CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 gennaio 2017
746.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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AUTORIZZAZIONI AD ACTA

  Mercoledì 11 gennaio 2017. – Presidenza del presidente Ignazio LA RUSSA.

  La seduta comincia alle 15.15.

Domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Pasquale Maietta (doc. IV, n. 18).
(Cancellazione dall'ordine del giorno).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, iniziato il 21 dicembre 2016.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, comunica che il legale del deputato interessato ha trasmesso copia del provvedimento, emesso il 19 dicembre 2016 e depositato il successivo il 21 dicembre 2016, con il quale il Tribunale di Roma, Sezione III-bis penale, specializzata per i procedimenti in materia di riesame, ha annullato l'ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Latina il 2 novembre 2016, con la quale si disponeva nei confronti di Pasquale Maietta la misura cautelare della custodia in carcere.
  Pertanto il procedimento parlamentare si considera senz'altro estinto e può essere cancellato dall'ordine del giorno.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito del procedimento penale nei confronti della deputata Argentin (procedimento n. 16867/14 RG DIB) (doc. IV-ter, n. 17).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 21 dicembre 2016.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, ricorda che la deputata interessata ha trasmesso una nota difensiva contenente i chiarimenti Pag. 4che ha ritenuto opportuno rendere alla Giunta, ai sensi dell'articolo 18, comma 1, del Regolamento della Camera.
  La nota è a disposizione dei componenti della Giunta.
  Dà quindi la parola alla relatrice, che svolgerà una relazione introduttiva.

  Anna ROSSOMANDO (PD), relatrice, osserva come dall'esame degli atti trasmessi dall'autorità giudiziaria, l'onorevole Ileana Argentin risulti imputata del reato di cui all'articolo 595, comma 3, del codice penale (diffamazione aggravata dall'utilizzo di un mezzo di diffusione che, nel caso di specie, è un social network).
  In particolare, dalla lettura del capo d'imputazione contenuto nel decreto di citazione diretta a giudizio del 16 luglio 2014, si legge che l'interessata «nel sito youtube e nel proprio profilo facebook offendeva l'onore e il decoro di Marcello Tomassetti, Presidente dell'unione italiana Lotta alla Distrofia muscolare – sezione laziale – riportando falsamente la notizia dell'avvenuto rinvio a giudizio per malversazione (mentre il rinvio a giudizio era stato solo richiesto, come correttamente riferito dalla stampa), definendolo “losco” e affermando “questo Presidente era losco e continuava a fare i suoi affari rispetto agli interessi di quanto riguarda l'intera comunità delle persone con distrofia”. “Per quanto persona disabile ha utilizzato i soldi che la regione eroga per altri servizi (...) è veramente orribile immaginare che chi siede su una carrozzina vada a fregare i suoi simili”, tutte affermazioni che ledono il rispetto della dignità di Marcello Tommassetti, risolvendosi in attacchi di tipo personale. In Roma, luogo di residenza dell'indagata, 7 maggio 2012.».
  Dagli atti processuali risulta che il video in questione sia stato «postato» dall'interessata il 7 maggio 2012, giorno della pubblicazione sul Corriere della Sera di un articolo che riferiva di una vicenda giudiziaria riguardante il querelante, Marcello Tomassetti, nella qualità di Presidente della sezione Lazio della onlus UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). Nella sua denuncia-querela, Tomassetti dichiara di avere assunto la presidenza nel 2001, per elezione, succedendo proprio ad Ileana Argentin.
  Per quanto di competenza della Giunta, che non può entrare nel merito giudiziario, ma solo verificare se sussista un nesso funzionale tra le dichiarazioni extra moenia del deputato e l'esercizio della funzione parlamentare, fa presente come l'articolo in questione riporti la notizia di una richiesta di rinvio a giudizio emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti del querelante «con l'accusa di malversazione ai danni dello Stato. Secondo il pubblico ministero (...), Tomassetti avrebbe utilizzato i 2 milioni e 200 mila euro della Regione [destinati alla UILDM] per ripianare i debiti della “Autonomi Srl”, una società privata impegnata a fianco della onlus nella cura della terribile malattia degenerativa. (...)».
  
