CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 febbraio 2017
772.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 69

INTERROGAZIONI

  Giovedì 23 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 9.15.

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5-10058 Palmieri: Sulle iniziative volte a consentire la partecipazione delle scuole paritarie di rientrare al bando europeo «Scuola a centro» con la presentazione di propri progetti.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Antonio PALMIERI (FI-PdL), rammentato di aver già presentato tre interrogazioni sull'argomento, prende atto con soddisfazione del passo avanti costituito dall'iniziativa esposta nel riscontro del Governo. Essendo egli contrario a ogni forma di eutanasia, spera che l'Esecutivo duri il tempo necessario per completare l'opera iniziata. Per verificarlo presenterà a breve una nuova interrogazione.

5-09701 Carrescia: Sulla riduzione dell'organico del potenziamento nelle scuole della regione Marche per l'anno scolastico 2016/17.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Tuttavia ritiene di dover puntualizzare che 5 docenti hanno rinunciato all'incarico per il quale erano state selezionate, per evitare vuoti di organico nelle istituzioni scolastiche di provenienza. Tale circostanza dimostra la necessità di un maggiore impegno da parte degli uffici scolastici nella gestione delle risorse umane e un costante monitoraggio della situazione nei territori, specialmente nella regione Marche, penalizzata da tempo da un'insufficiente dotazione dell'organico dei docenti.

5-10161 Tino Iannuzzi: Sull'assegnazione per l'anno accademico 2016-2017, di un numero più elevato e adeguato di scuole e di borse di specializzazione in regime di autonomia alla facoltà di medicina dell'università degli studi di Salerno.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta precisa ed articolata, che ricostruisce compiutamente il percorso di graduale e giusta crescita della Facoltà di Medicina dell'Università’ di Salerno, che del resto ha sempre avuto nello stesso Sottosegretario, anche nella sua precedente responsabilità ministeriale, un riferimento attento e importante. Rileva come la Facoltà salernitana abbia tutte le condizioni, per capacità ricettiva, volume assistenziale delle strutture sanitarie, per qualità della rete formativa e della docenza, per il riconoscimento per il prossimo anno accademico 2016-2017 di un maggiore e congruo numero di scuole e di borse di specializzazione. Considera positivo l'impegno del Ministero ad assegnare i nuovi contratti di formazione medico-specialistica anche alle Scuole dell'Ateneo salernitano già accreditate. Evidenzia a tal fine che la Facoltà di Medicina di Salerno è già stata accreditata per ben 23 Scuole di Specializzazione e, quindi, è del tutto legittimata a richiedere un significativo numero di Scuole e Borse in regime di autonomia. Continuerà a seguire con impegno la vicenda per il giusto riconoscimento, che spetta ad una realtà di eccellenza come quella salernitana, che si è già positivamente segnalata nel panorama universitario nazionale.

5-09834 Marzana: Sul servizio pre-ruolo svolto dai docenti nelle scuole dell'infanzia paritarie ai fini del riconoscimento dell'anzianità di servizio.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 4).

  Maria MARZANA (M5S), è insoddisfatta della risposta che non risolve la discriminazione da lei denunciata con l'interrogazione. Ricorda, a tale proposito, che il giudice del lavoro di Caltagirone, Pag. 71con ordinanza dell'11 luglio 2016, ha riconosciuto il diritto alla valutazione del servizio pre-ruolo svolto negli istituti paritari, sia ai fini del punteggio di mobilità che per la ricostruzione di carriera. Ritiene, pertanto, che il diverso trattamento attualmente previsto, configuri una violazione dei diritti di eguaglianza e imparzialità tutelati dalla Costituzione.

  Bruno MOLEA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.30.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 23 febbraio 2017. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 15.45.

Schema di decreto legislativo recante revisione dei percorsi dell'istruzione professionale, nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale.
Atto n. 379.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 24 gennaio 2017.

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita dal circuito chiuso. Rammenta che si è concordato di pervenire al voto sul parere nella seduta dell'8 marzo 2017. Fa altresì presente, in relazione all'atto del Governo n. 378, che l'INPS ha fatto pervenire dati utili all'esame in corso, in sede congiunta con la XII Commissione, i quali sono stati trasmessi alle relatrici. Comunica, infine, che il Ministero degli Affari esteri ha dato corso alla richiesta di dati, relativa all'atto del Governo n. 383, cui aveva fatto riferimento la collega Ghizzoni nella seduta congiunta con la III Commissione di martedì 21 febbraio 2017. Anche tali dati sono stati inviati alle relatrici. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo concernente l'effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente.
Atto n. 381.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 24 gennaio 2017.

