XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro

Resoconto stenografico



Seduta n. 73 di Giovedì 3 marzo 2016

INDICE

Comunicazioni del presidente:
Fioroni Giuseppe , Presidente ... 3 4 5

Testo del resoconto stenografico
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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE FIORONI

  La seduta comincia alle 13.40.

Comunicazioni del presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che, nel corso dell'odierna riunione, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto di darmi mandato di rivedere e redistribuire le deleghe conferite ai magistrati collaboratori della Commissione, secondo principi di economia procedurale, allo scopo di dare esito a tutte le deleghe già conferite e di avviare ulteriori filoni di indagine, che affrontino in dettaglio il periodo della detenzione di Aldo Moro.
  Nell'ambito di tale riesame complessivo delle deleghe affidate, al dottor Gianfranco Donadio è confermato l'incarico di seguire i filoni di inchiesta relativi all'eventuale ruolo svolto dalla criminalità organizzata nel sequestro Moro e agli accertamenti relativi a via Licinio Calvo.
  Al dottor Paolo D'Ovidio è conferito l'incarico di seguire i filoni di inchiesta relativi a Renzo Rossellini e al ruolo di alcuni collaboratori di Aldo Moro, con la collaborazione del colonnello Paolo Occhipinti, al quale è già stata conferita delega su questo tema.
  Alla dottoressa Antonia Giammaria è confermato l'incarico di seguire il filone di indagine relativo a via Gradoli. Nello svolgimento di tali incarichi potrà avvalersi della collaborazione del sostituto commissario Cinzia Ferrante e del sovrintendente capo Pier Salvatore Marratzu. Le è inoltre confermato l'incarico di curare gli adempimenti connessi alla ricognizione e, ove di interesse, all'acquisizione dei fascicoli aperti presso gli uffici giudiziari di Roma con riferimento al caso Moro.
  Alla dottoressa Antonietta Picardi: è confermato l'incarico di seguire i filoni di inchiesta relativi alla posizione di Giovanni Senzani e al ruolo di Mino Pecorelli. Provvederà a tal fine, a partire dal 14 marzo, all'acquisizione della parte di documentazione del processo Pecorelli già individuata presso il tribunale di Perugia. Nello svolgimento degli incarichi potrà avvalersi della collaborazione del generale Paolo Scriccia e del maresciallo capo Danilo Pinna.
  Al dottor Guido Salvini è affidato l'incarico di seguire i filoni di indagine relativi al ruolo di Gladio, sulla base di quanto emerge dalla documentazione già raccolta dai procuratori Dini e Roberti, con la collaborazione del generale Paolo Scriccia e del tenente colonnello Massimo Giraudo. Al dottor Salvini è anche affidato il filone di indagine relativo alle fonti confidenziali a disposizione delle strutture di Polizia e alla vicenda della tipografia Triaca. In tale ambito potrà valersi della collaborazione della dottoressa Laura Tintisona. Resta ferma la delega già conferitagli in merito ai filoni di indagine sulla scena del crimine di via Fani e sul bar Olivetti.
  Al dottor Massimiliano Siddi è conferito l'incarico di seguire il filone di indagine relativo al rapporto tra le Brigate Rosse e la RAF. In tale ambito rimane operativa la delega relativa alle ipotizzate «trattative segrete» per la liberazione di Moro, che avrebbero previsto la scarcerazione di terroristi della RAF e il coinvolgimento dello Yemen. L'Ufficio di presidenza ha altresì convenuto Pag. 4di affidargli l'incarico di seguire tutti i filoni di inchiesta relativi alla scuola di lingue Hypérion. Nell'espletamento di tali incarichi potrà avvalersi della collaborazione del sostituto commissario Maurizio Sensi e del maresciallo capo Marco Mezzetti.
  Propongo che i lavori della Commissione proseguano in seduta segreta, per indicare in dettaglio alcuni specifici incarichi affidati ai magistrati collaboratori della Commissione nonché agli ufficiali di collegamento.

  (I lavori proseguono in seduta segreta) *.

