CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 ottobre 2016
714.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 172

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene la sottosegretaria di Stato per le infrastrutture e i trasporti Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 14.20.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Michele Pompeo META, presidente, comunica che l'onorevole Giulio Cesare Sottanelli, appartenente al Gruppo Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia-MAIE, è entrato a far parte della Commissione.

Proposta di nomina del dottor Zeno D'Agostino a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale.
Nomina n. 81.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

  Michele Pompeo META, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia Pag. 173assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

  Vincenzo GAROFALO (AP), relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimersi sulla proposta di nomina del dottor Zeno D'Agostino a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, adottata ai sensi del recente decreto legislativo n. 169 del 2016 recante norme per la riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali. La citata disciplina attua sul piano normativo quanto delineato nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica con riferimento alla riduzione del numero e alla riforma della governance delle autorità portuali, che vengono soppresse e sostituite dalle nuove 15 Autorità di Sistema Portuale. Il nuovo assetto normativo prevede che il Presidente dell'Autorità di sistema portuale è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Presidente o i Presidenti della regioni interessate, restando la nomina assoggettata al parere parlamentare ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 14 del 1978.
  Sottolineando, per quanto riguarda i requisiti per la nomina, che il Presidente deve essere scelto fra soggetti aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale, comunica che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha quindi indicato – ai fini dell'acquisizione della prescritta intesa – il nome del dottor D'Agostino, sul quale la Regione Friuli-Venezia Giulia ha espresso il proprio parere favorevole il 4 ottobre scorso.
  Ricordato brevemente il profilo professionale e culturale del candidato evidenzia, altresì, che il ministro ha segnalato che il dottor D'Agostino ha ricoperto incarichi attinenti a quello in argomento, quali, da ultimo, quello di commissario straordinario dell'Autorità portuale di Trieste, esperienze che, ad avviso del ministro, appaiono funzionali all'avvio del nuovo Ente.
  Propone, in conclusione, tenuto conto dell'esperienza professionale del candidato, che la Commissione esprima parere favorevole sulla proposta di nomina del dottor Zeno D'Agostino a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che la discussione sulla proposta di nomina avrà luogo nella prossima seduta.

Proposta di nomina del professor Sergio Prete a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ionio.
Nomina n. 82.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio)

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno.

  Michele MOGNATO (PD), relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimersi sulla proposta di nomina del professor Sergio Prete a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, adottata ai sensi del recente decreto legislativo n. 169 del 2016 recante norme per la riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali. La citata disciplina attua sul piano normativo quanto delineato nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica con riferimento alla riduzione del numero e alla riforma della governance delle autorità portuali, che vengono soppresse e sostituite dalle nuove 15 Autorità di Sistema Portuale. Il nuovo assetto normativo prevede che il Presidente dell'Autorità di sistema portuale è nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Presidente o i Presidenti della regioni interessate, restando la nomina assoggettata al parere parlamentare ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 14 del 1978.
  Sottolineato che il Presidente deve essere scelto fra soggetti aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale Pag. 174nei settori dell'economia dei trasporti e portuale, comunica che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha indicato – ai fini dell'acquisizione della prescritta intesa – il nome del professor Prete, sul quale la Regione Puglia ha espresso il proprio parere favorevole il 4 ottobre scorso. Rende altresì noto che il ministro segnala che il professor Prete ha ricoperto rilevanti incarichi nei settori indicati dalla legge, quali, da ultimo quello di presidente e poi commissario straordinario dell'Autorità portuale di Taranto, esperienze che, ad avviso del ministro medesimo, appaiono funzionali all'avvio del nuovo Ente.
  Ricordato brevemente il profilo professionale e culturale del candidato, propone, in conclusione e tenuto conto dell'esperienza professionale del candidato, che la Commissione esprima parere favorevole sulla proposta di nomina del professor Sergio Prete a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ionio.

  Diego DE LORENZIS (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede se vi sia possibilità di svolgere un dibattito prima che si passi alle votazioni.

  Michele Pompeo META, presidente, precisa di aver disposto che le votazioni abbiano luogo in una successiva seduta proprio allo scopo di consentire un'adeguata istruttoria che – come ricorda essere avvenuto in altre occasioni – può avvenire con diversi strumenti ivi compresa l'audizione del candidato. Avverte che in ogni caso è possibile intervenire anche già nella seduta odierna ove se ne faccia richiesta.