  Gianluca VACCA (M5S) afferma che, pur contenendo la legge delega principi e criteri direttivi che scaturivano da intenti nobili e condivisibili, la resa del testo del decreto delegato è scadente. Lo schema è il frutto di un lavoro frettoloso e lacunoso, che lascia irrisolti molti problemi, il primo dei quali è quello della gratuità dei libri di testo, che dovrebbe essere garantita in tutta la scuola dell'obbligo, costituendo una voce molto pesante nel bilancio delle famiglie. Anche per il servizio mensa il decreto non contiene disposizioni innovative. Manca completamente la definizione dei LEP che dovrebbe costituire la base dell'approccio alla tematica del diritto allo studio. Purtroppo, nel decreto mancano risorse sufficienti a garantirlo. Accoglie positivamente solo l'estensione dell'esonero dalle tasse per gli studenti del quarto e quinto anno; per tutto il resto, il suo giudizio resta critico.

  Bruno MOLEA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Schema di decreto legislativo recante norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività.
Atto n. 382.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 25 gennaio 2017.

  Gianluca VACCA (M5S) osserva che, anche qui, si tratta di un testo raffazzonato e deludente. Vi manca il raccordo tra i conservatori e i licei musicali. I primi hanno ormai allargato in via di fatto la gamma della propria offerta formativa; quindi si mettono in concorrenza con i licei musicali, creando confusione. Lo schema di decreto legislativo, inoltre, omette di affrontare problemi che pure erano emersi nel dibattito che ha preceduto la sua stesura. Per esempio, sono esclusi dall'insegnamento nelle scuole medie alcuni strumenti musicali, quali la viola e il basso, tema cui si sarebbe potuto agevolmente ovviare. Né si pone rimedio alla cronica carenza di organico nei conservatori.

  Bruno MOLEA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato.
Atto n. 384.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 25 gennaio 2017.

  Milena SANTERINI (DES-CD), premesso che nel testo del decreto delegato vengono al pettine tutti i nodi insiti nella legge n. 107 del 2015, constata che non è stato messo in discussione l'impianto tradizionale pedagogico-didattico della scuola italiana. Crede, pertanto, che sia stata persa un'occasione importante. È mancato il coraggio, per esempio, di abolire la bocciatura nella scuola primaria e di riformarne l'insegnamento. Poiché in tale ciclo di studi l'impianto è meno rigido rispetto a quello della scuola secondaria, si sarebbe potuto osare di più. Un'altra occasione persa è quella della riforma degli esami di Stato. Considera positiva la rivisitazione del percorso scolastico, però sarebbe stato opportuno introdurre un voto di ammissione all'esame. Il presidente della commissione di esame, al termine del primo ciclo di istruzione, dovrebbe essere un docente esterno alla scuola e non il suo dirigente. Ritiene, inoltre, che la votazione media del 6, contemplata nell'articolo 15 del testo dello schema con riferimento all'ammissione all'esame di maturità, non debba avere nella base di calcolo il voto di condotta. Guarda con favore al tentativo di concepire una valutazione delle competenze e non solo delle conoscenze, ma occorre che nel corso degli studi quelle competenze siano effettivamente insegnate. Afferma che dovrebbe essere recuperata la valutazione sulla materia «Cittadinanza e costituzione», perché l'educazione civica costituisce la base per contrastare fenomeni di discriminazione e bullismo. Al riguardo, segnala di aver presentato una proposta di legge. Sottolinea la sua contrarietà alla previsione di prove di esame differenziate per gli alunni diversamente abili e al rilascio di una attestazione equipollente che, non essendo equivalente al diploma, si trasforma in una certificazione di serie B. Infine, sospende il giudizio in ordine al voto sulla religione cattolica e sulle materie alternative.

  Gianluca VACCA (M5S), diversamente che per gli schemi di decreto legislativo di cui ha parlato poc'anzi, osserva che in questo caso il Ministero ha approfondito la materia e si è avvalso persino di un comitato scientifico. Per questo, il testo Pag. 73appare più strutturato e meditato, ciò che non lo monda tuttavia da evidenti incongruenze. Sottoscrive il rilievo della collega Santerini in ordine alla valutazione degli alunni e degli studenti con abilità diversa, auspicando quindi l'eliminazione del riferimento all'equipollenza. Al contrario, dissente in ordine al presidente di commissione all'esame di terza media, giacché qui prevale un'esigenza di continuità e di informalità. Nelle scuole paritarie, tuttavia, ovvie esigenze di controllo e di garanzia suggerirebbero di prescrivere il presidente esterno. Quanto alle prove INVALSI, ribadisce quel che ha ascoltato più volte in sede di audizione, che esse sono un indicatore informativo, ma non un parametro di valutazione individuale degli alunni e degli studenti; sostiene, pertanto, la necessità di sopprimere la relativa prova quale requisito di ammissione all'esame. L'attestazione delle competenze, viceversa, non dovrebbe essere rilasciata al termine dei cicli scolastici, bensì alla fine di ogni anno, perché rappresenterebbe uno strumento in grado di indirizzare il percorso formativo. Il decreto legislativo manca, poi, l'obiettivo importante di superare la votazione numerica alle scuole elementari.

  Bruno MOLEA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.30.

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