CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 luglio 2017
856.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Giovedì 20 luglio 2017. — Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 13.20.

Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione di persona incapace commessi in danno di persone ultrasessantacinquenni.
Nuovo testo C. 4130 Ermini e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – parere favorevole con osservazioni).

  Il Comitato prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 luglio 2017.

  Daniela Matilde Maria GASPARINI (PD), relatrice, formula una proposta di parere con osservazioni (vedi allegato 1), di cui raccomanda l'approvazione.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere della relatrice.

Introduzione dell'articolo 293-bis del codice penale, concernente il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.
Emendamenti C. 3343-A Fiano.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente, in sostituzione del relatore impossibilitato a partecipare, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 5 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.
  La seduta termina alle 13.30.

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 20 luglio 2017. — Presidenza della vicepresidente Roberta AGOSTINI, indi del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Gianpiero Bocci.

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberta AGOSTINI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-11798 Sisto: Sul potenziamento dell'organico e del parco macchine dei Vigili del fuoco per lo spegnimento degli incendi.

  Vincenza LABRIOLA (FI-PdL) illustra l'interrogazione in titolo di cui è firmataria, chiedendo quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere, di fronte all'emergenza incendi del periodo estivo, per ampliare il parco «macchine» e rendere disponibili i 23 milioni di euro per il potenziamento dell'organico dei vigili del fuoco nonché per incrementare il numero dei velivoli necessari per intervenire tempestivamente sullo spegnimento degli incendi.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vincenza LABRIOLA (FI-PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta. Accoglie positivamente la risposta del rappresentante del Governo relativa al parco macchine, pur facendo notare che l'Esecutivo ha più volte cambiato orientamento sull'argomento. Si dichiara assolutamente insoddisfatta, al contrario, per la parte della risposta relativa al potenziamento dell'organico e alle assunzioni, tema sul quale ritiene che l'Esecutivo stesso persegua una politica al ribasso. Fa notare che su tale aspetto il Governo, di solito ricorre ad atti di urgenza per i motivi più disparati, avrebbe dovuto fronteggiare in modo adeguato l'emergenza connessa allo spegnimento degli incendi, che peraltro risultava ampiamente prevedibile.

5-11799 Invernizzi: Sulla tutela della sicurezza nel quartiere Ortica di Milano.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo, che fa seguito a una petizione presentata dai residenti del quartiere Ortica di Milano per lamentare la mancanza di sicurezza nel loro quartiere e chiedere il ripristino della legalità. Con l'interrogazione si chiede quindi al Governo quali iniziative intenda assumere per rispondere alle esigenze poste dalla suddetta petizione.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Cristian INVERNIZZI (LNA), replicando, ringrazia il Sottosegretario per la risposta e tramite lui ringrazia anche la Questura di Milano per il lavoro svolto. Osserva che la situazione del quartiere Ortica è simile a quella di altri quartieri periferici delle grandi città. Con l'interrogazione in titolo ci si è posti l'obiettivo di sollecitare il Governo a lavorare per la riqualificazione delle periferie, dove purtroppo esistono siti abbandonati e in condizioni di degrado che diventano terra di nessuno e copertura per azioni criminali. In tal senso prende atto dalla risposta del Sottosegretario dell'impegno profuso dal Governo nel bonificare uno di questi siti ubicato appunto nel quartiere Ortica.

