CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 febbraio 2017
770.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e VII)
COMUNICATO
Pag. 20

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 21 febbraio 2017. — Presidenza della presidente della VII Commissione, Flavia PICCOLI NARDELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi.

  La seduta comincia alle 12.50.

Schema di decreto legislativo recante disciplina della scuola italiana all'estero.
Atto n. 383.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello Schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 26 gennaio 2017.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Ricorda che nella seduta odierna sono previsti interventi sul testo dello schema. Come è stato concordato negli Uffici di Presidenza, una proposta di parere sarà presentata l'8 marzo prossimo e sarà posta in votazione il 9 marzo 2017, restando sempre possibili altre sedute intermedie.

  Elena CENTEMERO (FI-PdL) esprime la propria contrarietà in merito al contenuto dello schema di decreto e preannuncia la presentazione di un parere alternativo. Considera il provvedimento completamente incentrato sul tema del personale e totalmente privo di contenuti innovativi. Evidenzia la mancanza di ogni riferimento alla riforma del 1971 concernente i corsi di lingua italiana all'estero nonché l'inadeguatezza del sistema alle nuove esigenze culturali. Sottolinea che all'articolo 1 viene enunciato un coordinamento delle attività dei due dicasteri coinvolti, il MIUR e il MAECI, che però non viene sviluppato nelle disposizioni successive. Ritiene, inoltre, che il provvedimento non promuova l'immagine del sistema Paese facendo leva sulla diffusione della lingua e della cultura italiane e che sia troppo vincolato ad un sistema scolastico concepito solo per i nostri connazionali all'estero. Osserva che il provvedimento non affronta nella giusta misura il tema della governance, il ruolo degli istituti di cultura italiana e quello di enti promotori della lingua e della cultura italiane, come fanno invece altri Paesi. Sottolinea, infine, la mancanza di chiarezza nelle norme che riguardano il processo Pag. 21di selezione e di formazione del personale.

  Gianluca VACCA (M5S), se concorda con la collega Centemero su diversi aspetti, deve aggiungere che lo schema in discussione appare frettoloso, pasticciato e spesso peggiorativo della disciplina attualmente in vigore. Nell'articolo 2 si evidenzia la mancanza di un disegno strategico per valorizzare la cultura italiana all'estero ma, peggio ancora, si abdica alla funzione tradizionale delle scuole italiane all'estero, cioè quella di assistere le famiglie italiane che lavorano all'estero e che intendono conservare un vincolo vitale con il nostro Paese. Nelle pieghe dell'articolato, poi, occhieggia il solito scopo di far cassa: in alcuni casi sarà possibile che negli istituti italiani insegnino docenti locali, che non sono di madre lingua e che saranno pagati di meno di quelli italiani (si riferisce all'articolo 30); e peggio ancora ci saranno casi in cui i professori delle scuole all'estero non saranno neanche abilitati. Quanto all'articolo 17, osserva che vi si contempla un recupero di risorse (poco più di 600 addetti, contro gli attuali 400): si tratta ugualmente di un contingente inadeguato a recuperare i tagli del passato, quando il sistema delle scuole all'estero contava 1000 addetti. Inoltre, tutti i funzionari e impiegati delle amministrazioni pubbliche italiane che lavorano all'estero godono giustamente di un'indennità, ciò che invece parrebbe escluso per il personale scolastico.

  Manuela GHIZZONI (PD) sa che la Presidente Piccoli Nardelli ha dato disposizioni perché fosse richiesto al Ministero degli esteri un aggiornamento sui coefficienti di sede, sulle percentuali delle maggiorazioni previste per i carichi familiari e sul calcolo del contributo spese per abitazione. Domanda se siano pervenuti riscontri.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), presidente, assicura che verificherà.

  Laura GARAVINI (PD), relatrice per la III Commissione, in riferimento all'intervento della collega Centemero, rileva che il provvedimento all'esame è inteso a disciplinare una materia che per anni era stata interessata esclusivamente da una forte riduzione delle risorse. Le scuole italiane all'estero sono un tema estremamente importante per il nostro Paese, vista la forte richiesta di iscrizioni a questi istituti. Segnala inoltre che le scuole italiane all'estero amministrate dallo Stato sono attualmente sette e si rivolgono a circa 30 mila studenti, mentre, ad esempio, gli utenti a cui si rivolgono i corsi di lingua e cultura italiana svolti dagli enti gestori sono dieci volte più numerosi. Rileva al riguardo che l'articolo 10 dello schema di decreto all'esame contempla tutte le offerte formative italiane all'estero: è opportuno, tuttavia, che nel testo vi sia una migliore individuazione dei soggetti promotori di tali iniziative. Sottolinea che recentemente, all'interno del Ministero degli affari esteri, la competenza in questa materia è passata alla Direzione generale per la promozione del sistema Paese, al fine di dare maggiore impulso al sistema Italia nel mondo, anche attraverso la nostra offerta formativa. Replicando al rilievo dell'onorevole Vacca, relativo all'assenza di una strategia coerente, sottolinea che, pur non essendo questa la sede adatta per promuovere la costituzione di un apposito organismo di regìa, è necessario un raccordo tra i vari soggetti coinvolti tramite, ad esempio, l'istituzione di un comitato interministeriale, che veda la partecipazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del Ministero dell'economia e delle finanze. Riguardo al tema delle assunzioni in loco, ricorda che il provvedimento mette fine a una serie di contenziosi che si sono verificati in diverse occasioni, come, ad esempio, in Spagna. Vista la grande varietà di professionalità in possesso degli italiani immigrati, ritiene che da queste comunità possano provenire nuove figure professionali da impiegare nelle scuole italiane all'estero. Per quanto attiene agli importi dei contratti, ritiene che occorre tenere conto delle richieste Pag. 22provenienti dai sindacati. Auspica, pertanto, un intervento del Governo in questo senso.

  Tamara BLAZINA (PD), relatrice per la VII Commissione, rileva che molte delle questioni emerse dagli interventi e nel corso delle audizioni erano state già messe in luce nella sua relazione introduttiva e che, senz'altro, se ne terrà conto nella formulazione del parere.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.