CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 giugno 2017
836.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 8 giugno 2017. – Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 12.40.

Schema di decreto legislativo recante riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio.
Atto n. 415.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione. Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 7 giugno 2017.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che il relatore, onorevole Guerini, ha presentato una nuova proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1). Avverte, altresì, che i gruppi Movimento Cinque Stelle e Lega Nord e Autonomie hanno presentato, rispettivamente, una proposta alternativa di parere contrario (vedi allegato 2) e una proposta alternativa di parere favorevole con alcune condizioni (vedi allegato 3). Fa presente, inoltre, che sono pervenute al relatore alcune osservazioni da parte del deputato Chiarelli, che propone di modificare l'articolo 5, comma 1, dello schema di decreto legislativo in titolo, relativo alle incompatibilità, nel senso di prevedere che, oltre ai professionisti individuati ai sensi della lettera e) del medesimo comma 1, siano incompatibili con le funzioni di magistrato onorario anche i professionisti che svolgono abitualmente attività avversa Pag. 4ai soggetti imprenditoriali di cui alla lettera e) già richiamata.
   Ricorda, in fine, che le proposte alternative di parere non saranno poste in votazione qualora approvata la nuova proposta di parere del relatore.

  Giuseppe GUERINI (PD), relatore, illustra la sua nuova proposta di parere, precisando che la stessa è stata predisposta anche tenendo conto delle osservazioni e dei rilievi formulati dai gruppi parlamentari, oltre che dai soggetti auditi nel corso dell'attività conoscitiva espletata dalla Commissione.

  Nicola MOLTENI (LNA), nell'illustrare la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo, richiama integralmente le considerazioni da lui espresse nel corso della seduta del 30 maggio scorso, dedicata all'audizione di rappresentanti di diverse associazioni di magistrati onorari.
  In proposito, rammenta come, in quella sede, fosse emerso il grido di allarme dei magistrati onorari rispetto ad uno schema di decreto legislativo che, ove approvato senza i necessari correttivi, determinerebbe un sensibile peggioramento del «sistema giustizia», come, peraltro, ben evidenziato anche dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Armando Spataro, e da numerosi altri organi di vertice degli uffici giudiziari. Invita, quindi, il Governo e la maggioranza ad avviare sul tema una più approfondita riflessione, al fine di evitare che la riforma in discussione, che presenta manifesti profili di criticità, non rappresentati un'occasione persa per rendere più efficiente l'amministrazione della giustizia.

  Andrea COLLETTI (M5S), nell'illustrare la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo parlamentare, pur apprezzando lo sforzo del relatore, del quale ritiene condivisibili alcune considerazioni, osserva come il Governo non sia, comunque, obbligato a conformarsi al parere della Commissione. Per tali ragioni, ritiene, quindi, che la Commissione stessa debba esprimere sul provvedimento in discussione parere contrario, tanto più che la stessa legge delega contiene, a suo avviso, evidenti errori di impostazione, non tenendo conto del lavoro effettivamente svolto dai giudici di pace, dai giudici onorari di tribunale e dai vice procuratori onorari. Quanto all'indennità spettante ai magistrati onorari prevista dall'articolo 23 dello schema di decreto legislativo, osserva come la stessa appaia del tutto irrisoria a fronte dell'attività svolta da tale categoria di magistrati. Ciò premesso, nell'evidenziare come il provvedimento in titolo sia, di fatto, destinato ad aggravare i problemi del «sistema giustizia», ribadisce la necessità che la Commissione esprima sullo stesso parere contrario.

  Giulia SARTI (M5S), nell'associarsi alle considerazioni del collega Colletti, chiede che sia acquisito agli atti della Commissione il parere del Consiglio superiore della Magistratura sullo schema di decreto legislativo in titolo.

  Donatella FERRANTI, presidente, nel sottolineare l'autonomia del Parlamento rispetto al Consiglio superiore della Magistratura, organo preposto ad altre funzioni istituzionali, fa notare, in ogni caso, come siano state acquisite dalla Commissione sia le osservazioni dei capi degli uffici giudiziari, sia quelle trasmesse dalle associazioni di categoria, tra le quali, in particolare, il Movimento per la riforma della magistratura onoraria «6 luglio». Evidenzia, inoltre, come molti dei rilievi e delle osservazioni formulate da tali categorie di soggetti siano stati recepiti dal relatore nella formulazione della proposta all'esame della Commissione. Precisa, infine, che il parere del Consiglio superiore della Magistratura, non è ancora stato espresso, essendo tuttora in corso l'attività istruttoria del predetto organo sullo schema di decreto in discussione.