Il Tomassetti contesta l'ipotesi accusatoria sostenuta nei suoi confronti dalla Procura e risulta avere agito, oltre che nei confronti della Argentin, ritenendo diffamatorie le sue affermazioni, anche per il citato articolo di stampa.
  Come si evince dal capo d'imputazione, la notizia della «richiesta di rinvio a giudizio» sarebbe stata correttamente riportata nell'articolo. Non sarebbe invece rispondente al vero quanto affermato dall'interessata nel suo video, che riporta la notizia di un «avvenuto rinvio a giudizio».
  Nel corso del procedimento penale, la difesa dell'onorevole Argentin ha sollevato eccezione di insindacabilità ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 140 del 2003. L'eccezione è stata respinta e, pertanto, gli atti sono stati trasmessi a questa Camera contestualmente alla sospensione del giudizio penale. Si fa presente che, nelle more della verifica di una possibilità di composizione amichevole della controversia, il termine di sospensione obbligatoria previsto dalla legge è scaduto e che quindi l'autorità giudiziaria non è più tenuta ad attendere la deliberazione della Camera dei deputati.
  Nella nota difensiva con la quale è stata sollevata l'eccezione, così come in quella successivamente trasmessa alla Giunta, si Pag. 5fa riferimento ad un atto parlamentare tipico e, segnatamente, all'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3/01320, rivolta al Ministro della salute, presentata il 9 novembre 2010 e discussa il giorno successivo.
  Nell'interrogazione l'interessata manifesta forti preoccupazioni per la stabilità finanziaria della sezione laziale della onlus UILDM che, oltre ad impiegare le proprie risorse per una serie di spese discutibili, «sembra che continui a sostenere le perdite di una società controllata – il relativo deficit ammonta a 796.160 euro – che è convenzionata con le aziende sanitarie locali, per la fornitura di ausili ortopedici, e non è mai riuscita a diventare economicamente autosufficiente perché appesantita da costi di personale in costante soprannumero rispetto al necessario. Nel 2009 sono state coperte le ulteriori perdite di suddetta società con un fondo rischi di 120.000 euro. Per di più, sui rapporti tra la gestione della sezione e la suddetta società, sarebbero in corso indagini da parte della magistratura, in seguito alla denuncia presentata da due medici che avrebbero subito forti pressioni affinché i pazienti con necessità di assegnazione in convenzione di ausili ortopedici fossero orientati a rivolgersi verso questa stessa società».
  Per i predetti fatti, l'onorevole Argentin avrebbe anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
  Ciò premesso, sembrerebbe evidente la connessione tra l'interrogazione parlamentare, l'articolo pubblicato sul Corriere della Sera ed il video dell'onorevole Argentin: l'interessata, infatti, ha ritenuto di trovare nell'articolo una conferma a quanto esposto nell'interrogazione ed ha deciso di esprimere le sue opinioni al riguardo, pubblicando il video in questione su internet. L'esame del video conferma l'esistenza di tale connessione, laddove Ileana Argentin usa espressioni quali: «Io sono anni che continuavo a dire questa cosa...».
  Secondo la costante giurisprudenza della Corte costituzionale, la presenza di un atto parlamentare tipico, purché di significato sostanzialmente corrispondente alle dichiarazioni rese extra moenia dal deputato, costituisce fondamentale presupposto per il riconoscimento dell'esistenza di un nesso funzionale tra le dichiarazioni stesse e l'esercizio della funzione parlamentare.
  La Giunta dovrà valutare questo dato, soppesandolo anche con l'eventuale sussistenza di altri elementi di valutazione, che saranno oggetto di dibattito e di verifica.
  Ricorda, infatti, che le opinioni espresse extra moenia con toni eccessivi o sconvenienti dovrebbero essere considerate estranee all'esercizio della funzione parlamentare.
  In particolare, il documento recante i Criteri generali di applicazione dell'insindacabilità parlamentare, approvato dalla Giunta nella seduta del 14 gennaio 2009, afferma il principio secondo il quale «l'esercizio delle funzioni rappresentative non può assumere extra moenia forme lessicali più disinvolte, licenziose e aspre di quelle consentite intra moenia. Sicché la Giunta e l'Assemblea potrebbero adottare il criterio per cui le affermazioni e le dichiarazioni a stampa di carattere politico parlamentare rese da un parlamentare sono in sé generalmente collegate alla funzione, purché non debordino nell'insulto o nell'espressione che non sarebbe consentita nelle formali sedi della Camera dei deputati».
  Ricorda, infine, come la Giunta in questa legislatura abbia ribadito che anche l'attribuzione di un fatto determinato, oggettivamente offensivo e indimostrato, costituisce un limite alla configurazione del nesso tra le dichiarazioni extra moenia e l'esercizio della funzione parlamentare (si confrontino, in particolare, le recenti questioni di insindacabilità relative agli onorevoli Barbato e Crosetto).
  Nel riservarsi ulteriori valutazioni all'esito del dibattito, invita i colleghi della Giunta ad approfondire la lettura della nota trasmessa dall'onorevole Argentin.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, auspica che l'esame della questione di insindacabilità in titolo possa costituire l'occasione per proseguire il dibattito sul delicato tema della ricerca dei confini del nesso funzionale e, segnatamente, della corrispondenza Pag. 6di contenuto tra gli atti parlamentari tipici compiuti intra moenia e le dichiarazioni rese extra moenia da un parlamentare. Corrispondenza che, a suo giudizio, non può essere totale ed assoluta.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI