CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 settembre 2017
882.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 27 settembre 2017. — Presidenza del presidente della IX Commissione, Michele Pompeo META. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale recante ripartizione delle risorse stanziate per il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro.
Atto n. 450.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto, rinviato nella seduta del 20 settembre.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che i relatori Zardini per la VIII Commissione e Gandolfi per la IX Commissione, hanno svolto la relazione introduttiva nella seduta precedente, formulando altresì l'invito al Governo a fornire taluni chiarimenti, eventualmente producendo un'idonea documentazione integrativa, che illustri sinteticamente la natura dei progetti ammessi al finanziamento.

  La sottosegretaria Silvia VELO fa presente che per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro sono stati presentati 114 progetti del valore complessivo di 214,1 milioni di euro, che coinvolgono complessivamente 483 enti locali distribuiti sull'intero territorio nazionale con esclusione della Basilicata e della Valle d'Aosta che non hanno avanzato istanza.
  Segnala in particolare che 38 progetti interessano le regioni meridionali per un finanziamento complessivo richiesto al Ministero di 35,4 milioni di euro; di questi, 21 sono stati valutati ammissibili a finanziamento, avendo raggiunto un punteggio pari o superiore alla sufficienza di 24 punti. Dei suddetti 21 progetti, 6 risultano immediatamente finanziabili nei limiti delle risorse stanziate ai sensi dell'articolo 5 della legge 28 dicembre 2015, n. 221, per un finanziamento complessivo di 5,9 milioni di euro. Evidenzia che, in termini percentuali, le istanze presentate dagli enti locali delle regioni meridionali rappresentano circa il 33 per cento del totale e Pag. 24coprono il 26 per cento di quelle ammissibili a finanziamento; pertanto, vari progetti degli enti locali del Meridione sono stati giudicati ammissibili ma non sono stati finanziati perché il punteggio conseguito non è risultato sufficiente per farli rientrare tra i 37 progetti sottoposti a finanziamento.
  Ciò premesso, ricorda che la valutazione delle istanze pervenute è stata effettuata sulla base di sei criteri di valutazione definiti nell'ambito dell'Allegato 2 al decreto ministeriale 20 luglio 2016, n. 208, quali in particolare: qualità del progetto (nell'ambito del quale sono stati considerati i seguenti fattori: fattibilità e caratteristiche tecniche; copertura finanziaria; quadro economico; comunicazione; monitoraggio; coinvolgimento di soggetti terzi; livello di progettazione e/o cantierabilità: caratteristiche territoriali; utenza disabile); benefici ambientali attesi; integrazione delle azioni; innovazione; pianificazione dei trasporti; mobility management. Precisa altresì che detti criteri sono declinati nel dettaglio da specifici parametri di valutazione, secondo la griglia indicata nell'allegato del verbale n. 2 della Commissione di valutazione ai sensi del punto 3.1 dell'Allegato 2 del citato decreto ministeriale n. 208 del 2016, tra i quali risulta quello delle caratteristiche territoriali definito in termini di tasso di motorizzazione, superamento dei limiti di PM10 e NOx, popolazione servita dall'intervento. Segnala inoltre che non è prevista una specifica premialità di punteggio per gli interventi realizzati nelle regioni meridionali e nelle città metropolitane.
  Allo scopo di delineare indirizzi futuri che possano rappresentare un elemento di ausilio per quei comuni che non hanno avuto accesso ai finanziamenti, rileva che la maggiore criticità dei progetti presentati dai comuni delle regioni meridionali può essere individuata nella non elevata capacità progettuale come emerge dalla lettura delle tabelle sinottiche di valutazione (allegate al verbale n. 3 della Commissione di valutazione) dove sono riportati in dettaglio i punteggi assegnati a ciascun parametro. Sottolinea in particolare che per i comuni del Meridione sono emerse criticità con riferimento al criterio dei benefici ambientali attesi dalla realizzazione dell'intervento (concentrandosi solo sull'aspetto prettamente infrastrutturale e dando invece minore attenzione al profilo dell'efficacia ex post degli interventi), per il quale sono stati attribuiti punteggi bassi.
  Con riferimento ai 37 progetti ammessi a finanziamento, sulla base delle integrazioni richieste, mette a disposizione delle Commissioni una tabella riepilogativa con l'indicazione degli interventi, nonché le singole schede illustrative con l'indicazione, per ciascun progetto, delle attività previste per ogni tipologia di intervento.

  Rudi Franco MARGUERETTAZ (Misto-Min.Ling.) in replica a quanto riferito dalla rappresentante del Governo ritiene utile segnalare che la ragione per la quale realtà territoriali della Valle d'Aosta e Basilicata non hanno partecipato al bando relativo al programma in oggetto va certamente imputata alla previsione normativa che richiedeva un bacino di utenza di almeno centomila abitanti. Osserva che è del tutto evidente che per soddisfare quel requisito gli eventuali progetti degli enti locali delle due regioni, che hanno una popolazione di numero ridotto, avrebbero dovuto coinvolgere un vastissimo numero di comuni.
  Sottolinea che quanto accaduto dovrebbe costituire una lezione per il futuro: quando si delineano politiche nazionali, infatti, si dovrebbe tenere conto di peculiari specificità delle comunità territoriali.