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5-11800 Parisi: Sull'attribuzione del premio di maggioranza nell'ambito delle elezioni amministrative.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SC-ALA CLP-MAIE) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, chiedendo di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione a quanto esposto nell'interrogazione in oggetto e se non intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, al fine di chiarire la corretta interpretazione della normativa vigente, anche in vista delle imminenti elezioni provinciali.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SC-ALA CLP-MAIE), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Fa notare che il Ministero avrebbe dovuto fare chiarezza sui fatti esposti nella sua interrogazione, relativi alle elezioni del sindaco di Avezzano e del Consiglio comunale, tenuto conto dei verbali discordanti redatti, nel primo e nel secondo turno, dalla commissione elettorale, in ordine al superamento o meno del 50 per cento dei voti validi da parte di uno dei gruppi di liste. Evidenziato, peraltro, che, tra il primo e il secondo turno, sono intercorsi cambiamenti nella composizione della commissione elettorale, ritiene si sia in presenza di una incongruenza che possa far pensare ad una dichiarazione falsa, volta a favorire l'attribuzione del premio di maggioranza alle liste collegate al sindaco risultato vincente al ballottaggio. Evidenzia come la necessità di far luce sulla vicenda – a prescindere dall'inchiesta in corso, richiamata dal rappresentante di Governo, della quale non si può far altro che attendere la conclusione – appare ancora più urgente considerata l'imminenza delle elezioni provinciali, in relazione alle quali vi è il rischio di un inquinamento della base elettorale – rappresentata dal Consiglio comunale eletto con quelle modalità – che definisce non legittima e non rispondente alle volontà dei cittadini.

5-11803 Fiano: Sulle iniziative per contrastare la diffusione dei «matrimoni forzati».

  Marilena FABBRI (PD) illustra l'interrogazione in titolo di cui è firmataria, che prende spunto da notizie di stampa in merito alla diffusione di matrimoni precoci e forzati, imposti a bambine e ragazze straniere che, secondo dati forniti da alcune associazioni, arrivano a duemila casi denunciati. Si tratta di una pratica che, anche se avviene fuori dal territorio italiano, viola i diritti di minori presenti nel nostro Paese e viola anche la legge italiana. Se, infatti, non esiste una norma specifica in materia, valgono le disposizioni del diritto di famiglia. Con l'interrogazione si chiede al Governo se è a conoscenza di tale fenomeno e quale strategia intenda intraprendere per contrastarlo. Osserva, infine, che con l'approvazione della legge sulla cittadinanza ai minori, attualmente all'esame del Senato, si potrebbero garantire in modo più efficace i diritti di queste bambine e ragazze.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Marilena FABBRI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Sottosegretario. Constata, infatti, che il fenomeno è monitorato dal Governo anche se non è ancora configurato come reato. Si augura al proposito che si concluda in tempi brevi l’iter delle proposte di legge in materia all'esame della Commissione Giustizia del Senato. Sottolinea, al fine di contrastare il fenomeno in questione, l'importanza di una rete tra i soggetti istituzionali coinvolti, quali scuole e servizi sociali.

5-11805 Plangger: Su alcune procedure di gara indette dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'interno.

  Tancredi TURCO (Misto-AL-TIpI) illustra l'interrogazione in titolo di cui è Pag. 71firmatario. Evidenzia che, sulla base di alcune segnalazioni, l'Anac ha analizzato le determinazioni a contrarre del dipartimento di pubblica sicurezza e, da quattro esposti, emerge l'anomalo gonfiarsi dei prezzi, l'inadeguata programmazione della spesa, la mancanza di trasparenza, concorrenza e rotazione tra imprese che vengono invitate direttamente alle procedure negoziate dove spesso cambiano perfino i capitolati tecnici e di prezzo, in danno delle ditte che non avevano partecipato o erano state escluse come accaduto in maniera eclatante in occasione di una gara per l'acquisto di 2.300 giubbotti antiproiettile. Chiede quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per evitare il ripetersi di tali gravi violazioni.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Tancredi TURCO (Misto-AL-TIpI), replicando, fa presente che non può ritenersi soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, atteso che essa non appare idonea a fugare del tutto i dubbi relativi allo svolgimento delle procedure di acquisto descritte nell'interrogazione in oggetto. Evidenziato che il rappresentante del Governo ha altresì eluso il quesito relativo alle iniziative che il Ministero intende intraprendere per evitare il ripetersi di tali gravi violazioni, fa presente che continuerà a monitorare la situazione, riservandosi di assumere altre iniziative volte a richiamare l'attenzione dell'Esecutivo.

5-11899 Costantino: Sulle iniziative per garantire il rispetto della Convenzione internazionale sulla ricerca e sul salvataggio marittimo.

  Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL-POS) illustra l'interrogazione in titolo di cui è firmatario, volta a chiedere al Governo quali iniziative intenda intraprendere per contrastare l'azione di un gruppo di estrema destra europeo che, tramite l'uso della nave C-Star, noleggiata e in arrivo al porto di Catania, si pone l'obiettivo, in contrasto con quanto stabilito dalla Convenzione internazionale sulla ricerca ed il salvataggio marittimo, nota come convenzione SAR, di disturbare l'azione di Organizzazioni non governative tesa al salvataggio di vite umane.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL-POS), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Sottosegretario. Fa presente che il tragitto della nave in questione è tracciabile dai radar e che la stessa presumibilmente arriverà a Catania entro cinque giorni, quindi ancora in tempo per chiedere l'approdo in quel porto. Con l'interrogazione si chiedeva al Governo cosa voglia fare per impedire la commissione di reati e la violazione del diritto internazionale. Purtroppo deve constatare che il Governo non considera la questione rilevante e rinvia il problema, mentre al contempo si propone di chiudere l'approdo ai porti italiani alle navi delle Organizzazioni non governative. Esprime preoccupazione per la disparità di trattamento usata dal Governo.

5-11900 Toninelli: Sull'operato delle Forze dell'ordine durante una manifestazione in piazza della Rotonda (Pantheon) a Roma.

  Federica DIENI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo di cui è firmataria che nasce dalla notizia diffusa dalla stampa della denuncia di un giovane, reo di aver criticato in una piazza di Roma il decreto-legge sull'immigrazione del ministro Minniti. Si chiede come sia oggi possibile che sia perseguibile il reato di vilipendio alle istituzioni, mediante il quale, in realtà, si limita la libertà d'opinione. Con l'interrogazione si chiede al Governo di conoscere i dettagli sulla questione in oggetto, che Pag. 72pone gravi quesiti sul mantenimento delle garanzie democratiche.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Federica DIENI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del Sottosegretario. Infatti, mentre ci si pone il problema del reato di apologia del fascismo, si denuncia chi esprime un'opinione avversa a un Ministro, cosa che ricorda quel passato regime probabilmente più di alcuni simboli, come il saluto romano, che si vogliono punire.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 20 luglio 2017. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Gianpiero Bocci.

  La seduta comincia alle 14.35.

Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
C. 184 Pisicchio, C. 230 Peluffo, C. 666 Oliverio, C. 742 Francesco Sanna, C. 1029 Rigoni, C. 1200 Caon, C. 2289 Laffranco, C. 4002 Parisi e C. 4188 Menorello.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 luglio 2017.

  Massimo PARISI (Misto-ALA-MAIE), relatore, deposita una proposta di testo unificato (vedi allegato 9) che illustra. Il testo riprende in parte i contenuti della proposta di legge C.4200 di cui è primo firmatario. Rispetto a quell'originaria impostazione, ha ritenuto di espungere, come suggerito anche dai rappresentanti dell'ANCI nel corso della loro audizione, la disposizione che introduceva il doppio turno anche per i comuni inferiori a 15.000 abitanti. Ha inserito nel testo anche alcuni temi trattati da altre proposte abbinate, come quello di risolvere il problema cosiddetto dell'anatra zoppa, cioè la convivenza tra sindaco e una maggioranza diversa. Il testo unificato prevede che il premio di maggioranza si assegnato a chi vince, anche per evitare quelle interpretazioni difformi che avvengono attualmente. L'altra questione affrontata dal testo unificato concerne la questione del rapporto tra la funzione di consigliere e quella di assessore che viene risolta eliminando l'incompatibilità tra le due cariche.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che il seguito dell’iter del provvedimento sarà stabilito nell'odierna riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica al decreto legislativo 6 marzo 1992, n. 250, e aggregazione del comune di Torre de’ Busi alla provincia di Bergamo, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione.
C. 4338 Sanga e C. 4526, approvata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 giugno 2017.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 20 luglio 2017. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO.

