CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 ottobre 2016
707.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 13.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

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Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
C. 4008 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite II e XI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 settembre 2016.

  Luca SANI (PD), presidente e relatore, ricorda preliminarmente di aver svolto, nella seduta del 21 settembre scorso, in qualità di relatore, la relazione introduttiva e che la scorsa settimana le Commissioni riunite II e XI hanno svolto alcune audizioni sul provvedimento, alle quali sono stati invitati a partecipare tutti i componenti la XIII Commissione.
  Formalizza quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1) elaborata anche tenuto conto degli elementi di conoscenza acquisiti nel corso delle audizioni presso le Commissioni di merito. A tale proposito, ha ritenuto in particolare opportuno precisare alcuni aspetti relativi alla configurazione della nuova fattispecie di reato per chiarire taluni dubbi interpretativi sollevati in sede di audizioni. Intende riferirsi, in particolare, agli indici di sfruttamento enucleati nella nuova fattispecie di reato: in sede di audizioni è al riguardo emersa la preoccupazione che l'accertamento della sussistenza anche di uno solo di tali indici possa determinare l'integrazione degli estremi del reato di caporalato. Nel parere ha dunque inteso precisare il valore meramente indiziario di tali indici allo scopo di chiarire che essi non possono essere confusi con le condotte delittuose ma hanno la natura di meri indizi che il giudice dovrà valutare qualora corroborati dagli elementi di sfruttamento e approfittamento dello stato di bisogno.
  Ricorda poi l'auspicio formulato, nell'ambito delle predette audizioni, da parte delle categorie ascoltate, di giungere ad una rapida approvazione del testo, in quanto ritenuto da tutti un utile e necessario strumento per contrastare i fenomeni di sfruttamento del lavoro in agricoltura.

  Il Sottosegretario Giuseppe CASTIGLIONE esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e per i contenuti della proposta di parere formulata dal presidente che sarà certamente d'ausilio nel chiarire alcune delle questioni sorte in sede di esame del disegno di legge.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009.
C. 3945 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Luca SANI (PD), presidente, in sostituzione della relatrice Venittelli, impossibilitata ad intervenire nella seduta odierna, illustra i contenuti del disegno di legge di ratifica dell'Accordo interinale che ha per oggetto l'Accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e l'area dell'Africa centrale (comprendente il Camerun, la Repubblica centrafricana, il Ciad, la Repubblica democratica del Congo, il Congo Brazzaville, la Guinea equatoriale, il Gabon, Sao Tomé e Principe, riuniti nella CEMAC) all'esame.
  Al riguardo sottolinea che esso rappresenta uno strumento necessario nell'ambito della storica relazione dell'UE con i Paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico), Pag. 137segnatamente per adeguarsi al passaggio dall'approccio basato sui sistemi doganali preferenziali a quello necessario per ottemperare ai nuovi e accresciuti livelli di globalizzazione dell'economia mondiale, e concretizzato a partire dall'Accordo UE-ACP di Cotonou del 2000, fino a giungere alla seconda revisione di esso nel 2010.
  Fa presente che, in particolare, l'Unione europea, in base alle previsioni dell'Organizzazione mondiale del commercio, avrebbe dovuto estendere a tutti i Paesi membri della medesima tutte le agevolazioni accordate, ad esempio, a molti paesi africani: in realtà la UE otteneva al riguardo una deroga – senza la quale si sarebbe vista costretta ad abolire ogni preferenza doganale ai paesi ACP –, la cui scadenza era però fissata al 31 dicembre 2007. Ciò spiega quindi la forte accelerazione nella stipula di accordi di partenariato economico (APE) con molte regioni dell'ACP.
  La relazione introduttiva al provvedimento in esame ricorda come la strategia europea abbia seguito un approccio flessibile, proprio per facilitare la rapida conclusione degli accordi di partenariato economico: in tal modo si è giunti a stipulare APE interinali, ovvero non completi in quanto limitati al solo commercio dei beni – ed esattamente a quest'ultima categoria appartiene l'Accordo UE-Africa centrale in esame, espressamente finalizzato, tra l'altro, alla conclusione di un APE completo con l'intera regione.
  Passando al contenuto specifico dell'Accordo interinale, fa presente che esso comprende 108 articoli suddivisi in otto titoli, nonché due appendici, tre allegati e un protocollo.
  In particolare, il Titolo I (articoli 1-3) concerne gli obiettivi dell'Accordo. In esso si definisce anzitutto la duplice natura dell'Accordo interinale, che da una parte reca impegni effettivi e dall'altro la prospettiva di negoziati che consentano di giungere a un APE completo, in conformità all'accordo di Cotonou. Quanto agli obiettivi specifici dell'Accordo si chiarisce che essi consistono nel gettare le basi per la negoziazione di un APE che promuova l'integrazione regionale e contribuisca a ridurre la povertà in Africa centrale, potenziando altresì in questa regione le capacità produttive e di esportazione e l'attrattività per gli investimenti esteri. Tutto ciò dovrà avvenire in un quadro compatibile con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio e con il rafforzamento su basi di solidarietà delle relazioni esistenti tra i paesi della regione.
  Il Titolo II (articoli 4-12) riguarda il partenariato per lo sviluppo. In questa sezione si tratta della modernizzazione nell'Africa centrale delle infrastrutture di base, dell'agricoltura, dell'industria, nonché del rafforzamento delle capacità nel campo della sicurezza alimentare, della diversificazione e competitività dell'economia e dell'integrazione regionale. Per quanto concerne le modalità di finanziamento dello sviluppo, si prevede il ricorso alle risorse del bilancio generale dell'Unione europea e l'istituzione di un Fondo regionale APE per il coordinamento degli aiuti finanziari.
  Il Titolo III (articoli 13-53) concerne il regime commerciale dei prodotti, e il regime dei dazi doganali applicabile.
  Il Titolo IV (articoli 54-55) riguarda gli impegni delle Parti a negoziare un'estensione del campo d'applicazione dell'Accordo in esame in ordine alla liberalizzazione progressiva, asimmetrica e reciproca del diritto di stabilimento e del commercio dei servizi.
  Analoghi impegni a futuri negoziati, ma con riferimento alle materie dei pagamenti, dei movimenti di capitali, della concorrenza, della proprietà intellettuale, degli appalti pubblici e dello sviluppo sostenibile sono contenuti nel titolo V (articoli 56-65), dedicato alle regole collegate al commercio.
  Il Titolo VI (articoli 66-88) riguarda le procedure per la risoluzione delle controversie, e prevede, in caso di mancato accordo e di fallita mediazione tra le Parti, un complesso iter per il ricorso all'arbitrato.Pag. 138
  Il Titolo VII (articoli 89-91) riporta le clausole di eccezione generali, nonché quelle motivate in base alla sicurezza o alla potestà impositiva di ciascuna delle Parti.
  Il Titolo VIII (articoli 92-108) conclude l'Accordo, con le consuete clausole finali.
  Quanto al disegno di legge di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo in oggetto, già approvato dal Senato il 28 giugno scorso, si compone di quattro articoli: come di consueto i primi due articoli contengono l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo interinale. L'articolo 3, reca la copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione dell'Accordo interinale, oneri che sono valutati nella misura di 17.504 euro annui con decorrenza dal 2016.
  Infine, l'articolo 4 prevede l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il Sottosegretario per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto ministeriale recante regolamento di adozione dello statuto del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
Atto n. 331.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2016.

  Luca SANI, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione è fissato a giovedì prossimo, 13 ottobre e che, nella seduta del 4 ottobre scorso, il relatore, onorevole Oliverio, si è riservato di sottoporre alla Commissione una proposta di parere che tenga conto anche degli elementi che emergeranno nel corso dell'istruttoria che sarà svolta in relazione allo schema di decreto sugli enti ricerca (atto n. 329), sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere i propri rilievi alla VII Commissione (Cultura).
  Avverte inoltre che la Commissione Bilancio, nella seduta del 6 ottobre scorso, ha valutato favorevolmente lo schema di decreto ministeriale in esame.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), relatore, si riserva di inviare per le vie brevi a tutti i componenti la Commissione una proposta di parere che è in avanzato stato di elaborazione e che tiene conto, oltre che dei rilievi formulati dal Consiglio di Stato, di tutte le proposte e i suggerimenti formulati dai componenti la Commissione nel corso del dibattito.

  Luca SANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo ad altra seduta, già prevista per la giornata di domani.

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Schema di decreto ministeriale recante approvazione del piano triennale per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura (piano della ricerca) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) nonché del piano per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura (razionalizzazione della rete di ricerca) del medesimo CREA.
Atto n. 332.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2016.

  Luca SANI, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione è fissato a giovedì prossimo, 13 ottobre e che nella seduta del 4 ottobre scorso il relatore, onorevole Oliverio, si è riservato di sottoporre alla Commissione una proposta di parere. Avverte inoltre che la Commissione Bilancio, nella seduta del 6 ottobre scorso, ha valutato favorevolmente lo schema di decreto ministeriale in esame.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), relatore, si riserva di inviare per le vie brevi a tutti i componenti la Commissione una proposta di parere che è in avanzato stato di elaborazione e che tiene conto dei suggerimenti formulati dai componenti la Commissione nel corso del dibattito.

  Luca SANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo ad altra seduta, già prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 13.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Luca SANI. – Interviene il sottosegretario per le politiche agricole, alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 13.25.

Schema di decreto legislativo recante semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca.
Atto n. 329.
(Rilievi alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 6 ottobre 2016.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda quindi che nella seduta del 6 ottobre scorso, il relatore, onorevole Oliverio, ha introdotto la discussione, riservandosi di presentare una proposta di rilievi già nella settimana in corso, in considerazione della stretta connessione tra le disposizioni contenute nello schema di decreto legislativo all'esame e quelle di cui agli schemi di decreti ministeriali sul CREA (atti nn. 331 e 332) sui quali la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza entro giovedì 13 ottobre.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), relatore, sottopone all'attenzione dei colleghi una proposta di rilievi (vedi allegato 2) che fornisce alla Commissione di merito elementi da segnalare al Governo al fine di Pag. 140assicurare il necessario coordinamento tra le disposizioni contenute nello schema di decreto all'esame e quelle di cui all'articolo 1, comma 381, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, e successive modificazioni, in base alle quali sono stati adottati gli schemi di decreti ministeriali n. 331 e n. 332 riguardanti il CREA attualmente all'esame della Commissione.

  Luca SANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, affida alle valutazioni dei colleghi il testo presentato dal relatore e rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto legislativo in titolo ad altra seduta, già prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 13.30.

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