  Diego DE LORENZIS (M5S), nel condividere le considerazioni esposte dal collega Marguerettaz osserva come l'enorme interesse dimostrato dagli enti locali per lo sviluppo della mobilità sostenibile si scontra con un'altrettanto evidente esiguità delle risorse. Preannuncia pertanto di voler intraprendere una iniziativa funzionale ad inserire nei prossimi provvedimenti riferiti alla manovra di bilancio, volte ad integrare le risorse per ampliare il novero dei soggetti beneficiari. In tal senso invita altresì Governo e maggioranza a non far mancare il loro contributo a questo scopo.Pag. 25
  Sotto il diverso versante dell'effettivo impiego delle risorse, ricorda che nelle precedenti leggi di bilancio sono stati previsti novanta milioni, per il periodo 2016-2018 per la realizzazione di ciclovie e a favore della mobilità urbana ma che fino al 2017 non vi sono state erogazioni di fondi.
  Sottolinea, inoltre, che le esigenze manifestatisi in materia provengono dal «basso», cioè dai comuni e ritiene che il Governo di ciò dovrebbe tenere conto. Peraltro investire maggiori risorse sui programmi di mobilità sostenibile avrebbe un particolare significato per quelle zone del Paese – ad esempio la Valle padana – che con l'approssimarsi della stagione invernale risentiranno particolarmente dell'inquinamento da emissioni.

  Paolo GANDOLFI (PD), relatore per la IX Commissione, Nel richiamare gli impegni assunti nelle sedi parlamentari che hanno consentito lo stanziamento delle risorse ripartite con il provvedimento in esame, ritiene che i chiarimenti forniti dalla rappresentante del Governo, in specie per quello che riguarda il posizionamento dei comuni meridionali nella graduatoria relativa alla distribuzione delle risorse, siano stati esaurienti.
  Le informazioni rese dalla rappresentante del Governo e la relativa documentazione rende più agevole alle Commissioni una effettiva conoscenza degli obiettivi perseguiti dai progetti finanziati.
  Segnala, infine, che riterrebbe utile poter avere a disposizioni maggiori informazioni sui restanti progetti affinché le Commissioni possano avere un'idea di quali tipologie d'intervento sono state immaginate dai partecipanti al programma in questione.

  Michele MOGNATO (MDP) osserva che il provvedimento all'esame destina cinque milioni di euro al monitoraggio e alla verifica dei progetti. Considerato che tale cifra è rilevante in rapporto allo stanziamento totale ritiene opportuno avere maggiori informazioni sulle modalità di svolgimento delle verifiche al fine di avere la certezza che tali risorse siano impiegate in modo efficace.

  Diego DE LORENZIS (M5S), integrando il suo precedente intervento, desidera rimarcare come gli enti locali siano ancora in attesa del decreto riguardante le linee guida sulla mobilità sostenibile. Per inciso, segnala come la documentazione consegnata alle Commissioni appaia il frutto di un documento scansionato, a testimonianza della lunga strada che deve ancora essere percorsa verso una reale digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

  Vincenzo GAROFALO (AP-CpE-NCD) apprezzando gli sforzi fatti in materia, invita i relatori a proporre un meccanismo che, in caso di aumento delle risorse disponibili, preveda lo scorrimento dell'attuale graduatoria.

  Michele Pompeo META, presidente, condividendo l'osservazione riferita al rapporto tra il forte interesse degli enti locali osserva per il programma sperimentale, e l'esiguità delle risorse, invita le forze politiche a assumere un comune impegno per l'inserimento di misure condivise di finanziamento ulteriore in occasione dell'esame della prossima legge di bilancio.
  Inoltre, a parte l'intervento straordinario dello Stato, considerato che la mobilità sostenibile è di competenza della regioni, formula l'invito e l'auspicio che queste ultime non si sottraggano ad intraprendere, anche loro, un maggiore sforzo in materia.

  La sottosegretaria Silvia VELO, nel condividere le considerazioni avanzate nel corso della discussione e riservandosi di fornire gli ulteriori elementi documentali richiesti dalle Commissioni, ricorda quanti sforzi si siano resi necessari per reperire risorse, per quanto esigue, a copertura del Programma di mobilità sostenibile previsto dal «collegato ambientale», la cui approvazione, slittando di un anno, ha provocato l'ulteriore riduzione dell'originario Pag. 26stanziamento, andato in economia per la parte relativa all'annualità soppressa.
  Pur comprendendo l'amarezza per il mancato finanziamento di progetti importanti, espressione di realtà rilevanti del nostro territorio, sottolinea che il vincolo di destinazione delle risorse, che provengono dai proventi delle vendite all'asta delle quote di emissione dei gas ad effetto serra, impone la loro utilizzazione per il finanziamento di azioni di contrasto ed adattamento ai cambiamenti climatici. Quale terzo elemento condizionante, evidenzia la gravità del livello di inquinamento atmosferico dell'Italia settentrionale, che ha determinato l'avvio di due procedure di infrazione nei confronti dell'Italia da parte della Commissione europea.
  Nel ricordare inoltre che lo schema di decreto ministeriale che ha dato attuazione al Programma sperimentale, definendo anche le modalità e i criteri per la presentazione dei progetti, ha ottenuto il parere delle Commissioni competenti di Camera e Senato, ritiene che, pur in presenza dei limiti segnalati, l'iniziativa in questione rappresenti un primo significativo passo in favore della mobilità sostenibile, che ha avuto il merito di stimolare le capacità progettuali degli enti locali.
  Auspica dunque che gli enti locali che non sono risultati beneficiari del finanziamento colgano l'occasione per progettare interventi che, non limitandosi al solo aspetto infrastrutturale, si prefiggano l'abbattimento delle emissioni e il conseguente miglioramento del contesto ambientale. Quanto infine al mantenimento della graduatoria dei progetti ammissibili, in vista di un nuovo finanziamento, pur condividendo la richiesta sul piano politico, ritiene opportuna una verifica sulla fattibilità dell'intervento.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.