  La seduta comincia alle 14.40.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Relazione 2016 sull'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'UE.
(COM(2017)239 final).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 luglio 2017.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e relatore, ricorda di aver presentato nella scorsa seduta una proposta di documento finale in relazione al provvedimento in titolo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di documento finale del presidente (vedi allegato 10).
  Delibera altresì di trasmettere i documenti approvati al Parlamento europeo, alla Commissione europea e al Consiglio dell'Unione europea.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'uso del sistema d'informazione Schengen per il rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
(COM(2016) 881 final).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'istituzione, l'esercizio e l'uso del sistema d'informazione Schengen (SIS) nel settore delle verifiche di frontiera, che modifica il regolamento (UE) n. 515/2014 e abroga il regolamento (CE) n. 1987/2006.
(COM(2016) 882 final).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'istituzione, l'esercizio e l'uso del sistema d'informazione Schengen (SIS) nel settore della cooperazione di polizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale, che modifica il regolamento (UE) n. 515/2014 e abroga il regolamento (CE) n. 1986/2006, la decisione 2007/533/GAI del Consiglio e la decisione 2010/261/UE della Commissione.
(COM(2016) 883 final).

(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e relatore, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame congiunto di tre proposte di regolamento della Commissione europea (COM(2016) 881, COM(2016) 882 e COM(2016)883).
  Si tratta di un complesso intervento normativo attraverso il quale la Commissione europea intende riformare e aggiornare la disciplina vigente in materia di Sistema di informazione Schengen (SIS).
  Il Sistema è una sorta di grande banca dati recante informazioni su persone e beni. Alla sua creazione si è pervenuti a seguito della abolizione dei controlli alle frontiere interne tra i Paesi che hanno aderito alla disciplina Schengen. L'eliminazione dei controlli, volta a facilitare la libertà di circolazione, è appunto compensata dalla creazione di una banca dati per individuare i cittadini di paesi terzi non autorizzati ad entrare nello spazio Schengen; di soggetti ricercati per l'arresto ai fini dell'estradizione; di persone – in particolare di minori – scomparse; di talune categorie di beni rubati o utilizzati per compiere reati.
  Le informazioni inserite nella banca dati sono messe a disposizione delle autorità competenti degli Stati membri oltre che dei competenti organismi delle istituzioni dell'Unione europea.
  Peraltro, già in base alla normativa vigente gli Stati membri possono scambiare ulteriori e più dettagliate informazioni Pag. 74avvalendosi dei cosiddetti uffici Sirene (supplementary information request at the national entries); nel nostro Paese l'ufficio Sirene è collocato presso il Ministero dell'interno.
  A fine 2016, il SIS conteneva una mole assai consistente di dati (circa 70 milioni di registrazioni) ed era stato consultato 2,9 miliardi di volte.
  Avvalendosi dei dati resi disponibili dal SIS è stato possibile procedere a ben 25 mila arresti; rifiutare l'ingresso o il soggiorno nello spazio Schengen a circa 80 mila persone e individuare più di 12 mila persone scomparse.
  Sono stati infine risolti più di 97 mila casi riguardanti furti di veicoli, falsi documenti di identità o di viaggio, furti di armi da fuoco e di altri beni.
  Nonostante i positivi risultati conseguiti, il Sistema Schengen, a giudizio della Commissione europea, necessita di un aggiornamento in relazione all'emersione di due fenomeni la cui gestione risulta assai problematica per le istituzioni europee e per gli Stati membri. Si tratta, per un verso, della gestione degli ingenti flussi migratori e della recrudescenza del fenomeno terroristico.
  Proprio le dimensioni sempre più preoccupanti di questi due fenomeni hanno indotto la Commissione europea a metter mano alla normativa vigente attraverso una riforma molto puntuale che si distribuisce appunto nelle tre proposte di regolamento all'ordine del giorno, di cui una (COM(2016) 881) interviene su materie attualmente non disciplinate vale a dire l'utilizzo del sistema di informazione Schengen per il rimpatrio di cittadini di Paesi terzi che soggiornano regolarmente all'interno dell'Unione europea.
