavo bene era Gulì e infatti, come dicevo, l'ho contattato per sapere se veniva anche lui, mi ha risposto e poi non l'ho più sentito.

  STEFANIA PRESTIGIACOMO . Lei che cosa fa oggi nella vita?

  FABIO CARAMELLO . Sono operaio in un'azienda di prefabbricati in cemento.

  PRESIDENTE . Un'ultima domanda. Nel suo verbale, che prima le ho letto per stimolare il suo ricordo, c'è scritto: «ho iniziato alle ore 13 del venerdì del 13 agosto e ho terminato il lunedì 16 agosto subito dopo l'alzabandiera». Quindi, fino al 16 agosto mattina lei era di guardia.

  FABIO CARAMELLO . Però non continua, mi pare.

  PRESIDENTE . Va bé, non continua ma era in turni. Ma il 16 agosto è stato ritrovato il corpo di Scieri e quindi lei il 16 agosto dopo l'alzabandiera smette il suo turno ma si trova in caserma. È possibile che lei il 16 agosto ... anche se mi rendo conto che apparteneva ad un altro scaglione che era arrivato cinque mesi prima, se facciamo i conti Scieri era del settimo ’99, lei era del due ’99, sette meno due fa cinque mesi prima. Esatto?

Pag. 14 

  FABIO CARAMELLO . Sì.

  PRESIDENTE . Andavano per mesi gli scaglioni?

  FABIO CARAMELLO . Sì, noi del secondo eravamo chiamati alla leva a febbraio e avanti così.

  PRESIDENTE . Perfetto. Settimo ’99 è a cavallo tra luglio e agosto, lei è arrivato in caserma cinque mesi prima. Il 16 agosto si trovava in caserma, il 16 agosto viene ritrovato il corpo di Emanuele Scieri. Possibile che non se ne è parlato in tutta la caserma o comunque non se ne è parlato nel suo scaglione il secondo ’99?

  FABIO CARAMELLO . No, ma io l'ho saputo quando ci hanno chiamato per interrogarci.

  PRESIDENTE . Va bene, lei ha già risposto. Poi dopo non se ne è parlato più nel suo scaglione?

  FABIO CARAMELLO . Si parlava ma, come le ripeto, davano la colpa a problemi psichici del ragazzo.

  PRESIDENTE . Ho capito.

  FABIO CARAMELLO . Mi spiace non ricordare di più.

  PRESIDENTE . Va bene, nessuna altra domanda. Le comunico che questa Commissione svolge le sedute in forma segreta quindi lei è tenuto al riserbo e pertanto a non parlare con nessuno di quanto oggi detto in questa sede. Anche se Gulì dovesse ricontattarla in seguito ai suoi tentativi, è pregato di non parlare assolutamente di quanto ha deposto.

  (I lavori riprendono in seduta segreta).

  PRESIDENTE . Grazie, la seduta è conclusa.

  La seduta termina alle 20.45.

(*) L'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 5 dicembre 2017 ha deliberato la classificazione di atto libero del resoconto stenografico della presente audizione. La Commissione ha preso atto di tale decisione nella seduta dello stesso giorno. A decorrere da tale data, il resoconto stenografico della presente seduta viene pertanto pubblicato, quale atto libero, ai sensi dell'articolo 1 della delibera della Commissione del 3 maggio 2016, recante i criteri generali per la classificazione degli atti e dei documenti ai sensi dell'articolo 19 del regolamento interno, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 3 maggio 2016, pag. 185