  PRESIDENTE. Comunico ora alcune deleghe specifiche affidate ai consulenti.
  Il dottor Donadio, per quanto attiene al filone d'indagine relativo a via Licinio Calvo, dovrà condurre a termine le seguenti attività, oltre ad altre che possano nascere da ulteriori proposte istruttorie: acquisizione, insieme al colonnello Occhipinti e al tenente colonnello Giraudo, di sommarie informazioni testimoniali da sei sottufficiali della Guardia di finanza; escussione della giornalista Silvana Mazzocchi; esame, insieme al dottor Allegrini, e eventuale acquisizione degli atti riferibili al sequestro Moro eventualmente conservati presso il Commissariato di Polizia di Monte Mario; acquisizione di sommarie informazioni testimoniali da Lino Jannuzzi e Antonio Gambescia. Per quanto attiene al filone della criminalità organizzata, dovrà in particolare condurre a termine un approfondimento sul ruolo di Antonio Nirta.
  Il dottor D'Ovidio è incaricato di assumere le deleghe già concesse in relazione ad Antonino Arconte (in particolare di verificare l'attendibilità del documento datato 2 marzo 1978, con il quale si confe
* Su conforme avviso dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta del 22 febbraio 2018 la Commissione ha convenuto di desecretare la seguente parte segreta del resoconto stenografico della seduta del 3 marzo 2016 e ha disposto che il resoconto stesso venisse ripubblicato includendovi la parte desecretata.
risce ad Arconte il compito di consegnare ordini e documenti a Beirut) e di acquisire sommarie informazioni dall'ex deputato Falco Accame sulla presenza di elementi dell'organizzazione Stay Behind nella Marina militare. Rimane ferma la delega già conferitagli, insieme al colonnello Pinnelli, di escutere la vedova Leonardi sui timori manifestati dal marito per la sicurezza dell'onorevole Moro. Cessa la delega già conferitagli per il filone di inchiesta sulla scuola di lingue Hypérion.
  Alla dottoressa Giammaria è confermato l'incarico di seguire il filone di indagine relativo a via Gradoli, con particolare relazione sia al covo sia alla vicenda del furgone intestato a Giulio De Petra, ed è assegnato l'incarico di seguire il filone di indagine relativo alle famiglie Mennini e Casimirri.
  Per la dottoressa Picardi rimane ferma la delega, già conferita, in relazione all'assunzione di sommarie informazioni da Enrico Correale. Cessano le deleghe già conferitele relativamente alle carte Gelli, all'acquisizione di sommarie informazioni da Falco Accame e all'escussione di Antonino Arconte.
  Il dottor Salvini è incaricato di seguire la tematica riguardante il ruolo di membri della famiglia Conforto e di esponenti di Potere operaio nella vicenda Moro. In tale ambito, potrà avvalersi della collaborazione del colonnello Occhipinti, al quale è stata delegata la ricognizione di elementi anagrafici e proprietà immobiliari riconducibili alle famiglie Bozzi, Conforto e Ferrero. Rimangono, infine, operanti le deleghe per l'escussione di Angelo Incandela e Stefano Carmine Serpa. Resta ferma, come ho comunicato poco fa, la delega già conferitagli in merito ai filoni di indagine sulla scena del crimine di via Fani e sul bar Olivetti; tuttavia, poiché tali tematiche sono al momento oggetto di indagini da parte della Procura generale presso la Corte di appello di Roma, lo svolgimento di attività in questi ambiti potrà avvenire dopo la conclusione di tali indagini.
  Per quanto riguarda il dottor Siddi, cessano le deleghe già conferitegli relativamente all'acquisizione di sommarie informazioni Pag. 5da Antonino Arconte, dall'agente Di Leva e da Falco Accame.
  Al colonnello Paolo Occhipinti sono confermate le deleghe conferitegli in relazione all'attività svolta dal comitato esecutivo delle Brigate rosse nei cinquantacinque giorni del sequestro di Aldo Moro; all'acquisizione di documentazione sulle famiglie Bozzi e Conforto e sui collaboratori di Aldo Moro; ai contatti intervenuti nel 1972 tra Duccio Berio e un agente del SID presentatosi con il nome di Ballini; alla «copertura medica» di cui le Brigate rosse avrebbero potuto disporre in occasione di alcune loro azioni terroristiche; all'acquisizione di sommarie informazioni testimoniali dai sei ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza nell'ambito del filone di indagine relativo a via Licinio Calvo; all'indagine sulla struttura sanitaria Villa Maria Pia.
  Al colonnello Leonardo Pinnelli sono confermate le deleghe già conferite in relazione all'acquisizione di documentazione su alcune abitazioni di via Trionfale; alle famiglie Mennini e Casimirri; alle segnalazioni di fonti relative alle attività di Prospero Gallinari tra il 1977 e il 1978; a un rapporto tra Giovanni Senzani e il generale Franco Delfino prospettato dal generale Bozzo; al rapporto tra il caso Moro e il sequestro De Martino; ai contatti intervenuti nel 1972 tra Duccio Berio e un agente del SID presentatosi con il nome di Ballini; alla «copertura medica» di cui le Brigate rosse avrebbero potuto disporre in occasione di alcune loro azioni terroristiche. Rimangono pure confermate le deleghe recentemente conferite relative a Giovanni Rega e all'acquisizione di documentazione fotografica su Antonio Nirta, nonché quella relativa all'escussione, insieme al dottor D'Ovidio, della vedova Leonardi. Per tutte le attività sopra indicate, il colonnello Pinnelli potrà avvalersi del supporto delle strutture dell'Arma dei carabinieri. Cessa la delega conferitagli in relazione alle dichiarazioni di Antonino Arconte.
  Alla dottoressa Laura Tintisona sono confermate le deleghe già conferite in relazione alle fonti della Polizia di Stato durante il sequestro Moro; alla scena del crimine di via Fani; all'individuazione dei profili genetici dei brigatisti attivi nel sequestro Moro; al furto avvenuto in casa Moro nel novembre 1978; agli esami balistici e di polizia scientifica; all'individuazione di documentazione relativa a Giovanni Rega; alla tipografia Triaca e a Renzo Rossellini. È altresì delegata a partecipare alle attività investigative poste in essere dalla Procura generale presso la Corte d'appello di Roma sul bar Olivetti e a esaminare la documentazione classificata dei Servizi di sicurezza relativa, sulla base delle deleghe che di volta in volta le saranno conferite. Cessano le deleghe già conferitele in relazione ad Antonino Arconte e al filone Hypérion.
  Proseguiamo in seduta pubblica.

