CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 dicembre 2017
935.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 319

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 20 dicembre 2017. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 12.20.

Schema di decreto ministeriale recante disposizioni in materia di riduzioni delle tariffe a copertura degli oneri generali di sistema per le imprese energivore.
Atto n. 483.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema ministeriale in oggetto, rinviato nella seduta del 13 dicembre 2017.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 1). Ricorda che la Legge europea 2017, all'articolo 19, ha recepito le norme per la nuova disciplina delle agevolazioni per le fonti rinnovabili e le Linee guida UE in materia di aiuti di Stato a favore dell'ambiente e dell'energia 2014-2020. Sottolinea che queste nuove disposizioni hanno consentito di superare l'incompatibilità del sistema italiano, basato sulla degressività della tariffa elettrica applicata ai clienti non domestici. Ricorda che l'Italia ha affrontato una trattativa in sede europea sulle tariffe applicate alle aziende ad alto consumo energetico e con una significativa esposizione alla concorrenza internazionale in seguito alla quale la proposta italiana è stata valutata positivamente dalla Commissione europea. Sottolinea quindi l'importanza di un settore che rappresenta circa il 22 per cento del fatturato e occupa oltre 1 milione 200 mila addetti tra lavoratori diretti e indiretti.
  Richiama il comma 1 dell'articolo 19 della Legge europea 2017, il quale indica l'utilizzo preferenziale della riduzione della componente A 3 per diminuire i costi delle bollette elettriche, secondo un indirizzo già seguito dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) per cui si è registrata una riduzione di circa 2 miliardi di euro. Richiama altresì la Relazione illustrativa del Governo che indica, da un lato, la situazione aggiornata al 2015, per cui la riduzione complessiva della spesa per le Pag. 320imprese energivore, in esito all'applicazione delle riduzioni viene stimata nell'ordine di 1 miliardo 700 milioni di euro. Richiamate infine le risoluzioni Benamati 8-00281, Crippa 8-00828 e Ricciatti 7-01400 approvate dalla X Commissione il 13 dicembre 2017, propone di esprimere un parere favorevole su un provvedimento che opera un'azione significativa non solo per le aziende che superano il 20 per cento del valore aggiunto lordo (VAL), le quali hanno diritto a una riduzione dello 0,5 degli oneri, ma anche per quelle esposte alla concorrenza internazionale (che rappresentano, in particolare, il settore tessile, cartario e ceramico) per le quali il costo dell'energia è fattore essenziale di competitività.
  Sottolinea che l'osservazione formulata nella proposta di parere invita il Governo a valutare l'opportunità di ridurre l'ammontare complessivo del valore delle agevolazioni per le imprese ad elevato consumo energetico ed esposte alla concorrenza internazionale mantenendo, nel contempo, i rapporti relativi ad oggi indicati nelle valutazioni di impatto riportate nella Relazione illustrativa allegata al medesimo Schema di decreto. Si dichiara infine disponibile a integrare la proposta di parere con altre eventuali osservazioni che dovessero emergere dalla discussione.

  Davide CRIPPA (M5S) lamenta preliminarmente il ristretto tempo a disposizione per la discussione di uno Schema di decreto ministeriale che avrebbe meritato un diverso approfondimento. Osserva che si dovrebbe meglio definire la tariffa A3 di cui all'articolo 2 dello Schema di decreto che comprende, tra l'altro, le valorizzazioni energetiche dei residui di lavorazione. Ricorda che nel corso della legislatura la sua parte politica si è sempre battura contro agevolazioni e incentivi alle industrie energivore che non hanno prodotto effetti positivi ai fini del rilancio imprenditoriale. Richiama in proposito alcuni dati forniti dalla Cassa servizi energetici ed ambientali per cui la somma complessiva degli aiuti forniti ad Alcoa, Eurallumina e Portovesme supera i 130 milioni di euro. Osserva che questa modalità che si configura come aiuto di Stato, oltre ad essere stata sanzionata dall'Unione europea, ha penalizzato le bollette dei cittadini italiani non producendo, al contempo, un recupero di produttività delle aziende interessate.
  Sottolinea che nello Schema di decreto in esame non sono presenti meccanismi incentivanti per le aziende energivore virtuose dal punto di vista dell'efficientamento dei processi produttivi, le quali sono soggette all'obbligo di diagnosi energetica periodica. Richiama al riguardo i dati forniti dalla relazione illustrata dall'ENEA nel mese di giugno 2017 presso la Camera dei deputati in cui sono riassunti i dati delle diagnosi energetiche effettuate sulle imprese energivore dei settori cartario, ceramico e delle fonderie: circa l'80 per cento degli interventi di efficientamento prescritti sono stati effettuati dopo cinque anni dal percepimento dell'incentivo. Ritiene urgente mettere in campo un fondo di garanzia per questi interventi, invece che gravare sulle bollette dei cittadini, al fine di aumentare la capacità concorrenziale di aziende che non sono pronte ad investire immediatamente sull'efficientamento energetico dei processi produttivi. Ritiene altresì preferibile prevedere un meccanismo premiale che consenta benefici ai soggetti che virtuosamente attuano miglioramenti dell'efficienza energetica delle loro aziende. Ritiene che le imprese che ricevono agevolazioni e benefici debbano mettere in atto tempestivamente azioni per migliorare l'efficienza energetica e che queste azioni debbano essere valutate ai fini dell'erogazione di successivi incentivi. Rileva che l'impostazione dello Schema di decreto in esame rappresenta, in realtà, il solito meccanismo di elargizione a pioggia per le aziende che non vengono valutate in base alla loro virtuosità nella realizzazione di processi produttivi efficienti dal punto di vista energetico.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, relativamente all'osservazione del collega Crippa sulla ristrettezza dei tempi di Pag. 321esame dello Schema di decreto, ricorda che l'iter della Legge europea 2017 ha richiesto più tempo di quello programmato e che il Governo e la X Commissione hanno comunque lavorato per garantire l'adozione del provvedimento sulla nuova struttura delle agevolazioni affinché il sistema sia uniformato a quello europeo scongiurando così il verificarsi di situazioni che si configurino come aiuto di Stato. Sottolinea che la X Commissione nel corso della XVII legislativa ha svolto un intenso lavoro di approfondimento sull'impatto delle decisioni parlamentari e governative in materia di energia e di bollette elettriche e del gas. Concorda con il collega Crippa sul fatto che le aziende che beneficeranno di agevolazioni e incentivi devono avviare un percorso virtuoso di efficientamento dei processi produttivi. Ritiene tuttavia che sia preferibile prevedere, più che meccanismi premiali, il controllo sul rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di efficientamento per le aziende ad alto consumo energetico. Propone quindi di integrare la proposta di parere con la seguente osservazione: «valuti il Governo l'opportunità di rafforzare le misure per la verifica del corretto adempimento da parte delle imprese energivore degli obblighi di diagnosi energetica, di cui al decreto legislativo n. 102 del 2014, e di adottare al più presto parametri di consumo efficiente di energia elettrica a livello settoriale che orientino le imprese a realizzare gli interventi contenuti nella diagnosi e che riducano l'impatto redistributivo». Per quanto riguarda le attività dell'ENEA, ritiene che si possa prevedere una terza osservazione del seguente tenore: «valuti il Governo l'opportunità di indicare una scadenza per il calcolo sui consumi da parte di ENEA, ai sensi dell'articolo 8 dello Schema di decreto, orientativamente entro il primo anno di attuazione del provvedimento» (vedi allegato 2).