  In estrema sintesi, il complesso delle disposizioni recate dalle proposte di regolamento in esame mira a obbligare gli Stati membri a segnalare nel SIS tutti i casi in cui sia stato adottato un divieto di ingresso nei confronti di cittadini terzi; armonizzare le procedure adottate attraverso l'istituzionalizzazione della consultazione come modalità ordinaria di collaborazione fra autorità di vari Paesi; semplificare e agevolare l'uso del sistema di informazione SIS da parte di tutti gli utenti abilitati.
  Più in particolare, venendo al contenuto delle singole modifiche alla disciplina già in vigore ovvero delle sue integrazioni, merita evidenziare la trasformazione da facoltativo ad obbligatorio dell'inserimento delle informazioni all'interno del SIS relativamente ai cittadini di Paesi terzi che soggiornino irregolarmente all'interno dell'Unione europea; la previsione di una specifica procedura volta a coordinare le attività di diversi Stati membri che risultino contraddittorie quanto al trattamento di cittadini di Paesi terzi. In sostanza, nel caso in cui uno Stato membro intenda rilasciare un permesso di soggiorno nei confronti di un soggetto che già sia stato destinatario di una segnalazione finalizzata al respingimento da parte di altro Stato membro, si prevede l'obbligo di consultazione preliminare in modo da evitare orientamenti difformi. Peraltro, si stabilisce, in caso di persistenza di diversi orientamenti, il principio per cui prevale la decisione che autorizza il cittadino di un Paese terzo a soggiornare nello Stato membro con una sorta di favor su cui sarebbe opportuno acquisire l'avviso del Governo.
  Un secondo gruppo di modifiche concerne l'ampliamento delle informazioni suscettibili di essere oggetto di segnalazioni ai fini del respingimento o del rifiuto del soggiorno. Tra le informazioni ulteriori che dovrebbero essere inserite nel sistema SIS merita segnalare l'eventuale coinvolgimento in attività di tipo terroristico; la specifica del reato di cui il soggetto interessato si sia reso colpevole; gli estremi dei documenti di identità, le fotografie e le immagini digitali e quelle palmari.
  L'ampliamento dell'ambito dei dati e delle informazioni che devono essere trasmesse al SIS valorizza significativamente lo strumento e lo pone in condizioni di essere più efficace ai fini della prevenzione del contrasto di comportamenti illeciti.
  Per quanto concerne, in particolare, le impronte digitali e palmari e le immagini facciali, occorre segnalare che con la proposta Pag. 75in esame viene resa obbligatoria la consultazione nel caso in cui l'identità della persona non possa essere accertata in altro modo.
  Si introducono, poi, disposizioni puntuali per quanto concerne il diritto di accesso alla banca dati a favore delle autorità nazionali competenti e delle agenzie europee competenti per materia (EUROPOL, neocostituita Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera ed ETIAS).
  È comunque stabilito che i dati inseriti siano adeguatamente protetti. Viene a tale proposito anche modificato il periodo massimo di conservazione delle segnalazioni riguardanti respingimenti o rifiuti di soggiorno stabilito in cinque anni, salvo prolungamento per il quale è riconosciuta una certa discrezionalità agli Stati membri. In ogni caso, l'interessato ha diritto di accedere ai dati e di ottenerne la rettifica, se inesatti, ovvero la cancellazione, se archiviati illecitamente.
  Per quanto concerne la proposta di regolamento COM(2016) 881, vertente sulla delicata materia di rimpatri di cittadini di Paesi terzi che soggiornino irregolarmente o nei confronti dei quali le autorità nazionali competenti abbiano emesso una decisione di rimpatrio, si stabilisce l'obbligo di ciascuno Stato membro di designare un'autorità responsabile per lo scambio di informazioni supplementari.
  È inoltre stabilito che il sistema SIS centrale debba notificare agli Stati membri tutte le informazioni che abbia a disposizione sulle segnalazioni riguardanti i rimpatri per i quali sia scaduto il termine per la partenza volontaria.