  (I lavori riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Per quanto riguarda il programma delle audizioni, l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi ha convenuto di audire Silvano De Prospo la settimana prossima, nell'ambito del filone di indagine legato a Hypérion, e il prefetto Noce la successiva.
  Rendo ora conto del recente evento celebrativo di Aldo Moro promosso dalla Commissione, che si è svolto al Parlamento europeo il 25 febbraio 2016.
  Come ricorderete, il 25 febbraio 2016 una sala del Parlamento europeo è stata dedicata ad Aldo Moro e, davanti ad essa, è stato posizionato un grande bassorilievo con il volto di Aldo Moro ed il ricordo degli uomini della scorta, che proviene dalla sede di piazza Nicosia della Democrazia Cristiana. Si tratta di una sala di particolare prestigio, collocata al piano dell'aula e in posizione centrale, che evidenzia l'importanza che è stata attribuita alla figura di Moro, dopo anni di ingiusto oblio nelle istituzioni comunitarie.
  L'evento è stata occasione per un convegno di alto livello. Il Presidente Pag. 6Schulz, nel dedicare la Sala, ha tenuto un ampio discorso in italiano che ha valorizzato con molta forza l'eredità politica di Aldo Moro nel contesto dei problemi dell'Europa attuale, riferendosi anche al rapporto tra le forze politiche all'interno del Parlamento europeo per ricostruire le ragioni di una unità. Nelle sue parole, Moro è stato presentato come un esempio del percorso che l'Europa dovrebbe compiere, valorizzando la dimensione parlamentare anche in contrapposizione a una certa prevalenza dei Consigli europei che si è determinata in questi anni di crisi.
  Il convegno si è caratterizzato per una convergenza politica e culturale dell'area popolare e di quella socialdemocratica attorno al messaggio di Moro. Ricordo in particolare gli interventi dei vicepresidenti Sassoli e Tajani, che hanno fortemente sostenuto l'iniziativa, e quelli dei capigruppo Pittella e Weber, che hanno attualizzato l'eredità di Moro in relazione alle tematiche aperte, tra cui quella dell'immigrazione e della cosiddetta «Brexit». Era presente anche l'europarlamentare Borghezio. Di particolare forza è stato l'intervento del presidente della Fondazione Adenauer e già Presidente del Parlamento europeo, Pöttering, svolto a braccio e anche sulla base dei suoi ricordi personali di membro del Parlamento europeo dal 1979.
  Ricordo poi il messaggio del Presidente Grasso e gli interventi di Dario Franceschini, Enrico Gasbarra e Lorenzo Cesa, oltre a quello di chi vi parla.
  Per i lavori della Commissione costituisce particolare motivo di incoraggiamento – ho pregato di acquisirlo anche agli atti della Commissione – l'ampio messaggio (sotto forma di telegramma) del Presidente Mattarella che, nel rievocare la personalità politica e umana di Moro, ha rilevato che «è ancora necessario diradare zone d'ombra» sulla vicenda del sequestro e della morte di Moro.
  Il grande rilievo dell'evento e la qualità dei contributi mi hanno indotto a promuovere, tramite le strutture della Camera e senza oneri per la Commissione, la pubblicazione di una brochure con i testi degli interventi, per la quale richiederò alla Presidente Boldrini la disponibilità a contribuire con un suo messaggio.
  Tale brochure potrà poi essere diffusa anche nell'ambito del programma di iniziative con le scuole di cui ieri vi ho accennato. Le date di tali iniziative verranno di volta in volta precisate e saranno invitati a partecipare, insieme a me, i parlamentari residenti o eletti nella regione in cui la scuola è ubicata.
  Dichiaro conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 14.