CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 aprile 2017
802.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
COMUNICATO
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   Mercoledì, 12 aprile 2017. – Presidenza del presidente Michele NICOLETTI.

  La seduta comincia alle 15.

  Michele NICOLETTI, presidente, ha ritenuto di convocare la riunione in vista della prossima Sessione di Strasburgo, che si preannuncia particolarmente delicata su alcune questioni. In particolare la corruzione ed il tema della visita in Siria del Presidente Agramunt.
  Sul primo tema, il Bureau ha deciso all'unanimità di avviare un'indagine sui fatti di corruzione denunciati sia da alcune ONG che dalla Procura di Milano.
  Alcuni profili riguardano anche le modalità di comportamento di alcuni parlamentari, che danneggiano la credibilità dell'Istituzione. Molti Ambasciatori hanno posto la questione in seno al Comitato dei Ministri. In un primo momento era stata decisa l'istituzione di una Commissione esterna ed era stato preparato un memorandum in tal senso. Tale atto ha però suscitato perplessità ed è stato quindi dato mandato al Comitato dei Presidenti di valutare una proposta diversa, in quanto non c’è stato accordo sull'ipotesi di istituzione di un organo esterno. Sul tema ci sono state prese di posizione anche da parte di alcune delegazioni.
  Quanto alla visita in Siria, sembra che sia stata organizzata dalla Federazione russa e dalla sua Delegazione al Consiglio d'Europa. A questa missione ha partecipato il Presidente Agramunt, nonché il capogruppo Alde Xuclà e il presidente della Commissione giuridica Destexhe. Naturalmente nessuno ne ha saputo nulla preventivamente e la visita – è stato poi affermato dal Presidente Agramunt – ha avuto carattere privato. Al riguardo ci sono state molte prese di posizione e richieste di chiarimenti in merito al finanziamento della visita, ai suoi risultati e alle sue ragioni. Successivamente la situazione internazionale, come è noto, si è anche aggravata. La preoccupazione sta diventando così alta che alcuni componenti l'Assemblea potrebbero essere portati a chiedere le dimissioni del Presidente, anche se, come è noto, non esiste un vero e proprio strumento giuridico da attivare.
  Un'ultima questione da sottolineare è quella relativa alla Turchia ove si svolgerà, il prossimo 16 aprile, un delicato referendum costituzionale. Parte dell'Assemblea vorrebbe l'attivazione di una procedura di monitoraggio nei confronti del Paese. L'Ambasciatore turco, da lui incontrato, ha espresso forte preoccupazione ove tale decisione fosse realmente assunta dall'Assemblea.
  Comunica inoltre che è stata organizzata la visita a Strasburgo della scuola vincitrice del concorso NO HATE, promosso su iniziativa dell'onorevole Santerini.
  Ricorda anche che è in esame dinanzi alle Commissioni I e III una proposta di legge, che molti componenti la Delegazione hanno firmato, per definire il ruolo delle Pag. 4Delegazioni anche con riferimento all'attuazione delle sentenze della Corte di Strasburgo.
  Informa la Delegazione che è prevista una visita in Italia, il 10-12 maggio prossimi, del parlamentare greco Varvitsiotis, che in qualità di relatore per la Commissione migrazioni del rapporto su «Le implicazioni sui diritti umani della risposta europea alle migrazioni nel Mediterraneo» ha chiesto di incontrare dei responsabili governativi, nonché di visitare l’hotspot di Pozzallo (Ragusa).
  Ricorda le iniziative della Delegazione già svolte: la stampa del volume degli atti della Conferenza CEDU svoltasi a dicembre 2016, il seminario organizzato l'1 e 2 febbraio dall'onorevole Cimbro sul rapporto «Giovani contro la corruzione», il seminario organizzato il 16 marzo dall'onorevole Centemero sulla «Democrazia paritaria», il convegno organizzato il 23 marzo dall'onorevole Santerini sulla presentazione degli esiti del concorso NO HATE per le scuole.
  Ricorda infine, tra le future iniziative della Delegazione, la riunione della Commissione uguaglianza e non-discriminazione, che si terrà a Milano i prossimi 18 e 19 maggio.

  Il deputato Andrea RIGONI (PD) condivide le preoccupazioni espresse dal Presidente per la crisi che sta vivendo il Consiglio d'Europa.
  I casi di corruzione e la visita in Siria del Presidente Agramunt, seguita dalla grave crisi internazionale, il protrarsi dell'astensione della Russia dai lavori dell'Assemblea, l'apertura di una procedura di monitoraggio nei confronti della Turchia, elemento dal quale potrebbe scaturire l'astensione dai lavori anche da parte della Delegazione turca, le richieste di dimissioni, dimostrano la necessità di trovare una soluzione condivisa per una pacificazione interna. Ritiene quindi che si debba trovare una conciliazione ed evitare escalation. Rispetto al caso turco ritiene che si dovrebbe mettere finalmente mano al ruolo ed alle funzioni della Commissione Monitoraggio, la cui grande maggioranza è composta, essendo la nomina effettuata dai gruppi politici, da parlamentari appartenenti a Paesi essi stessi sottoposti a procedure di monitoraggio e post monitoraggio. Questo meccanismo rende poco credibile l'operato della Commissione. Si dovrebbe quindi avviare un processo di revisione delle funzioni di tale Commissione. Non sfugge del resto l'importanza strategica e politica connessa alla tenuta del Paese Turchia. Ritiene in conclusione che la situazione non debba sfuggire di mano.

  La senatrice Adele GAMBARO (ALA) condivide le preoccupazioni espresse dai colleghi. Ritiene che la Delegazione debba però esprimere la sua posizione in merito alla citata visita in Siria.

  La deputata Maria Edera SPADONI (M5S) non condivide l'idea di esprimere una posizione comune della Delegazione parlamentare rispetto alla visita. Il momento è delicato e ognuno ha le sue posizioni. Ci sono Paesi di cui si può «parlare» ed altri Paesi «di serie A» come l'Arabia Saudita, che bombarda lo Yemen senza che nessuna dica niente. Per quanto riguarda la Turchia da un lato vengono devolute risorse ingenti, dall'altro ci si volta dall'altra parte in merito al non rispetto dei diritti umani. Anche in questo caso c’è la tendenza ad adottare un doppio standard.

  La deputata Deborah BERGAMINI (Forza Italia) concorda con il collega Rigoni. Molti nodi in questo momento stanno arrivando al pettine. Oggi c’è un'occasione nella quale si deve ribadire il primato della politica che purtroppo è venuto a cedere dinanzi alla burocrazia politica. Quest'ultima è un'altra cosa e spesso trascina verso tesi precostituite. Raccomanda quindi la massima prudenza prima di prendere posizioni, senza magari avere tutti gli elementi di valutazione. La Delegazione italiana può quindi svolgere, anche per la sua tradizione culturale, un grande ruolo.

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  La senatrice Laura PUPPATO (PD) ritiene, rispetto alla tutela dei diritti umani, che debba essere valutato quale sia il modo migliore di porsi verso Paesi come la Turchia e la Federazione russa. Il Consiglio d'Europa non può non chiedersi cosa avviene nell'ambito di questi Paesi, altro conto è cosa avviene nell'Arabia Saudita che non è membro del Consiglio d'Europa ! Si chiede cosa pensi la Spagna della visita del suo Presidente in Siria, forse si dovrebbe partire da questo.

  Il senatore Luis Alberto ORELLANA (Misto) sul tema della corruzione, ritiene che si debba adottare la massima prudenza. L'idea di un'indagine esterna sembra abbastanza convincente. Quanto alla visita in Siria, osserva che i russi hanno sempre apertamente dichiarato di voler promuovere visite in Siria per combattere la propaganda, secondo loro di disinformazione, in atto nei Paesi occidentali. Il fatto di svolgere la predetta visita resta quindi una scelta politica da rispettare, va però considerato se sia trattato di una visita privata o presidenziale. È questo l'elemento da verificare.

  Il senatore Francesco Maria AMORUSO (ALA) condivide l'osservazione del collega Orellana in merito all'opportunità di chiarire se la visita sia stata presidenziale o privata, ma il fatto di voler andare in Siria, dove peraltro si è lui stesso recato in una diversa occasione, non può essere condannato. La questione non doveva neanche sorgere.

  Michele NICOLETTI, presidente, ringrazia gli intervenuti per il loro contributo. Ribadisce le preoccupazioni sulle sorti dell'Istituzione, che rischia di essere indebolita dall'assenza della Delegazione russa e dalla potenziale assenza di quella turca. Ritiene dunque importante l'elemento emerso in Delegazione di far prevalere la stabilità nel senso della continuità. Forse sarebbe stato auspicabile chiarire subito, da parte del Presidente Agramunt, la natura privata della visita. Al riguardo ci sarà comunque un chiarimento all'interno dei gruppi. Ritiene che la soluzione della Commissione esterna sul tema della corruzione non possa più tornare indietro. Quanto al tema dell'eventuale monitoraggio nei confronti della Turchia, osserva che una fase di riflessione sul ruolo e la funzione della Commissione sarebbe auspicabile.

  La deputata Milena SANTERINI (PD) propone che la Delegazione si attivi, con l'organizzazione di un seminario, sul tema dell'educazione civica nelle scuole.

  La seduta termina alle 16.10.