CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 settembre 2016
697.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 22 settembre 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.30 alle 10.40.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 22 settembre 2016. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba.

  La seduta comincia alle 10.40.

5-07937 Tripiedi: Rapporti tra l'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e la società KPMG, funzionamento del sistema informatico dell'Istituto e criticità emerse nell'erogazione della NASpI.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Davide TRIPIEDI (M5S), pur ringraziando il sottosegretario, sottolinea che la risposta fornita ha dato riscontro solo parzialmente alle domande da lui formulate, concentrandosi solo sulle innovazioni con le quali l'INPS si propone di superare i disservizi evidenziatisi nelle procedure di erogazione della NASpI. Fa presente che la sua interrogazione, tuttavia, ha una portata ben più ampia, che mette in luce, soprattutto, il passato poco limpido della società KPMG. Proprio tale passato, caratterizzato da gravi irregolarità contabili, sia negli Stati Uniti sia in Italia, preoccupa lui e i colleghi del suo gruppo per le ricadute negative che già si sono verificate sulla qualità dei prodotti di software in uso dell'INPS e che hanno comportato notevoli disagi per i cittadini e gli stessi dipendenti dell'INPS, che si sono trovati a dover fronteggiare il malcontento degli utenti. Auspica, pertanto, che il Governo vigili Pag. 90attentamente sulle questioni sollevate nel suo atto di sindacato ispettivo, allo scopo di prevenire l'insorgere di nuovi disservizi.

5-09441 Gnecchi: Pensioni liquidate alla data del 31 agosto 2016 in attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 24, comma 15-bis, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011.

  Il sottosegretario Luigi BOBBA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marialuisa GNECCHI (PD), ringraziando il sottosegretario, afferma di apprezzare particolarmente il dichiarato impegno del Governo a verificare la possibilità di permettere l'accesso al pensionamento anche a lavoratori e lavoratrici del settore privato in possesso, al 31 dicembre 2012, dei requisiti di anzianità anagrafica e contributiva richiesti dal comma 15-bis dell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, non occupati alla data del 28 dicembre 2011, superando in questo modo l'interpretazione restrittiva della norma, adottata dall'INPS. A tale proposito, tuttavia, auspica che possa essere piuttosto considerata la prevalente occupazione nel settore privato, allo scopo di assicurare l'effettività dell'unica misura di gradualità prevista nell'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011. Il mancato rispetto della volontà del legislatore è dimostrato, a suo avviso, anche dai dati citati dal sottosegretario, che certificano che, a fronte dei 55.000 soggetti che, sulla base della quantificazione della relazione tecnica riferita al decreto-legge n. 201 del 2011, avrebbero potuto accedere al pensionamento, sono stati solo 5.694 coloro che sono andati effettivamente in pensione avvalendosi di quanto disposto dal comma 15-bis dell'articolo 24. Sottolinea, peraltro, che, per quanto riguarda le lavoratrici nate nel 1952, quelle nate tra gennaio e marzo sono già andate in pensione con le nuove regole previste dallo stesso decreto «Salva-Italia», mentre il comma 15-bis riguarda, quindi, solo le donne nate a decorrere dal mese di aprile del medesimo anno 1952, che potranno accedere al pensionamento dal mese di novembre 2016. Hanno già potuto accedere al pensionamento, sulla base dei requisiti vigenti le lavoratrici nate nel primo trimestre del 1952 oppure le lavoratrici che si sono avvalse dei provvedimenti di salvaguardia che si sono succeduti dal 2012, essendo state autorizzate alla prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi. Tali considerazioni e i dati forniti testé dal sottosegretario, a suo avviso, ben dimostrano che gli stanziamenti appostati dal decreto-legge n. 201 del 2011 per il finanziamento di tale canale di accesso al pensionamento sono stati largamente inutilizzati, lasciando lo spazio finanziario sufficiente per prescindere dall'ulteriore requisito dell'occupazione alla data del 28 dicembre 2011. A suo avviso il superamento dell'attuale interpretazione del richiamato comma 15-bis non rappresenterebbe solo una misura di equità, volta a sanare la sperequazione sofferta soprattutto dalle lavoratrici nate nel 1952, che per accedere al pensionamento dovrebbero maturare due o tre anni di età in più se nate a decorrere dal mese di aprile, ma costituirebbe anche una riaffermazione del primato della volontà del legislatore rispetto alle interpretazioni del dettato normativo adottate da parte di quanti sono chiamati ad applicarlo.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.55.

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