  Diego DE LORENZIS (M5S), dichiarando di volere esercitare tale facoltà, osserva che la Commissione – nel discutere sul merito della proposta di nomina di Sergio Prete a presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ionio – avrà conferma del prevedibile effetto di una riforma portuale, che definisce aberrante, in quanto tendente a legittimare poteri di nomina accentrati e privi di trasparenza. Ricorda di aver già denunciato a tempo debito tale effetto, volto a far prevalere la conservazione dell'esistente su criteri meritocratici e di pubblica trasparenza nella scelta dei soggetti chiamati a gestire la cosa pubblica.
  In tal senso dichiara, che per il suo Gruppo, la proposta di oggi è inaccettabile essendo l'ennesima proposta di un Governo che non manca occasione per proporre nomi già noti nell’entourage politico – cosa che, di per sé, potrebbe non essere un male, se non fosse che tali nomi troppo spesso non brillano per i curricula ma per i fallimenti conseguiti nella gestione della cosa pubblica – invece di ricorrere ai numerosi cittadini professionisti onesti, liberi e capaci.
  Nel merito, ricordando brevemente le recenti esperienze di Sergio Prete come presidente dell'Autorità portuale a Taranto e Commissario del porto omonimo, segnala che i fallimenti nella gestione dei predetti enti sono stati accertati e certificati direttamente dalla Corte dei conti europea.
  Tale organismo, infatti, ha criticato aspramente proprio la gestione del porto di Taranto, indicando numerose criticità (o più correttamente fallimenti) di gestione e di utilizzo delle risorse pubbliche di provenienza comunitaria. Ricorda in particolare che per Taranto la Corte ha addirittura evidenziato che, a causa di errate comunicazione dell'Autorità portuale, la capacità disponibile effettiva per i container è superiore a quanto indicato.
  La contrarietà sulle norme in base alle quali è stata effettuata tale nomina inevitabilmente condiziona il giudizio di merito nel caso di specie. Per questi motivi annuncia che il voto del Gruppo MoVimento 5 Stelle non potrà che essere contrario.

  Franco BRUNO (Misto), nel riservarsi di esprimere compiutamente la propria posizione in sede di dichiarazione di voto, osserva criticamente come la recente riforma rischia di non consentire una vera attuazione di un disegno complessivo e strategico di rinnovamento.
  Al contrario, sposando esigenze di trasparenza e di efficienza, occorre assicurare Pag. 175un ricambio che si mostra tanto più necessario in quelle posizioni di potere che con il tempo vanno soggette a pressioni sempre più irresistibili.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame della proposta di nomina ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disciplina del cinema e dell'audiovisivo.
C. 4080 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  Michele Pompeo META, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