  Davide CRIPPA (M5S) osserva che l'obbligo in capo ad ENEA riguarda lo svolgimento delle diagnosi e non il controllo delle prescrizioni conseguenti. Sottolinea che al momento non sono previste misure di controllo dei miglioramenti dell'efficienza energetica da parte delle imprese attraverso la realizzazione di interventi che al momento sono solo «consigliati». Sottolinea che i benefici previsti dallo Schema di decreto in esame dovrebbero essere consentiti solo alle aziende che si impegnano concretamente ad efficientare i loro processi produttivi, altrimenti si assisterà al solito intervento «a pioggia» che non produrrà effetti positivi dal punto di vista industriale e continuerà a penalizzare i consumatori.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea che la ristrettezza dei tempi di esame dello Schema di decreto è dovuta al fatto che la Legge europea 2017 è entrata in vigore lo scorso 12 dicembre e che solo da quella data le Camere hanno potuto iniziare l'esame dello Schema di decreto. Concorda con le osservazioni del collega Crippa relativamente alle modalità di sostegno alle imprese energivore che, tuttavia, necessitano di incentivi anche per lo sviluppo e la tenuta sociale dei territori sui quali sono ubicate. Concorda pertanto sull'opportunità di inserire nella proposta di parere un richiamo alla necessità di effettuare controlli successivi ai finanziamenti per verificare il miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi nelle imprese beneficiarie.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore, osserva che le due ulteriori osservazioni formulate nella proposta di parere in seguito al dibattito in corso sono volte a sollecitare politiche attive del Governo nei confronti delle aziende destinatarie delle agevolazioni affinchè mettano in atto misure di efficientamento in seguito ai risultati delle diagnosi energetiche.

  Giuseppe CIVATI (SI-SEL-POS) concorda con il collega Crippa sulla necessità di legare le agevolazioni alle azioni di efficientamento messe in atto da parte delle aziende beneficiarie.

  Ludovico VICO (PD) osserva che lo Schema di decreto in esame dimostra che Pag. 322gli interventi sulle tariffe elettriche sono in capo all'AEEGSI e non alle associazioni dei consumatori, mentre la politica energetica è di competenza del Governo. Ritiene che nello schema in esame vi sia un miglioramento dei percorsi relativi alle misure da adottare nei confronti delle imprese energivore che operano nel settore del carbone o degli oli combustibili, e sono per lo più lontane dai processi innovativi di Industria 4.0. Rileva tuttavia che le aziende energivore che rappresentano il 22 per cento di fatturato non possano essere abbandonate e, considerato positivamente il contenuto dello Schema di decreto in esame, dichiara voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  Davide CRIPPA (M5S) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo. Osserva che, per aiutare le imprese che rappresentano il 22 per cento del fatturato, non si può continuare ad agire secondo le modalità adottate negli ultimi vent'anni con finanziamenti a pioggia senza prospettive di diminuire i consumi energetici. Ciò è, a suo avviso, confermato anche da alcuni emendamenti presentati da deputati del PD al disegno di legge di bilancio 2018 volti a prorogare l'attività di impianti a biomasse e a biogas già incentivati per riuscire a mantenerli in esercizio. Sottolinea che questi impianti, secondo dati forniti dal GSE lo scorso anno, hanno gravato per 120 milioni di euro sulla componente A3 della bolletta elettrica. Ritiene che si debbano promuovere tutte le possibilità di efficientare i cicli produttivi invece che erogare contributi ad aziende che poi non investono per la riduzione dei consumi energetici.

  Luca SQUERI (FI-PdL) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, condividendo in particolare l'osservazione che è opportuno effettuare un controllo sull'utilizzo degli incentivi ricevuti ai fini del miglioramento dell'efficienza energetica dei processi produttivi.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole, come riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 13.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 20 dicembre 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.15 alle 13.25.

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