  Per quanto concerne la cancellazione delle segnalazioni, la Commissione europea prospetta l'eventualità di un successivo ulteriore intervento normativo che dovrebbe regolare i casi in cui delle informazioni si possa tenere traccia anche dopo che siano state attuate le decisioni di rimpatrio, qualora il soggetto interessato rientri nel territorio dell'UE e ne venga constatato il soggiorno irregolare. È questa una eventualità tutt'altro che infrequente, come dimostrano le cronache degli ultimi mesi, per cui si potrebbe valutare con il Governo l'eventualità di disciplinare tale fattispecie già nell'ambito del pacchetto di proposte al nostro esame qualora in sede negoziale si registrasse un orientamento favorevole in tal senso.
  Si introducono, quindi, rilevanti modifiche anche al regime di accesso ai dati e alle informazioni contenute nel sistema SIS riconoscendone il diritto alle autorità nazionali responsabili delle identificazioni di cittadini di Paesi terzi; alle autorità responsabili delle verifiche di frontiera; alle autorità responsabili dei rimpatri e ad Europol e alla Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera.
  La terza proposta di regolamento (COM(2016)883), apporta significative modifiche alla normativa vigente per quanto concerne le segnalazioni su persone e cose ai fini della cooperazione di giustizia e della cooperazione giudiziaria in materia penale.
  Nel dettaglio, la disciplina proposta ricalca in larga parte quella prevista dalle altre due proposte di regolamento relative, rispettivamente, alle verifiche di frontiera e ai rimpatri.
  Merita, in particolare, segnalare le novità relative all'inserimento nel SIS di fotografie e immagini facciali, dati dattiloscopici e un profilo DNA quando si tratti di persone scomparse, da proteggere o di minori a rischio sottrazione.
  Allo scopo di rafforzare lo scambio di informazioni e la collaborazione tra le autorità di polizia e quelle giudiziarie, si amplia il novero delle informazioni che possono essere inserite e conservate nel sistema SIS inserendo l'eventuale coinvolgimento in attività di terrorismo; copia dei documenti di identità e di viaggio; tutti i dati utili a identificare ignoti che si presume siano responsabili di reati; segnalazioni preventive qualora si configuri un alto rischio di sottrazione di minore da parte di un genitore; alcune categorie di oggetti attualmente non contemplati (documenti falsificati, veicoli elettrici, oltre a quelli già previsti a benzina o diesel; banconote falsificate e apparecchiature informatiche). Pag. 76
  Si interviene poi sulle norme relative ai controlli, introducendo una nuova tipologia, il cosiddetto controllo di indagine, che consente di interrogare la persona in modo più approfondito.
  Al riguardo, va segnalato che il Governo, nella relazione trasmessa ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 234 del 2012, esprime perplessità sui cosiddetti controlli di indagine per il timore che gli stessi non risultino compatibili con il vigente ordinamento nazionale per cui la libertà personale può essere limitata solo previo provvedimento dell'autorità giudiziaria e non per iniziativa esclusiva dell'autorità di polizia.
  In conclusione, evidenzia che si è in presenza di un intervento molto articolato attraverso il quale la Commissione europea intende rispondere alle crescenti preoccupazioni dell'opinione pubblica nei confronti di fenomeni che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza collettiva e che suscitano forte allarme sociale.
  Le modifiche prospettate, ampliando le tipologie di informazioni e di dati che alimentano il sistema SIS e favorendo una più diffusa circolazione delle stesse informazioni, sono dirette a potenziare l'efficacia del sistema stesso allo scopo di monitorare soggetti e situazioni potenzialmente a rischio e prevenire il compimento di gravi reati.
  Sottolinea che si tratta di una materia di grande delicatezza nella quale non si devono trascurare i profili che attengono alla tutela della privacy e alla salvaguardia dei diritti fondamentali che costituiscono valori imprescindibili per l'UE.
  Osserva, infine, che le proposte della Commissione sembrano, in linea generale, ispirate all'obiettivo di trovare un soddisfacente punto di equilibrio tra le diverse istanze da contemperare, ferma restando la necessità di procedere ad alcuni approfondimenti, in primo luogo con il Governo, su specifiche questioni che sono state in precedenza richiamate.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 20 luglio 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

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