  Magda CULOTTA (PD), relatrice, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare il disegno di legge recante una nuova disciplina del cinema e dell'audiovisivo (C. 4080) ai fini dell'espressione del parere.
  Il testo approvato dal Senato si compone di ben 41 articoli, volti a configurare un intervento ad ampio spettro nel settore, sia con riguardo alla governance ed alle funzioni svolte dai vari livelli di governo, sia con riferimento alle opere ed alle sale cinematografiche.
  In particolare il nuovo sistema di governance è imperniato sull'istituendo Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo, mentre per incentivi e agevolazioni si utilizza lo strumento del credito d'imposta, cui hanno accesso tutti gli operatori della filiera (le imprese di produzione, di distribuzione, di esercizio cinematografico, le industrie tecniche e di post-produzione nonché gli esercenti le sale cinematografiche).
  Si prevede inoltre l'erogazione di contributi automatici e selettivi agli operatori del settore nonché l'erogazione di contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva per supportarne lo sviluppo.
  Le risorse assegnate sono ingenti: l'articolo 13 prevede infatti l'istituzione di un Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo con una dotazione non inferiore a 400 milioni di euro annui.
  Si evidenzia come l'articolo 14 precisi che gli incentivi previsti da tale Fondo non sono destinati alla realizzazione di programmi televisivi o produzioni di varia natura (come quiz, giochi, opere audiovisive prodotte esclusivamente a fini commerciali o promozionali, programmi di informazione e attualità, varietà) o ad altre specifiche tipologie di opere che non richiedono attività che vanno oltre la mera riproduzione (come ad esempio la mera messa in onda di eventi sportivi – e relative sintesi – o culturali).
  Gli strumenti normativi utilizzati nel testo, oltre a diverse disposizioni immediatamente applicative, prevedono il ricorso a varie norme di delega con riferimento alla riforma delle norme in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo, alla riforma della promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi e alle norme in materia di rapporti di lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo.
  Nell'ambito di queste disposizioni vi sono alcuni limitati profili di interesse della Commissione.
  In primo luogo, all'articolo 2, che concerne le definizioni, sono richiamate quelle di emittente televisiva nazionale, fornitore di servizi di media audiovisivi su altri mezzi e fornitore di servizi di hosting Pag. 176che ripropongono le definizioni già presenti nella normativa vigente sia nazionale che europea.
  Anche all'articolo 10 (precisamente al comma 2, lettera f), si richiamano le competenze già in capo al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo in merito alla promozione delle produzioni radiotelevisive e multimediali (oltre che cinematografiche) e i compiti di coordinamento tra tale Ministero e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sulla materia senza quindi introdurre elementi di novità.
  Le norme di maggior interesse per la Commissione sono contenute all'articolo 34 nonché alla lettera b) dell'articolo 32, comma 2 e alla lettera b) dell'articolo 33, comma 2.
  L'articolo 34 conferisce una delega annuale al Governo per la riforma e la razionalizzazione della disciplina di strumenti e procedure in materia di promozione delle opere italiane ed europee da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi anche non lineari (ossia quei servizi riferiti alla visione di programmi al momento scelto dall'utente e su sua richiesta sulla base di un catalogo di programmi selezionati dal fornitore stesso).
  Tra i principi e i criteri direttivi indicati nella proposta di legge si prevede l'introduzione di procedure più trasparenti ed efficaci in materia di obblighi di investimento e programmazione di opere italiane ed europee da parte dei fornitori dei servizi di media audiovisivi.
  Viene inoltre chiarita l'esigenza di definire con maggiore coerenza e certezza il sistema delle regole cui devono attenersi i fornitori di servizi di media audiovisivi, in relazione alle diverse piattaforme distributive nonché l'ambito soggettivo di applicazione, prevedendo la massima armonizzazione fra gli obblighi stessi.
  Scopo della norma risulta essere quello di rafforzare un sistema in cui i meccanismi di mercato siano più funzionali a una maggiore concorrenza e pluralità di possibili linee editoriali, nonché a meccanismi di formazione ed equa distribuzione del valore dei diritti di sfruttamento delle opere.
  Altra disposizione di interesse è contenuta all'articolo 32, comma 2, lettera b), che stabilisce che, nell'ambito del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive, istituito dal medesimo articolo, siano previste forme di pubblicità circa l'assegnazione di contributi pubblici statali, regionali e degli enti locali nonché sui finanziamenti concessi dall'Unione europea alle opere cinematografiche e audiovisive per la loro scrittura, sviluppo, produzione, distribuzione e promozione nonché l'acquisto, la distribuzione e la cessione di diritti di antenna alle reti del servizio pubblico radiotelevisivo.
  Tale norma è importante in quanto si stabilisce che nel citato registro risulti di quali opere la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo acquisti, distribuisca o ceda i diritti di riproduzione nelle varie forme consentite dalle tecnologie in essere ad eccezione delle forme di riproduzione offline come quelle effettuate a mezzo di videocassette, dvd, homevideo oltre alla proiezione con presenza fisica di pubblico.
  Infine l'articolo 33 dispone, nell'ambito della delega conferita al Governo per la riforma delle disposizioni legislative in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo, che siano individuate le abrogazioni e le modificazioni della normativa vigente in contrasto con la nuova normativa per la classificazione dei film per le sale cinematografiche, degli altri prodotti audiovisivi che vengono trasmessi alla televisione pubblica e privata e sulla rete internet e dei videogiochi posti in vendita.
  Come si può desumere dalla sintetica ricostruzione dei suoi contenuti, la riforma appare assai importante in quanto affronta in termini strutturali le prospettive dell'industria cinematografica e del cinema italiano adeguando il sistema normativo alle esigenze di una realtà industriale europea sempre più integrata e all'evoluzione tecnologica. Pag. 177
  Per quanto riguarda la Commissione tuttavia non rileva significativi aspetti di diretta competenza, per cui, salvo il caso in cui in corso di discussione non emergano aspetti di rilievo, formula un parere favorevole sul testo.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.40.

COMITATO RISTRETTO

Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
Testo unificato C. 423 Caparini, C. 608 Decaro, C. 871 Molteni, C. 1085 Grimoldi, C. 1126 Molteni, C. 1177 Garofalo, C. 1263 Nastri, C. 1386 Caparini, C. 1512 Meta, C. 1537 Dell'Orco, C. 1616 Nastri, C. 1632 Gebhard, C. 1711 Buonanno, C. 1719 Grimoldi, C. 2063 Gandolfi, C. 2353 Prataviera, C. 2379 Cristian Iannuzzi, C. 2662 Melilla, C. 2736 Mucci, C. 2913 Turco e C. 3029 Schullian/A.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.

Disposizioni per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci.
C. 1964 Oliaro ed altri.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.