CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 maggio 2017
815.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 127

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 maggio 2017. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 8.35.

In morte del deputato Maurizio Baradello.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che nella giornata di ieri è venuto a mancare il collega Maurizio Baradello. Avverte di aver provveduto ad esprimere a nome di tutti i componenti della Commissione Ambiente la vicinanza ai familiari.

D.L. n. 50/2017: Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo.
C. 4444 Governo.

(Alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 9 maggio scorso.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, illustra la proposta di parere con condizioni e con osservazioni, come riformulata sulla base Pag. 128delle indicazioni scaturite dal dibattito della seduta precedente (vedi allegato 1), ringraziando i colleghi per i contributi forniti.

  Ermete REALACCI, presidente, ringrazia la relatrice per l'intelligente lavoro svolto. Comunica che è stata presentata una proposta di parere alternativa da parte dei componenti del gruppo M5S (vedi allegato 2). Avverte pertanto che sarà posta in votazione la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, come riformulata dalla relatrice, e che, in caso di approvazione della stessa, risulterà preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, come riformulata dalla relatrice, risultando pertanto preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativa presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle.

  La seduta termina alle 8.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 10 maggio 2017. — Presidenza del Presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 16.05.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/52/UE che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
Atto n. 401.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 9 maggio scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che è stato trasmesso il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e che quindi la Commissione è nelle condizioni di esprimere il prescritto parere.

  Maria Chiara GADDA (PD) illustra la proposta di parere con condizioni e con osservazioni, come riformulata (vedi allegato 3), ricordando ai colleghi che nella redazione delle stessa proposta di parere abbia provato a tener conto di tutte le indicazioni ricevute, preferendo intervenire con condizioni puntuali invece che con osservazioni, in linea con gli obiettivi di trasparenza, oggettività ed equilibrio tra competitività e tutela dell'ambiente più volte richiamati.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che è stata presentata una proposta di parere alternativa da parte dell'onorevole Pili (vedi allegato 4).

  Alberto ZOLEZZI (M5S) sottolinea che, nonostante il corposo lavoro svolto dalla relatrice su un testo molto complesso, i componenti del gruppo M5S hanno deciso di presentare una proposta di parere alternativa (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni n. 814 del 9 maggio), ritenendo lo schema di decreto del Governo assolutamente insufficiente, tanto più in considerazione del tempo avuto a disposizione, a decorrere dall'entrata in vigore della legge di delegazione europea 2014 recante la delega ad attuare la direttiva 2014/52/UE. Esprime la convinzione che il provvedimento all'esame sia il sintomo della scarsa efficacia dell'azione del Ministero dell'ambiente, che avrebbe potuto fare meglio, soprattutto alla luce delle direttrici su cui si muove la revisione della Strategia energetica nazionale, anticipate in audizione dai ministri Calenda e Galletti. Considera a tale proposito particolarmente grave ed inaccettabile, anche in considerazione della fragilità del nostro territorio, che le attività di prospezione per la ricerca di idrocarburi con air-gun o esplosivi, oggi sottoposti a VIA statale, siano state ricomprese Pag. 129nell'allegato II-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, sottoponendola a verifica di assoggettabilità. Nel riconoscere che la proposta di parere della relatrice introduce miglioramenti importanti, ma non sufficienti, al testo del Governo, segnala che non sono stati affrontati in modo decisivo tra gli altri i temi del mancato coinvolgimento dei cittadini, dell'impatto cumulativo degli interventi, nonché delle modalità di selezione dei componenti della Commissione VIA, con riguardo in particolare ai criteri meritocratici e agli eventuali conflitti di interessi. Da ultimo ritiene che lo schema di decreto del Governo possa condurre all'avvio di nuove procedure di infrazione da parte della Commissione europea nei confronti dell'Italia, che in materia di rifiuti ha già pagato sanzioni per un totale di 140 milioni di euro, come ricordato dal ministro Galletti.

  Filiberto ZARATTI (MDP) esprime un ringraziamento non formale per l'enorme lavoro che la relatrice ha dovuto sostenere al fine di colmare le lacune del provvedimento in esame, che si è dimostrato totalmente sbagliato e che avrebbe dovuto essere ritirato, con un atto di umiltà e di coraggio da parte del Governo. Nel ricordare che, sulla base di tale considerazione, il suo gruppo ha ritenuto di presentare una proposta di parere alternativa (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni n. 814 del 9 maggio), in cui ha espresso contrarietà allo schema di decreto, ritiene che sarebbe stato preferibile per il Governo utilizzare più tempo producendo un risultato più adeguato, tanto più che, come ricordato anche dalla relatrice, l'Italia sarebbe dopo la Francia il secondo paese dell'Unione europea a recepire la direttiva VIA.

  Salvatore MICILLO (M5S) stigmatizza l'assenza del rappresentante del Governo.

  Ermete REALACCI, presidente, precisa che il Regolamento non prevede l'obbligo di presenza, trattandosi dell'esame di un suo atto, se non per bon ton istituzionale.

  Serena PELLEGRINO (SI-SEL-POS), nel sottolineare che l'assenza del Governo dimostra quanto poco rilevanti siano considerate le indicazioni della Commissione Ambiente, ritiene – analogamente al collega Zaratti – che lo schema di decreto all'esame sia da rigettare completamente, in particolar modo per il tentativo di trasformare la procedura di VIA in un vuoto atto burocratico che non ostacoli le imprese realizzatrici degli interventi, introducendo quella che si potrebbe definire una sorta di «sanatoria». Sottolinea che il suo gruppo, lungi dall'opporsi a priori a nuove opere, è favorevole alla realizzazione di progetti ben fatti, che non impattino sull'ambiente, che procedano secondo le regole ecosistemiche e di quella economia circolare voluta anche dall'Europa e che non sia solo uno slogan quando si fanno le conferenze. Ricorda di aver presentato una proposta di parere alternativa (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni n. 814 del 9 maggio), che esprime contrarietà rispetto al provvedimento del Governo. Ringrazia comunque la collega Gadda per l'impegno profuso al fine di migliorare il pessimo lavoro fatto dal Governo, chiedendosi il motivo di tanta premura nell'attuazione della direttiva 2014/52/UE, considerato il grande ritardo accumulato in altri casi. Tiene comunque a rilevare che la relatrice, nella proposta di parere presentata, si è mossa lungo la direttrice auspicata dal gruppo SI-SEL-POS, collocando la valutazione di impatto ambientale nella fase dello studio di fattibilità o del progetto definitivo. A tale proposito, ritiene che sarebbe stato preferibile richiamare esplicitamente nella proposta di parere le disposizioni introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici per dettagliare e rafforzare i contenuti dello studio di fattibilità che sostituisce il vecchio progetto preliminare, introducendo ulteriori richieste di dettaglio progettuale. Nel sottolineare infine la corposità del parere espresso dalla Conferenza Stato-regioni, che equivale ad un sostanziale rigetto dello schema del Governo, manifestando la propria soddisfazione per il fatto che sia stata mantenuta la competenza regionale in materia di ambiente, ritira la proposta di parere alternativa Pag. 130presentata dal suo gruppo e preannuncia l'astensione dalla votazione sulla proposta di parere con condizioni della relatrice.

  Mauro PILI (Misto), nel concordare con i colleghi sul fatto che il Governo avrebbe dovuto ritirare lo schema di decreto in esame, stigmatizza, da un lato, l'aspettativa tradita del Parlamento di una seria riforma del sistema di valutazione di impatto ambientale e, dall'altro, il conflitto sostanziale sotteso al parere espresso dalla Conferenza Stato-regioni. Tra le motivazioni della propria contrarietà, diffusamente illustrate nella proposta di parere alternativa presentata, segnala in particolare il fatto che la valutazione d'impatto ambientale, come proposto dal provvedimento in esame, si conferma un atto politico e non, invece, come sarebbe stato corretto, un atto amministrativo e che si è addirittura aggravata la situazione, rafforzando ulteriormente l'azione del Ministro dell'ambiente in materia. Ricorda inoltre che a suo parere con il decreto in esame si aprono vere e proprie deregulation normative a favore di particolari settori, a partire da quello energetico, non funzionali alla tutela ambientale ma protese al sostegno di rilevanti interessi economici non sempre legittimi e trasparenti. Con riferimento in particolare alla evidente deregulation in tema di energie rinnovabili, ritiene che questo approccio finisca non per favorire le politiche climatiche – ambientali, ma per rafforzare la propensione speculativo – affaristica che si registra in questo settore, che molto spesso sfocia nelle mire di organizzazioni criminali. Ritiene d'altra parte che si sarebbe dovuta eliminare la Commissione VIA, un organismo pletorico di 40 componenti, tutti indicati dal Ministro, organo politico, senza nessuna selezione concorsuale ma con un irrisorio e sostanzialmente inutile ricorso ad un generico e non oggettivo curriculum. Esprime la convinzione che nel provvedimento si registri inoltre un reiterato tentativo centralista volto ad accentrare le procedure e a rafforzare una visione dello Stato tesa a escludere e marginalizzare le regioni su progetti di qualsivoglia natura, non tutelando peraltro le prerogative statutarie delle regioni a statuto speciale. Segnala inoltre la evidente carenza di precisi criteri per l'esame dei progetti, per i quali si allenta la definizione progettuale, e si continua a non richiedere la proprietà e la piena disponibilità delle aree oggetto dell'intervento. Da ultimo ritiene che debba essere escluso il ricorso al Consiglio dei ministri per la decisione finale in materia di valutazione di impatto ambientale, in mancanza d'intesa tra i Ministri competenti.

  Chiara BRAGA (PD), nel ringraziare la relatrice per il puntuale lavoro svolto, preannuncia il voto favorevole dei componenti del gruppo PD e auspica che sulla proposta di parere della relatrice si possa verificare la più ampia condivisione, in tal modo dando più forza alle condizioni poste al Governo e scaturite dall'esame parlamentare.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che sarà posta in votazione la proposta di parere favorevole con condizioni, come riformulata dalla relatrice, e che, in caso di approvazione della stessa, risulteranno precluse le proposte di parere alternative presentate dai gruppi Movimento 5 Stelle, Articolo 1 – MDB e Misto, nonché dall'onorevole Pili.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni, come riformulata dalla relatrice, risultando pertanto preclusa la votazione sulle proposte di parere alternative presentate dai gruppi Movimento 5 Stelle, Articolo 1 – MDB e Misto, nonché dall'onorevole Pili.

  La seduta termina alle 16.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 10 maggio 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.25 alle 16.30.

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