  Arcangelo SANNICANDRO (SI-SEL), pur manifestando apprezzamento per la condizione di cui alla lettera m) della nuova proposta di parere del relatore, che Pag. 5prevede che il versamento dei contributi previdenziali per i magistrati onorari sia a carico dello Stato, osserva, tuttavia, come non sia stata data alcuna attuazione all'ordine del giorno, accolto dal Governo nella seduta del 28 aprile 2016, che impegnava lo stesso Esecutivo a riconoscere per i magistrati onorari una retribuzione lorda annua non inferiore a 36 mila euro. A tale riguardo, sottolinea, infatti, come la misura delle indennità di cui all'articolo 23 dello schema di decreto legislativo in titolo non sia affatto adeguata a garantire lo svolgimento della libera e autonoma attività giurisdizionale in modo dignitoso. Per tali ragioni, preannuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo parlamentare sulla nuova proposta di parere del relatore.

  Edmondo CIRIELLI (FdI-AN), pur prendendo atto dello sforzo del relatore per migliorare il provvedimento all'esame della Commissione, preannuncia il suo voto contrario sulla nuova proposta di parere del relatore medesimo ritenendo il parere non adeguato alle condivisibili rivendicazioni della magistratura onoraria.

  Giuseppe GUERINI (PD), relatore, nell'esprimere il massimo rispetto per le considerazioni testé formulate dai colleghi, ribadisce come la sua nuova proposta di parere, notevolmente articolata e circostanziata, sia stata predisposta tenendo in debito conto anche le osservazioni dei gruppi di opposizione. Ciò premesso, sottolinea come tale proposta, diversamente da quelle alternative dei gruppi di opposizione, sia diretta ad inserire numerosi correttivi ed elementi migliorativi del testo all'esame della Commissione, tra i quali, in particolare, la previsione che i contributi previdenziali siano a carico dello Stato, la possibilità di incrementare l'utilizzazione dei magistrati onorari già in servizio oltre le due giornate previste a regime, con conseguente aumento dell'indennità, nonché quella di prevedere, comunque, a regime, un congruo e ragionevole incremento della quota fissa della medesima indennità. Invita, quindi, i colleghi dei gruppi di opposizione a valutare più attentamente i contenuti della sua nuova proposta di parere.

  Andrea COLLETTI (M5S), pur apprezzando il lavoro svolto dal relatore, ribadisce come il Governo non sia obbligato, nell'attuazione della delega, a conformarsi al parere della Commissione e, quindi, alle condizioni apposte. Per tale motivo non può che esprimersi sullo schema di decreto un parere contrario.

  Donatella FERRANTI, presidente, nel ringraziare il relatore per il proficuo lavoro svolto, richiama preliminarmente l'attenzione sulla circostanza che lo schema di decreto legislativo in titolo è volto a realizzare una riforma attesa da almeno 20 anni. Evidenzia, inoltre, come il previsto reclutamento di circa 4 mila nuovi magistrati onorari rappresenti una significativa possibilità di formazione e preparazione per giovani avvocati che, ferma restando l'onorarietà dell'incarico, potranno prestare la loro attività presso gli uffici giudiziari. Sottolineando che l'accesso alla magistratura «togata» può avvenire esclusivamente attraverso concorsi pubblici, rileva, quindi, come l'Esecutivo in carica, attraverso l'attuazione della delega di cui alla legge n. 57 del 2016, abbia finalmente proceduto ad un complessivo riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria, al fine di rendere più efficiente l'amministrazione della giustizia e di rendere un miglior servizio ai cittadini.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, La Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 13.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 8 giugno 2017. – Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 13.10.

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Introduzione del delitto di tortura nell'ordinamento italiano.
C. 2168-B, approvata, in un testo unificato, dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 7 giugno 2017.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire dichiara concluso, secondo quanto già preannunciato, l'esame preliminare del provvedimento in titolo e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti allo stesso alle ore 16 di lunedì 12 giugno prossimo. Rammenta, inoltre, che il provvedimento è stato calendarizzato per l'esame in Assemblea a decorrere da lunedì 26 giugno prossimo. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

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