CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 dicembre 2016
741.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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AUTORIZZAZIONI AD ACTA

  Mercoledì 14 dicembre 2016. — Presidenza del presidente Ignazio LA RUSSA.

  La seduta comincia alle 15.15.

Domanda di autorizzazione ad eseguire la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del deputato Pasquale Maietta (doc. IV, n. 18).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta inizia l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 6 dicembre 2016.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, comunica, che la Presidente della Camera ha accolto la richiesta formulata dalla Giunta nella precedente seduta, di prorogare il termine per riferire all'Assemblea. La Giunta, pertanto, potrà deliberare entro il 18 gennaio 2017.
  Precisa come quest'ultimo debba essere considerato un termine massimo e che la Giunta potrà senz'altro deliberare in una data anteriore, ove ne potessero sussistere le condizioni.
  Questo dipenderà dai tempi necessari per compiere una piena e approfondita valutazione della questione, che appare particolarmente delicata – riguardando la libertà personale di un parlamentare – oltre che complessa: basti pensare che la sola ordinanza è di circa cinquecento pagine, con allegati tre DVD contenenti copia dei fascicoli processuali. Ma dipenderà anche dagli sviluppi del giudizio di riesame che risulta pendente presso il Tribunale di Roma. Infatti, come riferito per le vie brevi dalla difesa dell'interessato, alcuni coindagati che hanno presentato la richiesta di riesame hanno già ottenuto l'annullamento della misura cautelare, con riserva da parte del giudice di pubblicare le motivazioni entro il termine massimo consentito dal codice di rito, che è di quarantacinque giorni, a conferma della complessità del caso. A quel che risulta, inoltre, l'onorevole Maietta avrebbe presentato la richiesta di riesame Pag. 4il 9 dicembre scorso e, allo stato, si sarebbe in attesa della fissazione dell'udienza.
  Ciò premesso, ritiene del tutto evidente la necessità di programmare i lavori della Giunta tenendo conto anche del giudizio di riesame.
  Dà quindi la parola al relatore, onorevole Di Lello, per le sue valutazioni.

  Marco DI LELLO (Misto-M.PPA-Mod.), relatore, nel condividere le considerazioni del presidente La Russa, ritiene opportuno che siano attentamente monitorati gli sviluppi della richiesta di riesame che risulta essere stata presentata dall'interessato e sottolinea la rilevanza delle motivazioni del Tribunale del riesame anche ai fini delle valutazioni della Giunta.
  Ritiene, in ogni caso, che già nella seduta odierna possano essere delineati alcuni profili rilevanti della questione, riservandosi di integrare la propria relazione in un secondo momento.
  Osserva, quindi, come all'onorevole Maietta venga contestato il reato associativo (articolo 416, commi 1, 2 e 3, del codice penale). In tale contesto egli avrebbe agito nella qualità di presidente e socio di maggioranza del Latina Calcio, beneficiaria di 467.000 euro in relazione a lavori di adeguamento alle normative dello stadio comunale «Frangioni», autorizzati da funzionari comunali coindagati, in contrasto sia con il contratto di concessione che con numerose disposizioni normative in materia. L'interessato avrebbe anche omesso il pagamento periodico del canone di affitto dello stadio, per un ammontare complessivo di circa 314.000 euro.
  È inoltre contestato all'indagato il delitto di concussione (articolo 317 c.p.) nei confronti di un funzionario comunale che sarebbe stato costretto a noleggiare, a spese del Comune, un gruppo elettrogeno da destinare di fatto alla predetta società calcistica in occasione della celebrazione di eventi sportivi notturni.
  Rileva, peraltro, come dall'ordinanza sembrino emergere talune contraddizioni che dovranno costituire oggetto di particolare approfondimento da parte della Giunta.
  Osserva, in primo luogo, come l'ordinanza ponga sullo sfondo della complessiva vicenda giudiziaria presunti rapporti di Pasquale Maietta con esponenti della criminalità organizzata locale. Tale premessa non viene però sviluppata, non è contenuta nelle contestazioni e, soprattutto, non sfocia in una contestazione ai sensi dell'articolo 416-bis del codice penale.
  Nell'ordinanza, inoltre, si legge che: «le intercettazioni in cui sono state registrate conversazioni del parlamentare Maietta Pasquale sono casuali e, come tali escluse dal novero delle garanzie apprestate dall'articolo 68 Cost. (...). Nel caso in esame le intercettazioni captate non possono considerarsi dirette nella sfera di comunicazione del parlamentare, atteso che i soggetti intercettati non possono essere definiti abituali interlocutori di Maietta (...)» (pag. 134).
  Osserva come in questo caso la contraddizione consista nel fatto che l'asserita abitualità dei rapporti tra l'interessato ed i suoi interlocutori venga, da un lato, affermata al fine di contestare il reato associativo e, dall'altro, negata quando si tratti di escludere la natura casuale delle intercettazioni captate nei confronti del parlamentare.
  Rileva, infine, come non risulti che sia stata richiesta alla Camera l'autorizzazione all'utilizzo processuale delle predette intercettazioni.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, ricorda come l'articolo 68 della Costituzione e l'articolo 6 della legge n. 140 del 2003, come interpretati dalla costante giurisprudenza della Corte costituzionale, attribuiscano al Parlamento la competenza a deliberare sulla natura, casuale o meno, delle intercettazioni captate nel corso di un procedimento giurisdizionale.Pag. 5
  Rileva come, in genere, l'autorità giudiziaria chieda l'autorizzazione all'utilizzo processuale delle intercettazioni quando ritenga che queste siano casuali e che, quindi, sussistano i presupposti perché la Camera conceda l'autorizzazione. Al contrario, quando non le considera casuali, non chiede l'autorizzazione e non le utilizza. Esprime quindi perplessità sul fatto che, nel caso di specie, l'autorità giudiziaria, pur ritenendo casuali le intercettazioni, non ne abbia richiesto l'autorizzazione all'utilizzo processuale, ed evidenzia la necessità di approfondire attentamente la questione.

  Anna ROSSOMANDO (PD) condivide la valutazione circa la necessità di approfondire con particolare attenzione il tema dell'utilizzabilità delle citate intercettazioni.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito del procedimento penale nei confronti della deputata Argentin (procedimento n. 16867/14 RG DIB) (doc. IV-ter, n. 17).

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 6 dicembre 2016.

  Ignazio LA RUSSA, presidente, fa presente che l'onorevole Ileana Argentin, invitata ad esercitare la facoltà di rendere, personalmente o per iscritto, i chiarimenti di cui all'articolo 18, comma 1, del Regolamento della Camera, ha comunicato che è sua intenzione depositare una nota scritta entro sette giorni, con decorrenza da oggi.
  Ciò premesso, non dovendosi svolgere l'audizione dell'interessata, ed in attesa della preannunciata nota scritta, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI