CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 maggio 2017
812.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 71

RISOLUZIONI

  Giovedì 4 maggio 2017. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. — Interviene il sottosegretario per lo sviluppo economico Antonio Gentile.

  La seduta comincia alle 14.25.

7-01170 Fragomeli: Interventi per lo sviluppo di un sistema di comunicazione dei dati relativi alle utenze domestiche.
7-01188 Crippa: Iniziative in merito ai sistemi di comunicazione dei dati relativi alle utenze domestiche.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  Le Commissioni proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 3 maggio scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che nel corso di una precedente seduta di discussione il Governo si è riservato di approfondire il contenuto del testo riformulato delle risoluzioni, al fine di acquisire elementi per l'espressione delle proprie valutazioni.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE osserva preliminarmente come l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) abbia avviato sperimentazioni di telegestione multiservizio che sono in corso in alcune città tra cui Bari, Genova, Modena, Reggio Emilia, Salerno e Verona, oltre che in un comune di piccole dimensioni in provincia di Trento. Tali sperimentazioni sono basate sull'idea di condividere l'infrastruttura di comunicazione (radiofrequenza 169 megahertz) tra diversi servizi pubblici per sfruttare le possibili sinergie e ridurne il costo relativo a ciascun servizio. Nelle sperimentazioni sono coinvolti i settori gas e acqua, nonché alcuni servizi pubblici locali (come illuminazione pubblica, raccolta rifiuti, sensori di rumore) in un approccio «smart city».
  Con riferimento al testo riformulato della risoluzione Fragomeli 7-01170, accetta l'impegno di cui al numero 1) del dispositivo, ad eccezione della parte che prevede incentivi pubblici per garantire l'invarianza dei costi in bolletta per gli Pag. 72utenti. Osservato che per accogliere un'indicazione in tal senso, sarebbe necessario valutarne con precisione i costi e individuare le necessarie coperture, rappresenta comunque che per il settore elettrico sono stati già avviati programmi di sostituzione dei vecchi contatori con quelli di seconda generazione. Propone quindi di riformulare l'impegno di cui al numero 1) nei seguenti termini: «a valutare la promozione e lo sviluppo di sistemi informativi scalabili e interoperabili relativi alla telelettura delle utenze in modalità multiutility favorendo l'implementazione di una tecnologia che eviti la duplicazione degli apparecchi di acquisizione ed elaborazione dei dati, anche attivando, se necessario, tavoli di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico. In questa sede sarà valutata anche la necessità di eventuali forme di copertura finanziaria agli investimenti che non ricadano, anche solo in parte, sugli utenti in termini di maggiori oneri.
  Non accoglie l'impegno di cui al numero 2) in quanto prevede impiego di risorse pubbliche non quantificate e, al momento, prive di copertura, così come riferito dalle amministrazioni competenti.
  Propone di riformulare l'impegno di cui al numero 3) nei seguenti termini: «a valutare l'opportunità di un intervento normativo atto a permettere al Sistema Informativo Integrato (SII) di acquisire le informazioni sui mercati relativi al sistema idrico al fine di completare la banca dati relative alle utenze domestiche;».
  Sottolinea come il quarto impegno possa essere accolto con una riformulazione volta ad espungere le parti sull'invarianza dei costi per gli utenti – di difficile realizzazione – e sulle misure agevolative, le quali saranno definite una volta chiarito il modello realizzativo. Propone pertanto la seguente riformulazione dell'impegno di cui al numero 4) della parte dispositiva: «a farsi promotore di una iniziativa che preveda la partecipazione del Ministero dello sviluppo economico, dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, di Acquirente Unico Spa e dell'Agenzia per l'Italia digitale, al fine di sviluppare una piattaforma telematica gestita dalla medesima Autorità, sulla base dei dati forniti dal Sistema Informativo Integrato per consentire agli utenti, attraverso un portale web, accessibile tramite il sistema pubblico di identità digitale (SPID) di conoscere i consumi giornalieri e in termini di frazione di ora, il consumo medio mensile, quello medio annuale e gli eventuali scostamenti dalla media di periodo, anche al fine di ricevere la segnalazione di guasto dovuto a perdite dell'impianto o malfunzionamento della rete, entro 24 ore dall'avvenuto scostamento. Al fine di sostenere l'implementazione della suddetta piattaforma telematica, sarà possibile individuare forme di agevolazione o incentivazione che non comportino nuovi e ulteriori impegni a carico del bilancio statale, da definire una volta delineato il modello realizzativo.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) accoglie, per la gran parte, con favore, le proposte di riformulazione degli impegni contenuti nella sua risoluzione illustrate dal Sottosegretario.
  Con riferimento all'impegno di cui al numero 3) della risoluzione, con cui si chiede al Governo di prevedere un intervento normativo atto a permettere al Sistema Informativo Integrato (SII) di acquisire le informazioni sui mercati relativi al sistema idrico al fine di completare la banca dati delle utenze domestiche, rileva come la proposta di riformulazione sia tuttavia insoddisfacente rispetto agli obiettivi di sviluppo della piattaforma informatica in relazione al sistema idrico, analogamente a quanto previsto per il sistema elettrico ed energetico. Riguardo a tali aspetti, chiede quindi al Governo di effettuare un'ulteriore valutazione, dichiarandosi comunque disposto ad accettare le riformulazioni richieste qualora, all'esito di tale valutazione, l'Esecutivo non ritenesse di mutare la sua posizione.

  Ignazio ABRIGNANI (SC-ALA CLP-MAIE) concorda con il collega Fragomeli Pag. 73sull'opportunità di un approfondimento delle rilevanti riformulazioni proposte agli impegni recati dal testo riformulato della risoluzione Fragomeli.

  Davide CRIPPA (M5S) sottolinea come la riformulazione proposta all'impegno di cui al numero 4) del testo riformulato della risoluzione Fragomeli, espungendo le parti relative all'invarianza dei costi per gli utenti e le previste misure agevolative, appaia particolarmente penalizzante per i consumatori.

  Michele PELILLO (PD), in considerazione della lunga discussione svolta dalle Commissioni riunite sulla risoluzione 7-01170, ritiene debba procedersi al voto sulla risoluzione stessa nella seduta odierna, dichiarando che il gruppo del PD accoglie tutte le proposte di riformulazione avanzate dal Governo sul medesimo atto di indirizzo.

  Il Sottosegretario Antonio GENTILE, con riferimento al testo riformulato della risoluzione Crippa n. 7-01188 non accoglie l'impegno di cui al numero 1), in quanto il sistema costituito da un «sistema di misura e da un network di comunicazione bidirezionale» non può essere considerato un sistema di misurazione dal punto di vista della metrologia legale.
  Non accoglie l'impegno di cui al numero 2), sottolineando come il principio per cui i dati di misura sono di proprietà del cliente finale sia già statuito dal decreto legislativo n. 102 del 2014 (articolo 9, comma 3, lettera b), ultimo periodo). Ciò premesso, osserva che la separazione delle attività di telelettura e telegestione non è connessa alla proprietà dei dati e dovrebbe essere sottoposta a una preventiva analisi costi-benefici per valutare se non sia sproporzionata la previsione di requisiti di terzietà, ulteriori rispetto a quelli già previsti dalla regolazione attuale (delibera 296/2015 dell'AEEGSI) in attuazione di quanto previsto dalla disciplina europea in materia.
  Non accoglie altresì l'impegno di cui al numero 3), ricordando che l'Autorità ha previsto in dettaglio i contenuti minimi del piano di messa in servizio dei nuovi sistemi di smart metering (ossia gli elementi essenziali che devono essere riportati), le modalità di avanzamento del processo di sostituzione e della successiva fase di «gestione utenza» e la spesa prevista. Osserva inoltre come l'approvazione dei piani tenga conto dell'impatto tariffario derivante dalla spesa e come, ove tale impatto sia significativo, sia già prevista un'analisi costi/benefici, secondo una metodologia che è stata oggetto di consultazione da parte dell'Autorità. Segnala peraltro come la verifica dei contatori di energia elettrica esistenti sia fissata al termine dei 15 anni per i contatori certificati MID (DM n. 60/2015 del Ministero dello sviluppo economico) e la sostituzione dei contatori esistenti con nuovi contatori 2G alla fine della vita utile è meno onerosa della loro verifica.
  Non accoglie inoltre l'impegno di cui al numero 4), in quanto il quadro normativo e regolatorio è stato compiutamente definito (decreto legislativo n. 102/2014, deliberazioni 87/2016/R/eel e 646/2016/R/eel dell'Autorità per l'energia). Sottolinea come la società E-distribuzione abbia presentato il proprio piano, lo abbia sottoposto a consultazione pubblica come previsto dalla regolazione dell'Autorità e il procedimento di approvazione sia in fase avanzata di completamento. Aggiunge che anche il protocollo standard di comunicazione tra contatore e dispositivo di utenza, richiamato dal deputato Crippa, è in fase avanzata di realizzazione da parte del Comitato Elettrotecnico Italiano. Ricorda che nello scorso mese di marzo è stata avviata l'inchiesta pubblica dello standard aperto che garantisce la piena interoperabilità dei misuratori 2G di energia elettrica in bassa tensione con i dispositivi dei clienti. Dopo aver sottolineato che l'Autorità ha già previsto la possibilità di rivedere i piani di messa in servizio alla luce delle nuove funzionalità evolutive attualmente soggette a verifica, ritiene pertanto che non vi siano i presupposti per un Pag. 74rinvio del processo di sostituzione dei contatori esistenti con quelli di nuova generazione.
  Non accoglie quindi l'impegno di cui al numero 5) e richiama la direttiva 2014/32/UE (recepita in Italia con il decreto legislativo n. 22 del 20017) in base alla quale gli strumenti statici, tra i quali rientrano i contatori di energia elettrica attiva in bassa tensione, devono essere sottoposti a verifica periodica ogni 15 anni. Osserva pertanto come, al termine della vita tecnico-economica dei contatori, sia ragionevole procedere direttamente alla loro sostituzione, utilizzando apparati tecnologicamente più aggiornati. L'installazione dei primi smart meter in Italia è avvenuta nel 2001, pertanto nel 2017, trascorsi 15 anni, viene avviata l'installazione dei contatori elettronici di seconda generazione. L'Autorità per l'energia, con propri provvedimenti, ha individuato le caratteristiche tecniche e funzionali che devono possedere i nuovi contatori ai fini del perseguimento degli obiettivi di legge. Per quanto concerne i meccanismi di riconoscimento dei costi, in linea con le migliori pratiche internazionali, l'Autorità fisserà un costo standard che sarà utilizzato per definire le previsioni di spesa per investimento, anno per anno, su un orizzonte quindicennale. Sono previsti meccanismi incentivanti orientati a premiare (o penalizzare) l'impresa nel caso di spesa effettiva inferiore (o superiore) rispetto a quella prevista nonché un meccanismo orientato a indurre l'impresa a fornire una previsione veritiera di spesa nella fase di predisposizione del piano. Sottolinea che questo sistema è finalizzato a evitare sprechi ed è altresì orientato a favorire modalità efficienti di sostituzione del misuratore, con conseguenti minori costi, e un'adeguata comunicazione al cliente per la migliore accessibilità dei misuratori non immediatamente raggiungibili dall'impresa. Aggiunge che il meccanismo di «piano convenzionale» introdotto dall'Autorità fa sì che non vengano riconosciuti costi per un contatore di nuova generazione fino a che non sia esaurito l'ammortamento del contatore preesistente.
  Non accoglie l'impegno di cui al numero 6) per ragioni analoghe a quelle testé espresse con riferimento all'impegno di cui al numero 4).
  Non accoglie infine l'impegno di cui al numero 7). Dopo aver premesso che tutti gli interventi da remoto sono registrati nel server centrale del distributore, sottolinea infatti come i contatori di energia elettrica attiva di ultima generazione (2G) consentano all'utente di verificare tra l'altro i consumi almeno degli ultimi cinque periodi di fatturazione (il contatore 1G prevedeva un solo periodo precedente), la potenza istantanea prelevata, insieme alla potenza contrattualmente impegnata (funzionalità che sarà disponibile dopo il primo aggiornamento software a cura di e-distribuzione) e la fascia oraria in atto. Ribadisce, da ultimo, che i dati metrologici interessati non sono assolutamente modificabili da remoto in conformità alla direttiva sugli strumenti di misura.

  Davide CRIPPA (M5S), dopo aver sottolineato che è necessario approfondire le motivazioni della posizione contraria del Governo su tutti gli impegni recati dal testo riformulato della risoluzione a sua prima firma, chiede di sospendere immediatamente la seduta, essendo iniziata in Assemblea la chiama dei deputati per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale.
  Sottolinea quindi come l'impegno di cui al numero 7) del testo riformulato della sua risoluzione rappresenti un elemento di trasparenza e di accessibilità perfettamente in linea con la normativa europea in materia che prevede di rendere il consumatore quale soggetto attivo nei rapporti con le società di distribuzione.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.